giovedì 3 aprile 2025

Marta Ruggeri M5S Marche | faremo accordi sul programma e non verso la persona

 La giunta Acquaroli, come il governo Meloni, sta mettendo l'Italia e le Marche in grande difficoltà, tra scelte non fatte, promesse non mantenute e soluzioni non trovate.

Sulla base di questa consapevolezza e sul proficuo dialogo costruito in 5 anni in Regione, siamo consapevoli della necessità di costruire un nuovo progetto per le Marche con cui presentarci ai tanti Marchigiani delusi. Per questo ribadiamo che il dialogo c'è, i confronti sono in corso perchè sul bisogno di una netta discontinuità dal passato siamo tutti d'accordo.

Gli step saranno la definizione di un programma, l'individuazione di una cornice politica coerente e poi, se tutti d'accordo, dopo la sottoscrizione di questo progetto, ci sarà la scelta in accordo tra tutti, di una figura che possa garantire forze politiche e cittadini dell'attuazione di un progetto nuovo.

Come ricordiamo da tempo e confermato dai colleghi del PD, siamo ancora al primo punto ma disponibili a lavorare per arrivare ad un finale che decideremo insieme e solo al termine di questo percorso.

Un obiettivo che probabilmente turba i sonni della destra regionale, ben consapevole del grosso dissenso che ha creato in questi 5 anni di nulla e "di peggio", a partire dai fallimenti della sanità Marchigiana.

martedì 1 aprile 2025

Michela Glorio | Gli avversari tentano un accordo di potere

 Le mie parole di domenica hanno dato una sveglia ai miei avversari.

Finalmente ufficializzano le loro candidature, dopo che per mesi si sono prima politicamente accoltellati fino al commissariamento e poi, come se niente fosse, hanno tentato un accordo di potere.



Fallito l’accordo, adesso sono tutti candidati. Buon per loro. Noi andiamo avanti senza paura.
Sono l'unica candidata che non ha problemi a mostrare la faccia in tutte e 17 le frazioni.
Sono l'unica candidata che, mentre gli altri provano accordicchi in zona Cesarini, ho già finito il primo giro di cammino e di ascolto in tutte le parti della nostra Osimo.
La mia è una candidatura popolare, nel senso letterale. Fatta cioè di persone, reali, che hanno a cuore una sola cosa: il bene di Osimo.
Ho un messaggio per i protagonisti di un anno fa che sono responsabili del disastro che è costato un commissariamento: non ve lo permetteremo più.
Che lo vogliate o meno, a Osimo torna la primavera. La faremo tornare tutte e tutti insieme. Uniti e coesi fino alla meta.
Ps: l’anno scorso ci avete copiato il programma, quest’anno iniziate dall’abbigliamento?

Le elezioni amministrative del 25 e 26 Maggio arrivano dopo le dimissioni del SINDACO Francesco Pirani che in 6 mesi non è riuscito a governare la Città di OSIMO portando il Comune al commissariamento, adesso ci riprova.

martedì 25 marzo 2025

Meloni e Crosetto hanno ordinato altre due fregate lanciamissili

 Il suo slogan "Pronti!" evidentemente si riferiva alla guerra e a finanziare armi.

Sapete quanto sta spendendo il suo Governo in armi? 30 miliardi !


Nel dettaglio:

- Meloni e Crosetto hanno ordinato una cinquantina (49 per la precisione) di nuovi aerei da guerra, tra F-35 e Typhoon, per un costo complessivo di 14,5 miliardi: ognuno costerà quasi 300 milioni di euro, più del costo (266 milioni) del nuovo avveniristico Policlinico di Milano da 900 posti.

Immaginiamo come cambierebbe la vita e la salute degli italiani con oltre cinquanta di questi mega-ospedali sparsi nel Paese, uno in ogni capoluogo italiano di oltre centomila abitanti

- Meloni e Crosetto hanno ordinato oltre 270 nuovi carri armati Panther per un costo complessivo di 8,3 miliardi: con la stessa cifra lo Stato potrebbe coprire le spese di 4 milioni di famiglie italiane per l’assistenza di anziani non autosufficienti.

Ognuno di questi nuovi cingolati costerà 30 milioni di euro: gli stessi soldi con cui il Comune di Bologna costruirà quattro nuove scuole per circa 1.400 alunni o con cui il Comune di Castel Volturno costruirà la nuova cittadella scolastica per 1.800 alunni. Con un solo carro armato!

- Meloni e Crosetto hanno ordinato altre due fregate lanciamissili Fremm (oltre alle dieci già acquistate) e altri due sottomarini U-212 (oltre ai sei già operativi) per 3,2 miliardi di euro: la stessa cifra che il governo ha tagliato in manovra alle opere pubbliche dei Comuni con gravi ricadute sull’edilizia scolastica e sanitaria e non solo.

Contando anche gli altri programmi di riarmo della Marina (tra bombe e missili per aerei ed elicotteri, droni navali e altre unità navali di supporto) superiamo i 4,6 miliardi, pari al taglio in manovra al fondo automotive a favore del fondo armi – secondo una logica perversa che oggi emerge alla luce del folle piano di conversione bellica del settore.
E tanti saluti alla pace...

(Barbara Floridia)

domenica 16 marzo 2025

Michela Glorio lancia sua candidatura a sindaca di Osimo

 “Grazie al vostro affetto ho avuto la forza di continuare il mio impegno politico, facendo opposizione in consiglio comunale, e grazie a questo stesso affetto e sostegno oggi sono qui per mettermi al servizio della città”. 

Con queste parole, Michela Glorio, 42 anni, manager nel campo della progettazione europea, ha lanciato la sua candidatura a sindaca di Osimo. 

Lo ha fatto in un salone parrocchiale della Misericordia gremito, con centinaia di persone che hanno riempito ogni angolo della sala, sia seduti che in piedi. 

Un intervento appassionato quello di Michela Glorio, interrotto più volte dagli applausi, nel quale la candidata sindaca ha ripercorso le tappe della crisi dell’Amministrazione Pirani, che ha portato la città al commissariamento, esprimendo la necessità di voltare pagina per far ripartire Osimo. 

“Non sono riusciti ad amministrare e hanno bloccato per mesi la città, portandola verso il declino – ha sottolineato Michela Glorio –. Ora sta a noi farla ripartire, Osimo deve tornare a ricoprire il ruolo che merita, nella Val Musone, in Provincia e in Regione”.

A moderare la convention, il giornalista Diego Gallina Fiorini, che ha presentato sul palco i quattro ospiti, espressione della società civile, intervenuti con la propria testimonianza a sostegno della candidatura di Michela Glorio. 

Il primo a parlare è stato Edoardo Cintioli, 32 anni, professore e attivista nel mondo culturale di Osimo, tra i fondatori della rievocazione storica Rivivi ‘700. «Come Assessore nella precedente amministrazione, Michela Glorio – ha detto Cintioli – ha lavorato per rendere la città più attrattiva, valorizzandone il potenziale turistico. Michela ha sempre cercato il confronto con associazioni, mondo del volontariato e dei giovani. Ha scelto consapevolmente di vivere in centro per credere nell'importanza di vivere la città nei suoi spazi e restituire ancora più luoghi di socialità alla cittadinanza. Già da anni, l'unica visione di città che ha un futuro è quella di Michela e della coalizione di centrosinistra, composta da persone competenti e serie».

Successivamente, è intervenuta Susanna Secondi, 42 anni, imprenditrice a Passatempo e compagna di classe di Michela al Corridoni Campana, che ha affermato: «Michela non farà promesse a vuoto. È una persona che sa ascoltare ed essere concreta, qualità fondamentali per noi imprenditori. L’ho vista muovere i suoi primi passi nella politica come assessore al turismo, ambiente e sviluppo economico e, oltre al suo ruolo, ha sempre cercato di portare le sue potenzialità per arricchire la città e farla crescere. Osimo ha bisogno di essere rigenerata e con Michela possiamo respirare una nuova primavera».

È stato poi il turno di Matteo Barigelletti, 23 anni, universitario e allenatore del settore giovanile dell’Osimana, che ha detto: “Abbiamo bisogno di una visione nuova, di una persona giovane, preparata e sensibile alle esigenze di tutti. Sono convinto che Michela sia la persona che può far rifiorire la nostra città, proprio come i ciliegi in primavera, portando freschezza e rinnovamento. Michela ha la capacità di trasformare Osimo in un polo culturale e turistico della Valmusone, un punto di riferimento per noi giovani che spesso siamo costretti ad andare altrove per trovare opportunità”.

Infine, Paola Carpera, 58 anni, funzionaria pubblica, ha preso la parola. L’anno scorso si era candidata in una lista diversa da quella che sosteneva Glorio: «L’idea era di realizzare un’alternativa al dualismo che si era creato e che potesse sostenere progetti al di là della politica. Tuttavia, l’esperienza non è stata positiva. Mi sono ritrovata in una coalizione che non mi rappresentava più, così sono uscita quando decisero per l’apparentamento. Ora scelgo Michela, perché è una persona competente, con un’esperienza consolidata come assessore, una solida formazione e un grande impegno nel suo lavoro. La scelgo anche perché è una donna, nel senso di come gestisce le relazioni, come sa ascoltare, mostra empatia, serietà, affidabilità e dedizione – tutte qualità giuste per il ruolo di Sindaco».

A chiudere l’incontro, la candidata a sindaco Michela Glorio, accompagnata dalla musica di “Strada facendo” di Claudio Baglioni. La sconfitta del giugno 2024, ha dichiarato, è stato un “momento difficile che ha però rafforzato me e unito ancora di più il gruppo. Di solito, dopo una sconfitta ci si disgrega, ma noi siamo usciti rafforzati, perché quello che abbiamo subito è stata un’ingiustizia. Accordi di potere e strategie hanno consentito agli altri due candidati di vincere, ma non di amministrare. 

E così Osimo è scivolata nel declino. Siamo entrati nelle cronache nazionali per essere ricorsi a un regio decreto del 1915. Il Comune è stato commissariato, la città si è spenta. Oggi, coloro che hanno bloccato Osimo ritornano in campo come se nulla fosse successo, pensando che la politica sia solo una questione di potere e accordi, non di bene comune. Gli osimani meritano una città che torni a occupare posti di rilievo a livello regionale e nazionale, non per gli scandali, ma per gli esempi positivi. Osimo ha bisogno di tornare al centro del dibattito, ma per cose buone, per eventi culturali, mostre, sport, per le bellezze naturali e storiche che abbiamo. 

Per questo, nel nostro slogan abbiamo scelto “Osimo, torna la primavera”. Riaccendiamo la città. Inizieremo con cammini nelle frazioni, partendo da dove abbiamo avuto meno consensi, come Casenuove e Villa. Vogliamo ridurre la distanza tra centro e frazioni, ma anche tra le diverse forze politiche, ricucendo la città. Aiutatemi a far ripartire Osimo, a farla risplendere di nuovo. 

Riprendiamoci ciò che ci è stato tolto. Con un anno di ritardo, torniamo per amministrare Osimo. Facciamo tornare la primavera!».

mercoledì 12 marzo 2025

Elisa Scutellà (M5S) buttata fuori dal Parlamento

Una ingiustizia. 

Quella consumatasi in Parlamento a danno di Elisa Scutellà è una ingiustizia inaccettabile.




Non solo per la nostra deputata, che ha svolto in questi anni il suo mandato parlamentare con dignità e onore. Ma per la stessa democrazia parlamentare.

Oggi è una pagina buia perché un’interpretazione di parte delle regole ha fatto sì che un seggio venisse assegnato a un’esponente della maggioranza, togliendolo a un esponente dell’opposizione. Sono cambiate le carte in tavola per permettere di assegnare un seggio a Forza Italia.


Noi però non molleremo di un centimetro, in Parlamento e fuori, e continueremo a lottare per un Paese migliore e per costruire un’alternativa alle destre che tanto stanno facendo male all’Italia.


(Roberto Fico)

martedì 11 marzo 2025

Michela Glorio | il centrodestra ogni giorno un candidato diverso

 Il dibattito nel mondo del centro destra e delle liste civiche sulla persona da candidare a ricoprire la carica di Sindaco è ancora in corso e a quanto pare incerto. 

È imbarazzante leggere dai giornali che ogni giorno viene proposta una persona diversa e dispiace che il dibattito sia solo sul "nome" e sugli schieramenti ancora da definire tra forze politiche litigiose, senza minimamente accennare al progetto che la persona candidata a Sindaco intende portare avanti. Senza parlare dei grandi temi e dell idea di città.


Osimo non può rischiare di eleggere un Sindaco o una Sindaca che non abbia un programma chiaro e una coalizione affidabile, che non prenda posizione su quelli che sono i grandi temi dei nostri giorni. 


Ad esempio qual è la posizione del centro destra e delle liste civiche sul tema della salute e dei servizi territoriali? Che progetto ha per salvare l'Astea dalla messa a gara dei servizi idrici e dei rifiuti? E sulla grande viabilita'? E ancora, solo per fare degli esempi: che proposte per il centro storico, i giovani, la pianificazione del territorio?


Senza un vero progetto politico/amministrativo, qualsiasi nome non potrà essere sufficiente a delineare il futuro di questa città.


Gli osimani meritano un dibattito concreto, non il solito tira e molla politico che sta andando avanti dallo scorso luglio e che ha bloccato la città intera.

lunedì 10 marzo 2025

Torna la Primavera | Michela Glorio inizia il suo Tour elettorale

Domenica 16 Marzo alle ore 17.00 presso l’aula magna dell’Istituto Corridoni Campana si terrà la presentazione della candidatura di MICHELA GLORIO Candidata Sindaca per la coalizione di centrosinistra di Osimo.


Un momento di condivisione assieme a tutti i cittadini che vogliono partecipare per iniziare ufficialmente il cammino verso le elezioni comunali 2025

Via Molino Mensa, 5
Zona San Carlo

Elezioni Regionali Marche | Giorgio Fede M5S | prima i programmi poi i nomi

 “L’obiettivo non deve essere solo raggiungere il governo della Regione, ma proporre una visione solida e credibile. 

Abbiamo il tempo per costruire un’alternativa seria a queste destre che si stanno dimostrando incapaci. Il problema non è arrivare a Palazzo Raffaello ma cosa fare dal giorno successivo per cambiare le Marche, ecco perché oggi è prematuro parlare di nomi”.

Lo dice in una nota l’on Giorgio Fede, coordinatore regionale del M5S. 

Prima di fare il punto sul tema elezioni, Fede sottolinea la bontà e la necessità che venga approvata la proposta di modifica alla legge elettorale regionale della consigliera pentastellata Marta Ruggeri e commenta anche la posizione del centrodestra, evidentemente favorevole: 

“Che la destra voglia velocizzare la discussione e l’approvazione della modifica proposta dal M5S ci lusinga ma a ben vedere ci dà anche un segnale molto chiaro su quanta paura ha la destra di perdere la poltrona. Fa bene Acquaroli ad avere premura di assicurarsi un posto, consapevole del rischio concreto di essere mandato a casa. E il fatto che voglia approvare la nostra modifica ci conferma la sua debolezza e le paure per le sue sorti, viste anche le uscite di alcuni esponenti dell’alleata Lega”.

Poi Fede passa al tema della possibile coalizione progressista: “Noi affrontiamo gli scenari futuri da forza progressista Indipendente ma con lealtà, rapportandoci con altre forze politiche, con l’obiettivo di offrire ai marchigiani un programma concreto. Partire da questo, e non dai nomi per il candidato presidente, è l’unico modo per ottenere la fiducia degli elettori. Sono stati pianificati degli incontri con le altre forze progressiste proprio per giungere ad un accordo di programma. 

Successivamente si stabilirà quali forze faranno parte della coalizione, che dovranno essere disposte a sottoscrivere e rappresentare plasticamente gli obiettivi che la coalizione si porrà. Questo è il tempo delle proposte e non dei nomi e questa fase deve essere raccontata correttamente da chi ha il diritto e il dovere di farlo. Solo alla fine si potrà parlare di nomi e di certo la figura scelta dovrà essere il garante di un programma. In merito a questo aspetto rassicuriamo gli animi: anche noi abbiamo delle proposte autorevoli, sia civiche che interne e al momento opportuno se ne parlerà. 

Oggi però - conclude - rimaniamo concentrati su come migliorare la vita dei cittadini marchigiani”.

(Giorgio Fede)

giovedì 6 marzo 2025

Catturare il carbonio è il futuro ? Trasformare l'aria in cibo

Mentre il dibattito sui legami tra il cambiamento climatico e la filiera alimentare si intensifica, la maggior parte degli sforzi è concentrata sulla riduzione delle emissioni. Tuttavia, esiste un piccolo ma crescente gruppo di innovazioni che invece si focalizzano sul riutilizzo delle emissioni, in particolare della CO₂ catturata dall’atmosfera, per creare ingredienti.


Sebbene possa sembrare fantascienza, queste innovazioni cercano semplicemente di replicare processi che avvengono già naturalmente in natura. Esamineremo i tre approcci più esplorati, ciascuno progressivamente più complesso, per trasformare la CO₂ in cibo.

1 - Alghe: la soluzione più semplice, ma non sempre la più gustosa

 

Come accennato, molti organismi “mangiano” il carbonio per crescere. Le alghe ne sono l’esempio più evidente: un vero e proprio serbatoio naturale di carbonio che si sviluppa catturando CO₂ dall’ambiente per nutrirsi, rilasciando al contempo ossigeno nell’atmosfera.

Coltivare alghe all’aria aperta, come avviene per la produzione della spirulina, è relativamente semplice, ma espone gli ingredienti ai contaminanti presenti nell’aria e nell’acqua circostanti. La soluzione? Un ambiente controllato.

È esattamente ciò che accade con il progetto "Taste of Tomorrow" presentato a SIGEP, dove la luce solare viene utilizzata per coltivare alghe in un ambiente protetto. Un’idea innovativa per dimostrare come sia possibile produrre un ingrediente – in questo caso, usato per realizzare gelato – con risorse limitate.

Rimane, però, la questione del gusto: sebbene molte microalghe siano considerate superfood, il loro sapore non sempre incontra il favore dei consumatori.

 

2 - Creare una fonte di proteine a partire da CO₂

 

Il secondo approccio punta a sviluppare prodotti dal gusto più gradevole. L’idea, apparentemente semplice sulla carta, è in realtà molto complessa da realizzare: trovare in natura un batterio che, attraverso fermentazione, possa nutrirsi di carbonio catturato e di alcuni nutrienti aggiunti per generare una fonte di proteine grezze.

Il processo è energivoro e costoso, ma alcune startup ben finanziate stanno lavorando alla sua applicazione. Tra queste, spicca la finlandese Solar Foods, probabilmente la più nota. Il suo prodotto proteico, considerato un nuovo ingrediente alimentare in Europa, è già approvato per la commercializzazione negli Stati Uniti e a Singapore.

In collaborazione con Fazer e Ajinomoto, l’azienda ha già lanciato prodotti dolciari per testare l’accettazione dei consumatori.

 

3 - Creare latte (e altro) da CO₂

 

Un terzo approccio, ancora più ambizioso, consiste nell’utilizzare la stessa tecnologia per produrre ingredienti più complessi e familiari, come i latticini.

La differenza, che potrebbe risultare radicale per molti, sta nell’ingegnerizzazione genetica dei microrganismi per modificare le proteine che producono attraverso la fermentazione.

Questo progetto futuristico è attualmente in fase di sviluppo in Europa, con forti finanziamenti da parte della Commissione Europea.

 

Un Futuro in Cui la CO₂ Diventa una Risorsa

 

Tutte le tecnologie sopra menzionate richiedono una fonte di carbonio catturato. Su questo punto, esistono diverse visioni: il carbonio potrebbe essere aspirato direttamente dall’atmosfera con grandi ventilatori inversi, oppure catturato in prossimità di impianti industriali difficili da decarbonizzare (come quelli per la produzione di cemento).

Restano però numerose sfide, in particolare per quanto riguarda costi e scalabilità. Servirebbero investimenti industriali enormi e un’energia pulita illimitata per sostenere questi processi.

Tuttavia, l’introduzione di una tassa sul carbonio per tutti i beni di consumo, in particolare per i prodotti alimentari, potrebbe dare una spinta a queste fonti proteiche alternative. Essendo carbon negative, infatti, potrebbero beneficiare di incentivi economici, ricevendo finanziamenti per ogni grammo di CO₂ rimosso dall’atmosfera


(Matthieu Vincent)

martedì 4 marzo 2025

Tour Mondiale Vespucci e Villaggio Italia


Con il Villaggio Italia di Gedda si chiude la campagna intercontinentale del
Tour mondiale Vespucci prima dell’arrivo nel Mediterraneo

A Gedda oltre 55.000 visitatori Record per i social del Tour Mondiale Vespucci che con la tappa di Gedda raggiungono 1.600.000 follower in appena 8 mesi e record anche per la copertura informativa con 20.000 pubblicazioni in Italia e all’estero.

Presentato a Gedda il Tour Mediterraneo

Le 17 città che ospiteranno la nave più bella del mondo e il “Villaggio IN Italia”

– Grande successo del Tour Mondiale Vespucci e del Villaggio Italia per la tappa a Gedda, in Arabia Saudita, 8^ e ultima tappa del Villaggio Italia per la campagna intercontinentale che si chiude con oltre 55.0000 visitatori, di cui quasi 16.000 a bordo del veliero.

Record per i social del Tour Mondiale Vespucci che con la tappa di Gedda raggiungono i 1.600.000
follower in appena 8 mesi e record anche per la copertura informativa con 20.000 pubblicazioni in
Italia e all’estero.

Il Villaggio Italia di Gedda si è confermato luogo di incontro dove costruire un dialogo tra istituzioni
e grandi aziende, in un contesto dove l’Italia si distingue a livello internazionale per l’elevata qualità
del dibattito sul tema grazie al nuovo rapporto tra Roma e Riad di partenariato strategico.

La grande industria italiana, in particolare quella del lusso, il Made in Italy, il turismo i temi centrali
del programma corporate del Villaggio Italia di Gedda dove alcuni dei più importanti rappresentanti
dell'eccellenza industriale italiana, tra cui Fincantieri, Pirelli, Leonardo, Ferretti Group, Rina,
Investindustrial, Riva, Arsenale Group e Confindustria sono protagonisti di momenti di incontro e
approfondimento dedicati allo sviluppo industriale in Italia e all'estero, con focus sull’Arabia Saudita.

L’iniziativa “Tour Mondiale Vespucci – Villaggio Italia” unisce la tradizionale attività di addestramento
e di Naval Diplomacy dellaNave Scuola Amerigo Vespucci con la promozione delle eccellenze del Made in Italy portando in giro per il mondo la cultura, la storia, l’innovazione, la gastronomia, la scienza, la ricerca, la tecnologia e l’industria, che fanno dell’Italia un Paese apprezzato da tutto il mondo.

All’iniziativa, voluta dal Ministro della Difesa Guido Crosetto aderiscono, con la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, 12 Ministeri ed è realizzato da Difesa Servizi spa.

A Gedda la visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni all'equipaggio di Nave
Amerigo Vespucci che ha già navigato per oltre 43 mila miglia nautiche, oltre due volte la lunghezza
dell'Equatore.

Hanno fatto seguito molte visite istituzionali: il Ministro della Difesa Guido Crosetto accompagnato
dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio Enrico Credendino, il Ministro del
Turismo Daniela Santanchè, il Ministro perle disabilità Alessandra Locatelli, il viceministro alle Imprese e al Made in Italy Valentino Valentini, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di
Cremnago, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti, l’ambasciatore d’Italia nel Regno
dell’Arabia Saudita Carlo Baldocci, il Comandante delle Scuole della Marina Militare Ammiraglio di
Squadra Antonio Natale, Luca Andreoli Amministratore Delegato di Difesa Servizi e Gioacchino Alfano, Presidente di Difesa Servizi.

Nel corso della tappa di Gedda è stato presentato il Tour Mediterraneo di Nave Amerigo Vespucci e
il Villaggio IN Italia: la campagna toccherà 17 porti, di cui due all’estero, e porterà il Vespucci nelle
principali città di mare del nostro Paese accompagnata dal “Villaggio IN Italia”, un luogo di racconto
che renderà partecipi tutti gli italiani dell’esperienza vissuta da Nave Amerigo Vespucci nelsuo storico
giro del mondo.

Il viceministro alle Imprese e al Made in Italy Valentino Valentini, intervenuto alla Cerimonia di
chiusura del Villaggio Italia di Gedda, ha dichiarato “La tappa a Gedda della Nave Scuola Amerigo
Vespucci ha suggellato un momento storico nelle relazioni italo-saudite con la visita della Presidente
del Consiglio Giorgia Meloni che ha elevato il dialogo bilaterale a partnership strategica, aprendo nuovi
orizzonti di collaborazione neisettori della sicurezza, dell'economia e della stabilità regionale. 

La "nave più bella del mondo", concludendo qui la sua circumnavigazione intercontinentale, ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria capacità di tessere relazioni speciali. Il Villaggio Italia si è confermato una vetrina d'eccellenza del Made in Italy, catalizzando l'interesse della comunità locale e rafforzando i legami tra le due nazioni. 

Le eccellenze italiane presentate hanno evidenziato il potenziale di una collaborazione destinata a crescere nei settori strategici dell'innovazione, della tecnologia e della cultura”.

 

“La presenza del Vespucci e del Villaggio Italia a Gedda hanno suggellato la forte iniziativa di
rafforzamento strategico della relazione fra Italia e Regno dell’Arabia Saudita. 

La manifestazione ha rappresentato un grandissimo successo di presenza italiana nel Paese e di amicizia tra i popoli su cui costruire anche per il futuro” ha commentato l’Ambasciatore d’Italia nel Regno dell’Arabia Saudita Carlo Baldocci.

“Qui a Gedda si conclude l’ultimo evento del villaggio Italia. Il ringraziamento va a tutta la squadra che
ha consentito il successo di questa esperienza: le istituzioni italiane e saudite, gli organizzatori, gli
artisti, le imprese e soprattutto Nave Vespucci, il suo Comandante ed il suo grande Equipaggio” ha
dichiarato il Comandante delle Scuole della Marina Militare Ammiraglio di Squadra Antonio Natale
al termine della cerimonia conclusiva della tappa di Gedda.

“Con Gedda si chiude la parentesi intercontinentale. Abbiamo raccolto tante emozioni ed esperienze,
un patrimonio inestimabile che dobbiamo condividere con gli italiani, ora torniamo nel Mare Nostrum,
con il Tour Mediterraneo proprio per rendere patrimonio di tutti quello che noi abbiamo avuto
l'opportunità di vivere. Si tratta di una "sfida vinta" che porta a casa oltre 400 mila visitatori, tra
Vespucci e Villaggio Italia, oltre 1,6 milioni di follower sui social, una copertura informativa massiccia
sia in Italia che all'estero, e una grande eco internazionale. Abbiamo costruito qualcosa di grande -
aggiunge l'ad - abbiamo raccontato l'Italia, che è stata ammirata e celebrata. 

Questo villaggio di Gedda è una sintesi perfetta di quello che è stato questo percorso. Dall'essere un mini-expo si è trasformato in una piattaforma multidisciplinare e poi ancora in un luogo fisico dove si
incontrano i popoli e Paesi” ha dichiarato Luca Andreoli, Ceo di Difesa Servizi

venerdì 28 febbraio 2025

Virginia Raggi | Beni confiscati ai Casamonica

 E’ con grande soddisfazione che voglio condividere con voi una notizia sui Casamonica, un gruppo criminale tristemente noto a Roma.

Questa settimana lo Stato e quindi tutti noi abbiamo fatto un altro passo avanti nella lotta contro il clan “mafioso” (termine confermato in Cassazione nel 2024): case, argenteria, gioielli, macchine e soldi per oltre 3 mln € appartenenti a Giuseppe Casamonica e al figlio Guerrino, detto Pelè, sono stati definitivamente confiscati dallo Stato. Si tratta di beni che queste persone hanno accumulato nel tempo, “sottraendoli” alle loro vittime e, di fatto, a tutti noi.

Come?
In gran parte attraverso l’odiosa pratica dell’usura, l’esercizio abusivo del credito con conseguenti condotte estorsive nonché attraverso l’intestazione fittizia di beni.

Vedete, seppure molti di noi, per fortuna, non sono mai stati vittime di quei reati e di quelle famiglie, tanti invece hanno sofferto e hanno perso tutto!
Magari i risparmi di una vita di sacrifici finiti in mano a quei criminali che hanno approfittato di un loro momento di debolezza.

Ricordo bene lo sforzo che abbiamo fatto quando, in epoca Covid, con l’Ente del Microcredito abbiamo attivato un fondo speciale per salvare cittadini e piccole imprese dalle spire degli usurai. e ho incontrato alcune di quelle persone: erano davvero sollevate di aver avuto un “paracadute” che li ha salvati nel momento del bisogno, da una caduta rovinosa.

Ora, riconvertendo questi beni confiscati per finalità pubbliche, si continua a sottrarre, metro dopo metro, potere e territorio a queste persone aiutando tutti quelli che hanno bisogno.
E sarà importante mettere una targa, un sigillo, per indicare che quel luogo, da oggi, diventa una parte di Stato a supporto di tutti noi.

Passa anche da questi simboli la consapevolezza che questa lotta all’illegalità non si ferma e che ha bisogno del supporto di ciascuno di noi.
Proprio come rammentava poche settimane fa Giuseppe Meliadò, Presidente della Corte d’Appello di Roma.

Virginia Raggi