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mercoledì 12 marzo 2025

Elisa Scutellà (M5S) buttata fuori dal Parlamento

Una ingiustizia. 

Quella consumatasi in Parlamento a danno di Elisa Scutellà è una ingiustizia inaccettabile.




Non solo per la nostra deputata, che ha svolto in questi anni il suo mandato parlamentare con dignità e onore. Ma per la stessa democrazia parlamentare.

Oggi è una pagina buia perché un’interpretazione di parte delle regole ha fatto sì che un seggio venisse assegnato a un’esponente della maggioranza, togliendolo a un esponente dell’opposizione. Sono cambiate le carte in tavola per permettere di assegnare un seggio a Forza Italia.


Noi però non molleremo di un centimetro, in Parlamento e fuori, e continueremo a lottare per un Paese migliore e per costruire un’alternativa alle destre che tanto stanno facendo male all’Italia.


(Roberto Fico)

lunedì 10 marzo 2025

Elezioni Regionali Marche | Giorgio Fede M5S | prima i programmi poi i nomi

 “L’obiettivo non deve essere solo raggiungere il governo della Regione, ma proporre una visione solida e credibile. 

Abbiamo il tempo per costruire un’alternativa seria a queste destre che si stanno dimostrando incapaci. Il problema non è arrivare a Palazzo Raffaello ma cosa fare dal giorno successivo per cambiare le Marche, ecco perché oggi è prematuro parlare di nomi”.

Lo dice in una nota l’on Giorgio Fede, coordinatore regionale del M5S. 

Prima di fare il punto sul tema elezioni, Fede sottolinea la bontà e la necessità che venga approvata la proposta di modifica alla legge elettorale regionale della consigliera pentastellata Marta Ruggeri e commenta anche la posizione del centrodestra, evidentemente favorevole: 

“Che la destra voglia velocizzare la discussione e l’approvazione della modifica proposta dal M5S ci lusinga ma a ben vedere ci dà anche un segnale molto chiaro su quanta paura ha la destra di perdere la poltrona. Fa bene Acquaroli ad avere premura di assicurarsi un posto, consapevole del rischio concreto di essere mandato a casa. E il fatto che voglia approvare la nostra modifica ci conferma la sua debolezza e le paure per le sue sorti, viste anche le uscite di alcuni esponenti dell’alleata Lega”.

Poi Fede passa al tema della possibile coalizione progressista: “Noi affrontiamo gli scenari futuri da forza progressista Indipendente ma con lealtà, rapportandoci con altre forze politiche, con l’obiettivo di offrire ai marchigiani un programma concreto. Partire da questo, e non dai nomi per il candidato presidente, è l’unico modo per ottenere la fiducia degli elettori. Sono stati pianificati degli incontri con le altre forze progressiste proprio per giungere ad un accordo di programma. 

Successivamente si stabilirà quali forze faranno parte della coalizione, che dovranno essere disposte a sottoscrivere e rappresentare plasticamente gli obiettivi che la coalizione si porrà. Questo è il tempo delle proposte e non dei nomi e questa fase deve essere raccontata correttamente da chi ha il diritto e il dovere di farlo. Solo alla fine si potrà parlare di nomi e di certo la figura scelta dovrà essere il garante di un programma. In merito a questo aspetto rassicuriamo gli animi: anche noi abbiamo delle proposte autorevoli, sia civiche che interne e al momento opportuno se ne parlerà. 

Oggi però - conclude - rimaniamo concentrati su come migliorare la vita dei cittadini marchigiani”.

(Giorgio Fede)

venerdì 28 febbraio 2025

Virginia Raggi | Beni confiscati ai Casamonica

 E’ con grande soddisfazione che voglio condividere con voi una notizia sui Casamonica, un gruppo criminale tristemente noto a Roma.

Questa settimana lo Stato e quindi tutti noi abbiamo fatto un altro passo avanti nella lotta contro il clan “mafioso” (termine confermato in Cassazione nel 2024): case, argenteria, gioielli, macchine e soldi per oltre 3 mln € appartenenti a Giuseppe Casamonica e al figlio Guerrino, detto Pelè, sono stati definitivamente confiscati dallo Stato. Si tratta di beni che queste persone hanno accumulato nel tempo, “sottraendoli” alle loro vittime e, di fatto, a tutti noi.

Come?
In gran parte attraverso l’odiosa pratica dell’usura, l’esercizio abusivo del credito con conseguenti condotte estorsive nonché attraverso l’intestazione fittizia di beni.

Vedete, seppure molti di noi, per fortuna, non sono mai stati vittime di quei reati e di quelle famiglie, tanti invece hanno sofferto e hanno perso tutto!
Magari i risparmi di una vita di sacrifici finiti in mano a quei criminali che hanno approfittato di un loro momento di debolezza.

Ricordo bene lo sforzo che abbiamo fatto quando, in epoca Covid, con l’Ente del Microcredito abbiamo attivato un fondo speciale per salvare cittadini e piccole imprese dalle spire degli usurai. e ho incontrato alcune di quelle persone: erano davvero sollevate di aver avuto un “paracadute” che li ha salvati nel momento del bisogno, da una caduta rovinosa.

Ora, riconvertendo questi beni confiscati per finalità pubbliche, si continua a sottrarre, metro dopo metro, potere e territorio a queste persone aiutando tutti quelli che hanno bisogno.
E sarà importante mettere una targa, un sigillo, per indicare che quel luogo, da oggi, diventa una parte di Stato a supporto di tutti noi.

Passa anche da questi simboli la consapevolezza che questa lotta all’illegalità non si ferma e che ha bisogno del supporto di ciascuno di noi.
Proprio come rammentava poche settimane fa Giuseppe Meliadò, Presidente della Corte d’Appello di Roma.

Virginia Raggi

martedì 25 febbraio 2025

Elezioni regionali | Giorgio Fede Coordinatore M5S Marche

Elezioni regionali, dall'incontro regionale di ieri sera la linea del M5S: una coalizione sarebbe auspicabile ma prima il programma e poi tutto il resto.
Il percorso del Movimento 5 Stelle delle Marche per le prossime elezioni regionali, in linea con gli esiti dell’Assemblea Costituente, prevede la possibilità di ricercare una coalizione progressista, credibile alternativa per porre fine ai danni dell’amministrazione guidata da Acquaroli, innanzitutto sulla base di un accordo sulle azioni necessarie per ridare un futuro alla nostra Regione. 

Come Movimento stiamo lavorando a definire una serie di punti programmatici rilevanti, attraverso un percorso dal basso, di squadra, che coinvolge le nostre figure in consiglio regionale, i coordinatori regionali, i gruppi territoriali, gli iscritti, e tramite loro anche esperti stimati della società civile. Il frutto di questo lavoro sarà discusso nei tavoli di confronto con le altre forze politiche.

Questo sarà il primo passo concreto per costruire una coalizione reale, credibile, sintonizzata sulla stessa linea e perciò unita, forte. 

Già questo sarebbe un segno di discontinuità col passato, che è quello che chiedono tanti cittadini. Del resto, è quello che ha funzionato alle elezioni regionali in Umbria, e quello che non ha funzionato in Liguria.

Dopo un confronto sul programma fra le varie anime che dovrebbero comporre la coalizione progressista, il successivo step, ovvero definire il perimetro della coalizione, con le forze politiche con cui avremo trovato un accordo sulle cose da fare per migliorare la vita dei marchigiani. 

E a quel punto servirà anche un coordinamento per esprimere nei fatti, già in campagna elettorale, l’idea di una coalizione unita e forte. Infine sarà necessario un ulteriore confronto per scegliere il candidato presidente, che dovrà ben ‘incarnare’ il programma condiviso e dare a tutte le forze politiche coinvolte massima garanzia. 

Questa è la linea che il M5S decide di seguire. La linea che ci sembra più rispettosa innanzitutto verso i cittadini. Non siamo disponibili ad avviare la discussione su qualcosa che non siano i punti programmatici. 

Sappiamo che non è un percorso facile ma siamo convinti che sia l’unico possibile per un futuro migliore per le Marche.

Giorgio Fede 

giovedì 13 febbraio 2025

Marta Ruggeri | Le Marche sono al punto zero

FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO REGIONALE 
✔️ Il Fascicolo Sanitario Elettronico è lo strumento attraverso il quale ogni cittadino può tracciare e consultare la propria storia sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari su tutto il territorio nazionale.

Con il nostro atto di sindacato ispettivo, discusso oggi in consiglio regionale,avevamo chiesto quali fossero le misure che la Giunta regionale intendesse adottare per implementare le tipologie di servizi nel Fascicolo Sanitario Elettronico regionale e come intendesse intervenire per migliorare l’alfabetizzazione digitale rafforzando le infrastrutture.

✔️ L’assessore Saltamartini nella sua risposta autocelebrativa è stato più deludente del solito, perché quanto da lui riferito va a scontrarsi con i dati emersi della Fondazione Gimbe. Ciò che abbiamo potuto appurare dai fatti rispetto alle parole è che questa Giunta, dopo 4 anni e 4 mesi di governo è ancora all’anno zero sul Fascicolo Sanitario Elettronico regionale. 

✔️ Infatti la Regione Marche è tra gli ultimi posti in diversi contesti analizzati.  Ad esempio, per quanto riguarda l’abilitazione alla consultazione del fascicolo, risulta che a livello regionale solo il 2% dei medici specialisti è abilitato rispetto al 76% del livello nazionale, peggio di noi solo l’Umbria e la Liguria; solo il 63% dei documenti previsti sono disponibili nel fascicolo sanitario elettronico, praticamente siamo ultimi a pari merito con la Puglia; solo il 10% dei servizi sono disponibili nel portale FSE, al primo posto a livello nazionale abbiamo il Lazio al 67% mentre ultimi sono l’Abruzzo e la Calabria con l’8%; nella nostra regione solo il 9% dei cittadini hanno dato consenso alla consultazione dei propri documenti rispetto all’ 89% dell’Emilia Romagna e al 41% della media nazionale; inoltre, solo l’1% dei cittadini  hanno usato il FSE nei 90 giorni precedenti la rilevazione di Gimbe rispetto al  18% della media nazionale e al 50% della Provincia di Trento, che è al primo posto.  

Per tale motivo abbiamo trovato irricevibili  le dichiarazioni fatte dall’assessore che ha continuato a promettere ai cittadini una campagna di sensibilizzazione e ai medici dei corsi di formazione per l’utilizzo e l’accesso al fascicolo sanitario elettronico.

✔️ Nonostante gli enormi stanziamenti ricevuti dalla Regione dal PNRR sulla Missione 6 “Adozione e utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) da parte delle Regioni”, notiamo che rispetto alla realizzazione ci sono ancora grosse lacune da colmare, pertanto stiamo assistendo ad un vero e proprio fallimento e insuccesso da parte di questa giunta. 

Ho assicurato che entro la fine di questa legislatura presenterò altri atti di sindacato ispettivo per monitorare l’azione della Giunta affinché venga tutelato il diritto di tutti i cittadini con l’implementazione dei servizi del FSE almeno fino al raggiungimento della media nazionale. 

(Marta Ruggeri Capogruppo M5S in consiglio regionale)

domenica 12 gennaio 2025

Marta Ruggeri M5S Regione Marche

Proposta di legge M5S di modifica della legge elettorale regionale Ruggeri

In vista delle prossime elezioni regionali occorre abrogare la norma, mai finora applicata al termina della scorsa legislatura, che proibisce di candidarsi sia al consiglio regionale che alla carica di presidente della Regione 

«In vista delle prossime elezioni regionali, che ancora non sappiamo se si svolgeranno quest’anno o il prossimo, occorre abrogare l’articolo 10 bis della vigente legge elettorale regionale. 

Come molti ricorderanno, questo articolo, che proibisce a chi si candida a presidente della regione di potersi anche candidare al consiglio regionale, venne introdotto tra molte polemiche a ridosso delle scorse elezioni regionali del 2020, e, proprio a causa delle polemiche che provocò sia in sede assembleare che nell’opinione pubblica, venne posticipato nella sua applicazione, prevedendo di metterlo in atto a partire dalle elezioni della XII legislatura regionale, ossia le prossime in programma. 

Il Movimento 5 Stelle, però, oggi come nel 2020, continua a essere contrario a questa anomala norma elettorale che nei fatti limita i legittimi diritti dell’elettorato passivo e, quindi, ha deciso di presentare una proposta di legge che la abroga», dichiara in una nota la capogruppo dei 5 Stelle in consiglio regionale, Marta Ruggeri.

La proposta di legge depositata da Ruggeri abrogando le modifiche introdotte nell’estate del 2020 punta, quindi, a permettere, come d’altronde finora è sempre stato, di potersi candidare contemporaneamente sia alla carica di presidente della giunta regionale sia a quella di consigliere regionale. 

«Se dovesse rimanere la legge elettorale così come è oggi», continua la consigliera Ruggeri, «si potrebbe arrivare anche alla possibilità che una eventuale terza coalizione con addirittura il 20% dei consensi non potrebbe avere tra i propri eletti in consiglio regionale il proprio candidato alla presidenza, perché appunto non candidabile, e neanche beneficiario di un eventuale posto riservato nell’assemblea legislativa, come invece accade per il Presidente eletto e per il candidato Presidente della coalizione arrivata seconda. 

È del tutto evidente, quindi, come l’articolo 10 riconduca a un anomalo impianto legislativo elettorale la cui inevitabile conseguenza è una disparità nei diritti dell’elettorato passivo, nonché una distorsione elettorale che produce un impoverimento della qualità della rappresentanza consiliare laddove vengono penalizzate le figure che più concorrono al risultato elettorale e alla formazione della rappresentanza, appunto i candidati alla presidenza della regione». 

Il testo della proposta di legge presentata dall’esponente del M5S in consiglio regionale si compone di soli due articoli, trattandosi di una modifica mirata e puntuale. 

Nello specifico l’articolo 1 abroga l’articolo 10 bis dell’attuale legge elettorale regionale che dovrebbe applicarsi a partire dalle prossime elezioni regionali e, conseguentemente, abroga le norme della legge regionale del 2020 che avevano introdotto tale articolo. 

L’articolo 2, infine, dispone l’urgenza dell’applicazione della legge essendo ormai prossime le elezioni nella nostra regione. 
 
(Marta Ruggeri Capogruppo M5S in Regione Marche)

venerdì 3 gennaio 2025

Gilberta Giacchetti | Incapacità di dialogo con l'amministrazione comunale di Osimo

 Negli ultimi anni, l’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente, storicamente riconosciuto per il suo ruolo educativo e culturale, ha attraversato una fase di gestione controversa sotto la presidenza della Dott.ssa Gilberta Giacchetti.

Le critiche alla gestione dell'Istituto si concentrano su due fronti principali:

l’incapacità di dialogo con l'amministrazione comunale e la mancanza di una visione strategica per il rilancio delle attività culturali.

Un elemento chiave che ha caratterizzato il mandato della Presidente Giacchetti è stato il suo continuo scontro con le altre forze politiche che ha ostacolato la capacità dell’Istituto di operare in modo efficace.

Tuttavia, oltre alle difficoltà politiche, è stato evidenziato il limite nella gestione dei fondi pubblici.

Nonostante l’Istituto disponga di risorse importanti, soprattutto provenienti da contributi pubblici, la gestione di queste risorse non sembrano adeguatamente pubblicizzate e rendicontate, manca ogni riferimento ad una sezione amministrazione trasparente dell'istituto.

Per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione attualmente in corso è doveroso chiarire che trattasi di lavori gestiti direttamente dall'Ufficio Ricostruzione e sono il risultato di risorse acquisite prima della presidenza della Giacchetti.

Sicuramente la ristrutturazione permetterà all'Istituto di disporre di nuovi spazi ma se si continuerà con la logica dell’utilizzo dell'ente a mero scopo elettorale non si andrà lontano.

Serve una sinergia e collaborazione che permetta a tutta la cittadinanza di usufruire di questo importantissimo luogo, un patrimonio culturale, storico e architettonico che l'Istituto rappresenta da quasi 150 anni per la Città di Osimo.

Dal punto di vista delle attività culturali, l’Istituto non è riuscito a rispondere adeguatamente alle aspettative della comunità.

Gli eventi promossi negli ultimi anni sono stati considerati di scarso rilievo rispetto alle risorse impiegate, con un rapporto tra costi e benefici ritenuto insoddisfacente.

Questo ha portato a un impoverimento dell’immagine dell’Istituto, riducendone l’attrattività e la capacità di fungere da polo culturale di riferimento.

Alla luce delle criticità emerse, appare evidente la necessità di un cambio di rotta nella gestione dell’Istituto Campana.

Un rilancio efficace richiederebbe non solo un miglioramento nella gestione amministrativa e una maggiore capacità di attrarre risorse, ma anche una visione strategica che metta al centro un’offerta culturale di qualità con un dialogo costante e costruttivo con tutti i portatori di interesse della città e necessariamente con tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione.

Il futuro dell’Istituto Campana dipenderà dalla capacità di superare le attuali difficoltà e di ristabilire il suo ruolo centrale nel panorama culturale ed educativo osimano

(M5S Osimo)

martedì 3 dicembre 2024

IL Movimento 5 Stelle Marche Boccia l’Assestamento di Bilancio

Come ho lamentato nella mia relazione in aula, la proposta di legge di assestamento di bilancio è stata trattata in tempi estremamente compressi dovuti ai ritardi accumulati dalla Giunta regionale nell’approvazione degli atti connessi, tanto che è stata discussa e approvata in commissione in assenza del dovuto parere da parte dell’Organo di Revisione, che è arrivato solo successivamente all’approvazione.


Una deroga senza precedenti alle procedure regolamentari.


Nel merito, devo rilevare che anche quest’anno i fondi speciali formalmente destinati al finanziamento di nuovi provvedimenti legislativi sono stati utilizzati quasi interamente per i soliti contributi elargiti dai consiglieri di maggioranza nei collegi elettorali di riferimento Infatti, su 1 milione 410 mila Euro, solo 30 mila Euro sono stati destinati a finanziare una legge regionale (la n. 20 del 2021 relativa all’istituzione della giornata regionale per il diritto al divertimento in sicurezza) mentre tutti gli altri fondi sono stati utilizzati per le finalità più varie, a discrezione dei consiglieri regionali di maggioranza nella misura di 50 mila euro cadauno.

Si spazia dalle immancabili manutenzioni di campi di bocce, di tennis, di minibasket e calcetto, agli arredi per un municipio e sistemazioni di giardinetti, ai bobcat e attrezzature per la pulizia delle strade, alla stampa di libri e convegni di commemorazione di personaggi illustri, fino al finanziamento di convegni sul “pensiero plurale” e sui rischi dell’intelligenza artificiale.

Anche il CREL quest’anno è intervenuto per chiedere conto deli criteri sulla base dei quali sono stati elargiti questi contributi. Nel mio intervento quale relatrice di minoranza ho risposto che semplicemente non ci sono criteri, ma l’arbitrio più libero da parte di chi governa la regione.

E naturalmente queste spese clientelari sono finanziate con i soldi dei cittadini marchigiani. Per esempio, anche quest’anno in sede di assestamento viene rivisto in aumento il gettito della tassa automobilistica, per un importo 1,4 milioni di Euro, pari all’ammontare delle marchette.

Una tassa che nelle previsioni assestate arriva a portare ben 156 milioni di Euro nelle casse della Regione, oltre al gettito derivante dall’attività di controllo per l’accertamento ed il recupero della tassa automobilistica evasa, previsto in aumento di 10 milioni di Euro per maggiori avvisi di accertamento da notificare entro l’anno 2024.

A parte queste amenità, per il resto i maggiori stanziamenti di spesa corrente riguardano i dovuti e tardivi finanziamenti del trasporto pubblico locale, per 8,5 milioni di Euro, e dell’ERDIS, per 3,6 milioni di Euro.

Per quanto riguarda le variazioni degli stanziamenti di spesa per investimenti, c’è la finalizzazione della spesa di 6,3 milioni di Euro per l’ospedale di Fermo, e l’utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione per 11 milioni 150 mila Euro per gli interventi sulle strade. Sono quindi utilizzi di fondi che erano già previsti in altri capitoli di bilancio.

Le altre variazioni di spesa per investimenti sono spostamenti agli anni successivi di spese che erano previste nel 2024, ma che non sono state impegnate a causa di ritardi nell’attuazione dei cronoprogrammi, come quelle per il nuovo ospedale di Pesaro, per il parcheggio a servizio dell’ospedale di Torrette, per la bretella di collegamento tra la strada statale 77 e la strada statale 16 a Civitanova Marche, per il Doglio bike park e per i percorsi ciclabili sul monte San Bartolo di Pesaro.

Sono solo lo scorrimento temporale di interventi che ogni anno ci ritroviamo riproposti nel piano triennale e nell’elenco annuale delle opere pubbliche con grande soddisfazione da parte di questa Giunta regionale.

Un assestamento di bilancio specchio di una gestione discutibile, affannata e approssimativa delle risorse pubbliche a disposizione della Regione.

(Marta Ruggeri M5S Marche)

lunedì 2 dicembre 2024

Gt M5S Val Musone | Il primo incontro del Tavolo si terrà il 3 dicembre 2024

Nasce il TAVOLO AMBIENTE MARCHE DEL Movimento 5 Stelle, un’opportunità di partecipazione per la difesa dell’ambiente e del territorio.


Il TAVOLO AMBIENTE MARCHE, un’iniziativa che coinvolge cittadini, comitati, associazioni per la difesa del territorio, sigle sindacali e tutti coloro che si impegnano per un futuro più sostenibile e attento alle problematiche ambientali del nostro territorio. 

Un'occasione di confronto e di azione comune per affrontare le sfide che riguardano l’ambiente e la qualità della vita delle nostre comunità.

Il primo incontro del Tavolo si terrà il 3 dicembre 2024 alle ore 18:00, in presenza, presso la Sala Convegni di Castelfidardo (Piazza Sant'Agostino 4). 

Questo incontro segna l'inizio di un percorso di collaborazione e partecipazione aperto a tutti coloro che desiderano contribuire al miglioramento del nostro ambiente.

Durante l’incontro, sarà presente in collegamento online l'Onorevole Sergio Costa, Deputato del Movimento 5 Stelle, attuale Vice Presidente della Camera dei Deputati, già Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e Generale della Guardia Forestale. 

L'Onorevole Costa affronterà le problematiche ambientali del territorio di Val Musone, fornendo un’analisi della situazione e proponendo possibili azioni da intraprendere a livello istituzionale.

Sarà presente anche l'Onorevole Sergio Romagnoli, Coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle, per portare il suo contributo alle discussioni.

Particolare attenzione verrà dedicata alle problematiche legate agli impianti di biogas situati in via Coppa e via Jesi, nel Comune di Osimo, dove, sin dal 2010, un gruppo di cittadini si è mobilitato per la difesa dell’ambiente e della salute pubblica. Questo impegno rappresenta un esempio di cittadinanza attiva che merita ascolto e supporto.

Inoltre, il confronto si estenderà ai temi riguardanti i cittadini colpiti dall’alluvione del 18 settembre 2024, un evento che ha messo a dura prova la comunità locale, sottolineando l’importanza di una pianificazione e prevenzione adeguata.

Invitiamo pertanto i rappresentanti del gruppo di cittadini attivi su queste tematiche a partecipare in presenza all’incontro. 

Sarà un’importante occasione per condividere esperienze, proposte e soluzioni che possano contribuire alla tutela del nostro territorio e al benessere della nostra comunità.

La vostra partecipazione è fondamentale per costruire insieme un futuro più sostenibile e resiliente.

(Gruppo Territoriale M5S Val Musone)

lunedì 25 novembre 2024

La percentuale di donne vittime di violenza aumenta in maniera spaventosa ed esponenziale

 Sono stanca di stereotipi, di arretratezza mentale, di sentir dire: “ se bevi stai attenta, se metti una gonna stai attenta”.

Siamo nel 2024 e queste frasi dovrebbero risuonare obsolete e stantie.

Oggi purtroppo, però, siamo molto lontani dall’affermazione dei nostri sacrosanti diritti.

Se necessita ancora ricorrere ad una giornata per ricordare che non siamo l’oggetto di nessuno, siamo messi molto male.

Come se non bastasse, in aggiunta a tutto ciò, la percentuale di donne vittime di violenza aumenta in maniera spaventosa ed esponenziale.
Lo dico da rappresentante delle istituzioni e da donna, tra il tanto lavora da fare, bisogna educare il nostro mondo e le nuove generazioni al rispetto , perché , anche una canzone ( forse per qualcuno può sembrare una piccolezza) che recita frasi disgustose e sessiste alimenta l’odio e la convinzione che un uomo può farci quel che vuole.

(Elisa Scutellà M5S Camera)

lunedì 4 novembre 2024

Assemblea costituente M5S | NOVA la Kermesse finale

La resa dei conti, nel Movimento 5 stelle, sta per arrivare. Il 23-24 novembre, in una due giorni full immersion, gli iscritti potranno finalmente decidere del futuro della creatura pentastellata, con la conclusione dell'Assemblea costituente. 
Se il 'Documento d'indirizzo', con le decisioni prese dai 330 del confronto deliberativo, che dovranno votare dalla base, verrà reso noto a partire da venerdì 8 novembre, dai social di Campo Marzio arriva un'altra novità.

Su Instagram, Facebook e X, il Movimento 5 stelle svela il nome della kermesse finale con un teaser che, secondo quanto apprende l'Adnkronos, anticiperà il lancio del video vero e proprio previsto per domani. Tra le vie della sempre bellissima Roma, balza all'occhio una scritta sulle altre: 'Nova'. Ed è proprio questo il nome scelto. Non uno a caso.

La nova, in astrologia, è un'enorme esplosione nucleare causata dall'accumulo di idrogeno, che fa sì che la stella diventi molto più luminosa del solito, un modo per omaggiare il grande percorso partecipativo che in questi mesi ha accompagnato il Movimento, caratterizzato da una vera e propria 'esplosione' di idee che ha animato, fin da agosto, il processo costituente. 

Ma anche la volontà di puntare sempre più in alto, brillare sempre di più, per rilanciare la propria azione politica, rimanendo però fedeli a quelle stelle, cinque, che da più di 15 anni illuminano il firmamento della base e degli eletti. 

Nova, poi, è la voglia di novità, e di rinnovamento, fondamentali per prepararsi alle sfide del futuro con tre parole d'ordine: partecipa, innova, decidi.


domenica 12 febbraio 2023

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle della prima ora (VIDEO)

"Grillo potrebbe lasciare il posto a Di Maio?"

Gli attivisti grillini rispondono senza esitare a questa domanda:

 "Non esiste nessuna leadership, il movimento nasce dal basso e conta ciò che decidono i cittadini".

venerdì 4 febbraio 2022

Superbonus 110% Ecobonus Sismabonus | Novità e regole per il 2022

Cosa è cambiato con l'ultima manovra e con il decreto sostegni-ter.

Non solo superbonus 110%: i dettagli e le novità sulle agevolazioni per gli interventi sulle abitazioni


Ce n'è per tutti i gusti, o quasi. Il tema dei benefici fiscali legati alla casa è centrale nella legge di bilancio 2022: l'ultima manovra ha infatti mantenuto le agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione o di isolamento termico nelle abitazioni, così come quelle per il miglioramento sismico, oppure per l'abbattimento delle barriere architettoniche o per l'acquisto di sistemi di filtraggio idrico.

L'incentivo principe rimane il superbonus 110%, senza dimenticare i vari sismabonus, ecobonus e bonus verde, o i sostegni per la prima casa agli under 36 e per gli affitti ai giovani che hanno meno di 31 anni. Proviamo a fare un po' di ordine, passando in rassegna tutti i bonus casa disponibili nel 2022, con le ultime novità e le regole.

Tutti i bonus casa del 2022, con le ultime novità e le regole

La legge di bilancio 2022 ha conservato il superbonus 110%, l'agevolazione per ristrutturare casa, introducendo alcune novità. L'incentivo fiscale è stato prorogato ed esteso a tutte le abitazioni unifamiliari, senza limite di Isee, a rsa, onlus e alle abitazioni raggiunte dal teleriscaldamento.
Potrà essere sfruttato fino al 31 dicembre per gli interventi sulle abitazioni unifamiliari, a patto che entro giugno 2022 sia completato il 30% dei lavori. È stata introdotta l'equivalenza nella consegna dei lavori tra interventi trainanti e trainati. Per gli interventi sulle case popolari, invece, la proroga è al 31 dicembre 2023 se è stato realizzato il 60% dei lavori al 30 giugno 2023.

Nel caso di interventi effettuati da condomini e persone fisiche proprietarie o comproprietarie, potranno essere detratte le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025: la detrazione è pari al 110% per le spese entro il 31 dicembre 2023, scende al 70% per quelle entro il 2024 e al 65% entro il 2025. La detrazione resta del 110% per le zone colpite da terremoti dal 2009. E vale anche in caso di demolizioni e ricostruzioni.


Le novità sul superbonus 110%

L'Agenzia delle entrate ha fornito un nuovo chiarimento sul superbonus per quanto riguarda gli interventi su edifici di un unico proprietario, composti da unità abitative residenziali e non, e sulla prevalenza della natura residenziale dell'edificio. Il Fisco ha chiarito che ai fini dell'applicazione del beneficio fiscale, per gli edifici composti da due a quattro unità immobiliari la superficie complessiva delle unità immobiliari destinate a residenza ricomprese nell'edificio deve essere superiore al 50%.

Tra le novità che l'ultima legge di bilancio ha previsto in tema di superbonus 110% c'è l'obbligo, per i proprietari di villette unifamiliari, di realizzare almeno il 30% dei lavori previsti entro il 30 giugno 2022. Entro la fine di giugno bisognerà presentare i documenti che certifichino lo stato di avanzamento dei lavori.

L'Agenzia delle entrate ha chiarito che "qualora sul medesimo immobile siano effettuati sia interventi di efficienza energetica sia interventi antisismici, ammessi al superbonus, la verifica dello stato di avanzamento dei lavori è effettuata separatamente per ciascuna categoria di intervento agevolabile". Per certificare l'efficacia dei diversi tipi di interventi, è necessario inviare due diverse asseverazioni (ossia il certificato che attesti che la spesa sostenuta sia stata congrua): una per l'efficientamento energetico e una per la riduzione del rischio sismico. Ad occuparsi di queste procedure dovranno essere professionisti diversi, entrambi "tecnici abilitati".

Ecobonus e sismabonus nel 2022

Non solo superbonus, però. Quest'anno sono confermati anche l'ecobonus per la riqualificazione energetica e il sismabonus. Il primo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, senza modifiche. Resta quindi invariata la detrazione del 50% stabilita in precedenza per le spese relative ad acquisto e posa di finestre con infissi e schermature solari, nonché sostituzione degli impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione almeno di classe A.

In caso di riqualificazione globale dell'edificio, la detrazione sale al 65%, mentre arriva al 75% in caso di lavori che riguardano un condominio, dimostrando indici di prestazione energetica elevata. Il sismabonus, invece, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 e sono state confermate le detrazioni per gli edifici in zona sismica uno, due e tre, che vanno dal 50% al 75% della spesa sostenuta, dimostrando però il passaggio a una classe di rischio inferiore e l'85% a due classi di rischio in meno. Il limite di spesa per ciascuna unità immobiliare è 96mila euro.

Gli incentivi per i giovani sulla casa

C'è spazio anche per le agevolazioni ai giovani, a partire dal bonus prima casa, rivolto agli under 36 e con Isee sotto i 40mila euro annui. Il beneficio è valido per chi abbia acquistato la prima casa tra 26 maggio 2021 e il prossimo 30 giugno 2022 e prevede l'esenzione dall'imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale, un credito di imposta pari all'Iva e l'esenzione dall’imposta sostitutiva per i mutui di acquisto, costruzione e ristrutturazione.

Il bonus affitti giovani under 31, invece, è un contributo per aiutare i giovani tra i 20 e i 31 anni non compiuti che abbiano un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro. La detrazione è del 20% del canone di locazione. La massima detrazione consentita è di duemila euro. È finanziato con il fondo affitti giovani e spetta per i primi quattro anni di locazione.

Gli altri bonus confermati

Anche il bonus verde è stato prorogato fino al 2024, con la conferma della detrazione pari al 36% per la sistemazione a verde di case e condomini. Sono inclusi anche la realizzazione di coperture a verde, giardini pensili, sistemazione a verde di aree scoperte private, con relative spese di manutenzione e progettazione. La spesa ha un tetto massimo di cinquemila euro. Il bonus facciate, invece, è stato prorogato per tutto il 2022, ma la legge di bilancio ha cambiato le regole: lo sgravio fiscale è ridotto al 60%. L'agevolazione spetta per lavori finalizzati al recupero o al restauro della facciata esterna degli edifici già esistenti. Tra gli interventi ci sono anche la pulitura e la tinteggiatura esterna, interventi su balconi, ornamenti, fregi, su strutture opache verticali della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell'intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell'edificio.

E veniamo al bonus ristrutturazione. Se ne può usufruire fino al 31 dicembre 2024, senza modifiche. Anche in questo caso la spesa sostenuta ha un tetto massimo: 96mila euro per unità immobiliare, con una detrazione del 50%. Prevede anche la cessione del credito o di uno sconto in fattura. Tra gli interventi previsti e ammessi ci sono la cablatura, il risparmio energetico, le misure di sicurezza statica e antisismica, la diminuzione dell'inquinamento acustico, la bonifica da materiali pericolosi. Il bonus restauro, poi, sarà attivo fino al 31 dicembre 2022 e prevede un credito di imposta del 50% sulle spese sostenute per la protezione e il restauro di immobili di interesse storico-artistico tutelati dalla Soprintendenza. Le domande potranno essere presentate entro il 28 febbraio 2022 per i lavori effettuati nel 2021 ed entro il 28 febbraio 2023 per i lavori svolti nel 2022. Il tetto massimo di spesa è di centomila euro.

Un bonus per i rubinetti, uno per l'acqua potabile

Nella prassi sempre più consolidata di erogare contributi "a pioggia", c'è spazio anche per le agevolazioni legate all'acqua. Il bonus idrico, conosciuto anche come bonus bagno o bonus rubinetti, resta attivo fino al 31 dicembre 2023, anche se le risorse messe a disposizione da parte del governo scendono da 5 milioni a 1,5 milioni. Prevede un contributo di mille euro per le spese effettuate per sostituire sanitari, rubinetti, soffioni e colonne doccia con nuovi modelli a scarico ridotto o con una limitazione di flusso. Sono inclusi nel bonus anche le opere idrauliche e murarie collegate e lo smaltimento degli apparecchi preesistenti.

E c'è poi il bonus acqua potabile: resterà in vigore solo fino a fine anno. Prevede un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare. Il tetto limite delle spese sostenute è di mille euro per abitazioni e persone fisiche e di cinquemila per immobili commerciali o istituzionali, per gli esercenti e gli enti non commerciali. Il massimo bonus erogabile è quindi di 500 o 2.500 euro.

Credito d'imposta e franchigia

Va precisato che il decreto sostegni-ter del governo ha messo un limite alla cessione del credito d'imposta sui bonus edilizi quali superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, sismabonus e bonus facciate. Si tratta di una modifica sostanziale, perché a partire dal 7 febbraio il credito d'imposta potrà essere ceduto una sola volta sia da parte dei beneficiari della detrazione, sia da parte dei fornitori che ricevono il credito o praticano lo sconto in fattura. Assorbendo il decreto anti frode, la nuova manovra ha introdotto poi una sorta di franchigia per limitare le situazioni in cui tutti gli altri bonus, per essere ceduti o usati con lo sconto in fattura, devono avere l'asseverazione e il visto di conformità.

In sostanza, da venerdì 4 febbraio è possibile comunicare le cessioni prive di asseverazione e riviste in base alla nuova "franchigia" e la cessione delle spese pagate nel 2022. La franchigia prevista dalla legge di bilancio 2022 non vale mai per il bonus facciate. Per la cessione o lo sconto in fattura, quindi, servono sempre l'asseverazione e il visto di conformità. In caso di interventi di manutenzione straordinaria, sarà possibile cedere anche le spese per la manutenzione ordinaria collegata. Ed è possibile, inoltre, applicare la cessione o lo sconto in fattura per l'acquisto del box auto di pertinenza. Tutte queste spese possono già essere detratte dal 12 novembre 2021. L'Agenzia delle entrate ha invece chiarito che la franchigia per i piccoli lavori varrà per tutte le comunicazioni inviate dal 4 febbraio, "anche se relative a lavori del 2021". 




Comm


giovedì 25 marzo 2021

Anche l’Italia fa i conti con il passato | Roberto Rossini (M5S)


Fucilati di guerra - Passa la risoluzione Rossini  - Riabilitiamo la memoria dei nostri caduti.


Oggi la Commissione Difesa, con voto unanime, ha dato il via libera alla risoluzione del deputato marchigiano del Movimento 5 stelle Roberto Rossini, risoluzione che tratta un argomento molto delicato: il problema dei fucilati della Prima Guerra Mondiale.

Chi sono questi fucilati? Perché è un tema delicato? Ce lo spiega il deputato Rossini: «Parliamo di soldati italiani che durante la guerra furono uccisi dalla cosiddetta “mano amica”, cioè da plotoni di militari italiani, in esecuzione di sentenze emesse da tribunali militari italiani, ordinari e straordinari, eseguite in gran parte con processi sommari o senza alcun processo. 
Cose che chiaramente sono accadute in tutti gli eserciti, ma in modo molto più frequente e brutale rispetto agli altri Paesi coinvolti nel conflitto. La giustizia militare italiana all’epoca usò il pugno di ferro per reprimere i reati contro la disciplina e le leggi di guerra, con un comportamento che, visto oggi, appare disumano e cruento».


Un esempio significativo della normativa di guerra in vigore all’epoca è la circolare Cadorna 2910 del novembre 1916. «Ricordo con particolare sconcerto la circolare 2910, in cui il generale Cadorna affermava che non vi fosse altro mezzo idoneo a reprimere i reati contro la disciplina che quello della “immediata fucilazione dei maggiori responsabili, allorché l’accertamento dei responsabili non è possibile” e che in quel caso gli ufficiali avessero “il diritto e il dovere di estrarre a sorte tra gli indiziati alcuni militari e punirli con la pena di morte” per dare l’esempio agli altri» commenta il deputato marchigiano.

«Altri Paesi - fa notare Rossini - hanno fatto i conti da tempo con questa scomoda memoria, riconoscendo i loro fucilati per mano amica come "caduti in guerra", riabilitandoli così agli occhi delle famiglie e del loro Paese. Penso per esempio alla Francia, alla Gran Bretagna, al Canada.
Questo è il motivo della mia risoluzione, per far sì che anche il nostro Paese possa rimarginare questa ferita. Chiaramente nessuno vuole equiparare i fucilati a coloro che sono morti per difendere il proprio Paese. Non parliamo di eroi o medaglie al valore. 
Parliamo di persone che, colpevoli o innocenti che siano, sono comunque vittime di guerra, vittime della grande violenza che un secolo fa sconvolse l’Europa e il mondo. Parliamo quindi di riabilitare i nostri caduti, reintegrare nella memoria nazionale quella pagina dolorosa della nostra storia».

(On. Roberto Rossini – MoVimento 5 Stelle
Camera dei Deputati – segretario IV Commissione Difesa)