martedì 3 dicembre 2024

IL Movimento 5 Stelle Marche Boccia l’Assestamento di Bilancio

Come ho lamentato nella mia relazione in aula, la proposta di legge di assestamento di bilancio è stata trattata in tempi estremamente compressi dovuti ai ritardi accumulati dalla Giunta regionale nell’approvazione degli atti connessi, tanto che è stata discussa e approvata in commissione in assenza del dovuto parere da parte dell’Organo di Revisione, che è arrivato solo successivamente all’approvazione.


Una deroga senza precedenti alle procedure regolamentari.


Nel merito, devo rilevare che anche quest’anno i fondi speciali formalmente destinati al finanziamento di nuovi provvedimenti legislativi sono stati utilizzati quasi interamente per i soliti contributi elargiti dai consiglieri di maggioranza nei collegi elettorali di riferimento Infatti, su 1 milione 410 mila Euro, solo 30 mila Euro sono stati destinati a finanziare una legge regionale (la n. 20 del 2021 relativa all’istituzione della giornata regionale per il diritto al divertimento in sicurezza) mentre tutti gli altri fondi sono stati utilizzati per le finalità più varie, a discrezione dei consiglieri regionali di maggioranza nella misura di 50 mila euro cadauno.

Si spazia dalle immancabili manutenzioni di campi di bocce, di tennis, di minibasket e calcetto, agli arredi per un municipio e sistemazioni di giardinetti, ai bobcat e attrezzature per la pulizia delle strade, alla stampa di libri e convegni di commemorazione di personaggi illustri, fino al finanziamento di convegni sul “pensiero plurale” e sui rischi dell’intelligenza artificiale.

Anche il CREL quest’anno è intervenuto per chiedere conto deli criteri sulla base dei quali sono stati elargiti questi contributi. Nel mio intervento quale relatrice di minoranza ho risposto che semplicemente non ci sono criteri, ma l’arbitrio più libero da parte di chi governa la regione.

E naturalmente queste spese clientelari sono finanziate con i soldi dei cittadini marchigiani. Per esempio, anche quest’anno in sede di assestamento viene rivisto in aumento il gettito della tassa automobilistica, per un importo 1,4 milioni di Euro, pari all’ammontare delle marchette.

Una tassa che nelle previsioni assestate arriva a portare ben 156 milioni di Euro nelle casse della Regione, oltre al gettito derivante dall’attività di controllo per l’accertamento ed il recupero della tassa automobilistica evasa, previsto in aumento di 10 milioni di Euro per maggiori avvisi di accertamento da notificare entro l’anno 2024.

A parte queste amenità, per il resto i maggiori stanziamenti di spesa corrente riguardano i dovuti e tardivi finanziamenti del trasporto pubblico locale, per 8,5 milioni di Euro, e dell’ERDIS, per 3,6 milioni di Euro.

Per quanto riguarda le variazioni degli stanziamenti di spesa per investimenti, c’è la finalizzazione della spesa di 6,3 milioni di Euro per l’ospedale di Fermo, e l’utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione per 11 milioni 150 mila Euro per gli interventi sulle strade. Sono quindi utilizzi di fondi che erano già previsti in altri capitoli di bilancio.

Le altre variazioni di spesa per investimenti sono spostamenti agli anni successivi di spese che erano previste nel 2024, ma che non sono state impegnate a causa di ritardi nell’attuazione dei cronoprogrammi, come quelle per il nuovo ospedale di Pesaro, per il parcheggio a servizio dell’ospedale di Torrette, per la bretella di collegamento tra la strada statale 77 e la strada statale 16 a Civitanova Marche, per il Doglio bike park e per i percorsi ciclabili sul monte San Bartolo di Pesaro.

Sono solo lo scorrimento temporale di interventi che ogni anno ci ritroviamo riproposti nel piano triennale e nell’elenco annuale delle opere pubbliche con grande soddisfazione da parte di questa Giunta regionale.

Un assestamento di bilancio specchio di una gestione discutibile, affannata e approssimativa delle risorse pubbliche a disposizione della Regione.

(Marta Ruggeri M5S Marche)

lunedì 2 dicembre 2024

Gt M5S Val Musone | Il primo incontro del Tavolo si terrà il 3 dicembre 2024

Nasce il TAVOLO AMBIENTE MARCHE DEL Movimento 5 Stelle, un’opportunità di partecipazione per la difesa dell’ambiente e del territorio.


Il TAVOLO AMBIENTE MARCHE, un’iniziativa che coinvolge cittadini, comitati, associazioni per la difesa del territorio, sigle sindacali e tutti coloro che si impegnano per un futuro più sostenibile e attento alle problematiche ambientali del nostro territorio. 

Un'occasione di confronto e di azione comune per affrontare le sfide che riguardano l’ambiente e la qualità della vita delle nostre comunità.

Il primo incontro del Tavolo si terrà il 3 dicembre 2024 alle ore 18:00, in presenza, presso la Sala Convegni di Castelfidardo (Piazza Sant'Agostino 4). 

Questo incontro segna l'inizio di un percorso di collaborazione e partecipazione aperto a tutti coloro che desiderano contribuire al miglioramento del nostro ambiente.

Durante l’incontro, sarà presente in collegamento online l'Onorevole Sergio Costa, Deputato del Movimento 5 Stelle, attuale Vice Presidente della Camera dei Deputati, già Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e Generale della Guardia Forestale. 

L'Onorevole Costa affronterà le problematiche ambientali del territorio di Val Musone, fornendo un’analisi della situazione e proponendo possibili azioni da intraprendere a livello istituzionale.

Sarà presente anche l'Onorevole Sergio Romagnoli, Coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle, per portare il suo contributo alle discussioni.

Particolare attenzione verrà dedicata alle problematiche legate agli impianti di biogas situati in via Coppa e via Jesi, nel Comune di Osimo, dove, sin dal 2010, un gruppo di cittadini si è mobilitato per la difesa dell’ambiente e della salute pubblica. Questo impegno rappresenta un esempio di cittadinanza attiva che merita ascolto e supporto.

Inoltre, il confronto si estenderà ai temi riguardanti i cittadini colpiti dall’alluvione del 18 settembre 2024, un evento che ha messo a dura prova la comunità locale, sottolineando l’importanza di una pianificazione e prevenzione adeguata.

Invitiamo pertanto i rappresentanti del gruppo di cittadini attivi su queste tematiche a partecipare in presenza all’incontro. 

Sarà un’importante occasione per condividere esperienze, proposte e soluzioni che possano contribuire alla tutela del nostro territorio e al benessere della nostra comunità.

La vostra partecipazione è fondamentale per costruire insieme un futuro più sostenibile e resiliente.

(Gruppo Territoriale M5S Val Musone)

Osimo | La farsa politica prosegue incessante senza tregua

La farsa politica prosegue incessante senza tregua e con imprevedibili colpi di scena: la “pièce” che va in scena nella sala gialla è di un genere mirabolante mai visto: un misto di tragedia, romanzo feuilleteon, commedia all’italiana, ma con persistenti tratti di teatro dell’assurdo.

Eravamo rimasti al 14 novembre: il Sindaco “martire” (in odore di beatificazione, secondo i soliti bene informati), vistosi bocciare dal Tar la diabolica astuzia della fantasiosa seconda convocazione del consiglio comunale con diconsi soli 4 componenti in virtù del notissimo Regio Decreto, esausto dei riottosi fantastici 4 delle Liste Civiche Originali da Sempre doc, getta apparentemente la spugna e protocolla le dimissioni.

Dura lex sed lex: simul stabunt, simul cadent, recita un antico e sapiente brocardo latino. Se cade il Sindaco, cade pure la Giunta, il Consiglio e tutto il cucuzzaro.

Una pletora di occupanti scranni e percipienti indennità (soprattutto quelli che alle elezioni erano arrivati ultimi ma grazie a “Francesco” contavano più di quelli arrivati primi), celebrano riunioni e liturgie invocanti al ripensamento di Francesco, nel frattempo esule in Sicilia: “ma fratello Francesco”, gridano oranti, “non vorrai mica essere un novello Celestino V, narrato da Dante come "colui che fece per viltade il gran rifiuto”?

Il martire Francesco, novello San Sebastiano trafitto dai dardi del perfido Messer Dino, chiama in segreto il fraterno alleato Messer Sandro e gli sussurra all’orecchio impartendo disposizioni in gran segreto: “il martirio deve durare almeno tutti i 20 giorni che la legge mi mette a disposizione, sennò che martirio è, e che c…o!!!! Voi intanto allestite sui social pubbliche invocazioni al mio gran ritorno!!! Vedrete che faccia che farà Messer Dino!”.

Detto fatto. Si susseguono nel web appelli strazianti al gran ripensamento: “Io sto con Francesco!”, si grida a gran voce sui social.

E arriviamo così al consiglio comunale di lunedì 25 novembre: lo statuto comunale recita che entro 10 giorni dalle dimissioni, deve essere convocato il consiglio comunale. Per fare cosa? La logica suggerirebbe che forse si dovrebbe parlare delle dimissioni del Sindaco, ma le menti sottile e raffinate dell’Amministrazione non la pensano così. Mentre proseguono le invocazioni al ripensamento del Sindaco Martire dimissionario, in consiglio comunale si fa finta di nulla.

“Il Consiglio è sovrano, e può fare ciò che voglio io”, spiega il Presidente”. “Se proprio ci tenete tanto a parlare delle dimissioni del Sindaco, lo potete fare nella discussione sulle linee programmatiche”. Obietta qualcuno: “ma scusi Presidente, il Sindaco si è dimesso proprio per la mancata approvazione delle linee programmatiche, e ci mettiamo a discuterle ora che il Sindaco si è dimesso ?”.

Pronta la risposta del Presidente: “Caro Pellegrino, Vuolsì così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare!”. Il povero Pellegrino, sopraffatto da cotanta cultura e sapienza, “cadde come corpo morto cade”.

Ma a ridestarlo fu solamente lo splendido recitato di Messer Dino che mentre flagellavasi pubblicamente il corpo suo, litaniava: “Oh che tu fai Francesco? Non vorrai mica dimetterti?” E da lì la sacra promessa di fedeltà: “Servi (tuoi) inutiles sumus” (Vangelo secondo Luca 17,7-10). Ma non è tutto, segue enunciazione solenne di sottomissione: “Perinde ac cadaver” (“nello stesso modo di un cadavere”, come recitava la formula dell’ordine dei gesuiti per esprimere la sottomissione assoluta alla regola e alla volontà dei Superiori).

A seguire molti farisei/consiglieri, che agognavano in segreto (ma poi neanche tanto) l’esecuzione sulla pubblica piazza di Messer Dino (e che invocavano il sacro diritto di “surroga” consiliare, anche senza numero legale, essendo stati eletti dal popolo, ma al contempo, con bizzarra coerenza, chiedevano le dimissioni dei quattro reprobi delle Liste Civiche doc, anche loro parimenti eletti del popolo), rendevano gli onori per l’atto di sottomissione, e a denti stretti digrignavano frasi di ringraziamento verso Messer Dino….

E Francesco che fa? Mentre Messer Dino recitava la genuflessione e il bacio della pantofola, Francesco, “di paura il cor compunto”, sbiancava terrorizzato, ritrovatosi di nuovo il maledetto cerino tra le mani…

p.s.: Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è ovviamente puramente casuale

(Mauro Pellegrini)