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martedì 1 aprile 2025

Michela Glorio | Gli avversari tentano un accordo di potere

 Le mie parole di domenica hanno dato una sveglia ai miei avversari.

Finalmente ufficializzano le loro candidature, dopo che per mesi si sono prima politicamente accoltellati fino al commissariamento e poi, come se niente fosse, hanno tentato un accordo di potere.



Fallito l’accordo, adesso sono tutti candidati. Buon per loro. Noi andiamo avanti senza paura.
Sono l'unica candidata che non ha problemi a mostrare la faccia in tutte e 17 le frazioni.
Sono l'unica candidata che, mentre gli altri provano accordicchi in zona Cesarini, ho già finito il primo giro di cammino e di ascolto in tutte le parti della nostra Osimo.
La mia è una candidatura popolare, nel senso letterale. Fatta cioè di persone, reali, che hanno a cuore una sola cosa: il bene di Osimo.
Ho un messaggio per i protagonisti di un anno fa che sono responsabili del disastro che è costato un commissariamento: non ve lo permetteremo più.
Che lo vogliate o meno, a Osimo torna la primavera. La faremo tornare tutte e tutti insieme. Uniti e coesi fino alla meta.
Ps: l’anno scorso ci avete copiato il programma, quest’anno iniziate dall’abbigliamento?

Le elezioni amministrative del 25 e 26 Maggio arrivano dopo le dimissioni del SINDACO Francesco Pirani che in 6 mesi non è riuscito a governare la Città di OSIMO portando il Comune al commissariamento, adesso ci riprova.

martedì 14 gennaio 2025

Michela Glorio | il piano opere pubbliche di Osimo

Le dichiarazioni della Commissaria Dott.ssa Grazia Branca sono chiare: ha trovato un Comune in salute e i conti in ordine. 
Non ha variato il piano opere pubbliche e prosegue negli investimenti pianificati l'anno scorso, tra cui il piano asfalti da un milione e mezzo di euro, scomparso sotto l'Amministrazione Pirani. 

Credo sia il riconoscimento più grande che potessimo avere, detto da un organo tecnico, imparziale e che è espressione del Ministero. 

Dopo la tanta disinformazione fatta in campagna elettorale finalmente un po di oggettività.

(Michela Glorio)

giovedì 5 dicembre 2024

Commissariamento Comune di Osimo

Cinque mesi di tira e molla, perde la politica
Osimo, una città da sempre contraddistinta da una vivace scena politica, si trova ora a fare i conti con uno dei momenti più bui della sua storia amministrativa.
Dopo cinque mesi di trattative, polemiche e lotte interne, il commissariamento del Comune è diventato una realtà. 

Una conclusione che lascia un sapore amaro, soprattutto per i cittadini, spettatori impotenti del fallimento di una politica incapace di trovare una sintesi.

Per mesi, l’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Pirani ha cercato di costruire una maggioranza solida per evitare il collasso dell’ente. 

Le trattative con i consiglieri di maggioranza, in particolare con Dino Latini, si sono dimostrate un tentativo disperato di trovare una via d’uscita. 

Tuttavia, tra continui rinvii, mediazioni fallite e attriti interni, la situazione di stallo è diventata insormontabile.

A tutto ciò si aggiunge la posizione del Movimento 5 Stelle, che si è sempre dichiarato contrario a mercanteggiamenti politici sulla pelle dei cittadini e delle loro esigenze, ritenendo che tali manovre tradiscano la fiducia e le speranze espresse con il voto. 

Una posizione ferma, che ha ulteriormente evidenziato le profonde divisioni tra le forze in campo.

Un Comune commissariato non rappresenta mai una vittoria, bensì il fallimento della politica nella sua essenza più nobile: dialogare, mediare e costruire soluzioni condivise. Invece, le forze politiche hanno preferito arroccarsi su posizioni di parte, anteponendo spesso interessi personali o di partito al bene collettivo.

Il commissariamento non colpisce solo l’amministrazione uscente, ma tutta la comunità osimana. I cittadini, che avrebbero dovuto essere al centro dell’azione politica, sono stati emarginati in un gioco di potere privo di risultati concreti. 

La percezione di una politica autoreferenziale e distante si è ulteriormente rafforzata, alimentando una sfiducia che sarà difficile da ricucire.

Questo fallimento non può essere ridotto a una semplice questione di numeri in consiglio comunale. 

È il risultato di una gestione politica priva di visione, incapace di costruire alleanze credibili e di cogliere i segnali provenienti dalla società civile. 

La prevalenza delle logiche di partito e degli interessi personali sulle necessità locali ha contribuito al naufragio dell’amministrazione.

Un ruolo marginale, ma potenzialmente rilevante, è stato giocato dagli altri attori politici e sociali, tra cui Antonelli, Ginnetti e Alessandrini, insieme alle associazioni di categoria come Confartigianato. 

Questi soggetti, pur non essendo direttamente al centro degli equilibri politici, avevano la possibilità di svolgere un ruolo cruciale nella mediazione e nel proporre soluzioni innovative per uscire dalla crisi. 

Tuttavia, nonostante le aspettative, si è assistito a una sostanziale incapacità di incidere concretamente sul corso degli eventi.

Le cronache recenti raccontano di un clima segnato da un’apparente passività da parte di questi attori. Una volta ottenuto il riconoscimento o una posizione che avrebbe potuto favorire il dialogo, la loro azione si è spesso limitata a interventi simbolici o isolati, privi di un reale impatto strategico. 

Questo atteggiamento ha alimentato una percezione di disinteresse verso il bene comune, con un focus che sembrava orientato più alla tutela di posizioni personali o di categoria che a un impegno autentico per la comunità osimana.

Ad esempio, l’atteggiamento di alcune associazioni di categoria, tra cui Confartigianato, è stato percepito come distante e poco propositivo in una fase in cui il loro apporto avrebbe potuto rappresentare una risorsa decisiva. 

Lo stesso vale per figure come Ginnetti e Alessandrini, completamente assenti nel dibattito pubblico.

Ora, la città è nelle mani di un commissario prefettizio, incaricato di garantire l’ordinaria amministrazione fino alle prossime elezioni. Tuttavia, questa non rappresenta una soluzione, bensì una sconfitta per Osimo e per la politica nel suo complesso.

L’auspicio è che questo commissariamento possa essere l’occasione per una riflessione profonda, capace di riportare la politica al suo ruolo originario: servire i cittadini, ascoltare le loro esigenze e costruire un futuro condiviso. 

Ma, per ora, a perdere è stata la politica. 
E con essa, l’intera comunità.

(Movimento 5 Stelle Osimo)