domenica 28 agosto 2016

TTIP: Salta il trattato di libero scambio Usa-Ue (VIDEO)



Il vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel, ammette il fallimento dei negoziati Usa-Ue sul trattato di libero scambio (Ttip). «I negoziati con gli Stati Uniti sono effettivamente falliti perché come europei non possiamo accettare supinamente le richieste americane» ha detto il ministro socialdemocratico in un'intervista alla rete tedesca Zdf, sottolineando come ormai «non ci sarà più alcun passo avanti, anche se nessuno lo vuole ammettere veramente». Gabriel ha anche sottolineato che in 14 round di colloqui le parti non hanno trovato un'intesa su un solo capitolo dei 27 sul tavolo.
I negoziati, avviati nel 2013, non hanno mai avuto vita facile. Non solo la Germania ma anche la Francia non ha mai nascosto le perplessità per quello che sembrava uno strumento unilaterale americano.
In realtà non giunge inaspettata una dichiarazione del genere vista la congiuntura politica di qua e di là dell’Atlantico. Già a maggio sui media americani si poteva leggere che l’accordo sul Ttip era morto quando il candidato repubblicano Donald Trump e la candidata democratica Hillary Clinton hanno iniziato a dire le stesse cose: il primo lo attacca ogni giorno, le ultime dichiarazioni della seconda sono state all’insegna di «dubbi e preoccupazioni».



L’America aspetta infatti le elezioni presidenziali di novembre e Hillary Clinton ha fatto marcia indietro sul Ttip che un tempo appoggiava in linea con Obama perché la questione in patria è tutto fuorché popolare: in tempi in cui i due candidati alla Casa Bianca promettono il ritorno di manodopera che non tornerà più, parte dell’opinione pubblica vede nel trattato una ulteriore minaccia alla working class americana impoverita. Una paura che Trump ha cavalcato da subito e a cui Clinton ha ceduto anche per non perdere quell’elettorato democratico che ha sostenuto il suo sfidante interno, Bernie Sanders. Allo stesso tempo, l’attuale presidente Obama ha il potere dell’anatra zoppa (lame duck) - così si chiama il presidente a fine mandato - e un Congresso ostile.
In Europa chi dovrebbe decidere non se la passa meglio: sia la Francia sia la Germania aspettano le elezioni nel 2017 per cui prima della fine del prossimo anno qualsiasi iniziativa sarebbe improduttiva perché manca un mandato forte agli attuali leader. E perché, come in America, parte dell’opinione pubblica si è schierata contro l’accordo in nome della tutela dei posti di lavoro e dell’ambiente nonché la paura per gli Ogm (si veda il video sotto, la manifestazione a Berlino un anno fa).
All’inizio dell’estate, già il ministro italiano dello sviluppo economico Carlo Calenda aveva avvertito che il Ttip era in bilico: «Il Ttip - aveva detto - secondo me salta perché siamo arrivati troppo lunghi sulla negoziazione» quindi «sarà molto difficile che passi e sarà una sconfitta per tutti».

(fonte ilsole24ore)

venerdì 26 agosto 2016

Matteo Montesi Youtuber italiano spiega il motivo dei terremoti




Matteo Montesi noto YOUTUBER Italiano, in questo VIDEO al minuto 8,46 ci spiega i motivi di questi ripetuti terremoti.
Nella sua semplicità e in qualità di neofita di tellurica, con semplici esempi fa comprendere bene il senso di questi cataclismi. 




mercoledì 24 agosto 2016

VIDEO del terremoto ad AMATRICE del 23 Agosto 2016






"In queste ore il lavoro continua e dobbiamo attrezzarci per l'emergenza delle prossime ore, giorni e settimane. Ma ora la priorità è scavare". Lo ha detto il premier Matteo Renzi.
"Nel tardo pomeriggio sarò nelle zone colpite" dal sisma. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi.
"Dico grazie a chi da subito da stanotte alle 3,37 si è mobilitato, i volontari, la Protezione civile, la macchina della solidarietà si è messa subito in modo. Dico grazie a tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude". Lo ha detto il Premier Renzi nel corso di una breve conferenza stampa a Palazzo Chigi.
"Non lasceremo nessuno da solo, nessuna famiglia, nessun Comune, nessuna frazione". Così Matteo Renzi in una dichiarazione. Il premier ha poi aggiunto - ringraziando i volontari e la Protezione Civile, che gli "italiani danno il meglio nei momenti di difficoltà".
"L'Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime ma anche il cuore grande dei volontari, della protezione civile e delle istituzioni". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in una dichiarazione sul sisma che ha colpito il centro Italia.

martedì 23 agosto 2016

Roberto Benigni, la Costituzione più bella del Mondo (VIDEO)



Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea. Questa frase, persino più famosa di James Russell Lowell al quale è attribuita, quando si critica i politici non vale mai. Certo, Lor signori per conservare la poltrona ci hanno abituato alle più ardite piroette e molte scelte senza coerenza non sono segno della loro vivacità di pensiero ma la prova della nostra stupidità per averli votati. In politica, come in mille circostanze della vita, modificare alcune opinioni è però intelligente e spesso assolutamente necessario rispetto a condizioni generali che a loro volta cambiano. Per questo ai nostri politici, e prima ancora alle nostre coscienze, non chiediamo di tenere sempre posizioni rigide e non modificabili, ma valori – questi sì – mai sindacabili. Dalla confusione tra coerenza sulle scelte e coerenza sui valori è nata una polemica che intasa da giorni i social network e parte del dibattito politico. Bersaglio dello scandalo è Roberto Benigni, personaggio al quale una Destra sedicente liberale e meritocratica non perdona l’incoerenza di essere un artista di Sinistra, ma anche ricco e ben pagato per i suoi lavori.
Questa Destra, che proprio con il concetto di coerenza ha qualche problema da affrontare, scalpita perché Robertaccio ieri diceva No alla riforma della Costituzione e oggi invece ci ha ripensato e dice Sì, accontentando il monarca di turno Matteo Renzi e facendo pure cassa grazie alla Rai che ha ritrasmesso il suo spettacolo sulla Costituzione più bella del mondo. E dire che Benigni ha spiegato bene in un’intervista a Ezio Mauro che i valori della Carta, dei quali parla nel suo show, non c’entrano nulla con le modifiche della legge Boschi, che infatti non intacca minimamente quegli inalienabili principi fatti propri dai nostri Padri costituenti. Così la polemica va avanti tra fazioni predeterminate, che come pugili suonati si colpiscono senza capire di aver completamente sbagliato il loro ring. La vicenda infatti è più seria e complessa della presunta incoerenza di un attore o di un’intera parte politica sul destino della Costituzione.





NUOVO MONDO
Solo chi ha i prosciutti davanti agli occhi può ancora negare che la Carta senta addosso tutta la pesantezza dei suoi anni. Un tempo durante il quale sono avvenute trasformazioni epocali: dalla caduta del muro di Berlino alla nascita di Internet e alla globalizzazione. La nostra Costituzione era frutto di un accordo geopolitico e storico che oggi non ha più senso. L’Italia (con il delicato ruolo del Vaticano) restava dalla parte del Patto Atlantico (e non nel Patto di Varsavia, nonostante avesse il più numeroso partito comunista del mondo dopo Russia e Cina) in cambio dell’assoluta certezza che mai si sarebbe potuto ricostituire un regime come quello fascista. Per questo motivo la Costituzione si basò sul bicameralismo perfetto e potenziò la forza del Parlamento (dove la Sinistra controllava molte Commissioni) rispetto al potere del Governo. Ora tutto quel mondo non esiste più, così come i motivi per frenare un potere esecutivo che ha necessità di essere veloce ed efficace. Una situazione che in piccola parte, di fatto, si verifica da tempo con il regolare ricorso alla fiducia parlamentare, con cui si esautorano le Camere.
FALSI PROBLEMI
Sulla necessità di fare una riforma come quella Costituzionale, dunque, nessuno dovrebbe dubitare. Il problema vero – o se preferite, il ring dal quale i pugili si stanno tenendo distanti – è la combinazione tra la riforma Costituzionale pasticciata che ci viene proposta e la parallela riforma elettorale. Se infatti è assolutamente vero quello che sostiene il premier – e cioé che la Riforma Costituzionale non ne amplifica i poteri – respingendo la teoria dell’uomo solo al comando, la nuova Costituzione crea un effetto ben diverso se si somma alla riforma elettorale. Una tale accoppiata permetterà a un partito col 20% dei voti di avere il premier, una maggioranza schiacciante in Parlamento, nominare indisturbatamente i componenti della Corte costituzionale, del Csm, i manager pubblici e via dicendo, senza una seconda Camera di compensazione. Calando il progetto generale nella situazione attuale, di fatto si consegnano al signor Renzi Matteo da Firenze le chiavi di Palazzo Chigi per almeno un decennio. Questa è dunque la partita vera, dietro la quale un Centrodestra ormai disfatto non sa opporre resistenza (e molti suoi esponenti stanno trattando per un paracadute offerto da Verdini o uno strapuntino nel futuro Partito della Nazione). Allo stesso modo, nella Sinistra e nel Pd si stanno regolando tutti i conti, con gli ultimi stracci che voleranno al congresso dem dopo il referendum di ottobre. Appuntamento al quale arriveremo con una Costituzione cambiata ma purtroppo non con una Costituzione migliore.
di Gaetano Pedullà

lunedì 22 agosto 2016

Mobilitazione degli insegnanti per disabili nella Regione Marche


Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo ha ricevuto una delegazione di docenti destinati a istituti scolastici fuori regione, in attuazione della mobilità prevista dalla legge 107 e a causa di alcuni errori di procedura nella gestione dei trasferimenti interprovinciali. "Comprendo i disagi che questa situazione implica e soprattutto le conseguenze sul piano della continuità didattica", ha detto Mastrovincenzo, annunciando un incontro con l'assessore all'Istruzione Loretta Bravi. Il gruppo di insegnanti 'Assegnazioni provvisorie ora' raccoglie circa 200 docenti, la maggior parte di sostegno, e prima di essere ricevuto dal presidente ha manifestato, con le rappresentanze sindacali della scuola, davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale. La portavoce Francesca Marconi Sciarroni ha spiegato che "si stanno mobilitando insegnanti di tutte le province e molte associazioni di famiglie con ragazzi disabili. Chiediamo di spendere la nostra specializzazione nelle Marche".

Fonte (ANSA)

domenica 14 agosto 2016

Chiara Appendino (M5S) risolve il problema delle alghe nel fiume Po


Il fiume Po è una risorsa irrinunciabile per i torinesi da un punto di vista ambientale, economico e turistico. In quanto tale è dovere dell'Amministrazione e di tutti noi cittadini prendersene cura.
Proprio con questo obiettivo nasce la campagna "Un Po più tuo", al fine di tutelare il nostro fiume e sensibilizzare la Città sulla sua importanza.
Nell'ambito di questa campagna, nella mattina di oggi 11 Agosto si sono svolte le operazioni per estirpare una pianta infestante chiamata Myriophyllum acquaticum, in risposta a una problematica monitorata da tempo dagli uffici competenti e segnalata da alcuni cittadini.

Ciò che oggi ha fatto davvero la differenza è stata la collaborazione di diverse Istituzioni a più livelli per affrontare il problema.

Voglio dunque esprimere tutta la mia gratitudine alle divisioni Ambiente di Città di Torino, Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino, agli esperti di ARPA Piemonte, Enea e Ipla, agli operatori di Amiat e GTT Gruppo Torinese Trasporti, agli agenti della Polizia Municipale, ai volontari della Protezione Civile, a Legambiente e alle storiche società remiere di Torino.

Tutti insieme hanno dato manforte agli Assessori Maria Lapietra e Alberto Sacco estirpando a mano la pianta in un intervento durato tre ore.
Si tratta solo della prima fase di una programmazione di lungo periodo a cui ne seguiranno altre sulle quali vi terrò aggiornati.
L'Ambiente è un patrimonio fondamentale di tutti: solo rispettandolo e collaborando a migliorarlo potremo lasciarlo migliore di come lo abbiamo trovato.
Per questo conto su ognuno di voi

(Chiara Appendino SINDACO di Torino)

venerdì 12 agosto 2016

Jesolo il Sindaco: NO a Di Battista in piazza non accettiamo strumentalizzazioni


Non viene concessa la Piazza a Di Battista per il suo TOUR Costituzione Coast To Coast per spiegare i motivi del NO al referendum costituzionale IO DICO NO.....queste le parole del Sindaco Valerio Zoggia....
Jesolo non è strumentalizzabile politicamente. Se qualcuno ritiene di sfruttare il forte richiamo turistico della nostra località per un ritorno mediatico che poco ha a che fare con l’accoglienza e la tranquillità che in questo periodo dobbiamo riservare ai nostri ospiti, si sbaglia di grosso. Il Movimento 5 stelle ha fatto richiesta di poter fare un comizio in piazza Mazzini con il loro leader Di Battista per il no al referendum costituzionale. Come da tradizione, proprio nell’ottica di non disturbare i tantissimi ospiti di provenienza eterogenea, che difficilmente capirebbero una manifestazione di questo tipo, la giunta ha negato l’uso della centralissima piazza Mazzini per questo scopo. 









Da sempre nel periodo che va da Pasqua a fine settembre le piazze del lido non vengono utilizzate per questi scopi. Abbiamo comunque dato tutta la disponibilità di poter utilizzare la piazza I Maggio, da sempre la piazza degli Jesolani residenti. Rimango fermo su questa decisione in difesa dell’interesse dei nostri ospiti, dei nostri operatori e della località intera. Solo il Prefetto potrà obbligarmi a concedere una piazza del lido, ma sono convinto che non sarà così!


QUI TUTTI I VIDEO DEL TOUR

La tappa di JESOLO si farà 

a CHIOGGIA ore 21 

piazzale Italia SOTTOMARINA

giovedì 11 agosto 2016

Carla Ruocco (M5S) La disinformazione sui rifiuti di Roma


Abbiamo un problema in Italia, la disinformazione. 
Oggi ve ne daremo l'ennesima prova.

Sono giorni e giorni che il Tg1 e i media renzisti parlano di una fantomatica emergenza sanitaria a causa della spazzatura debordante da tutti i cassonetti della città. Ho deciso di verificare in diretta insieme a voi se è vero quanto raccontano dal così detto "servizio pubblico" della RAI.
Ho fatto un giro in scooter per la zona Nord di Roma e ancora una volta mi sono trovata a dover sbugiardare facilmente i tromboni del Sistema con una semplice mentions.

LA VERITA' E' RIVOLUZIONARIA! 

Vi invito a condividere la verità, nella bolletta energetica paghiamo un canone televisivo che serve a finanziare la TV di regime.






domenica 7 agosto 2016

Morgan Stanley deve restituire allo stato Italiano 2,9 Miliardi di Euro



James P. Gorman è Presidente e Amministratore Delegato di Morgan Stanley
La corte dei conti chiede a Morgan Stanley di restituire 2,9 Miliardi di Euro in merito al versamento effettuato dal Mef (durante il governo Monti) per la chiusura anticipata di un derivato acquistato dalla stessa Banca.
Il primo ottobre 2015 abbiamo depositato un esposto sia alla procura della repubblica sia alla corte dei conti a Roma, nel quale abbiamo evidenziato tante cose strane in merito agli strumenti finanziari derivati acquistati dal Tesoro negli anni scorsi. Una parte di questi sono stati chiusi dal governo Monti a fine 2011 utilizzando una clausola particolare del contratto che dava la possibilità alla banca di chiudere in anticipo il contratto nel caso in cui l'Italia avesse ricevuto un giudizio di rating particolarmente sfavorevole.. guarda caso il giudizio negativo è arrivato dalla Standard Poor's e guarda caso Morgan Stanley risulta tra gli azionisti di Mc Graw Hill, gigante dell’informazione che controlla proprio Standard Poor’s. 


(Daniele Pesco M5S Camera)






Ma chi è MORGAN STANLEY ?

Morgan Stanley è una banca d'affari, con sede a New York.
Morgan Stanley fu fondata il 5 settembre 1935 da Henry S. Morgan e Harold Stanley. In quegli anni il Glass-Steagall Act impose aJ. P. Morgan & Co. di scegliere quale tra le attività di banca commerciale e banca d'investimento continuare a svolgere e quale abbandonare. JPMorgan scelse di continuare ad operare come commercial bank perché ritenuta un'attività più remunerativa, così molti partner di JPMorgan confluirono nella nuova società: Morgan Stanley.
Nel dicembre 2007 il 10% della società è stato acquistato dal governo cinese tramite China Investment Corporation, la stessa società che ha acquistato il 10% del fondo americano di private equity Blackstone Group e il 3% della banca londinese Barclays. Nello stesso anno la società firma un accordo con la divisione Financial di ISI holding, fondata nel 2006 dall'imprenditore Francesco Costa e specializzata in marketing etnico, per la distribuzione attraverso la rete ISI Group di formule di finanziamento immobiliare fino al 100%, con durata variabile dai 10 ai 40 anni, tramite la controllata Fonspa Bank (100% Morgan Stanley Bank International Limited).
Dal 22 settembre 2008, la Morgan Stanley è divenuta una holding bancaria con facoltà di raccogliere anche depositi a risparmio. Ciò ha comportato l'assoggettamento della holding alla supervisione della Federal Reserve Bank (FRB) e della Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) con i conseguenti vantaggi rispettivamente: dell'accesso alla “finestra” della FRB per ottenere liquidità e dell'assicurazione sui depositi, fino al massimo consentito, da parte della FDIC.

Questo cambiamento è dovuto alla crisi finanziaria - originatasi negli ultimi mesi del 2007 a seguito dell'insolvenza dei mutuisubprime (mutui concessi a clientela con scarso merito di credito) - che ha colpito le principali banche commerciali e d'investimento americane ed europee nel 2008.

sabato 6 agosto 2016

5 giorni a 5 stelle del 5 agosto 2016 #intoccabili




Puntata molto ricca, l'ultima prima della pausa estiva, di 5giornia5stelle, tutta dedicata alla chiusura dei lavori di Montecitorio e Palazzo Madama.
Alla Camera è proseguita la discussione sui bilanci del Palazzo. Stavolta nessuna proposta di tagli alle indennità o ai benefit è stata accolta. "Ve ne assumerete le conseguenze" tuona Alessandro Di Battista in aula. A Luigi Di Maio e Riccardo Fraccaro il compito di spiegarci nello specifico le richieste del MoVimento ed i benefit insopportabili che, ancora una volta, non sono stati accettati dal PD in primis, ma anche dagli altri partiti presenti in aula.
Sempre alla Camera si è parlato di contrasto al terrorismo. Se la Ministra Pinotti decide di informarci che l'Italia è in guerra, senza nessun passaggio parlamentare, il MoVimento 5 Stelle spiega le ragioni di chi avrebbe preferito non dare supporto logistico a dei bombardamenti, ma piuttosto gettare acqua sul fuoco. Nel servizio filmato ascoltiamo i membri della Commissione Affari Esteri, Maria Edera Spadoni, Alessandro Di Battista e Manlio Di Stefano.
Sia Camera che Senato si sono occupati di Enti locali. A Montecitorio tocca a Giorgio Sorial spiegare tutti i motivi della contrarietà al pareggio di bilancio. Le catene dell'Europa non sono accettabili a maggior ragione se non consentono di offrire ai cittadini i servizi di cui hanno bisogno.





A Palazzo Madama, invece, arriva con l'ennesima fiducia il DL enti locali: Giovanna Mangili spiega che, tra le altre negatività, questo provvedimento introduce le deroghe "ad comune", come nel caso di Catania. Un precedente molto grave che offre strade privilegiate ai Sindaci "amici" del Governo.
C'è poi spazio per la protesta vibrante di Alessio Villarosa, Dino Alberti e Daniele Pesco, a Montecitorio, contro il Ministro Padoan, reo di un doppiopesismo tanto più inaccettabile quando a farne le spese sono pensionati letteralmente truffatida criminali vestiti da banchieri. Ed infine per i discorsi a Palazzo Madama di Vito Crimi, in dichiarazione di voto sul processo amministrativo telematico e di Daniela Donno su caporalato e sprechi alimentari, due proposte di legge che hanno visto il Movimento 5 Stelle riuscire a dare un contributo importante e quindi decidere di votare favorevolmente con la maggioranza, una volta tanto.
Chiudiamo l'ultimo notiziario stagionale con una splendida notizia: lo screening prenatale è finalmente gratuito per tutti i bambini italiani. A Paola Taverna, che tanto ha dato battaglia per ottenere questo risultato, il compito di raccontarci questa novità importante per la salute dei più piccoli.
Arrivederci a settembre!

venerdì 5 agosto 2016

Costituzione Italiana (M5S) Perchè no? Cesenatico (VIDEO)




E' intervenuto anche Beppe Grillo oltre a Luigi Di Maio, Giulia Sarti, Nicola Morra, Mattia Fantinati a Cesenatico per informare i cittadini sul prossimo Referendum costituzionale a spiegare i motivi per votare NO a questa indecenza che vogliono compiere.



Internet: legge norma ammazza web




Sei anni di carcere per i cittadini, i blogger e le testate che pubblichino anche una sola informazione in grado di violare i dati personali o di ledere l’onore e la reputazione di qualsiasi soggetto, con confisca del telefono, del computer e rimozione del contenuto obbligatoria. È questa la novità di agosto (in realtà del 27 luglio) della proposta di legge C 3139 (prima firmataria la senatrice Dem Elena Ferrara), che, con l’accordo di tutte le forze politiche, eccetto alcuni parlamentari di opposizione che ne hanno contestato l’applicazione, verrà votato dalla Camera a partire dal 12 settembre prossimo.
La norma che dovrebbe occuparsi di cyberbullismo, quindi teoricamente di tutela del minore, transitando alla Camera, con i relatori Dem Micaela Campana e Paolo Beni è divenuta, con i profondi ritocchi dei relatori e della Commissione riunite Giustizia e Affari sociali, una vera e propria norma ammazza web, che riguarda anche e soprattutto ogni maggiorenne che si affaccia alla rete internet.
E sì, perché diversamente dalla disposizione originaria approvata anche dal Senato, che era incentrata principalmente sulla tutela del minore, il testo uscito il 27 luglio,  è stato completamente stravolto, divenendo una norma repressiva sul web a tutti gli effetti.

Le Commissioni hanno approvato diversi emendamenti tra i quali questo testo: “2-bis. Ai fini della presente legge, con il termine ‘cyberbullismo’ si intende qualunque comportamento o atto, anche non reiterato, rientrante fra quelli indicati al comma 2 e perpetrato attraverso l’utilizzo della rete telefonica, della rete internet, della messaggistica istantanea, di social network o altre piattaforme telematiche.
Per cyberbullismo si intendono, inoltre, la realizzazione, la pubblicazione e la diffusione on line attraverso la rete internet, chat-room, blog o forum, di immagini, registrazioni audio o video o altri contenuti multimediali effettuate allo scopo di offendere l’onore, il decoro e la reputazione di una o più vittime, nonché il furto di identità e la sostituzione di persona operate mediante mezzi informatici e rete telematica al fine di acquisire e manipolare dati personali, nonché pubblicare informazioni lesive dell’onore, del decoro e della reputazione della vittima”.

Nel testo e nelle altre disposizioni scompaiono i riferimenti ai minori al fine di delimitare l’ambito di applicazione della norma. In base a questa questa, qualsiasi attività, anche isolata (e quindi effettuata anche una sola volta), compiuta dai cittadini anche maggiorenni sul web conferisce la possibilità a chiunque (altra innovazione portata dalla Camera) di ordinare la cancellazione di contenuti, salva la possibilità che questa attività venga ordinata dal garante privacy.
E chi non si adegua? Rimozione e oscuramento dei contenuti e sanzione sino a 6 anni di carcere. In pratica le attività di critica suisocial network, attraverso blog o testate telematiche, farà scattare la possibilità di richiedere la rimozione del contenuto, dell’articolo, del messaggio, di qualsiasi cosa insomma sia presente sul web, con la possibilità di far bloccare il contenuto anche rivolgendosi al garante privacy.
Un blog scomodo, una commento troppo colorito sul forum, una conversazione un po’ ardita tra maggiorenni su Whatsapp, qualsiasi pubblicazione di dati a opera di maggiorenni, qualsiasi notizia data su un blog o su una testata, e che riguardano maggiorenni, ricadranno in quella definizione e saranno oggetto di possibilerimozione.
Da Facebook a Whatsapp ai blog tutto viene inserito nella furia iconoclasta del legislatore pronto a punire le attività peccaminose dei maggiorenni sul web. Con buona pace del cyberbullismo sui minori che è divenuto un elemento del tutto residuale della norma. Un bavaglio in piena regola.
Per essere sicuri che chiunque potesse essere assoggettato asanzione i relatori personalmente hanno pensato bene di far approvare una nuova norma (l’articolo 6 bis della proposta) che prevede per tutti i cittadini la possibilità di essere sanzionati con un reato che prevede il carcere fino a 6 anni, e – si badi bene – la confisca di tutto quanto sarebbe servito per commettere il reato.
A opporsi a questa deriva sono stati solo un drappello di parlamentari del Movimento 5 Stelle, Baroni, Lorefice e Agostinelli, che si sono battuti duramente per il ritorno allo spiritooriginario della norma, ovvero alla tutela attraverso azioni di sostegno e di reazione rapida a beneficio dei minori. Senza però ottenere risultati a quanto pare, dal momento che a partire dal 12 settembre la Camera potrebbe varare definitivamente il testo uscito dalle Commissioni. C’è tempo fino all’8 settembre per emendamenti. Con la speranza che settembre non porti con sé, insieme al fresco, anche la prima norma liberticida per il web del 2016. 
fonte: 
il Fatto Quotidiano di Fulvio Sarzana

giovedì 4 agosto 2016

Roma video shock dei bambini che giocano coi topi




Tor Bella Monaca, periferia romana. 
Un video inquietante girato da dei bambini che giocano a contare i topi vicino a un cassonetto. Parlano e girano il video.
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mercoledì 3 agosto 2016

Livorno nuova pista ciclabile Alessandro Aurigi Assessore Urbanistica (M5S)


Livorno è sempre più ciclabile. 

Abbiamo completato la corsia preferenziale per le biciclette sul lungomare tra via Grande e piazza Mazzini: 800 metri che vanno a sommarsi ai 2 chilometri di piste realizzate negli ultimi 2 anni. 
In questo tratto di strada l’amministrazione precedente aveva previsto un raddoppio del numero delle corsie riservate alle automobili. Noi abbiamo deciso di rivedere il progetto e privilegiare le due ruote, in modo da promuovere e incentivare sempre più la mobilità dolce.


Commissariamento Regione Marche: Piergiorgio Fabbri (M5S) interroga la Giunta




Interrogazione presentata dal consigliere Fabbri (qui l'interrogazione scritta
A domanda risponde, l’Assessore Pieroni: e definisce il Calendario venatorio delle Marche uno dei migliori d’Italia, quello che le altre Regioni ci invidiano. I gusti sono gusti. Ma non la pensa così il Consiglio dei Ministri, che proprio sul nostro calendario venatorio ha deliberato l'esercizio dei poteri sostitutivi. Tale intervento si è reso necessario per evitare la violazione della normativa europea sulla protezione degli uccelli selvatici, sulla quale la Commissione europea sta indagando con un “EU pilot” (le indagini che portano a eventuali procedure di infrazione). Il calendario venatorio delle Marche infatti non rispetta i requisiti normativi, né le indicazioni tecnico scientifiche di importanti istituti come l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che dicono, per parlare con linguaggio semplice, che gli animali devono avere il tempo di riprodursi prima di essere il bersaglio di quell’attività ludico ricreativa che si chiama caccia. Si, perché è di questo che si tratta: di un’attività ludico ricreativa, di uno sport, di un gioco. Che però non si pratica nei campi sportivi, ma nella natura; e non si gioca con un pallone ma con un patrimonio che appartiene a tutti i cittadini.




Le domande che il M5S aveva posto alla Giunta erano semplici: quali i costi a carico della collettività posti dal commissariamento, e come la Regione intendesse adeguare il proprio calendario venatorio a indicazioni normative e tecnicoscientifiche comunemente riconosciute a livello nazionale ed internazionale. L’unica cosa concreta che è stato possibile comprendere dall’articolata risposta dell’Assessore Pieroni e che i tecnici regionali sono così in gamba da poter interpretare le leggi e i regolamenti meglio di ISPRA e della stessa Commissione Europea (che su solide basi scientifiche ha strutturato la sua normativa). Tanto che le Marche hanno riproposto per l’anno in corso un calendario venatorio tale e quale a quello che era già stato impugnato lo scorso anno, nonostante le numerose richieste di modifica richieste dalle associazioni ambientaliste. Per quanto ci riguarda, il dibattito rimane aperto.