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martedì 28 febbraio 2017

Andrea Liberati M5S Umbria: Le casette vuote e i terremotati per strada (VIDEO)


Nuovo BLITZ de LE IENE Casette che non ci sono, COOP che fanno tutt'altro, conflitti di interesse della politica e molto di più.
Le casette ci sono a 20 Km dal Sisma, sono vuote e fanno un rimessaggio annuale che costa alla comunità tutta 160/170 mila Euro all'anno, ma non si fa niente !!!

mercoledì 9 novembre 2016

Dopo il terremoto, nelle Marche 166 scuole inagibili



Proseguono i sopralluoghi dopo le ultime scosse e si allunga ancora la lista dei danni nei 123 Comuni marchigiani coinvolti dal sisma: 54 nella provincia di Macerata, 27 in quella di Fermo, 28 in quella di Ascoli e 14 in quella di Ancona.
Per quanto riguarda in particolare le scuole, tutte le richieste di sopralluogo sulle scuole richieste dai comuni sono state espletate. Su 362 edifici controllati l’esito delle schede Aedes è stato: 196 agibili e le 166 inagibili (di cui 95 classificate B, 18 C, 4 D, 40 E e 4 agibili con altre costruzioni intorno da mettere in sicurezza e altre 5 inagibili).

In continuo aggiornamento anche gli altri dati. Le persone rimaste senza casa ad oggi sono 26.255: 14.109 sono assistite in loco (palestre, capannoni, palazzetti); 5247 in autonoma sistemazione e 6.899 in albergo. A queste si aggiungono 13246 persone che trascorrono la notte in macchina o da parenti e amici per paura di nuove scosse. 249 le zone rosse delimitate perché a rischio crolli.


Aumentano, con gli ultimi sopralluoghi, le sedi inagibili dei municipi che raggiungono quota 55: 28 nel Maceratese, 6 nel Fermano, 19, nel Piceno e 1 nell’Anconetano. In aumento anche le attività produttive dichiarate inagibili: 805 di cui 716 nel Maceratese, 28 nel Fermano, 57 nell’Ascolano 4 nell’Anconetano. Infine 234 le stalle inagibili: 195 nella provincia di Macerata, 8 in quella di Fermo e 31 nel Piceno.

(Regione Marche)


martedì 1 novembre 2016

MATTEO RENZI Terremoto del 30 Ottobre, le misure del Governo (VIDEO)



Ci saranno 4 fasi, il Consiglio dei ministri si è riunito lunedì 31 ottobre 2016, alle ore 17.31 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. 

Il Consiglio dei ministri, convocato in via straordinaria, ha incontrato i Presidenti delle Regioni colpite ancora una volta da un terribile terremoto e ha ascoltato il Capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani che –  anche a nome dei Governatori – hanno svolto una relazione sulla drammatica situazione che Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo stanno vivendo.



VIDEO



Il Consiglio dei ministri ha quindi assunto una delibera che integra per la seconda volta la dichiarazione di stato d’emergenza del 25 agosto scorso per tener conto degli effetti dell’ultimo sisma e che consente al Capo del Dipartimento della protezione civile di operare con la massima tempestività ed efficacia.
La delibera autorizza inoltre uno stanziamento aggiuntivo di 40 milioni di euro, che si sommano alle risorse già stanziate per le stesse aree in occasione dei precedenti terremoti.
Il Consiglio dei ministri ha infine convenuto sulla necessità di procedere in tempi molto stretti all’adozione di un nuovo decreto legge finalizzato a rispondere all’eccezionalità della situazione che si è determinata accelerando ulteriormente le procedure e consentendo risorse aggiuntive di personale a disposizione degli enti locali per far fronte alle centinaia di migliaia di verifiche tecniche che andranno effettuate.

venerdì 7 ottobre 2016

Patrizia Terzoni: visita nelle zone terremotate di Marche e Lazio



di Patrizia Terzoni (M5S Camera) 
Dopo poco più di un mese non ci fila più nessuno. Lo Stato dov’è?”. “Cosa aspettano ad intervenire?”. “Lo sanno che qui è praticamente già inverno?”. Sono questi gli interrogativi più ricorrenti degli sfollati delle Marche e del Lazio. Oggi con Luigi Di Maio e Massimiliano Bernini sono andata ad ascoltare queste persone, che come tutti sappiamo hanno perso tutto. Del sisma dello scorso 24 agosto, a meno che non si muova il Papa, non si parla già più.
I disagi e le paure però sono lì e accrescono giorno dopo giorno i dubbi sul futuro. Che fare, andarsene? Oppure resistere? Questa gente ha tempra forte e non molla. E noi con loro: oggi abbiamo illustrato punto per punto la nostra mozione approvata dieci giorni fa alla Camera.
Residenzialità, sicurezza, ricostruzione e prevenzione: il governo (come si è impegnato a fare) è ora che batta un colpo. C’è in ballo la vita di migliaia di famiglie: il tempo del “cazzeggio” politico e burocratico, passatemi il termine, è finito.

VIDEO


venerdì 26 agosto 2016

Matteo Montesi Youtuber italiano spiega il motivo dei terremoti




Matteo Montesi noto YOUTUBER Italiano, in questo VIDEO al minuto 8,46 ci spiega i motivi di questi ripetuti terremoti.
Nella sua semplicità e in qualità di neofita di tellurica, con semplici esempi fa comprendere bene il senso di questi cataclismi. 




mercoledì 24 agosto 2016

VIDEO del terremoto ad AMATRICE del 23 Agosto 2016






"In queste ore il lavoro continua e dobbiamo attrezzarci per l'emergenza delle prossime ore, giorni e settimane. Ma ora la priorità è scavare". Lo ha detto il premier Matteo Renzi.
"Nel tardo pomeriggio sarò nelle zone colpite" dal sisma. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi.
"Dico grazie a chi da subito da stanotte alle 3,37 si è mobilitato, i volontari, la Protezione civile, la macchina della solidarietà si è messa subito in modo. Dico grazie a tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude". Lo ha detto il Premier Renzi nel corso di una breve conferenza stampa a Palazzo Chigi.
"Non lasceremo nessuno da solo, nessuna famiglia, nessun Comune, nessuna frazione". Così Matteo Renzi in una dichiarazione. Il premier ha poi aggiunto - ringraziando i volontari e la Protezione Civile, che gli "italiani danno il meglio nei momenti di difficoltà".
"L'Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime ma anche il cuore grande dei volontari, della protezione civile e delle istituzioni". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in una dichiarazione sul sisma che ha colpito il centro Italia.

giovedì 13 novembre 2014

Enza Blundo (M5S) terremoto L’Aquila 309 volte VERGOGNA






#vergogna Sisma. 
L'Aquila sentenza ribaltata.
Sono intervenuta al Senato per tutti noi e soprattutto per Loro, che non sono stati tutelati da chi avrebbe dovuto svolgere con coscienza, professionalità e serietà il suo compito
Presidente Colleghi,
questo mio intervento di oggi si può sintetizzare in una sola parola: VERGOGNA.
Non c’è, infatti, vocabolo migliore per descrivere quanto accaduto ieri presso la Corte d’Appello dell’Aquila dove sono stati assolti 6 componenti su 7 di quella Commissione Grandi Rischi chiamata a L’Aquila dall’ex capo della protezione Civile Bertolaso per valutare e dare informazioni agli aquilani riguardo lo sciame sismico che da più di 4 mesi li costringeva a vivere con le valigie pronte accanto alle porte d’ingresso.
Bisognerebbe pronunciare la parola “vergogna” per 309 volte, tante quante sono state le vittime di quella tragica notte tra il 5 e il 6 aprile 2009, quando L’Aquila è stata colpita da quel terremoto che nessuno potrà dimenticare.
Una sentenza in appello che si abbatte sugli aquilani e sui familiari delle vittime, capaci in questi anni di sopportare di tutto e di più: le meschine risate, le passerelle di molti politici, venuti in visita tra le nostre macerie, le numerose promesse, puntualmente non mantenute, i balconi caduti di case costruite in fretta e con materiali scadenti e senza adeguata manutenzione, le tangenti che hanno governato la pseudo ricostruzione post-terremoto, anche dei beni culturali ed ecclesiastici.
Ieri si è infranta anche la speranza di avere giustizia. In un processo che vedeva lo Stato imputato dallo stesso Stato, i componenti della Commissione Grandi Rischi, dopo essere stati condannati in primo grado per aver “erroneamente ed eccessivamente rassicurato la popolazione”, sono stati assolti in appello per non aver commesso il fatto. 
Una condanna, quella in primo grado, che non era contro la scienza, come invece in molti hanno fatto credere, bensì per aver affermato il falso scientifico secondo il quale le numerose scosse scaricavano energia ed avrebbero evitato la scossa forte. 
Un'affermazione che ha condizionato il comportamento degli aquilani. 
I commissari non hanno svolto un ruolo di scienziati, ma veramente strumentale e per questo sono e restano colpevoli.