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giovedì 13 novembre 2014

Enza Blundo (M5S) terremoto L’Aquila 309 volte VERGOGNA






#vergogna Sisma. 
L'Aquila sentenza ribaltata.
Sono intervenuta al Senato per tutti noi e soprattutto per Loro, che non sono stati tutelati da chi avrebbe dovuto svolgere con coscienza, professionalità e serietà il suo compito
Presidente Colleghi,
questo mio intervento di oggi si può sintetizzare in una sola parola: VERGOGNA.
Non c’è, infatti, vocabolo migliore per descrivere quanto accaduto ieri presso la Corte d’Appello dell’Aquila dove sono stati assolti 6 componenti su 7 di quella Commissione Grandi Rischi chiamata a L’Aquila dall’ex capo della protezione Civile Bertolaso per valutare e dare informazioni agli aquilani riguardo lo sciame sismico che da più di 4 mesi li costringeva a vivere con le valigie pronte accanto alle porte d’ingresso.
Bisognerebbe pronunciare la parola “vergogna” per 309 volte, tante quante sono state le vittime di quella tragica notte tra il 5 e il 6 aprile 2009, quando L’Aquila è stata colpita da quel terremoto che nessuno potrà dimenticare.
Una sentenza in appello che si abbatte sugli aquilani e sui familiari delle vittime, capaci in questi anni di sopportare di tutto e di più: le meschine risate, le passerelle di molti politici, venuti in visita tra le nostre macerie, le numerose promesse, puntualmente non mantenute, i balconi caduti di case costruite in fretta e con materiali scadenti e senza adeguata manutenzione, le tangenti che hanno governato la pseudo ricostruzione post-terremoto, anche dei beni culturali ed ecclesiastici.
Ieri si è infranta anche la speranza di avere giustizia. In un processo che vedeva lo Stato imputato dallo stesso Stato, i componenti della Commissione Grandi Rischi, dopo essere stati condannati in primo grado per aver “erroneamente ed eccessivamente rassicurato la popolazione”, sono stati assolti in appello per non aver commesso il fatto. 
Una condanna, quella in primo grado, che non era contro la scienza, come invece in molti hanno fatto credere, bensì per aver affermato il falso scientifico secondo il quale le numerose scosse scaricavano energia ed avrebbero evitato la scossa forte. 
Un'affermazione che ha condizionato il comportamento degli aquilani. 
I commissari non hanno svolto un ruolo di scienziati, ma veramente strumentale e per questo sono e restano colpevoli.