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mercoledì 20 febbraio 2019

Condannato FAVIA ex Consigliere Regionale M5S diffamazione a Casaleggio e Grillo


Grillo: 'Non ho mai parlato di soldi con Casaleggio con il quale c'era un rapporto di onestà, trasparenza e amicizia'


L'ex consigliere regionale grillino dell'Emilia-Romagna, Giovanni Favia, è stato condannato dal giudice monocratico di Roma a pagare una pena pecuniaria di 500 euro, nell'ambito del processo che lo vedeva imputato per diffamazione, dopo alcune affermazioni fatte nel 2014 nelle quali aveva definito come poco chiari i rapporti economici tra il blog di Grillo e la Casaleggio Associati. Il pm aveva chiesto per Favia una condanna a sei mesi di reclusione. Inoltre, il giudice ha disposto anche una provvisionale di 10.000 euro in favore della Casaleggio Associati e di 5.000 euro in favore di Davide Casaleggio.


'E' una vergogna- ha commentato Favia- prendero' tutte le strade per segnalare questa vergogna. Io mi sono limitato a raccontare solo i fatti'.  'Non circolavano soldi, era solo un blog per fare controinformazione. Non c'era fatturato dal blog, non c'erano sponsorizzazioni ne' pubblicita', non c'erano introiti, alla fine per mantenerci e sopravvivere abbiamo provato a fare un abbonamento per gli iscritti, cosa che non ha funzionato'. Cosi' Beppe Grillo ha dato la sua versione dei fatti oggi nell'ambito del processo. L'ex consigliere regionale dell'Emilia-Romagna, Giovanni Favia, ricordiamo, in un editoriale scritto sul quotidiano 'Il Tempo' nell'aprile 2014, aveva criticato l'opacità dei rapporti economici tra il blog di Grillo e la Casaleggio Associati. Il fondatore del Movimento 5 Stelle, in qualità di teste proprio della difesa Favia, ha spiegato che 'il sito Beppegrillo.it nasce nel 2005 dopo un incontro tra me e Gianroberto Casaleggio per fare controinformazione. Si finanziava con gli incassi delle videocassette dei miei spettacoli e dei miei libri. Nel 2014 subentrà la pubblicità come forma di finanziamento del blog. Era una pubblicita' con dei limiti perchè la gestiva Google ma nel 2014 il blog era alla sua fine con l'arrivo dei social network e i commenti non andavano più sul blog ma sui social. Da quella operazione lì abbiamo avuto tutti delle perdite. Se vedete le mie denunce dei redditi dal 2005 in poi...'.

  

Grillo ha ammesso che 'in 4-5 anni avro' percepito 20-30 mila euro, ma servivano per sostenere il server e pagare gli stipendi alle persone che ci lavoravano. Non ero a conoscenza del flusso di denaro, non sapevo e non volevo sapere i numeri perchè mi fidavo di Gianroberto (Casaleggio, ndr). Non ho mai parlato di soldi con lui (Casaleggio, ndr) con il quale c'era un rapporto di onestaà trasparenza e amicizia: ci eravamo messi assieme per migliorare questo Paese e non per guadagnare soldi'. In ogni caso 'la Casaleggio Associati gestiva il sito e faceva anche la contabilità - ha concluso- Il fatto che girassero milioni di euro e' una palla messa in giro da questi individui qua che hanno infangato persone perbene che ora non ci sono più'.

mercoledì 19 dicembre 2018

Mozione di sfiducia nei confronti dell'Assessore Pieroni


GIANNI MAGGI - Il mio intervento in aula per illustrare la mozione di sfiducia nei confronti dell'Assessore Pieroni. Naturalmente la maggioranza ha votato per mantenerlo al suo posto
"Credo che le motivazioni di questa mozione di sfiducia siano evidenti.
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso delle Associazioni ambientaliste che hanno avuto gioco facile visto che l'Assessore non ha predisposto in questi anni un piano faunistico venatorio regionale nonostante se ne fosse manifestata l'urgenza e nonostante le nostre continue richieste di predisporlo. 

La proposta di legge 249 di Pieroni ha cercato di aggirare l'ordinanza del Consiglio di Stato ma un nuovo ricorso degli ambientalisti al Tar ne ha vanificato gli effetti con una sospensiva fino al 23 gennaio 2019.
Ma andiamo per ordine: dopo la conversione in legge della proposta 249 l'Assessore inviava, su carta intestata della Regione, una lettera a ciascun “Caro amico cacciatore” per indicare nomi e cognomi di quelli che si erano espressi con voto contrario alla sua proposta di legge.

Un comportamento vergognoso sul piano umano e indegno di un rappresentante delle istituzioni che diventa ancor più grave grazie al silenzio del Presidente Ceriscioli al quale mi ero rivolto pubblicamente in quest'aula per denunciare l'intollerabile intimidazione nei confronti dei Consiglieri regionali che hanno adempiuto il loro mandato esprimendo con coscienza e onore il proprio voto contrario a una proposta di legge che andava contro un'ordinanza del Consiglio di Stato.

Lei Presidente Ceriscioli, non solo non ha voluto prendere le distanze da una esternazione inaccettabile, tesa a screditare e colpevolizzare noi rappresentanti eletti dal popolo agli occhi di una categoria verso la quale l'Assessore Pieroni ha manifestato un palese atteggiamento di favoritismo, ma ignorando scientemente la mia denuncia ha legittimato la reiterazione di una specie di volgare delazione contenuta in una nuova lettera inviata da Pieroni ai cacciatori ancora una volta per “denunciare” quelle forze politiche che avevano espresso voto contrario a un'altra proposta di legge che stavolta andava contro la sospensiva del Tar. 


Ma ormai gli estimatori delle doppiette hanno capito che colui che si vanta di rappresentarli è un pasticcione incapace di una “consapevole e generale pianificazione faunistico-venatoria a livello regionale”, come dice appunto il Consiglio di Stato nella sua ordinanza, e allora l'Assessore, per recuperare credibilità, si affretta a preparare un emendamento alla legge di stabilità regionale dove chiede che per "INCENTIVARE COLORO CHE SONO INTENZIONATI AD AVVICINARSI AL MONDO VENATORIO" nei prossimi tre anni il tesserino di caccia VERRA' DATO GRATUITAMENTE SENZA PAGARE LA TASSA DI CONCESSIONE.


L'emendamento, che va a ridurre le entrate regionali per favorire l'aumento delle doppiette, è passato incredibilmente in prima commissione con un solo voto contrario: il mio.

Allora colleghi consiglieri io faccio appello alla vostra dignità, al rispetto che avete per le istituzioni che i marchigiani vi hanno chiamato a rappresentare, al vostro impegno a ricostruire la credibilità della politica e vi chiedo di sfiduciare un Assessore che, chiamato non per meriti e competenze ma soprattutto per un debito elettorale da pagare, non solo ha palesemente dimostrato approssimazione e incapacità a gestire il mandato affidatogli, ma, per cercare di rimediare i danni che la sua incompetenza ha provocato, cerca di impegnare il denaro pubblico, i soldi dei marchigiani, per distribuire gratis nuovi tesserini di caccia. 


Colleghi consiglieri, siete favorevoli a modifiche legislative che contrastino i provvedimenti della Giustizia Amministrativa e che gettano ombre sull'attendibilità e imparzialità degli atti di questa Istituzione?
Colleghi consiglieri, siete favorevoli che con gli incentivi all'occupazione, al risparmio energetico, alle auto ibride, alla tutela dell'ambiente in generale, la Regione incentivi i giovani a portare la doppietta quando vanno nei campi e nei boschi delle nostre Marche per godere e rispettare la natura? 


Sono certo domande retoriche di cui so già la risposta di ciascuno di voi, per questo vi chiedo di essere coerenti con il vostro pensiero e la vostra dignità di uomini e di legislatori votando la sfiducia nei confronti di chi getta discredito sull'Istituzione che siamo stati chiamati a rappresentare e mette in grave imbarazzo ciascuno di noi per la mancanza di equilibrio e l'assenza d'imparzialità delle sue scomposte azioni personali che, con questa mozione di sfiducia, vi chiedo di mettere fine.

mercoledì 3 agosto 2016

Commissariamento Regione Marche: Piergiorgio Fabbri (M5S) interroga la Giunta




Interrogazione presentata dal consigliere Fabbri (qui l'interrogazione scritta
A domanda risponde, l’Assessore Pieroni: e definisce il Calendario venatorio delle Marche uno dei migliori d’Italia, quello che le altre Regioni ci invidiano. I gusti sono gusti. Ma non la pensa così il Consiglio dei Ministri, che proprio sul nostro calendario venatorio ha deliberato l'esercizio dei poteri sostitutivi. Tale intervento si è reso necessario per evitare la violazione della normativa europea sulla protezione degli uccelli selvatici, sulla quale la Commissione europea sta indagando con un “EU pilot” (le indagini che portano a eventuali procedure di infrazione). Il calendario venatorio delle Marche infatti non rispetta i requisiti normativi, né le indicazioni tecnico scientifiche di importanti istituti come l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che dicono, per parlare con linguaggio semplice, che gli animali devono avere il tempo di riprodursi prima di essere il bersaglio di quell’attività ludico ricreativa che si chiama caccia. Si, perché è di questo che si tratta: di un’attività ludico ricreativa, di uno sport, di un gioco. Che però non si pratica nei campi sportivi, ma nella natura; e non si gioca con un pallone ma con un patrimonio che appartiene a tutti i cittadini.




Le domande che il M5S aveva posto alla Giunta erano semplici: quali i costi a carico della collettività posti dal commissariamento, e come la Regione intendesse adeguare il proprio calendario venatorio a indicazioni normative e tecnicoscientifiche comunemente riconosciute a livello nazionale ed internazionale. L’unica cosa concreta che è stato possibile comprendere dall’articolata risposta dell’Assessore Pieroni e che i tecnici regionali sono così in gamba da poter interpretare le leggi e i regolamenti meglio di ISPRA e della stessa Commissione Europea (che su solide basi scientifiche ha strutturato la sua normativa). Tanto che le Marche hanno riproposto per l’anno in corso un calendario venatorio tale e quale a quello che era già stato impugnato lo scorso anno, nonostante le numerose richieste di modifica richieste dalle associazioni ambientaliste. Per quanto ci riguarda, il dibattito rimane aperto.