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venerdì 16 dicembre 2016

VIRGINIA RAGGI "conferenza stampa" aziende partecipate di Roma [VIDEO]


Oltre 40 aziende partecipate, 47mila dipendenti tra quelli del Comune e quelli delle società, un deficit che vale 823 milioni di euro l’anno e una serie di sprechi incredibile che ha portato a perdite economiche per circa 440 milioni di euro negli ultimi tre anni.
Questi sono alcune dei numeri terrificanti che abbiamo trovato analizzando i dati delle “municipalizzate” del Campidoglio. Abbiamo trovato tanta polvere nascosta sotto al tappeto. Ma la spazzeremo via con una “operazione verità” per restituire alla città aziende più efficienti e sane dal punto di vista economico.
Si tratta di un processo lungo – non vogliamo illudere nessuno né creare false aspettative – ma, siate certi, lo porteremo avanti con costanza e senza alcun indugio.



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Il lavoro che hanno svolto in questi primi mesi gli assessori Massimo Colomban e Andrea Mazzillo è stato prezioso. Si tratta soltanto di una prima ricognizione che permette, però, di avere una visione chiara del disastro che ci hanno lasciato. L’opera che ci attende farebbe tremare i polsi a qualsiasi amministratore ma ci trova pronti e determinati. Su queste macerie proveremo a ricostruire un futuro per i lavoratori e per i cittadini. Ma serve l’impegno di tutti.
Siamo già impegnati da tempo nell’opera di risanamento di Ama e voglio chiarire che le dimissioni dell’assessora allo Sviluppo Ambientale Paola Muraro non rallenteranno il rinnovamento iniziato proprio grazie al suo impegno nei mesi scorsi. E’ questo il motivo per il quale ho deciso di assumere le deleghe all’Ambiente in prima persona: dare continuità.
Ama deve tornare ad essere completamente al servizio dei cittadini e superare le difficoltà che hanno impedito ai suoi dipendenti di svolgere efficientemente il proprio lavoro, e ai cittadini di fruire di prestazioni degne di una capitale europea.
Nel nostro progetto l’azienda deve garantire una raccolta differenziata puntuale, assicurare un servizio che rispecchi le esigenze specifiche e differenti di ogni territorio, introdurre meccanismi premiali nei confronti degli utenti virtuosi attraverso la modulazione della tariffa.

mercoledì 21 settembre 2016

Virginia Raggi: è da irresponsabili questa candidatura olimpica




VIDEO Conferenza Stampa - È da irresponsabili candidare Roma alle Olimpiadi 2024. Speculazione edilizia, affari per le lobby, impianti mai completati, strutture abbandonate, debiti e sacrifici per i cittadini. Siamo contrari a questa candidatura perché non vogliamo ipotecare il futuro dei romani e degli italiani in cambio dell’ennesima promessa da parte di chi finora non ha mai mantenuto la propria parola. Questo non è un NO alle Olimpiadi ma alla speculazione sulla pelle dei cittadini.

La pressione mediatica è fortissima. E credo che non si fermerà oggi. Ma noi abbiamo i cittadini con noi. Anzi, noi siamo cittadini. Si provi a chiedere ad un romano se è contento di quello che hanno lasciato gli ultimi mondiali di nuoto. Abbiamo sotto gli occhi cosa hanno lasciato gli ultimi “grandi eventi” che avrebbero dovuto risollevare il Paese: i cantieri incompiuti dei Mondiali di nuoto di Roma del 2009, le infrastrutture abbandonate dei Giochi invernali di Torino 2006, il fallimento di Expo Milano 2015, il flop dei Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009; la ricostruzione infinita dell’Aquila dopo il terremoto; la colata di cemento sull’isola La Maddalena in Sardegna che avrebbe dovuto ospitare il G8 del 2009. E i miliardi di euro di debito che gli italiani continuano a pagare mentre qualcuno si è arricchito alle loro spalle. Sembra incredibile ma da poco abbiamo terminato di pagare il mutuo per i Mondiali di calcio del 1990.

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Ci è stato chiesto di rispettare una tregua olimpica. Lo abbiamo fatto per tutti i nostri atleti azzurri. Abbiamo resistito alle provocazioni e alle pressioni di questi mesi. Ci sono altri integralisti delle “olimpiadi del mattone” che, invece, non hanno rispettato né la tregua né gli azzurri paralimpici. Noi gli atleti vogliamo accoglierli a Roma non soltanto per 30 giorni, ma vogliamo creare una città con infrastrutture sportive in grado di accoglierli ogni giorno.

Abbiamo studiato bene il dossier Olimpiadi. Abbiamo visto cosa è accaduto ad Atene 2004: un grande sogno che si è trasformato in un incubo per tutti i greci messi ora in ginocchio da chi li aveva illusi. E a Londra 2012 non è andata meglio: spese cresciute del 76%. Peggio ancora a Sidney 2000: costi cresciuti del 90%. Per non parlare di Atlanta 1996: un incremento del 151%. Infine, c’è Montreal, dove si è raggiunta la vetta di un aumento del 720% rispetto al budget iniziale previsto. Non lo diciamo noi, ma uno studio dell’Università di Oxford del 2016. Mancano ancora i dati di Rio 2016: le immagini delle proteste in strada lasciano intendere cosa ne pensino i brasiliani. Ora ci dicono che noi stiamo rinunciando a centinaia di migliaia di posti di lavoro. Ma lo avevano promesso anche per l’Expo di Milano 2015 e per tante altri “eventi”. Non gli crediamo. Anzi, proprio nel loro dossier di candidatura leggiamo che i posti saranno poco meno di 10mila l’anno e temporanei e non 177mila come hanno provato a far credere.

L’organizzazione di un grande evento, come i Giochi, ci sembra un buon affare per le lobby. Siamo contrari ad una logica emergenziale o al ricorso alla straordinarietà della gestione pubblica. Roma e l’Italia hanno bisogno di una ordinaria buona gestione: senza sprechi, senza favori agli amici, senza privilegi per le varie caste. Abbiamo un progetto su Roma molto più ambizioso di quello presentato per ospitare i Giochi del 2024: restituire la città ai romani e agli italiani. Vogliamo riqualificare i servizi, ottimizzare le infrastrutture esistenti e progettare un futuro sostenibile nel quale nessuno resti indietro.

Chiedete ad un romano cosa pensa dello scempio dei Mondiali di nuoto del 2009. Chiedete ad un disabile che ogni giorno deve superare barriere architettoniche. Chiedete a chi porta i propri figli in scuole sprovviste di palestre o impianti che, peggio, cadono a pezzi. È meglio avere l’ennesima cattedrale nel deserto o investimenti mirati a migliorare la vita quotidiana di tutti?

Non siamo dei folli ma delle persone normali, dei cittadini. Questo tipo di valutazioni le hanno già fatte gli abitanti di Boston, Amburgo, Madrid: hanno rinunciato alla candidatura perché hanno altre priorità. Le nostre priorità sono quelle dei cittadini di Roma e degli italiani. Per questo continueremo ad impegnarci per far tornare Roma una città con una qualità della vita a livello delle principali capitali europee. Interverremo sugli impianti sportivi comunali della città con nuovi criteri di gestione e puntiamo a tariffe più accessibili per il loro utilizzo. E proveremo a rimediare anche agli errori degli altri: vogliamo trasformare i cantieri fatiscenti e incompiuti della Città dello Sport in una “vela della conoscenza” grazie ad un accordo che stiamo per siglare con l’Università di Tor Vergata.


(Virginia Raggi Sindaca M5S Roma)

martedì 9 febbraio 2016

Affittopoli Roma: ecco il piano del M5S (VIDEO)



Lo scandalo di Affittopoli è finito su tutte le prime pagine dei giornali, peccato che i numeri di Tronca facciano parte di un lavoro elaborato più di un anno fa dal M5S.
Sprechi e sperperi a Roma, incluso il Pd che non paga le sue sedi di partito, che denunciavamo da tempo. Quindi oggi abbiamo deciso di elencare ogni singola voce, ogni singola spesa inutile e presentare il nostro piano del rilancio della città.
Almeno 404 milioni di euro l'anno di servizi offerti gratuitamente alla Chiesa o di mancate entrate per tributi non riscossi (non previsti dai Patti Lateranensi); 216 milioni l'anno provenienti dall'evasione di Imu e Tasi dovuti a errori catastali e dall'assenza di un censimento puntuale del patrimonio immobiliare di Roma; poco meno di 200 milioni di euro l'anno relativi alla gestione del patrimonio immobiliare che derivano dal mancato adeguamento dei canoni e 10 milioni di euro l'anno legati ai costi delle auto blu dei politici.
Il Movimento Cinque Stelle, in caso di vittoria alle prossime elezioni comunali di Roma, cercherà di recuperare tutti questi fondi progressivamente, grazie ad una migliore gestione della cosa pubblica. Un totale di 1 miliardo e 189 milioni di euro che serviranno a risollevare Roma dalla pessima gestione delle passate amministrazioni di centrodestra e centrosinistra.
Perché, sia chiaro, Roma torna ad essere città del mondo abbattendo gli sprechi, non privatizzando gli asili nido!




mercoledì 3 febbraio 2016

M5S Marche presenta un REFERENDUM abrogativo su riforma Sanità (VIDEO)



I consiglieri regionali del Movimento 5 stelle hanno deciso di attivarsi per accedere, per la prima volta nella storia della Regione, al referendum abrogativo regionale, "principale strumento di partecipazione democratica diretta", della riforma sanitaria. "Riforme importanti per la vita dei marchigiani come quella sanitaria. I consiglieri stellati presenteranno la procedura di attivazione per chiedere il referendum abrogativo regionale in una conferenza stampa mercoledì 3 febbraio al Palazzo delle Marche ad Ancona.


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