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mercoledì 6 luglio 2016

MAFIA EXPO: Sala, Maroni, Renzi, non si sono accorti di nulla in questi anni ? (VIDEO)




Roma, 6 lug. - "Inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nei padiglioni della Fiera ad Expo. Sala, Maroni e Renzi non si sono accorti di nulla in tutti questi anni? Mentre ci complimentiamo per il nuovo corso di Francesco Greco che ha dato impulso ad indagini importanti, ci chiediamo con che faccia il neosindaco di Milano Giuseppe Sala, gia' ad di Expo ed il presidente della Regione Maroni ed il presidente del Consiglio Renzi possano presentarsi ai cittadini lombardi come un esempio di trasparenza e lotta alla corruzione". Lo dichiarano i capigruppo M5S di Camera e Senato Laura Castelli e Stefano Lucidi. "Dove erano Sala, Renzi e Maroni in tutti questi anni nel controllare che gli affari di Expo e Fiera non finissero nelle grinfie della criminalita' organizzata? Eppure di allarmi politici e tramite inchieste e moniti da parte di magistrati ne erano stati lanciati tantissimi" concludono i capigruppo M5S.



Il presidente di Regione Lombardia Maroni, l’ex amministratore delegato di Expo e ora sindaco di Milano Giuseppe Sala, il ministro dell’interno Angelino Alfano e tutto il governo del piazzista Renzi hanno fallito. Expo è stata un oltraggio per le politiche antimafia. Il quadro che emerge dall’inchiesta della Dda di Milano, che oggi ha portato a undici arresti per infiltrazioni mafiose in Expo e in Fiera Milano, rappresenta la disfatta annunciata dell’evento “cento per cento mafia free” di Roberto Maroni. E invece la mafia è ingrassata all’ombra dei padiglioni di Expo e della politicizzatissima Fiera di Milano. Le promesse di vigilanza e legalità sono state una barzelletta. Il Presidente Maroni, insieme alla combriccola di Expo Mafia Free, da Sala al Prefetto Tronca, da Pisapia ad Alfano, hanno messo in campo politiche contro l’infiltrazione mafiosa inadeguate e in ritardo, chiudendo i cancelli a buoi scappati. Per fermare il crimine organizzato non servono patti tra gentiluomini. E’ ampiamente dimostrato che la mafia riesce ad infiltrarsi quando la politica lo permette e il caso Fiera Milano, con le nomine politiche, è tutto da chiarire. In Lombardia è necessario dichiarare lo stato di emergenza e azzerare la classe dirigente nelle istituzioni. Gli appalti finiscono nelle mani dei mafiosi che usano la violenza, l’intimidazione, l’omertà e soprattutto la corruzione. Il Comitato Antimafia milanese aveva segnalato i rischi e le azioni da fare per evitarlo come i controlli in notturna, e aveva suonato un campanello d’allarme che purtroppo è rimasto inascoltato. Le istituzioni hanno sottovalutato ogni segnale e sono corresponsabili dell’ingresso in Expo e in Fiera delle imprese mafiose dalla porta principale. Un ringraziamento, e la richiesta di andare fino in fondo, va alla Guardia di Finanza e alla Procura delle Repubblica di Milano.

giovedì 14 aprile 2016

Ultimo saluto a Gianroberto Casaleggio (VIDEO) #CiaoGianroberto







venerdì 3 luglio 2015

Beppe Grillo La notte dei 573 Alberi a Milano



Il Comune di Milano sta abbattendo alberi a iosa (ne hanno già fatto fuori più di 700 in piazza Dateo e corso Plebisciti) perché non compatibili con il progetto della Metro M4 di Milano. Il progetto in questione non è accurato, nè definitivo. Per di più è gestito dalla SPM Consulting di Stefano Perotti, arrestato insieme ad Incalza per le tangenti sulle grandi opere. Gli alberi non si toccano! 
Il consigliere comunale del M5S Mattia Calise si è arrampicato su uno degli alberi a Lorenteggio per impedirne l'abbattimento. Non avrei mai pensato di fare un comunicato politico da un albero, ma la situazione è davvero allucinante. Nelle scorse settimane hanno abbattuto gli alberi in Frattini, in Lorenteggio e continueranno. Alberi abbattuti a Milano le scorse settimane in piazza Dateo e corso Plebisciti. 
Oggi inizia una battaglia civica per salvare o almeno ridurre i danni che porteranno i cantieri di M4 (la nuova linea metropolitana di Milano) ad abbattere 570 alberi. La società che sta gestendo questi progetti esecutivi della M4 è la SPM Consulting di Perotti, arrestato lo ripetiamo con Incalza. Perotti era l'uomo chiave di Incalza e la SPM Consulting era quella società che ha reso possibile il far la cresta sulle opere pubbliche negli ultimi 7 anni per 25 miliardi. La M4 è uno di queste. La città di Milano rischia di perdere degli alberi per sempre a causa di progetti inaccurati. La gran parte sono salvabili perché i progetti non sono nè accurati nè definitivi. Buttano giù gli alberi anche se non c'è nulla di definitivo. La nostra richiesta è semplice: interrompere l'abbattimento degli alberi, ridiscutere con i cittadini e limitare il numero degli alberi abbattuti, dato che a Milano ne abbiamo pochi. 
Siamo tutti a favore della metropolitana e che passi in Lorenteggio, ma non può essere fatta con progetti inaccurati! 

Mattia Calise, consigliere M5S Milano






venerdì 18 luglio 2014

BERLUSCONI ASSOLTO nel caso RUBY

I giudici della seconda Corte d'Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi per il caso Ruby in cui l'ex presidente del Consiglio era imputato per concussione e prostituzione minorile. In primo grado la condanna era stata di sette anni, ma ora i magistrati della seconda sezione penale, presieduta da Enrico Tranfa, hanno ribaltato completamente la decisione. Il "fatto non sussiste", dicono i giudici dell'Appello parlando dell'accusa di concussione. "Il fatto non costituisce reato", scrivono, invece, riferendosi all'accusa di prostituzione minorile. Cancellata, a questo punto, anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici inflitta all'ex premier il 24 giugno 2013 dal collegio di primo grado presieduto da Giulia Turri.


Per capire quale sia il ragionamento seguito dai giudici di secondo grado è necessario attendere le motivazioni della sentenza che sono attese entro 90 giorni. "Una sentenza oltre le più rosee previsioni": è il commento dell'avvocato Franco Coppi, difensore dell'ex premier. "Questo processo - ha detto anche - non poteva che concludersi con un assoluzione piena. Se dovessi fare una lezione all'università porterei questo processo come esempio di una condotta che non costituisce reato".


Venendo alle possibili motivazioni, Coppi ipotizza che uno dei motivi per cui Berlusconi è stato assolto dal reato di prostituzione minorile potrebbe essere che l'ex premier non era a conoscenza che Ruby fosse minorenne. "Era una delle nostre tesi" ha aggiunto. L'assoluzione dalla concussione "perchè il fatto non sussiste", invece, secondo il legale "è più semplice, il fatto è inesistente".