giovedì 6 marzo 2025

Catturare il carbonio è il futuro ? Trasformare l'aria in cibo

Mentre il dibattito sui legami tra il cambiamento climatico e la filiera alimentare si intensifica, la maggior parte degli sforzi è concentrata sulla riduzione delle emissioni. Tuttavia, esiste un piccolo ma crescente gruppo di innovazioni che invece si focalizzano sul riutilizzo delle emissioni, in particolare della CO₂ catturata dall’atmosfera, per creare ingredienti.


Sebbene possa sembrare fantascienza, queste innovazioni cercano semplicemente di replicare processi che avvengono già naturalmente in natura. Esamineremo i tre approcci più esplorati, ciascuno progressivamente più complesso, per trasformare la CO₂ in cibo.

1 - Alghe: la soluzione più semplice, ma non sempre la più gustosa

 

Come accennato, molti organismi “mangiano” il carbonio per crescere. Le alghe ne sono l’esempio più evidente: un vero e proprio serbatoio naturale di carbonio che si sviluppa catturando CO₂ dall’ambiente per nutrirsi, rilasciando al contempo ossigeno nell’atmosfera.

Coltivare alghe all’aria aperta, come avviene per la produzione della spirulina, è relativamente semplice, ma espone gli ingredienti ai contaminanti presenti nell’aria e nell’acqua circostanti. La soluzione? Un ambiente controllato.

È esattamente ciò che accade con il progetto "Taste of Tomorrow" presentato a SIGEP, dove la luce solare viene utilizzata per coltivare alghe in un ambiente protetto. Un’idea innovativa per dimostrare come sia possibile produrre un ingrediente – in questo caso, usato per realizzare gelato – con risorse limitate.

Rimane, però, la questione del gusto: sebbene molte microalghe siano considerate superfood, il loro sapore non sempre incontra il favore dei consumatori.

 

2 - Creare una fonte di proteine a partire da CO₂

 

Il secondo approccio punta a sviluppare prodotti dal gusto più gradevole. L’idea, apparentemente semplice sulla carta, è in realtà molto complessa da realizzare: trovare in natura un batterio che, attraverso fermentazione, possa nutrirsi di carbonio catturato e di alcuni nutrienti aggiunti per generare una fonte di proteine grezze.

Il processo è energivoro e costoso, ma alcune startup ben finanziate stanno lavorando alla sua applicazione. Tra queste, spicca la finlandese Solar Foods, probabilmente la più nota. Il suo prodotto proteico, considerato un nuovo ingrediente alimentare in Europa, è già approvato per la commercializzazione negli Stati Uniti e a Singapore.

In collaborazione con Fazer e Ajinomoto, l’azienda ha già lanciato prodotti dolciari per testare l’accettazione dei consumatori.

 

3 - Creare latte (e altro) da CO₂

 

Un terzo approccio, ancora più ambizioso, consiste nell’utilizzare la stessa tecnologia per produrre ingredienti più complessi e familiari, come i latticini.

La differenza, che potrebbe risultare radicale per molti, sta nell’ingegnerizzazione genetica dei microrganismi per modificare le proteine che producono attraverso la fermentazione.

Questo progetto futuristico è attualmente in fase di sviluppo in Europa, con forti finanziamenti da parte della Commissione Europea.

 

Un Futuro in Cui la CO₂ Diventa una Risorsa

 

Tutte le tecnologie sopra menzionate richiedono una fonte di carbonio catturato. Su questo punto, esistono diverse visioni: il carbonio potrebbe essere aspirato direttamente dall’atmosfera con grandi ventilatori inversi, oppure catturato in prossimità di impianti industriali difficili da decarbonizzare (come quelli per la produzione di cemento).

Restano però numerose sfide, in particolare per quanto riguarda costi e scalabilità. Servirebbero investimenti industriali enormi e un’energia pulita illimitata per sostenere questi processi.

Tuttavia, l’introduzione di una tassa sul carbonio per tutti i beni di consumo, in particolare per i prodotti alimentari, potrebbe dare una spinta a queste fonti proteiche alternative. Essendo carbon negative, infatti, potrebbero beneficiare di incentivi economici, ricevendo finanziamenti per ogni grammo di CO₂ rimosso dall’atmosfera


(Matthieu Vincent)

martedì 4 marzo 2025

Tour Mondiale Vespucci e Villaggio Italia


Con il Villaggio Italia di Gedda si chiude la campagna intercontinentale del
Tour mondiale Vespucci prima dell’arrivo nel Mediterraneo

A Gedda oltre 55.000 visitatori Record per i social del Tour Mondiale Vespucci che con la tappa di Gedda raggiungono 1.600.000 follower in appena 8 mesi e record anche per la copertura informativa con 20.000 pubblicazioni in Italia e all’estero.

Presentato a Gedda il Tour Mediterraneo

Le 17 città che ospiteranno la nave più bella del mondo e il “Villaggio IN Italia”

– Grande successo del Tour Mondiale Vespucci e del Villaggio Italia per la tappa a Gedda, in Arabia Saudita, 8^ e ultima tappa del Villaggio Italia per la campagna intercontinentale che si chiude con oltre 55.0000 visitatori, di cui quasi 16.000 a bordo del veliero.

Record per i social del Tour Mondiale Vespucci che con la tappa di Gedda raggiungono i 1.600.000
follower in appena 8 mesi e record anche per la copertura informativa con 20.000 pubblicazioni in
Italia e all’estero.

Il Villaggio Italia di Gedda si è confermato luogo di incontro dove costruire un dialogo tra istituzioni
e grandi aziende, in un contesto dove l’Italia si distingue a livello internazionale per l’elevata qualità
del dibattito sul tema grazie al nuovo rapporto tra Roma e Riad di partenariato strategico.

La grande industria italiana, in particolare quella del lusso, il Made in Italy, il turismo i temi centrali
del programma corporate del Villaggio Italia di Gedda dove alcuni dei più importanti rappresentanti
dell'eccellenza industriale italiana, tra cui Fincantieri, Pirelli, Leonardo, Ferretti Group, Rina,
Investindustrial, Riva, Arsenale Group e Confindustria sono protagonisti di momenti di incontro e
approfondimento dedicati allo sviluppo industriale in Italia e all'estero, con focus sull’Arabia Saudita.

L’iniziativa “Tour Mondiale Vespucci – Villaggio Italia” unisce la tradizionale attività di addestramento
e di Naval Diplomacy dellaNave Scuola Amerigo Vespucci con la promozione delle eccellenze del Made in Italy portando in giro per il mondo la cultura, la storia, l’innovazione, la gastronomia, la scienza, la ricerca, la tecnologia e l’industria, che fanno dell’Italia un Paese apprezzato da tutto il mondo.

All’iniziativa, voluta dal Ministro della Difesa Guido Crosetto aderiscono, con la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, 12 Ministeri ed è realizzato da Difesa Servizi spa.

A Gedda la visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni all'equipaggio di Nave
Amerigo Vespucci che ha già navigato per oltre 43 mila miglia nautiche, oltre due volte la lunghezza
dell'Equatore.

Hanno fatto seguito molte visite istituzionali: il Ministro della Difesa Guido Crosetto accompagnato
dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio Enrico Credendino, il Ministro del
Turismo Daniela Santanchè, il Ministro perle disabilità Alessandra Locatelli, il viceministro alle Imprese e al Made in Italy Valentino Valentini, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di
Cremnago, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti, l’ambasciatore d’Italia nel Regno
dell’Arabia Saudita Carlo Baldocci, il Comandante delle Scuole della Marina Militare Ammiraglio di
Squadra Antonio Natale, Luca Andreoli Amministratore Delegato di Difesa Servizi e Gioacchino Alfano, Presidente di Difesa Servizi.

Nel corso della tappa di Gedda è stato presentato il Tour Mediterraneo di Nave Amerigo Vespucci e
il Villaggio IN Italia: la campagna toccherà 17 porti, di cui due all’estero, e porterà il Vespucci nelle
principali città di mare del nostro Paese accompagnata dal “Villaggio IN Italia”, un luogo di racconto
che renderà partecipi tutti gli italiani dell’esperienza vissuta da Nave Amerigo Vespucci nelsuo storico
giro del mondo.

Il viceministro alle Imprese e al Made in Italy Valentino Valentini, intervenuto alla Cerimonia di
chiusura del Villaggio Italia di Gedda, ha dichiarato “La tappa a Gedda della Nave Scuola Amerigo
Vespucci ha suggellato un momento storico nelle relazioni italo-saudite con la visita della Presidente
del Consiglio Giorgia Meloni che ha elevato il dialogo bilaterale a partnership strategica, aprendo nuovi
orizzonti di collaborazione neisettori della sicurezza, dell'economia e della stabilità regionale. 

La "nave più bella del mondo", concludendo qui la sua circumnavigazione intercontinentale, ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria capacità di tessere relazioni speciali. Il Villaggio Italia si è confermato una vetrina d'eccellenza del Made in Italy, catalizzando l'interesse della comunità locale e rafforzando i legami tra le due nazioni. 

Le eccellenze italiane presentate hanno evidenziato il potenziale di una collaborazione destinata a crescere nei settori strategici dell'innovazione, della tecnologia e della cultura”.

 

“La presenza del Vespucci e del Villaggio Italia a Gedda hanno suggellato la forte iniziativa di
rafforzamento strategico della relazione fra Italia e Regno dell’Arabia Saudita. 

La manifestazione ha rappresentato un grandissimo successo di presenza italiana nel Paese e di amicizia tra i popoli su cui costruire anche per il futuro” ha commentato l’Ambasciatore d’Italia nel Regno dell’Arabia Saudita Carlo Baldocci.

“Qui a Gedda si conclude l’ultimo evento del villaggio Italia. Il ringraziamento va a tutta la squadra che
ha consentito il successo di questa esperienza: le istituzioni italiane e saudite, gli organizzatori, gli
artisti, le imprese e soprattutto Nave Vespucci, il suo Comandante ed il suo grande Equipaggio” ha
dichiarato il Comandante delle Scuole della Marina Militare Ammiraglio di Squadra Antonio Natale
al termine della cerimonia conclusiva della tappa di Gedda.

“Con Gedda si chiude la parentesi intercontinentale. Abbiamo raccolto tante emozioni ed esperienze,
un patrimonio inestimabile che dobbiamo condividere con gli italiani, ora torniamo nel Mare Nostrum,
con il Tour Mediterraneo proprio per rendere patrimonio di tutti quello che noi abbiamo avuto
l'opportunità di vivere. Si tratta di una "sfida vinta" che porta a casa oltre 400 mila visitatori, tra
Vespucci e Villaggio Italia, oltre 1,6 milioni di follower sui social, una copertura informativa massiccia
sia in Italia che all'estero, e una grande eco internazionale. Abbiamo costruito qualcosa di grande -
aggiunge l'ad - abbiamo raccontato l'Italia, che è stata ammirata e celebrata. 

Questo villaggio di Gedda è una sintesi perfetta di quello che è stato questo percorso. Dall'essere un mini-expo si è trasformato in una piattaforma multidisciplinare e poi ancora in un luogo fisico dove si
incontrano i popoli e Paesi” ha dichiarato Luca Andreoli, Ceo di Difesa Servizi