“Grazie al vostro affetto ho avuto la forza di continuare il mio impegno politico, facendo opposizione in consiglio comunale, e grazie a questo stesso affetto e sostegno oggi sono qui per mettermi al servizio della città”.
Con queste parole, Michela Glorio, 42 anni, manager nel campo della progettazione europea, ha lanciato la sua candidatura a sindaca di Osimo.
Lo ha fatto in un salone parrocchiale della Misericordia gremito, con centinaia di persone che hanno riempito ogni angolo della sala, sia seduti che in piedi.
Un intervento appassionato quello di Michela Glorio, interrotto più volte dagli applausi, nel quale la candidata sindaca ha ripercorso le tappe della crisi dell’Amministrazione Pirani, che ha portato la città al commissariamento, esprimendo la necessità di voltare pagina per far ripartire Osimo.
“Non sono riusciti ad amministrare e hanno bloccato per mesi la città, portandola verso il declino – ha sottolineato Michela Glorio –. Ora sta a noi farla ripartire, Osimo deve tornare a ricoprire il ruolo che merita, nella Val Musone, in Provincia e in Regione”.
A moderare la convention, il giornalista Diego Gallina Fiorini, che ha presentato sul palco i quattro ospiti, espressione della società civile, intervenuti con la propria testimonianza a sostegno della candidatura di Michela Glorio.
Il primo a parlare è stato Edoardo Cintioli, 32 anni, professore e attivista nel mondo culturale di Osimo, tra i fondatori della rievocazione storica Rivivi ‘700. «Come Assessore nella precedente amministrazione, Michela Glorio – ha detto Cintioli – ha lavorato per rendere la città più attrattiva, valorizzandone il potenziale turistico. Michela ha sempre cercato il confronto con associazioni, mondo del volontariato e dei giovani. Ha scelto consapevolmente di vivere in centro per credere nell'importanza di vivere la città nei suoi spazi e restituire ancora più luoghi di socialità alla cittadinanza. Già da anni, l'unica visione di città che ha un futuro è quella di Michela e della coalizione di centrosinistra, composta da persone competenti e serie».
Successivamente, è intervenuta Susanna Secondi, 42 anni, imprenditrice a Passatempo e compagna di classe di Michela al Corridoni Campana, che ha affermato: «Michela non farà promesse a vuoto. È una persona che sa ascoltare ed essere concreta, qualità fondamentali per noi imprenditori. L’ho vista muovere i suoi primi passi nella politica come assessore al turismo, ambiente e sviluppo economico e, oltre al suo ruolo, ha sempre cercato di portare le sue potenzialità per arricchire la città e farla crescere. Osimo ha bisogno di essere rigenerata e con Michela possiamo respirare una nuova primavera».
È stato poi il turno di Matteo Barigelletti, 23 anni, universitario e allenatore del settore giovanile dell’Osimana, che ha detto: “Abbiamo bisogno di una visione nuova, di una persona giovane, preparata e sensibile alle esigenze di tutti. Sono convinto che Michela sia la persona che può far rifiorire la nostra città, proprio come i ciliegi in primavera, portando freschezza e rinnovamento. Michela ha la capacità di trasformare Osimo in un polo culturale e turistico della Valmusone, un punto di riferimento per noi giovani che spesso siamo costretti ad andare altrove per trovare opportunità”.
Infine, Paola Carpera, 58 anni, funzionaria pubblica, ha preso la parola. L’anno scorso si era candidata in una lista diversa da quella che sosteneva Glorio: «L’idea era di realizzare un’alternativa al dualismo che si era creato e che potesse sostenere progetti al di là della politica. Tuttavia, l’esperienza non è stata positiva. Mi sono ritrovata in una coalizione che non mi rappresentava più, così sono uscita quando decisero per l’apparentamento. Ora scelgo Michela, perché è una persona competente, con un’esperienza consolidata come assessore, una solida formazione e un grande impegno nel suo lavoro. La scelgo anche perché è una donna, nel senso di come gestisce le relazioni, come sa ascoltare, mostra empatia, serietà, affidabilità e dedizione – tutte qualità giuste per il ruolo di Sindaco».
A chiudere l’incontro, la candidata a sindaco Michela Glorio, accompagnata dalla musica di “Strada facendo” di Claudio Baglioni. La sconfitta del giugno 2024, ha dichiarato, è stato un “momento difficile che ha però rafforzato me e unito ancora di più il gruppo. Di solito, dopo una sconfitta ci si disgrega, ma noi siamo usciti rafforzati, perché quello che abbiamo subito è stata un’ingiustizia. Accordi di potere e strategie hanno consentito agli altri due candidati di vincere, ma non di amministrare.
E così Osimo è scivolata nel declino. Siamo entrati nelle cronache nazionali per essere ricorsi a un regio decreto del 1915. Il Comune è stato commissariato, la città si è spenta. Oggi, coloro che hanno bloccato Osimo ritornano in campo come se nulla fosse successo, pensando che la politica sia solo una questione di potere e accordi, non di bene comune. Gli osimani meritano una città che torni a occupare posti di rilievo a livello regionale e nazionale, non per gli scandali, ma per gli esempi positivi. Osimo ha bisogno di tornare al centro del dibattito, ma per cose buone, per eventi culturali, mostre, sport, per le bellezze naturali e storiche che abbiamo.
Per questo, nel nostro slogan abbiamo scelto “Osimo, torna la primavera”. Riaccendiamo la città. Inizieremo con cammini nelle frazioni, partendo da dove abbiamo avuto meno consensi, come Casenuove e Villa. Vogliamo ridurre la distanza tra centro e frazioni, ma anche tra le diverse forze politiche, ricucendo la città. Aiutatemi a far ripartire Osimo, a farla risplendere di nuovo.
Riprendiamoci ciò che ci è stato tolto. Con un anno di ritardo, torniamo per amministrare Osimo. Facciamo tornare la primavera!».
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