venerdì 3 ottobre 2025

Osimo | ripristino manto stradale Via Montefanese

 Questa mattina abbiamo fatto un sopralluogo in via Montefanese dove era in corso un cantiere per l'applicazione della fibra che aveva lasciato una voragine lungo la carreggiata stradale. 


Assieme alla polizia locale abbiamo monitorato la situazione, diffidando la ditta a ripristinare le condizioni di sicurezza e assicurando che avremmo preso provvedimenti per aver lasciato il cantiere sprovvisto delle necessarie misure di sicurezza. 


Già in tarda mattinata gli operatori della ditta sono intervenuti per sistemare l'asfalto ed evitare pericoli agli automobilisti. Assieme al comando di polizia locale e agli uffici tecnici terremo sotto controllo i cantieri che rischiano di ledere al decoro pubblico e all'incolumità di automobilisti e pedoni.

martedì 30 settembre 2025

Il CdA di DEA approva la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2025

DEA S.p.A., società leader nella distribuzione di energia elettrica e gestione della pubblica illuminazione in Abruzzo, Marche, Liguria e Lombardia, ammessa alle negoziazioni su Euronext Growth Milan, sistema multilaterale di scambi organizzato da Borsa Italiana, comunica che il 29 settembre 2025 il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato la situazione semestrale consolidata al 30 giugno 2025, redatta in accordo ai principi contabili (OIC) italiani

I dati consolidati del primo semestre 2025 mostrano:

• Ricavi pari a 18,9 milioni di Euro, in crescita del 13,45%, rispetto al primo semestre 2024 (16,7 milioni di Euro);

• EBITDA pari a circa 7,4 milioni di Euro, superiore al 39% dei ricavi, rispetto a 7,9 milioni di Euro nel 1H 2024;

• PFN che ammonta a circa 7,6 milioni di Euro, pari a circa 1 volta il Margine Operativo Lordo già considerando il MOL dei soli primi sei mesi.

Il Direttore Generale Massimiliano Riderelli Belli ha così commentato: “I risultati del primo semestre 2025 confermano un solido percorso di sviluppo e di crescita. L’ingresso di ASPM Soresina Servizi ha rafforzato il perimetro operativo, che oggi conta circa 90.700 PoD e 38.800 punti luce in quattro regioni italiane. Nonostante l’aumento dei costi operativi legati a investimenti strategici – come il piano di sostituzione massiva dei misuratori 2G e il potenziamento organizzativo – i margini permangono robusti. Questi risultati confermano la nostra capacità di crescere in modo sostenibile, investire in infrastrutture e mantenere una redditività e una solidità finanziaria di rilievo, proseguendo nella strategia di consolidamento del settore che ci caratterizza”.

Si segnala che i dati di conto economico relativi al primo semestre 2025 non sono comparabili a quelli del primo semestre 2024 per una serie di motivi, dovuti principalmente a: i) la variazione del perimetro di consolidamento, ii) l’incremento dei costi derivanti dall’adeguamento della struttura organizzativa e manageriale, in particolare legati al periodo di integrazione delle realtà aggregate nel processo di M&A, iii) la revisione regolatoria del tasso di capitalizzazione (wacc) che ha comportato, a parità di ogni altra condizione, un minore ritorno sugli investimenti

sabato 13 settembre 2025

M5S Marche | un cittadino su dieci rinuncia a curarsi


C’è una verità che brucia: nelle Marche un cittadino su dieci rinuncia a curarsi. Non perché non ne ha bisogno, ma perché non può.

Liste d’attesa infinite. Pronto soccorso trasformati in gironi danteschi. Medici e infermieri stremati che scappano all’estero o nel privato. E intanto la sanità privata cresce come un mostro che si nutre delle tue fragilità. C’è un’immagine che racconta tutto questo meglio di mille statistiche: Una persona che si sente male, telefona per prenotare una visita, e si sente rispondere: “Prossima disponibilità tra nove mesi”. Nove mesi. Un tempo sufficiente a mettere al mondo un figlio.

Troppo, infinitamente troppo, per curare una malattia. Oggi, nelle Marche, accade questo. E accade ogni giorno. La sanità pubblica – quella che dovrebbe essere il pilastro di una comunità giusta – è stata ridotta a un sistema che seleziona in base al portafoglio. Chi ha soldi si rivolge al privato. Chi non ne ha resta intrappolato in liste d’attesa interminabili. Questa non è sanità. È un gioco d’azzardo con la salute delle persone.

Il Movimento 5 Stelle Marche ha deciso di mettere un punto. Non con dichiarazioni di facciata, ma con un piano preciso. Lo trovi a pagina 4 del nostro programma, nero su bianco. È lì che si delineano le scelte che possono restituire dignità alla cura. Cosa significa, in concreto? Un nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale: pensato per i cittadini, non per i bilanci. Case della Comunità realmente operative, non scatole vuote: luoghi vicini, con medici, infermieri e psicologi disponibili. Telemedicina che funziona, non annunci: visite e controlli possibili anche da remoto, con strumenti digitali adeguati. Stabilizzazione del personale sanitario: basta precariato, basta gettonisti. Serve riconoscere il valore di chi lavora in corsia. Sanità mentale al centro, con investimenti seri, pari al 3,5% del budget complessivo, e una rete regionale per sostenere chi affronta disturbi oggi troppo trascurati. Non si tratta solo di curare chi sta male. Si tratta di restituire fiducia.

Perché quando un cittadino chiama e trova una risposta certa, si sente parte di una comunità che non lo lascia solo. Il programma del Movimento 5 Stelle Marche non parla di ospedali come contenitori, ma di una rete che entra nelle case: assistenza domiciliare, servizi per anziani, infermieri di comunità. È un modello che mette la persona al centro, non come numero in un foglio Excel, ma come individuo con diritti e bisogni reali. Alcuni diranno che è troppo ambizioso. Chi lo dice è lo stesso che ha accettato lo sfacelo attuale come inevitabile. Ma inevitabile non è. Lo dimostrano le regioni che hanno investito, lo dimostrano i professionisti che chiedono solo di poter lavorare in condizioni dignitose, lo dimostrano i cittadini che ancora credono in una sanità pubblica forte. A pagina 4 del programma trovi ogni passaggio, ogni dettaglio. Non slogan, ma soluzioni operative.

E allora la domanda è semplice: vogliamo continuare a vivere in una regione dove curarsi è un privilegio? Oppure vogliamo riportare la salute a ciò che deve essere: un diritto inviolabile, garantito a tutti, in ogni angolo delle Marche? Noi abbiamo scelto. Abbiamo scritto un piano. Ora tocca ai cittadini decidere se restare spettatori rassegnati o diventare protagonisti di una svolta. E quando la salute torna davvero nelle mani dei cittadini, non è solo un sistema che cambia. È un’intera comunità che rinasce.