venerdì 1 novembre 2024

Rievocazioni storiche nelle Marche | Nuovo bando della Regione triennio 2024/26

Sostenere e promuovere le rievocazioni storiche marchigiane. Questo l’obiettivo del bando regionale per la presentazione di progetti mirati all’organizzazione, realizzazione e promozione di manifestazioni di rievocazione storica iscritte al calendario regionale.

Un’iniziativa che si rifà alla legge regionale mediante cui la Regione Marche riconosce le manifestazioni di rievocazione storica quali espressioni del patrimonio storico e culturale della comunità marchigiana ed efficaci strumenti di sviluppo di forme di turismo compatibile e di crescita associazionistica in ambito sociale ed educativo. La novità rispetto all'iniziativa è la possibilità di programmare le manifestazioni per il triennio, con l'obiettivo di fornire uno strumento più stabile alle organizzazioni e agli enti locali.

Per questi progetti la Regione metterà a disposizione, nelle tre annualità 2024-2025-2026, complessivamente contributi pari a € 600.000,00.

Sono ammessi a presentare domanda, oltre all’Associazione Marchigiana Rievocazioni Storiche, per l’organizzazione di iniziative di rete e campagne promozionali, i soggetti organizzatori delle manifestazioni di rievocazione storica iscritte al calendario regionale delle manifestazioni di rievocazione storica che possono essere: enti locali; associazioni di categoria del settore; associazioni Pro loco iscritte all’albo regionale; associazioni senza scopo di lucro con finalità turistico culturali.

Non saranno ammessi a partecipare al bando i soggetti che beneficiano di altri contributi regionali per la medesima iniziativa.

Sarà possibile presentare un’unica domanda di partecipazione, con i relativi allegati richiesti dal bando, obbligatoriamente in modalità telematica tramite la piattaforma web Procedi Marche, pena la non ammissibilità della domanda stessa, al seguente link: https://procedimenti.regione.marche.it/AreaPA/Pratiche/Avvia?ID=14151

Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 20/11/2024. Il presente bando verrà pubblicato su: www.normemarche.it

Consorzio di Bonifica | Stop fino a Primavera per impianti irrigui delle Marche

Si conclude con giovedì 31 ottobre la stagione irrigua 2024.

Sono stati mesi impegnativi e che hanno richiesto una gestione estremamente oculata delle risorse idriche a disposizione del Consorzio. Le temperature estive sono rimaste per molti giorni consecutivi estremamente elevate, tanto di giorno quanto di notte.

Sintetizza così l’’ing. David Taffetani, responsabile delle dighe e degli impianti: «Negli impianti ancora a scorrimento del comprensorio Aso-Tenna-Tronto, abbiamo dovuto rilasciare ingenti quantità d’acqua per evitarne l’evaporazione lungo il tragitto. Questo ha comportato un prelievo maggiore dalla diga di Comunanza e un calo di disponibilità per i mesi a venire. 

Di conseguenza, nell’ottica di garantire il servizio irriguo anche nei mesi autunnali e senza avere contezza di possibili precipitazioni, nel mese di agosto abbiamo effettuato una turnazione degli impianti della media e bassa valle dell’Aso. Sempre nel mese di agosto, dopo un confronto estremamente costruttivo con la Regione Marche, nella persona dell’Assessore Andrea Maria Antonini, grande supporto c’è stato dato dall’Enel con l’acqua rilasciata dalla diga di Talvacchia per la vallata del Tronto».

L’autunno si sta dimostrando fin troppo generoso di piogge e questo consente al Consorzio di chiudere serenamente gli impianti, di continuare con la loro manutenzione e di proseguire con i lavori che riguardano l’ampliamento delle condotte irrigue destinate alla Valle del Fiume Musone (Cingoli, Filottrano, Montefano, Osimo), l’ammodernamento delle condotte irrigue della Valle del fiume Tronto e la trasformazione della distribuzione da rete a pelo vivo a condotta in pressione, dell’impianto di irrigazione della Valle del fiume Aso per un totale di circa 400 ettari.

«I nuovi impianti a pressione consentiranno il passaggio a nuove e più moderne pratiche di irrigazione con conseguente risparmio della risorsa idrica ma non risolveranno la carenza d’acqua dovuta alla siccità che “svuota” i fiumi - sottolinea Michele Maiani, Presidente del Consorzio - ; il cambiamento climatico richiede un cambio di scenario a supporto tanto dell’irrigazione che dell’idropotabile: un nuovo quadro generale in cui l’acqua delle dighe presenti nella nostra regione venga destinata in primis al consumo quotidiano e all’agricoltura e poi, in caso di effettiva disponibilità, all’idroelettrico».

Resta attivo il numero unico di Pronto intervento irrigazione > 0721478291

sabato 26 ottobre 2024

E’ tutta colpa di Beppe Grillo

Nel dubbio, meglio chiarirlo subito.

Anche se purtroppo la confusione resta.
La giornata mediatica è iniziata con un articolo che, partendo dalle dichiarazioni che De Masi ha rilasciato tempo fa in un’intervista, ricostruisce una serie di dinamiche per interposta persona e arriva alla conclusione che Beppe Grillo è stato l’unico a sostenere il governo Draghi.

Se non ci avete capito niente e vi sembra chiara solo la conclusione, non siete soli.
Personalmente mi confonde anche il fatto che alcune dichiarazioni dell’articolo sono riportate senza che si capisca chi le ha rilasciate.

Aggiungiamo poi che alcuni passaggi, che ho vissuto personalmente, non mi tornano.
Ma a questo sono ormai abituata.


In ogni caso, l’articolo è rimbalzato ovunque nel mondo a 5 stelle.

E quindi, nel dubbio, ripetiamo insieme:
“Beppe Grillo ci ha consegnato al governo Draghi”, praticamente un mantra da condividere su quante più bacheche e commenti possibili.
Poi però ricordo che TUTTA l’allora dirigenza del M5S ha sostenuto la necessità di entrare nel governo Draghi, senza eccezioni.
E che solo in seguito alla pressione di alcuni esponenti del M5S, che assolutamente non volevano entrare in quel governo, fu indetta una votazione. E quindi ogni iscritto ha avuto la possibilità di scegliere. Maledetta democrazia diretta!
Tanto per aggiungere confusione a frustrazione, nel pomeriggio arriva la notizia della rescissione del contratto di consulenza di Beppe Grillo. In realtà, si scopre poi che il contratto è ancora in essere, ma il Presidente Conte ha annunciato la decisione di non rinnovarlo e a quanto pare lo ha fatto attraverso il nuovo libro di Bruno Vespa.
Al netto del contratto, come è possibile che una notizia del genere sia scritta in anteprima in un libro di Bruno Vespa? E come è possibile che sia scritta in un libro che uscirà tra pochi giorni?
Immagino sia necessario del tempo per scrivere un libro, il che significa che la decisione è stata presa tempo fa e comunicata (solo?) a Bruno Vespa (perché?) o, in alternativa, se è stata presa oggi, come ha fatto a finire in un libro che uscirà tra pochi giorni?
Che poi davvero mi chiedo: ma perché è inserita in un libro di Bruno Vespa che, per altro, a giudicare dal titolo, si concentra sul rapporto tra Hitler e Mussolini?
La confusione aumenta, ma nel dubbio diamo la colpa a Beppe Grillo, perché quel “Draghi grillino” è stata una pessima scelta di comunicazione. Talmente pessima che ancora oggi è l’unica cosa che tutti ricordano di quel momento storico.

(Francesca Flati)