giovedì 8 dicembre 2016

Approvata la Mozione del M5S in consiglio regionale, parte il ricorso al TAR

Nel Consiglio Regionale di 
Martedì 29 Novembre viene APPROVATA la 
mozione n.192 del Movimento Cinque Stelle


La Giunta regionale ha deciso di proporre ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, contro il decreto che prevede la realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti nel territorio marchigiano. Ne dà notizia l’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti.
“Il Dpcm 10/8/2016 – sottolinea l’Assessore – prevede la realizzazione nelle Marche di un inceneritore da 190 mila tonnellate annue, sulla base di presupposti non condivisibili e non tenendo conto della programmazione regionale, peraltro già approvata dal Ministero dell’Ambiente, che esclude il ricorso a nuovi impianti di trattamento termico dei rifiuti nelle Marche. In particolare non sono state tenute in considerazione le previsioni virtuose del nostro Piano rifiuti: riduzione del 10,3 per cento di produzione pro capite di rifiuti urbani, riduzione del 6,2 per cento di produzione complessiva di rifiuti e raggiungimento della media regionale di raccolta differenziata al 73,2 per cento, entro il 2020.

Anche a voler prescindere da considerazioni ambientali, un termovalorizzatore non è tecnicamente ed economicamente sostenibile nella nostra regione. Inoltre la procedura dovrebbe essere sottoposta a valutazione ambientale strategica, mentre il decreto non la prevede, non permettendo quindi di percorrere strade alternativa all’incenerimento, che siano meno impattanti sull’ambiente e sul paesaggio. Così abbiamo deciso di ricorrere al Tar Lazio per annullare il decreto e la previsione di un inutile inceneritore nel nostro territorio. Ho sempre sostenuto che tanto il sottoscritto quanto la Giunta regionale faranno tutto il possibile per impedire la realizzazione dell'inceneritore nelle Marche. Utilizzeremo tutte le possibilità che ci vengono concesse dalle norme. Non lasceremo nulla di intentato. Il ricorso va in questa direzione”.

La procedura non tiene inoltre conto anche della possibile interferenza con le aree protette secondo la normative Ue, come i Siti Natura 2000. Il decreto quantifica in circa 524mila tonnellate il fabbisogno complessivo di incenerimento rifiuti urbani per tutta la macro area del Centro Italia, il 36 per cento del quale dovrebbe essere soddisfatto dalle Marche.

mercoledì 7 dicembre 2016

Beppe Grillo: vogliamo andare al voto al più presto (VIDEO)


Renzi non è abituato alle elezioni, ne ha paura e crede che sia un ordigno del MoVimento 5 Stelle: "Non lascio questa arma a Grillo" ha detto il premier dimissionario congelato. Vorrei tranquillizzarlo. Le elezioni non sono un'arma, tantomeno una mia arma. Sono lo strumento democratico che gli italiani hanno, come sancito dalla Costituzione, per eleggere i rappresentanti della Camera e del Senato (grazie alla vittoria del NO, altrimenti li avrebbero decisi i partiti) e indicare così la loro volontà su quello che il governo deve fare.


VIDEO



Noi vogliamo andare al voto al più presto perché i cittadini hanno il diritto di esprimersi non per usarlo contro qualcuno. L'arma contro la volontà popolare sono stati i governi alla Renzi e alla Monti non eletti da nessuno. Prima si vota meglio é. Noi la pensiamo così, il PD che ne pensa? La voce del suo segretario conta ancora qualcosa? Basta chiacchiere e battute. Siate chiari davanti agli italiani. Aspettiamo una risposta dopo la vostra direzione.

(Beppe Grillo)

martedì 6 dicembre 2016

Luca Ceriscioli decide il destino della Macroregione con un bicchiere di vino


Ci abbiamo provato fino all’ultimo, a dare un senso alla discussione sulla fusione tra le regioni Marche-Toscana-Umbria di questa mattina.
Tra dichiarazioni inopportune, commistioni di temi senza alcun senso logico, frasi altisonanti e palesi contraddizioni, il PD ha bocciato la nostra Mozione che impegnava il Presidente a rispettare la volontà espressa dal Consiglio Regionale di dicembre 2015 in cui si chiedeva di difendere l'autonomia e l'unità delle Marche all'interno dei tavoli istituzionali. Non contenti hanno poi bocciato gli emendamenti del M5S alla loro Risoluzione “pezza”, con cui chiedevamo di rispettare il ruolo dell’Assemblea regionale su tale materia, come previsto dalla Costituzione Italiana e dallo Statuto regionale. Chiedevamo anche di presentare alle competenti Commissioni studi comparativi sugli eventuali vantaggi economici e gestionali dalla fusione con altre regioni e di informare e condividere le scelte con la cittadinanza prima (e non dopo) aver deciso.

L’arroganza e la prepotenza del PD che, ricordiamo, è stato votato da appena un quinto degli aventi diritto, non ha limiti... ci si ostina a proseguire con un atteggiamento totalitario: meglio non discutere, meglio non chiedere. Fosse mai che i cittadini, chiamati alle urne, esprimano una volontà contraria a quello che il PD vuole imporre !?


(Movimento Cinque Stelle Marche)