venerdì 28 febbraio 2025

Virginia Raggi | Beni confiscati ai Casamonica

 E’ con grande soddisfazione che voglio condividere con voi una notizia sui Casamonica, un gruppo criminale tristemente noto a Roma.

Questa settimana lo Stato e quindi tutti noi abbiamo fatto un altro passo avanti nella lotta contro il clan “mafioso” (termine confermato in Cassazione nel 2024): case, argenteria, gioielli, macchine e soldi per oltre 3 mln € appartenenti a Giuseppe Casamonica e al figlio Guerrino, detto Pelè, sono stati definitivamente confiscati dallo Stato. Si tratta di beni che queste persone hanno accumulato nel tempo, “sottraendoli” alle loro vittime e, di fatto, a tutti noi.

Come?
In gran parte attraverso l’odiosa pratica dell’usura, l’esercizio abusivo del credito con conseguenti condotte estorsive nonché attraverso l’intestazione fittizia di beni.

Vedete, seppure molti di noi, per fortuna, non sono mai stati vittime di quei reati e di quelle famiglie, tanti invece hanno sofferto e hanno perso tutto!
Magari i risparmi di una vita di sacrifici finiti in mano a quei criminali che hanno approfittato di un loro momento di debolezza.

Ricordo bene lo sforzo che abbiamo fatto quando, in epoca Covid, con l’Ente del Microcredito abbiamo attivato un fondo speciale per salvare cittadini e piccole imprese dalle spire degli usurai. e ho incontrato alcune di quelle persone: erano davvero sollevate di aver avuto un “paracadute” che li ha salvati nel momento del bisogno, da una caduta rovinosa.

Ora, riconvertendo questi beni confiscati per finalità pubbliche, si continua a sottrarre, metro dopo metro, potere e territorio a queste persone aiutando tutti quelli che hanno bisogno.
E sarà importante mettere una targa, un sigillo, per indicare che quel luogo, da oggi, diventa una parte di Stato a supporto di tutti noi.

Passa anche da questi simboli la consapevolezza che questa lotta all’illegalità non si ferma e che ha bisogno del supporto di ciascuno di noi.
Proprio come rammentava poche settimane fa Giuseppe Meliadò, Presidente della Corte d’Appello di Roma.

Virginia Raggi

giovedì 27 febbraio 2025

Il Pnrr nel mezzogiorno

 All’inizio di febbraio abbiamo annunciato la pubblicazione di importanti aggiornamenti sul piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). 

La principale novità consiste nella disponibilità di informazioni dettagliate sulla spesa sostenuta per ogni singolo intervento. 

Questo dato finora non era mai stato disponibile se non in forma aggregata a livello di misura. Si tratta di un importante passo in avanti in termini di trasparenza (anche se qualche lacuna permane) reso possibile anche grazie alle nostre continue sollecitazioni.

 Adesso quindi si può capire come si distribuiscono i progetti finanziati sul territorio nazionale e dove si incontrano le maggiori difficoltà nella messa a terra. Il quadro che ne emerge si conferma abbastanza complesso, in particolare nel sud del paese. 


E proprio per questo motivo fonti stampa riportano della possibilità di una quinta revisione del piano italiano. 


In questo articolo, realizzato da Openpolis in collaborazione con lo European data journalism network, cerchiamo di capire più nel dettaglio com’è cambiato il Pnrr nel tempo, come si distribuiscono gli investimenti sul territorio e dove si registrano i maggiori ritardi in termini di messa a terra delle opere.


Fonte: Openpolis

martedì 25 febbraio 2025

Elezioni regionali | Giorgio Fede Coordinatore M5S Marche

Elezioni regionali, dall'incontro regionale di ieri sera la linea del M5S: una coalizione sarebbe auspicabile ma prima il programma e poi tutto il resto.
Il percorso del Movimento 5 Stelle delle Marche per le prossime elezioni regionali, in linea con gli esiti dell’Assemblea Costituente, prevede la possibilità di ricercare una coalizione progressista, credibile alternativa per porre fine ai danni dell’amministrazione guidata da Acquaroli, innanzitutto sulla base di un accordo sulle azioni necessarie per ridare un futuro alla nostra Regione. 

Come Movimento stiamo lavorando a definire una serie di punti programmatici rilevanti, attraverso un percorso dal basso, di squadra, che coinvolge le nostre figure in consiglio regionale, i coordinatori regionali, i gruppi territoriali, gli iscritti, e tramite loro anche esperti stimati della società civile. Il frutto di questo lavoro sarà discusso nei tavoli di confronto con le altre forze politiche.

Questo sarà il primo passo concreto per costruire una coalizione reale, credibile, sintonizzata sulla stessa linea e perciò unita, forte. 

Già questo sarebbe un segno di discontinuità col passato, che è quello che chiedono tanti cittadini. Del resto, è quello che ha funzionato alle elezioni regionali in Umbria, e quello che non ha funzionato in Liguria.

Dopo un confronto sul programma fra le varie anime che dovrebbero comporre la coalizione progressista, il successivo step, ovvero definire il perimetro della coalizione, con le forze politiche con cui avremo trovato un accordo sulle cose da fare per migliorare la vita dei marchigiani. 

E a quel punto servirà anche un coordinamento per esprimere nei fatti, già in campagna elettorale, l’idea di una coalizione unita e forte. Infine sarà necessario un ulteriore confronto per scegliere il candidato presidente, che dovrà ben ‘incarnare’ il programma condiviso e dare a tutte le forze politiche coinvolte massima garanzia. 

Questa è la linea che il M5S decide di seguire. La linea che ci sembra più rispettosa innanzitutto verso i cittadini. Non siamo disponibili ad avviare la discussione su qualcosa che non siano i punti programmatici. 

Sappiamo che non è un percorso facile ma siamo convinti che sia l’unico possibile per un futuro migliore per le Marche.

Giorgio Fede