martedì 4 novembre 2025

Al via oggi gli Stati Generali della Green Economy 2025

 Lo stato di salute della green economy in Italia registra luci ed ombre. Nel 2024 le emissioni di gas serra diminuiscono troppo pocoaumentano i consumi finali di energia per edifici e trasporti e si importa troppa energia dall’estero; il consumo di suolo non si arresta; la mobilità sostenibile si scontra con 701 auto ogni 1000 abitanti, il numero più alto d’Europa. Dall’altro lato, la produzione di energia elettrica da rinnovabili è arrivata al 49% di tutta la generazione nazionale di elettricità, l’Italia mantiene il suo primato europeo in economia circolare, l’agricoltura biologica cresce del 24% nel 2024 e le città italiane mostrano vivacità nella transizione ecologica.

È questa la fotografia dell’Italia delle green economy contenuta nella Relazione sullo Stato della Green Economy 2025 presentata oggi in apertura degli Stati Generali della Green Economy, il summit verde promosso dal Consiglio Nazionale della Green Economy e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile,
 
“Abbiamo messo al centro di questa edizione un tema cruciale per il nostro paese: conviene o meno all’Italia tornare indietro nella transizione ad una green economy decarbonizzata, circolare e che tutela il capitale naturale? – ha affermato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile – Noi riteniamo di no, anche alla luce dell’impatto positivo sull’economia italiana avuto con i progetti del PNRR, nei quali è stato rilevante l’aspetto della sostenibilità ambientale. Senza il PNRR, il PIL italiano sarebbe stato in stagnazione o, addirittura, in recessione e sarebbe stato molto difficile contenere il deficit al 3%. Per l’Italia, al centro dell’hot-spot climatico del Mediterraneo, con un aumento delle temperature che corre il doppio della media mondiale, la transizione energetica e climatica è di vitale importanza”.
 
L’Italia, con le sue leadership in settori fondamentali come l'economia circolare, ha le carte in regola per essere nel gruppo di testa di un'Europa che guardi alla transizione in modo realistico e pragmatico. In un contesto complesso sotto il profilo geopolitico e di profondi cambiamenti climatici, il nostro continente deve investire in innovazione, crescita sostenibile e sicurezza energetica. L'Italia delle imprese impegnate nella green economy è un esempio da seguire per l'economia del futuro": lo dichiara Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica.
 
I numeri italiani
 
Emissioni e Clima
Dal 1990 al 2024 sono state ridotte complessivamente del 28%, ma nel solo 2024 il taglio delle emissioni di gas serra è stato di poco più di 7 milioni di tonnellate, neanche un meno 2% su base annua: un quarto della diminuzione registrata nel 2023. Per raggiungere l’obiettivo assegnato all’Italia nell’ambito del burden sharing europeo del 43% al 2030, occorre tagliarle di un altro 15% nei rimanenti 6 anni. In Italia il 2024 è stato l’anno più caldo di sempre con oltre 3.600 eventi climatici estremiquattro volte quelli del 2018.
 
Energia, rinnovabili al 49% per la produzione elettrica
Dal 2005 al 2024, in Italia i consumi di energia per unità di ricchezza prodotta si sono ridotti del 28% (meno della media europea del 35%). L’Italia rimane inoltre fra i Paesi europei con la più alta dipendenza energetica dall’estero. Per i consumi finali di energia, le stime per il 2024 non sono positive: i consumi registrano un aumento di circa l’1,5%, da ricondursi interamente ai settori degli edifici e dei trasporti, che si confermano i veri settori “hard to abate”
 
per l’Italia. Nel 2024 la produzione di elettricità da rinnovabili ha superato i 130 miliardi di kWh, al 49% della generazione di elettricità, in traiettoria
 
col target del PNIEC, del 70% al 2030. Purtroppo, i dati del primo semestre del 2025 mostrano un nuovo possibile rallentamento – del 17% per le nuove installazioni di eolico e fotovoltaico rispetto al primo semestre del 2024 – probabilmente per la fine del superbonus del 110% e per la frenata attivata da alcune Regioni. Più efficienza, maggiore risparmio energetico e un forte sviluppo delle rinnovabili sono essenziali non solo per la decarbonizzazione, ma anche per ridurre in Italia i costi dell’energia e aumentare la competitività.
 
Economia circolare, l’Italia primeggia in Europa
La transizione verso una maggiore circolarità dell’economia è particolarmente importante per l’Italia, che utilizza grandi quantità di materiali che importa per il 46,6%. L’Italia ha le migliori performance di circolarità fra i grandi Paesi europei per la produttività delle risorse, cresciuta dal 2020 al 2024 del 32%, da 3,6 a 4,7 €/kg; per il tasso di utilizzo circolare dei materiali, che nel 2023 ha raggiunto il 20,8; per-il tasso di riciclo dell’86% del totale dei rifiuti e per il 75,6% di riciclo degli imballaggi. Attenzione però al mercato delle MPS, in particolare quello della plastica riciclata che è precipitato in una forte crisi e che, se non risolta, potrebbe produrre ricadute negative anche sugli sbocchi delle raccolte differenziate.
 
Mobilità, l’e-car non decolla
In Italia, benché nel 2024 abbiamo raggiunto il record europeo di 701 auto ogni 1000 abitanti (571 la media UE di 571), la produzione è scesa ai minimi storici, a 310 mila unità, con una quota, ormai marginale, del 2,1%, della produzione di auto in Europa. Dopo aver perso il treno dell’industria automobilistica tradizionale, si stanno accumulando ritardi anche nell’industria automobilistica del futuro, quella delle auto elettriche, calate del 13% nel 2024, con una quota di mercato in diminuzione dall'8,6% al 7,6%, un terzo della media UE che è al 22,7%. Benzina e diesel alimentano ancora l’82,5% del parco e il parco auto invecchia ogni anno di più, è arrivato a una media di 12,8 anni.
 
Agricoltura, il biologico cresce
Tra il 1980 e il 2023 in Italia i danni causati all’agricoltura da eventi atmosferici estremi sono stati pari a 135 miliardi di euro, il più elevato in Europa. È essenziale che l’agricoltura italiana sia più coinvolta nella transizione climatica, con misure di adattamento e mitigazione. L’Italia è il Paese europeo con il più elevato numero di prodotti DOP, IGP, STG: nel 2023 sono stati 856. Cresce ormai ogni anno l’agricoltura biologica. Nel 2024 la somma delle aree certificate e in conversione è stata di 2.514.596 con un incremento del 2,4% rispetto all’anno precedente e dell’81,2% in confronto al 2014. La Sicilia continua a essere la regione con la maggiore estensione in valore assoluto (402.779), seguita da Puglia e Toscana. Queste tre regioni concentrano il 38% di tutta la superficie biologica nazionale.
 
Il consumo di suolo non si arresta
Tra il 2022 e il 2023 il consumo di suolo in Italia è stato di 64,4 km2 circa 17,6 ettari al giorno, il terzo valore più alto dal 2012. L’impermeabilizzazione del suolo aumenta il deflusso superficiale e riduce la capacità di assorbimento delle piogge, contribuendo ad aumentare gli impatti degli eventi atmosferici estremi. In termini di impermeabilizzazione, tra i capoluoghi delle Città Metropolitane, segnaliamo che Napoli con il 34,7% e Milano con il 31,8%, hanno i valori più elevati, mentre Messina (6%), Reggio Calabria (5,8%) e Palermo (5,7%) registrano le minori percentuali.
 
Le città italiane al lavoro per la transizione ecologica
Le città italiane sono molto esposte ai rischi della crisi climatica. Nei mesi estivi del 2024, il 90,6% della popolazione residente nelle città italiane è stata esposta a temperature medie superiori a 40°C. Grazie alla partecipazione ad iniziative europee e ai fondi del PNRR, molte città hanno realizzato interventi di mitigazione e di adattamento alla crisi climatica e iniziative dedicate alla transizione ecologica: impianti innovativi per la gestione rifiuti urbani, aumento di piste ciclabili e potenziamento del trasporto pubblico, rinnovo delle flotte di bus, tutela e valorizzazione del verde urbano, ecc. Nel 2026, terminati i fondi del PNRR, occorrerà attivare nuove forme di finanziamento per continuare a sostenere la grande vivacità e qualità delle iniziative per la transizione ecologica avviate nelle città.

domenica 2 novembre 2025

ECOMONDO 2025 | RIMINI | Sempre più sostenibile

Ecomondo (Fiera di Rimini, 4-7 novembre) si impegna concretamente non solo a mostrare le migliori pratiche di sostenibilità, ma anche ad implementarle attivamente nell'organizzazione

Un impegno che si riscontra in ogni aspetto della manifestazione, dalla progettazione dello spazio espositivo alle iniziative di sensibilizzazione, diventando un esempio tangibile di evento sostenibile.

L’IMPEGNO PER LA SOSTENIBILITÀ NEL QUARTIERE FIERISTICO


Il quartiere fieristico di Rimini, che ospita Ecomondo, è stato progettato ed è gestito all’insegna del basso impatto ambientale. La struttura, premiata con il prestigioso riconoscimento internazionale Elca “Edilizia e Verde” di Norimberga, dispone di 160.000 mq di aree verdi con oltre 1.500 piante, 30.000 mq di tappeti erbosi e impianti di irrigazione che utilizzano esclusivamente acque di falde superficiali.

 

La cura per l’ambiente e l’importanza che viene data a questo tema si riscontra anche nell’illuminazione: sono presenti, infatti, padiglioni dotati di grandi finestre e lucernai a soffitto che permettono di ottenere un’illuminazione prevalentemente naturale, integrata attualmente da 2.000 proiettori a LED che garantiscono una riduzione dei consumi fino al 60% e un risparmio energetico annuo di 76.800 kWh (-15 tonnellate/anno di CO2 in atmosfera). L’obiettivo, inserito nel piano di investimenti e in linea con la strategia di sostenibilità di IEG, è raggiungere la completa sostituzione dell’impianto di illuminazione del quartiere fieristico con tecnologie a LED entro il 2028.

 

Un altro punto di forza del quartiere è la gestione sostenibile delle risorse idriche. Le grandi fontane sono tutte a ricircolo d’acqua, le toilette sono dotate di getti d’acqua a pressione controllata e nei periodici svuotamenti l’acqua viene trattata e riutilizzata per l’irrigazione delle aree verdi. Questa meticolosa organizzazione permette di ottenere un risparmio complessivo di 23 milioni di litri d’acqua all’anno.

L’attenzione alla sostenibilità è dimostrata anche nella presenza di impianti fotovoltaici integrati nelle coperture delle strutture. Dal 2022, IEG dispone di una potenza installata totale di 7.170 kWp tra Rimini e Vicenza, con una produzione di energia elettrica pulita di 8,7 milioni di kWh, e che permette di evitare l’immissione nell'ambiente 1.795 tonnellate di CO₂ equivalenti.


AREE ESPOSITIVE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILI


Alcune aree espositive di Ecomondo, come il Textile District e la Circular Healthy City, sono il risultato di azioni puntuali, possibili grazie alla collaborazione tra Prostand e Pointex.

Prostand, parte di Italian Exhibition Group, progetta e realizza allestimenti fieristici e congressuali ed è la prima azienda italiana del settore ad aver azzerato le proprie emissioni di CO (tramite riuso, riciclo e compensazione con crediti di carbonio). Pointex da oltre 30 anni veste il mondo degli eventi con creatività e innovazione, con tessuti ignifughi e sostenibili che trasformano fiere e show in esperienze visive uniche.

Per l’allestimento del Textile District di Ecomondo 2025, Prostand ha utilizzato il nuovo sistema SG01, una scocca portante in alluminio riutilizzabile, che integra supporti tecnici per l’aggancio di accessori e tecnologie. A vestire la struttura è Pointex, con il tessuto EASYTEX ignifugo, 100% poliestere, completamente riciclabile e di grande impatto scenico. Al termine della manifestazione, EASYTEX sarà avviato a riciclo.


LE INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE


Ecomondo non si limita alla sola gestione sostenibile dell'evento, ma è sempre pronta a promuovere attivamente iniziative di sensibilizzazione.

Quest’anno, infatti, la manifestazione ha lanciato la campagna “RAEE-START: accendi il cambiamento”, in collaborazione con il Gruppo Hera (con il progetto SCART), il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE) e la Settimana europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR). L'iniziativa prevede l'allestimento di un punto di raccolta differenziata speciale all’ingresso della Fiera, dove visitatori, espositori e stakeholder potranno conferire facilmente i loro piccoli rifiuti elettronici (RAEE).

 

Con l’obiettivo di ispirare le nuove generazioni a diventare protagoniste del cambiamento, Ecomondo mette al centro l’educazione ambientale e organizza tour educativi per le scuole che finora hanno portato al coinvolgimento di ben 2.756 studenti di 58 istituti. Inoltre, organizza SAFTE - Scuola di Alta Formazione per la Transizione Ecologica che diffonde e valorizza la cultura della sostenibilità con l'obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per guidare le strategie aziendali verso uno sviluppo innovativo e sostenibile.

 

Ecomondo collabora con Rippotai per la produzione di lanyard in carta in sostituzione di quelli in poliestere, realizzati a mano nella cartiera ManoLibera interna alla casa circondariale di Forlì, in sinergia con il progetto di inclusione lavorativa altreMani. La scelta di questi lanyard, che uniscono la sostenibilità di materiali ecologici certificati a un profondo impatto sociale, è un gesto che sostiene un modello di business responsabile e socialmente impegnato che contribuisce in maniera tangibile a un futuro più inclusivo e sostenibile.

Dal 2023, Italian Exhibition Group collabora con RE-CIG® per la raccolta e il riciclo dei mozziconi di sigaretta all’interno del quartiere fieristico. Grazie a questa iniziativa, i rifiuti più diffusi e dannosi per l’ambiente vengono recuperati e trasformati in acetato di cellulosa, un materiale plastico riutilizzabile per la produzione di nuovi oggetti. Nel solo 2024, IEG ha evitato il tradizionale smaltimento di quasi 20 kg di mozziconi – pari a circa 64.000 sigarette – che sono stati convertiti in 7,5 kg di nuovi manufatti, contribuendo a risparmiare circa 45 kg di CO equivalente.


LE INIZIATIVE DI ECOMONDO OFF


In concomitanza con Ecomondo 2025, arriva a Rimini ECOMONDO RUN - Plogging in Rimini, principale iniziativa di Ecomondo Off, in collaborazione con E.R.I.C.A. Fluxo. L'obiettivo è estendere la sensibilizzazione ambientale oltre la fiera, coinvolgendo attivamente la comunità locale e i visitatori in un'azione concreta per la pulizia dell'ambiente. Il plogging (correre o camminare raccogliendo i rifiuti) unisce il movimento fisico alla cura dell'ambiente, trasformandosi in un momento di consapevolezza e benessere. L'evento rafforza l'impegno di Ecomondo nel connettersi con la città e il suo territorio. La partenza e l'arrivo dell'evento saranno localizzati presso la Spiaggia Libera di San Giuliano Mare, a Rimini, sabato 8 novembre dalle ore 9. ECOMONDO RUN - Plogging in Rimini è sola una delle iniziative di Ecomondo Off, progetto più ampio che prevede una serie di attività organizzate da Ecomondo in collaborazione con il Comune di Rimini, tramite Rimini Blue Lab, per la sensibilizzazione della cittadinanza partendo dalle scuole.

 

LE CERTIFICAZIONI IN MATERIA DI SOSTENIBILITÀ


L'impegno profuso da Ecomondo nel mettere la sostenibilità al centro della manifestazione è testimoniato da certificazioni internazionali, che dimostrano l'adozione di standard elevati in diversi ambiti della gestione aziendale e degli eventi:

ISO 14001 - Sistema di Gestione Ambientale certifica l'impegno nel minimizzare l'impatto ambientale delle proprie attività, dalla riduzione dei rifiuti al risparmio energetico.

ISO 45001 - Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro riconosce l'adozione di un sistema di gestione che garantisce elevati standard di sicurezza e salute per i lavoratori e i visitatori dell'evento.

ISO 20121 - Sistema di Gestione degli Eventi Sostenibili specifica per il settore degli eventi attesta l’organizzazione dell’evento secondo principi di sostenibilità, considerando gli impatti economici, ambientali e sociali in tutte le fasi dell’organizzazione

Certificazione sulla Parità di Genere UNI/PdR 125:2022 ottenuta per l'impegno di IEG nel promuovere la parità di genere all'interno dell'organizzazione, garantendo pari opportunità, equità salariale e un ambiente di lavoro inclusivo.

Queste certificazioni non solo testimoniano l'impegno concreto di IEG verso la sostenibilità, ma forniscono anche un quadro di riferimento per il miglioramento continuo delle pratiche aziendali e dell'evento stesso. Rappresentano quindi un valore aggiunto significativo, rendendo evidente agli stakeholder e ai partecipanti che Ecomondo non si limita solamente a promuovere la sostenibilità, ma che la mette in pratica in ogni aspetto della sua organizzazione.

 

I PARTNER ISTITUZIONALI  


Ecomondo 2025 è organizzato da Italian Exhibition Group con la collaborazione di: Commissione Europea; UNIDO ITPO; Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Istituzionale); Ministero delle Imprese e del Made in Italy; Agenzia ICE - Italian Trade & Investment Agency; Regione Emilia-Romagna; Comune di Rimini; ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani); ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industriale Automobilistica); ART-ER; CIB (Consorzio Italiano Biogas); CIC (Consorzio Italiano Compostatori); CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi); ENEA; Assoambiente; Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile; ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale); Legambiente; UNICIRCULAR (sezione Assoambiente); UNACEA (Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachments); UTILITALIA; CIHEAM (International Center For Avanced Mediterranean Agronomic Studies) CBE JU (Circular Bio-based Europe Joint Undertaking); EBA (European Biogas Association); European Environment Agency; ISWA (International Solid Waste Association); WBA (World Biogas Association); Water Europe.