giovedì 10 luglio 2025

Il Mosciolo selvatico di Portonovo e la storia infinita

 È notizia di poche ore fa che la Consulta regionale della pesca delle Marche ha deciso di riaprire da domani 10 luglio la raccolta del mosciolo selvatico di Portonovo: ma ai soli professionisti, vietando invece quella di privati cittadini. 

Si sollevano quindi ancora una volta interrogativi critici sulla reale volontà di tutelare una risorsa ittica tanto preziosa quanto fragile.

E la scelta sembra guidata più da pressioni di parte che da una valutazione scientifica ed ecologica.

La differenziazione tra pesca professionale e amatoriale viene poi presentata come garanzia di sostenibilità. Tuttavia, tale distinzione non affronta il cuore del problema: la capacità riproduttiva del mosciolo e la salute dell’ecosistema marino del Conero.

Il fatto che i professionisti si dichiarino “primi a sapere quando fermarsi” suona come un’autoreferenzialità rischiosa. La gestione di una risorsa in declino non può basarsi su autodichiarazioni di responsabilità, specie quando i pescatori hanno un interesse diretto, e affidare il controllo agli stessi attori economici coinvolti nel suo sfruttamento lascia come minimo perplessi. 

Come possono garantire oggettività?

La pesca è stata sospesa qualche settimana fa: cosa è cambiato da allora? Nulla.
Anche la scelta della Regione di ignorare le richieste di fermo avanzate dal Sindaco di Ancona, da esperti dell’Università Politecnica delle Marche e da varie voci cittadine appare sintomatica. 

Era stato proposto di compensare i pescatori con ristori ministeriali per il periodo di sospensione, quindi una alternativa esisteva. Optare invece per la riapertura suggerisce una preferenza per gli interessi di breve termine del settore ittico, sacrificando la prospettiva di conservazione a lungo termine.

La pesca non doveva essere riaperta: fermiamola, prima che sia troppo tardi.

(Donatella Baglioni)

domenica 1 giugno 2025

L’INNOVATION ARENA LANCIA LE STARTUP DEL BENESSERE E DISEGNA SCENARI PER IL 2030

Una piattaforma strategica per la crescita dell’imprenditoria innovativa nello sport, nella salute e nel benessere. 

Grazie alla sinergia con Clust-ER  Health,  Clust-ER Turismo, Tecnopolo di Rimini e ANGI, Rimini Wellness ha premiato nella giornata di ieri le tre start-up più innovative presenti in fiera e selezionate da Invitalia. 

Una giuria d’eccellenza, guidata da Fabio Comi, investment analyst Invitalia, e Pasquale Pignalosa, senior promoter per l’imprenditorialità innovativa, ha valutato i progetti in gara in base a innovazione, impatto sul mercato e sostenibilità. 

Al primo posto si è classificata VitalizeDx Europe, un test salivare integrato a un’app che analizza i biomarcatori della vitalità: una soluzione che offre trattamenti personalizzati mirati a migliorare benessere e performance individuali. 

Al secondo posto Move&Feel, sistema avanzato di registrazione del movimento che monitora in modo preciso l’attività fisica. Sul terzo gradino del podio si è posizionato WatchFit, dispositivo indossabile per il monitoraggio dell’allenamento. 

SInvitalia accompagnerà le tre startup vincitrici con un servizio dedicato, volto a supportarne la crescita e a facilitarne l’accesso a strumenti di finanziamento pubblici. 

Sempre nell’Innovation Arena si è tenuto oggi un talk dedicato alle visioni per il Wellness 2030 e alla creazione di ecosistemi di innovazione nel benessere. Moderato da Lorenzo Succi, direttore di Uni.Rimini, l’incontro ha coinvolto figure chiave come Federico Smanio, ceo di Wylab, Arianna Conci, startup program manager di Trentino Sviluppo, Debora Miccio, direzione commerciale e marketing del Credito Sportivo e Culturale, e Sauro Vicini, manager del Clust-ER. 

Il dibattito ha messo in luce la necessità di rafforzare il legame tra startup, istituzioni, università e territorio per promuovere modelli collaborativi in grado di accelerare l’innovazione e valorizzare la ricerca.

sabato 31 maggio 2025

RIMINIWELLNESS 2025 ACCENDE LA FIERA E L´INTERA RIVIERA

RiminiWellness 2025 – sei grandi aree tematiche, distribuite su 30 padiglioni, con oltre 350 brand coinvolti e più di 2.000 ore di attività fisica - offre un programma ampio e trasversale. 



E con RiminiWellness OFF si estende oltre i confini del quartiere fieristico, coinvolgendo l´intera Riviera e il tessuto urbano in un palinsesto di appuntamenti diffuso che porta benessere e movimento nel cuore della città. Nel pomeriggio prende il via il primo Forum Sport e Sostenibilità, anticipato dal consueto appuntamento sugli Stati generali del Fitness e del Wellness. A metà pomeriggio verranno resi noti i risultati dell´indagine condotta dal Sole 24 Ore in collaborazione con RiminiWellness su ´Wellness, la classifica delle province Italiane´.