lunedì 20 gennaio 2025

Osimo | Michela Glorio incontra la commissaria prefettizia

Ho avuto il piacere di incontrare la Commissaria dott.ssa Grazia Branca e la sub Commissaria Raffaella Minardi. È stato un incontro cordiale e di conoscenza reciproca. La commissaria mi ha spiegato il suo ruolo tecnico e che si limiterà a potare avanti procedimenti già in corso ed avviati. Difficilmente prenderà posizioni politiche per non pesare sull’amministrazione che sarà eletta.
Tra i procedimenti in corso mi ha parlato del Piano asfalti, che partirà a breve, e mi ha confermato che l’elenco delle vie, decise a fine 2023 dell’amministrazione di cui facevo parte, non è cambiato. Mi ha spiegato, inoltre, che il bando per le associazioni, in scadenza il 31 gennaio, e che avevo sollecitato sul finire dell’anno scorso, è finanziato con fondi del bilancio 2025 e quindi per attività che si svolgeranno nell’anno in corso. Purtroppo, i fondi del 2024 sono andati persi, non essendo stati assegnati in tempo.
Ho chiesto lumi sulla partecipazione del Comune alle conferenze di servizi per l’ampliamento e trasformazione dei due impianti di biogas e mi è stato riferito che gli uffici hanno espresso le criticità rilevate e comunicato che ad oggi non c’è la conformità urbanistica per il sito di via Coppa a San Paterniano.
Infine, ho consegnato alla commissaria un documento di 18 punti, contenente le questioni aperte che ci stanno particolarmente a cuore come, ad esempio, il finanziamento di un milione e mezzo concesso da Sport e salute per il nuovo palascherma, poi il museo del Covo, dove insiste un finanziamento regionale, e la nuova scuola di Campocavallo per la quale l’amministrazione uscente ha previsto un cambio di progetto.
Nell’elenco ho inserito la riapertura del cinema Concerto per l’utilizzo da parte di associazioni cittadine, il completamento dei lavori per il ridotto del teatro La Nuova Fenice, la manutenzione straordinaria del Tiramisù.
Ho elencato anche i tanti lavori di manutenzione ordinaria da completare, da via Orti Trainani, a via Pietà, ad alcune criticità legate al patrimonio scolastico e alla gestione del territorio, come ad esempio manutenzione di fossi e alberature pericolose.
Un documento costruito assieme agli ex consiglieri di minoranza e di cui mi sono fatta portavoce.
Non c’è stato il tempo di trattare tutti gli argomenti da me segnalati ma c’è stata la promessa che il documento verrà letto. Ringrazio quindi fin da ora la commissaria per gli spunti che vorrà trarne.
Ci siamo salutate con l’augurio di una campagna elettorale corretta e nel rispetto delle regole, che mi auguro possa essere fatta, anche ad Osimo.

(Michela Glorio)

Pasticceria: fatturati in crescita e attenzione alla sostenibilità

 Nel 2023 l’andamento del comparto della pasticceria artigiana è stato positivo e sostanzialmente in linea con il 2022. Per il 2024 è atteso un miglioramento con una crescita dei fatturati del 4-5% dovuta in particolare ai dolci da ricorrenza.

Principe delle feste resta il panettone nelle sue varie proposte, che vanno dal classico a quelli con diverse farciture. In particolare, il panettone classico dovrebbe registrare un aumento delle vendite tra il 7 e il 10% rispetto al 2023. Bene anche i panettoni vegani e quelli senza glutine con una richiesta in aumento rispettivamente del 3 e del 5%.

Accanto ai dolci da ricorrenza, e in particolare ai grandi lievitati (panettone e pandoro), andamenti positivi registrano le paste fresche e i prodotti della biscotteria, della pasticceria e della confetteria.


Il settore dei dolci artigianali, dunque, tiene nonostante gli aumenti dei prezzi dovuti essenzialmente all’incremento dei costi delle materie prime: in particolare, hanno inciso le quotazioni del cacao che si sono scaricate sui prodotti al cioccolato.


In Italia sono attive oltre 17.500 pasticcerie e gelaterie artigiane con 65mila addetti. Si tratta del 20,2% del complesso delle aziende dell’artigianato alimentare. Il maggior numero è presente in Lombardia (2.266), Sicilia (1.803), Campania (1.694) e Veneto (1.482)


La tendenza del 2024 per la pasticceria italiana è stata la sostenibilità, verso la quale si dice sempre più attenta la clientela. Sempre più pasticcerie così si impegnano a utilizzare ingredienti del territorio e biologici. Attenzione a questi aspetti anche per gli imballaggi, che sempre più spesso sono in materiali ecologici e biodegradabili.

(Fonti: Confartigianato / Codacons)

Gelato artigianale, crescita e destagionalizzazione

 Nel 2024 in Europa, grazie a un incremento di circa l'1% rispetto al 2023, le vendite di gelato artigianale di tradizione italiana raggiungono gli 11 miliardi di euro (rispetto ai 10,9 miliardi nel 2023, ai 9,83 miliardi nel 2022). I due principali mercati, Italia e Germania, rimangono stabili complessivamente.

Nel Vecchio Continente si contano oltre 65.000 punti vendita e circa 300.000 addetti: per quanto riguarda i prezzi, dopo l'aumento del 10% nel 2023, quest'anno la crescita si ferma al +1%, principalmente a causa dell'adeguamento delle ultime gelaterie che avevano mantenuto i prezzi costanti nel tempo.


In Italia, nel 2024, il fatturato del settore del gelato artigianale in Italia cresce tra lo 0,5% e l’1% rispetto al 2023, sfiorando i 3 miliardi di euro, comprensivi di gelaterie, pasticcerie e bar che offrono gelato (erano 2,9 miliardi nel 2023 e 2,7 miliardi nel 2022).


Una leadership, quella italiana, che riguarda anche il settore degli ingredienti e dei semilavorati, con 65 imprese coinvolte e un fatturato 2024 pari a 1,1 miliardi di euro, stabile rispetto al 2023, con una quota export che sale al 67%. La crescita di questo settore nell’ultimo decennio, inoltre, ha portato nel corso degli anni a un costante aumento dell’occupazione e si stima che i dipendenti, tra diretti e indiretti (reti vendita), raggiungano oggi le 4.000 unità.


Anche il comparto delle macchine, vetrine e arredamenti per gelateria vede il Belpaese protagonista. Nel 2024 il giro d’affari è cresciuto del 3% raggiungendo i 670 milioni di euro, di cui €350 milioni relativi a vendite alle gelaterie artigianali. Le aziende del settore esportano oltre il 70% della produzione e danno lavoro a circa 1.500 dipendenti nella sola Italia.  L’ultimo anno, pur in presenza di diversi fattori critici, ha presentato una leggera crescita rispetto al 2023 dovuta principalmente ai mercati emergenti. Il 2025 sarà influenzato dalla nuova normativa europea su gli F-Gas e dal Piano Transizione 5.0 varato dal governo, che premia progetti di innovazione tecnologica e efficientamento energetico, il cui impatto è tuttavia ancora difficilmente stimabile. 

 

La filiera italiana nel suo complesso (gelaterie, ingredienti, macchine, attrezzature, vetrine) supera dunque nel 2024 i 4 miliardi di fatturato dando occupazione in Italia a oltre 120.000 persone.


I 39mila punti vendita presenti in Italia sono suddivisi in 9.235 gelaterie vere e proprie, 12.000 pasticcerie e circa 18.000 bar che vendono gelato artigianale. La maggiore concentrazione di gelaterie artigianali è in Lombardia, dove se ne contano 1.552 pari al 16,8% dei laboratori presenti in tutta la penisola, cui segue il Veneto con 1.180 laboratori, pari al 12,8% del totale, Emilia Romagna con 1.133 laboratori (12,3% del totale), Lazio con 963 laboratori (10,4% del totale), Piemonte con 778 laboratori (8,4%  del totale), Toscana con 727 laboratori (7,9% del totale), Sicilia con 481 laboratori (5,2% del totale) e Campania con 429 laboratori, pari al 4,6% del totale.


A livello territoriale, la spesa delle famiglie per gelati artigianali più elevata si riscontra in Lombardia con 315 milioni di euro, seguita da Lazio con 167 milioni, Veneto con 147 milioni, Emilia-Romagna con 142 milioni, Piemonte con 140 milioni Campania con 130 milioni, Sicilia con 121 milioni, Toscana con 105 milioni e Puglia con 96 milioni.


Il comparto è sempre più interessato dal fenomeno della destagionalizzazione che vede oltre il 40% delle gelaterie aperte tutto l’anno mentre le altre lavorano per non meno di 8 mesi.
Naturalmente è il periodo estivo quello di maggior consumo: circa il 90% degli italiani considera l'estate il momento perfetto per acquistarli e consumarli. Per quanto riguarda la frequenza di acquisto, l’82% lo fa uno o più volte la settimana e il 68% preferisce il prodotto artigianale rispetto a quello industriale.


Per quanto riguarda i momenti della giornata in cui gli italiani preferiscono mangiare un gelato: in prima posizione si preferisce come dolce la sera (53%), poi come spuntino pomeridiano (48%) e infine come dessert a fine pasto (38%).


I Maestri gelatieri stanno cercando di aumentare i consumi ampliando la fascia dei consumatori con nuovi prodotti che tengano conto delle nuove richieste del pubblico: in particolare, si stanno introducendo gelati più “salutistici” o a basso contenuto glicemico.

(Fonti: UIF, ACOMAG, AIG, Confartigianato, Confesercenti, FIPE-Confcommercio, Demoskopea, ISTAT, TCI)