venerdì 22 settembre 2017

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sabato 16 settembre 2017

5 giorni a 5 stelle del 15 Settembre 2017 #IlVitalizietto (VIDEO)




Con la ripresa dell'attività parlamentare ricomincia 5giornia5stelle purtroppo con una notizia infausta: tutti i parlamentari alla loro prima legislatura hanno maturato il diritto al vitalizio. Circa 1000 euro al mese a partire dal 65esimo anno di età. Un privilegio fuori dal tempo che il Partito Democratico non ha nessuna intenzione di cancellare nonostante le dichiarazioni roboanti di Renzi e dei suoi sodali in televisione. I fatti parlano chiaro: il suo partito al Senato fa melina sulla calendarizzazione della legge che li cancella (una legge presentata dal PD!) e, se ciò non bastasse, ha fatto in modo di non accettare in tempo utile le dimissioni di un suo senatore, Cuomo, ora sindaco di Portici, proprio per fargli maturare il benefit. Segno evidente che non c'è nessuna intenzione di cancellarli. Il M5S però non si arrende. Presenta domanda ai presidenti di Camera e Senato per rinunciare al vitalizio ed appena possibile, appena andrà al governo, lo cancellerà per tutti gli altri presenti, passati e futuri.


In questa settimana il MoVimento 5 Stelle si è ritrovato in piazza per appoggiare la legge anticorruzione sul whistleblowing. Ascolteremo in merito anche le parole del presidente dell'ANAC Cantone.
Spazio poi anche per il no alla Camera alla legge Fiano, definita inutile e dannosa, sul contrasto al fascismo. Proprio sullo stesso tema dedichiamo spazio alla denuncia dei senatori pentastellati circa quanto avvenuto a Carrara dove un professore liceale ha sventolato la bandiera della Repubblica di Salò sulla vetta del Sagro, tristemente famoso per un eccidio nazifascista.
Spostiamo i nostri occhi nell'aula di Strasburgo per ascoltare i portavoce del M5S interrogare l'UE circa gli eventuali accordi con i trafficanti di uomini del mediterraneo e le denunce delle violazioni dei diritti umani nel Paese africano.

Il nostro resoconto si occupa poi degli incendi boschivi degli ultimi mesi e dei possibili conflitti di interessi di chi deve spegnerli. Dei cosiddetti "ambulanti" vittime della direttiva europea, la Bolkenstein, su cui l'esecutivo si sta muovendo in tremendo ritardo nonostante gli avvertimenti dei nostri portavoce in parlamento.
Parlamento evidentemente troppo impegnato a scambiarsi favori e poltrone. Ce ne occupiamo per fare luce su quanto sta avvenendo in queste settimane per lenomine al Coni. Chiudiamo questa edizione con il caso delle uova contaminate dal Fipronil e la battaglia per la salvaguardia della nostra salute e degli alimenti che finiscono sulle nostre tavole.
I saluti finali spettano a Beppe Grillo con l'augurio di vederci tutti a Rimini il prossimo finesettimana.
(M5S Beppegrillo.it)

mercoledì 30 agosto 2017

FABIO FUCCI Sindaco M5S di Pomezia: REPUBBLICA e le falsità sugli abusi edilizi (VIDEO)




I chiarimenti dell’Amministrazione Comunale riguardanti l’articolo “Pomezia come Bagheria, un'altra sanatoria grillina. Niente ruspe e sanzioni per le palazzine fuori norma” del quotidiano la Repubblica

“Voglio precisare prima di tutto – afferma il Sindaco Fabio Fucci – che questa amministrazione comunale non hai mai proceduto a sanare abusi e/o a convalidare atti illegittimi delle precedenti amministrazioni e che in questo specifico caso hanno consentito di costruire edifici difformi nell’altezza rispetto a quanto indicato nei permessi all’epoca rilasciati.



Voglio ricordare a tutti – continua il Primo Cittadino – che si è tenuto un processo penale presso il Tribunale di Velletri e nella sentenza, per via della prescrizione, non sono state emesse condanne nei confronti dei numerosiimputati. E’ stato però ordinato che gli atti fossero trasmessi al Comune di Pomezia per le iniziative di sua competenza. La nostra Amministrazione con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 62 del 20.09.2015, ha ritenuto la modifica degli indici edilizi l’unica soluzione praticabile per risolvere la questione, valutando impraticabile la demolizione di due piani di un immobile completamente costruito ed abitato. Quali sarebbero stati gli impatti sulla sicurezza dello stabile?

Non è vero quindi che “il Tribunale invitò il Comune di Pomezia a procedere comunque per eliminare gli abusi”, come indicato nell’articolo. Nelle conclusioni della sentenza c’è scritto testualmente che si “dispone la trasmissione di copia degli atti al Sindaco del Comune di Pomezia per le determinazioni di sua competenza in ordine agli abusi”. E’ evidente che nell’articolo si voglia dare un messaggio non solo distorto, ma palesemente denigratorio dell’amministrazione comunale.

Non è vero inoltre che il Commissario ad Acta nominato da Zingaretti, presidente della Regione Lazio, durante gli accertamenti nei locali sottotetto degli edifici di Via Almirante e Via Romualdi, abbia “deciso di lasciare tutto così com’è… visto il tempo trascorso” ed anzi, lo stesso, ha redatto sei dettagliate relazioni tecniche, dove sostanzialmente spiega perché non ha ritenuto di assumere alcun provvedimento repressivo (e la legge glielo avrebbe consentito se avesse accertato illegittimità). Il personale tecnico della Regione ha quindi confermato la bontà dei provvedimenti adottati dalla nostra amministrazione. Non è chiaro quindi che tipo di “sponda” possa essere stata trovata nel Presidente della Regione Lazio Zingaretti, le cui scelte sono sempre state fermamente criticate da questa amministrazione laddove quest’ultimo si è voluto occupare del territorio pometino. 

Dov’era la solerte e attenta Regione Lazio quando in questo territorio venivano realizzati i due piani abusivi?

Se il giornalista del quotidiano la Repubblica avesse veramente e correttamente approfondito la vicenda – conclude il Sindaco - , avrebbe scoperto che i soli tre “acquirenti degli appartamenti”, con il medesimo legale, hanno proposto ricorso al Tar Lazio contro la nostra delibera n. 62 del 29.09.2015 e il provvedimento emesso da addirittura torto loro, evidenziando sostanzialmente “che ci sono fondati dubbi circa la sussistenza dell’interesse dei ricorrenti a ottenere l’annullamento dell’impugnata delibera”. Ciò significa che non è chiaro il motivo per il quale i tre acquirenti abbiano fatto il ricorso. I dubbi del Tar Lazio sono anche quelli del Comune di Pomezia e comunque, attendiamo serenamente come si pronuncerà la Procura di Roma che sembrerebbe essere stata coinvolta nella problematica.

Naturalmente si richiederà rettifica al quotidiano dei contenuti a dir poco infondati."


(Fabio Fucci Sindaco M5S di Pomezia)