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domenica 16 dicembre 2018

NOICÀTTARO | il Teatro più piccolo al Mondo (VIDEO)

RAI 1 ha raccontato una storia bellissima. 
La storia di un Teatro all'italiana, il più piccolo al Mondo, che presto sarà aperto al pubblico e restituito ai nojani
Siamo entusiasti ed emozionati anche perché questo piccolo gioiello sta incuriosendo proprio TUTTI Stiamo lavorando per connettere questa nostra realtà culturale con il resto del mondo
Ma non voglio rivelare tutto in questo post.
A breve saranno comunicate altre importanti iniziative che permetteranno alla nostra Noicàttaro di divenire un importante polo attrattivo pugliese.
Siamo entusiasti ed emozionati anche perché questo piccolo gioiello sta incuriosendo proprio TUTTI! Stiamo lavorando per connettere questa nostra realtà culturale con il resto del mondo!
Ma non voglio rivelare tutto in questo post.
A breve saranno comunicate altre importanti iniziative che permetteranno alla nostra Noicàttaro di divenire un importante polo attrattivo pugliese.
Siamo sempre più orgogliosi di rappresentare la nostra comunità. Vogliamo tramutare i sogni dei tanti, in obiettivi conseguiti, affinché il popolo nojano smetta di desiderare quello che gli spetta per meriti acquisiti e storiche tradizioni.
Noicàttaro cresce!

(Raimondo Innamorato 
Sindaco M5S Noicàttaro)







venerdì 24 febbraio 2017

Il Comune M5S di MIRA riduce il debito di 5 milioni di Euro (VIDEO)


Alvise Maniero Sindaco di Mira (VE) 

Da un lato il contenimento sui nuovi mutui, dall’altro la riduzione di quelli pregressi. Il risultato è un alleggerimento complessivo di oltre 5 milioni di euro.
I numeri dell’Amministrazione comunale di Mira parlano chiaro: all’inizio del mandato la somma dei mutui da estinguere ammontava a 20.6 milioni di euro, oggi invece si attesta a 15.6 milioni di euro. La diminuzione è del 25% circa.
A sottolinearlo con soddisfazione è l’Assessora al Bilancio, Linda Naletto: “Le politiche intraprese in questi cinque anni sul piano finanziario degli investimenti hanno consentito, nonostante le note ristrettezze dei fondi di finanziamento esterni, una complessiva riduzione del debito di 5 milioni. La quota di interessi, inoltre, è stata via via ridotta negli anni.
Nel 2015 e nel 2016 l’amministrazione ha dovuto contrarre nuovi mutui per affrontare alcune serie emergenze come quelle relative a ponti e cimiteri (362mila euro nel 2015 e 848mila euro nel 2016). Nonostante tale esigenza, però, l’ammontare complessivo del debito denota comunque una tendenza alla progressiva riduzione”.

“Ecco un’altra eredità che lasciamo – evidenzia con orgoglio il sindaco Alvise Maniero - Non solo abbiamo introdotto il nuovo sistema di raccolta che ha consentito grazie all’impegno di tutti di ridurre del 20% la quantità complessiva dei rifiuti prodotti, ma lasciamo pure un debito nettamente inferiore rispetto a quello che abbiamo trovato. Per affrontare situazioni di emergenza come quelle relative alla necessità di trovare nuovi spazi nei cimiteri abbiamo utilizzato qualunque tipo di strumento inclusi i mutui, eppure dopo cinque anni il risultato è molto positivo. Governare significa pensare al domani – conclude il sindaco -. Noi non ipotechiamo il futuro di chi ci sarà dopo di noi, ma anzi lasciamo meno debiti di quanti ne abbiamo trovati”.
Alla riduzione dei mutui si aggiunge anche quella di moltissime spese. Esempi sono il taglio di 38.000 euro annui sulle spese telefoniche, il 30% dei dirigenti in meno e il dimezzamento del costo dello staff del sindaco. L’amministrazione ha ottenuto molti risparmi mettendo a gara diversi importanti servizi ed è stata avviata una concreta lotta all’evasione dei buoni-pasto ottenendo come risultato una riduzione dell’evasione di circa il 70%.

lunedì 6 febbraio 2017

Luca Telese, la bufala della polizza di Virginia Raggi (VIDEO)

Ecco come è scattato il tritacarne per scatenare una tempesta di fango



Dunque, ricapitolando: nessuna "provvista". Nessuna possibilità di incassare il denaro se non in caso morte. Nessuna provenienza illecita dei fondi che Salvatore Romeo investiva nelle sue polizze. Nessuna ipotesi coreutica. Nessuna partita di giro. Nulla di quello che ci era stato detto ieri - per sintetizzare brutalmente era vero. Ma, intanto, la pioggia degli schizzi di fango si è abbattuta su Virginia Raggi con l'obiettivo di inzaccherarla.
L'incredibile vicenda mediatico-giudiziaria dell'interrogatorio del sindaco di Roma andrebbe studiata nel dettaglio, per capirne bene lo svolgimento.  La Raggi giovedì è uscita da un interrogatorio di otto ore solo a mezzanotte. Le domande e le ipotesi accusatorie hanno iniziato a piovere su giornali e agenzie alle sette di sera, in tempo per i telegiornali e per riempire i titoli dei giornali di venerdì.





La smentita decisiva degli inquirenti ("Non c'è nessuna ipotesi di reato") è arrivata solo venerdì a mezzogiorno. Romeo ha potuto vergare un suo messaggio su Facebook solo poco dopo ("i premi scattavano solo in caso morte, non ho moglie ne figli, solo in quella eventualità avevo destinato le somme ai miei amici"). Ma siccome su questo sito lo abbiamo già scritto ieri, quando questa manovra già puzzava di bruciato, dobbiamo ripeterlo a maggior ragione oggi. È ovvio che se la Procura arriva ad  interrogare il sindaco della Capitale d'Itali su alcune polizze sospette ha già fatto almeno tre verifiche: 1) Quali sono le clausole della polizza 2) da dove arrivano i soldi della polizza 3) chi ne beneficia e a che condizioni.
Tutti i giornali italiani (compreso il Fatto) ieri sono stati messi al corrente delle ipotesi più truci ("provviste" illecite, finalità correttive, partite di giro con pagamento differito, finanziamento occulto). Ma nessun giornale è stato messo al corrente che queste ipotesi erano già state verificate e scartate. Il quarto grado a Virginia Raggi, dunque, ci dicono i giornali di oggi, non ha prodotto causalmente una pioggia di fango. È stato costruito a tavolino per questo: la risposta della Raggi - ci dice il comunicato degli stessi inquirenti, non le ipotesi difensive dei grillini - era del tutto ininfluente.
Allora la domanda che bisognava porsi ieri (e a maggior ragione oggi) tutto questo è normale? Solo carta per incartare il pesce? Tutto quello che è stato scritto venerdì scorre tranquillamente come l'acqua? E cosa dire - per fare solo un esempio - dei quattro pezzi mandati in onda dal Tg1 per otto minuti di puntata, come se si trattasse del  watergate? Sono quasi stupito della remissività dei grillini, solitamente prodighi di insulti contro la stampa e i presunti "giornalai" assassini o corrotti.

Ma la riflessione da fare riguarda noi, i media. Possiamo davvero scrivere una cosa, e il suo esatto contrario, in meno di 12 ore, e non porci nemmeno una domanda? Non giustificare nulla ai lettori? Magari domani qualcuno dimostrerà che Virginia Raggi è corrotta, e allora saremo implacabili, come sempre. Ma finché questo non accade, fino a prova contraria, dobbiamo prendere atto - a prescindere dalle nostre simpatie politiche - che il tritacarne mediatico di giovedì sera è una pagina oscura.
È qui va aggiunta una cosa grave sui colleghi della giudiziaria: ma il giorno dopo, quando  ti rendi conto di aver scritto sotto dettatura, di aver raccolto una polpetta avvelenata, quando sai matematicamente di essere stato usato, per chissà quali motivi. Quando sei certo che Marra non era indagato, che le polizze non erano la "provvista" dello studio Previti, non erano i finanziamenti di Al Capone, non erano un beneamato cavolo. Non ritieni di doverlo scrivere? Meditate, gente, meditate.
di Luca Telese

giovedì 1 settembre 2016

Virginia Raggi (M5S) Roma e la trasparenza del Movimento




Trasparenza. È uno dei valori che ci contraddistingue e che perseguiamo. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere un parere all'ANAC, l'Autorità Nazionale Anticorruzione, su tutte le nomine fatte finora dalla Giunta. Una richiesta per garantire il massimo della trasparenza: il "palazzo" deve essere di vetro, tutti i cittadini devono poter vedere cosa accade dentro. Questo è il M5S.
Sulla base di due pareri contrastanti, ci siamo rivolti all'ANAC che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della Dott.ssa Carla Romana Raineri a Capo di Gabinetto va rivista in quanto "la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l'articolo 90 TUEL" e "l'applicazione, al caso di specie, dell'articolo 110 TUEL è da ritenersi impropria". Ne prendiamo atto.
Arrivano anche le dimissioni dell'assessore al bilancio Marcello Minenna che nelle prossime ore renderà pubbliche le sue motivazioni.

Conseguentemente, sarà predisposta l'ordinanza di revoca.
(Virginia Raggi Sindaco M5S di Roma)


giovedì 7 gennaio 2016

Tutta la verità sul Comune 5 Stelle di Quarto



1) E' vero che un consigliere M5S è stato indagato dalla DDA?
Sì, ma va precisato che l’ex consigliere De Robbio è stato espulso dal MoVimento 5 Stelle il 14 dicembre 2015 per comportamenti palesemente non conformi al programma, una decina di giorni prima che ricevesse l'avviso di garanzia.
2) E’ vero che i voti raccolti dall’ ex consigliere De Robbio sono stati determinanti per la vittoria a Quarto?
No è falso. Il M5S ha vinto con il 70.79% dei voti pari a 9.744 preferenze contro i 4.020 degli avversari. L’ex consigliere De Robbio ha raccolto 840 voti.
3) E’ vero che il Sindaco ha ceduto alle richieste dell'ex consigliere De Robbio sullo stadio?
No. Le ha respinte facendo sì che rimanesse in mani pubbliche anziché in mani private.
4) È vero che la camorra condiziona il M5S di Quarto?
Assolutamente no. Le indagini dimostrano che il sindaco e l’amministrazione sono parte lesa e non hanno mai ceduto alle pressioni politiche avanzate dall’ex consigliere De Robbio.
5) Il sindaco non ha mai ceduto alle richieste dell’ex consigliere?
Assolutamente no. Il sindaco si oppose anche alla sua nomina a presidente del consiglio Comunale di Quarto nonostante fosse il più votato.
6) E’ vero che il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo è indagata?
No, è parte lesa.
7) Perchè il Sindaco non ha denunciato l’ex consigliere?
Perchè non si è mai manifestata una minaccia tale da evidenziare un reato penale nei suoi confronti ma solo pressioni e richieste di tipo politico. Pressioni e richieste politiche che sono sempre state respinte dal sindaco e l'amministrazione di Quarto, in quanto non in linea con il M5S, il suo programma ed i suoi valori.
8) Il sindaco Capuozzo si è resa disponibile ad essere ascoltata dalla Commissione Antimafia?
Assolutamente sì. Il M5S dal primo momento si è reso totalmente disponibile affinchè l’argomento venisse affrontato in antimafia ascoltando anche il sindaco di Quarto.

 

domenica 6 dicembre 2015

Filippo Nogarin Sindaco M5S di Livorno, risponde alle accuse de L'UNITA'



Carissimo De Angelis,
mi vedo costretto a rispondere all’articolo di Maddalena Carlino pubblicato su l’Unità di sabato 5 dicembre, secondo il quale il sottoscritto non avrebbe pagato la tassa per i rifiuti per un appartamento che ho affittato a cavallo tra il 2014 e il 2015.
Così fosse non solamente avrei contribuito, seppur nel mio piccolo, al dissesto di AAMPS, ma secondo la giornalista non sarei degno e credibile per poter continuare a rivestire l’incarico di sindaco di Livorno.

Mi spiace davvero tanto deludere i lettori dell’Unità, perché non spettava al sottoscritto il pagamento della tassa dei rifiuti, in quanto “ai sensi dell’art.14 DL 201/2011, convertito in L. 214/2011 (istitutivo della tares) al comma 6 in caso di utilizzo temporaneo di durata non superiore a 6 mesi nel corso dello stesso anno solare, il tributo è dovuto soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà usufrutto uso abitazione superficie”.
Il locale è stato da me affittato per 5 mesi nel 2014 e altrettanti nel 2015, e, in base a quanto sopra riportato, è rimasto quindi a carico del locatore il quale, diversamente, avrebbe dovuto fare la dichiarazione all'ufficio tributi già a gennaio 2015; ho provveduto a disdettare il contratto a maggio.
Ad essere pignolo in ogni caso non avrei gravato sulle casse di AAMPS ma del Comune stesso in quanto spetta all’Amministrazione Comunale riscuotere la tassa dei rifiuti per poi pagare quanto previsto dal contratto di servizio.
Dispiace vedere il quotidiano fondato da Antonio Gramsci pubblicare articoli infamanti da vera e propria macchina del fango, senza neppure avere la compiacenza di verificare le fonti.
È un curioso modo di fare giornalismo il vostro, perché tutto sommato, sarebbe bastato fare una telefonata, invece di farci un articolo in prima pagina.

       Filippo Nogarin
Sindaco M5S di Livorno