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giovedì 6 gennaio 2022

Approvato decreto, obbligo vaccino per over 50

Mediazione su negozi, basterà Green Pass base 



Consiglio dei Ministri : approva decreto, obbligo vaccino per over 50 E super pass al lavoro.
Mediazione su negozi, basterà quello base
- ROMA, 05 GEN -
Obbligo di vaccino per gli over 50, che potranno andare al lavoro solo se immunizzati o guariti dal #Covid.
Il governo approva l'ennesimo provvedimento per tentare di fermare la crescita senza fine dei contagi - anche oggi 189mila casi, record dall'inizio della pandemia - ma la maggioranza si divide sull'introduzione dell'obbligo del super pass per accedere ai servizi o entrare nei negozi, con la Lega che dopo aver minacciato l'astensione deve incassare la 'linea' imposta del premier Mario Draghi sull'obbligo vaccinale ma ottiene la modifica della norma prevista dalla bozza entrata in Consiglio dei ministri:
per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il pass base. Il nuovo decreto passa dunque all'unanimità, ma arriva al termine di una giornata tesa tra i partiti nella quale le posizioni sono rimaste quelle già emerse nei giorni scorsi.
Pd, Forza Italia, Italia Viva e il ministro della Salute Roberto Speranza erano per per estendere l'obbligo vaccinale a tutti i lavoratori mentre sul fronte opposto si è ricreato l'asse Lega-Cinquestelle che diede vita al governo gialloverde.
Senza un punto d'incontro è stato il premier #MarioDraghi a trovare una via d'uscita:
prima ha imposto, contro la volontà della Lega, l'obbligo vaccinale per tutti gli italiani che hanno più di 50 anni, una scelta che non è un "compromesso politico", spiegano fonti di governo ma che serve a ridurre le ospedalizzazioni, visto che sono proprio quelle le classi di età più ricorrenti nelle terapie intensive e nei reparti Covid.
E poi ha avallato il compromesso per evitare l'astensione dei ministri di Matteo Salvini:
per accedere ai servizi alla persona - dunque parrucchieri ed estetisti - agli uffici pubblici, servizi bancari, postali e finanziari, nei centri commerciali e nei negozi, ad eccezione di quelli "necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie delle persone", basterà il green pass base (quindi ottenibile anche con tampone) e non quello rafforzato, come era previsto dalla bozza del decreto.
Una misura che, di fatto, avrebbe lasciato ai no vax la possibilità di andare solo in farmacia o nei supermercati. Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l'obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l'esenzione solo per chi ha un certificato medico.
Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. La bozza del decreto non prevede però sanzioni e dunque bisognerà capire come si farà ad imporre l'obbligo. Ma per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il super green pass. Una misura che vale sia per il settore privato che pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati.
La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo.


Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro e chi non ha il super pass sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, "con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari", ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque "altro compenso o emolumento comunque denominato".
Le imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato. In questo caso sono previste sanzioni: chi entra in un luogo di lavoro e non ha il super pass incorre in una sanzione erogata dal prefetto che va da 600 a 1.500 euro.
E tornerà anche l'uso massiccio dello #SmartWorking: i ministri Brunetta e Orlando hanno firmato la circolare nella quale si sensibilizzano le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a utilizzare pienamente lo strumento.
Con il decreto il governo modifica anche la gestione dei casi covid a scuola. In quelle dell'infanzia, con un positivo si va in quarantena per 10 giorni

Fonte (ANSA)


sabato 13 marzo 2021

Rossini (M5S) Piano vaccini - Accordata la priorità per caregiver e genitori di minori disabili


“Orgoglioso di aver dato una mano. 
Vittoria importantissima per tutti i bambini fragili”.



È arrivata la tanto attesa la risposta dal Ministero della Salute: sono uscite le nuove linee guida per la campagna vaccinale. La grande novità è l’allargamento dell’accesso prioritario al vaccino anche ai caregiver e ai genitori delle persone con disabilità o patologie gravi. A quanto si legge nella nuova versione del documento adesso è prevista in via prioritaria “la vaccinazione deisoggetti over 80 e dei soggetti con elevata fragilità [...], dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari”.


A dare la bella notizia Roberto Rossini, il deputato fanese del Movimento 5 stelle, segretario
della Commissione Difesa, che si era interessato alla questione e si era fatto portavoce delle
istanze dei tanti genitori di bambini con disabilità che avevano dichiarato tutta la loro preoccupazione per il mancato inserimento tra le categorie prioritarie, nonostante la delicata situazione che vivono in casa. 

«Quello della tutela dei bambini fragili - afferma Rossini - è un problema molto serio, al quale non potevamo rimanere indifferenti. Questi bambini, pur rientrando nella categoria di persone “estremamente vulnerabili”, non hanno accesso al vaccino, visto il limite di età a 16 anni. Limitazione che però comporta un alto rischio contagio, se nemmeno chi si occupa di assisterli e vive con loro è stato vaccinato. 
Una mancanza grave, un paradosso che andava risolto al più presto».


Questa, in sintesi, la questione. Quindi l’unica soluzione possibile per tutelare questi bambini era permettere ai loro genitori di avere accesso al vaccino in via prioritaria. Richiesta avanzata in prima persona dal deputato Rossini direttamente al nuovo commissario straordinario per il Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo. 

«La settimana scorsa - spiega il deputato - avevo segnalato la problematica al commissario Figliuolo, che ha subito riportato la mia segnalazione al ministro Speranza. Eravamo in attesa della risposta del Ministero e finalmente è arrivata. Sono orgoglioso di essere riuscito a dare una mano a chi ha bisogno. Questa è una vittoria importantissima per tutti i bambini fragili e le loro famiglie».

(On. Roberto Rossini – MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati – segretario IV Commissione Difesa)

domenica 8 marzo 2020

M5S | il Corona Virus a livello informatico | Covid-19

Da oggi sul sito del Ministero della Salute e della Protezione Civile sono disponibili tutti i dati ufficiali aggiornati sul Covid-19, 
il cosiddetto Coronavirus. 

Una mappa interattiva dettagliata con informazioni approfondite, disponibili e liberamente utilizzabili da tutti.
Sembrerà strano, ma finora le informazioni ufficiali pubblicate sui siti istituzionali non sono stati dati fruibili dai cittadini, ma solo documenti PDF di resoconti giornalieri, di carattere perlopiù
nazionale con alcuni dettagli regionali e altri di livello provinciale. Senza la possibilità di poter usufruire a livello informatico delle informazioni messe a disposizione. 
Dati, quindi, da cui è quasi impossibile estrarre informazioni.

Sono intervenuti sulla questione i deputati del Movimento 5 stelle Paolo Giuliodori, Luca Carabetta e Roberto Rossini. 

«Ci è stato sollevato il problema della fruibilità dei dati pubblicati
dal Ministero della Salute e della Protezione Civile. 
I dati ufficiali pubblicati - spiegano i deputati - non sono in formato machine readable, non sono cioè direttamente accessibili da sistemi automatici di elaborazione e rappresentazione dei dati. 
In pratica non sono trasferibili sui vari programmi per computer con cui lavorare sui dati.

Ma parliamo di informazioni di fondamentale interesse pubblico, quindi è necessario che siano resi disponibili in modo dati
completi, disaggregati il più possibile e aggiornati quotidianamente. Sarebbe auspicabile anche una licenza aperta».

Dall’inizio della diffusione del Coronavirus in Italia giornalisti, scienziati, ricercatori, enti, addetti ai lavori hanno utilizzato i dati sulla diffusione del fenomeno, per creare grafici, mappe, report, analisi, statistiche, previsioni. Sempre, ci auguriamo, partendo da dati ufficiali. Solo che è molto complicato riuscire a farlo se i dati non sono abbastanza esaustivi e liberamente utilizzabili. 


È difficile valutare le variazioni nel tempo o fare aggiornamenti giornalieri dettagliati, cosa fondamentale per tracciare l’evoluzione e la diffusione a livello capillare del fenomeno.

Grazie alla pronta collaborazione con il Ministero per l’Innovazione e il ministro Paola Pisano, da oggi è possibile l’accesso automatico a tutti i dati ufficiali sul Covid-19. 
Una conquista non di poco conto, perché possono essere sfruttati per fornire servizi, infografiche, statistiche, analisi dettagliate e puntuali sul fenomeno, molto utili ai cittadini per avere una maggiore comprensione della reale entità dell’epidemia.