giovedì 3 aprile 2025

Marta Ruggeri M5S Marche | faremo accordi sul programma e non verso la persona

 La giunta Acquaroli, come il governo Meloni, sta mettendo l'Italia e le Marche in grande difficoltà, tra scelte non fatte, promesse non mantenute e soluzioni non trovate.

Sulla base di questa consapevolezza e sul proficuo dialogo costruito in 5 anni in Regione, siamo consapevoli della necessità di costruire un nuovo progetto per le Marche con cui presentarci ai tanti Marchigiani delusi. Per questo ribadiamo che il dialogo c'è, i confronti sono in corso perchè sul bisogno di una netta discontinuità dal passato siamo tutti d'accordo.

Gli step saranno la definizione di un programma, l'individuazione di una cornice politica coerente e poi, se tutti d'accordo, dopo la sottoscrizione di questo progetto, ci sarà la scelta in accordo tra tutti, di una figura che possa garantire forze politiche e cittadini dell'attuazione di un progetto nuovo.

Come ricordiamo da tempo e confermato dai colleghi del PD, siamo ancora al primo punto ma disponibili a lavorare per arrivare ad un finale che decideremo insieme e solo al termine di questo percorso.

Un obiettivo che probabilmente turba i sonni della destra regionale, ben consapevole del grosso dissenso che ha creato in questi 5 anni di nulla e "di peggio", a partire dai fallimenti della sanità Marchigiana.

martedì 1 aprile 2025

Michela Glorio | Gli avversari tentano un accordo di potere

 Le mie parole di domenica hanno dato una sveglia ai miei avversari.

Finalmente ufficializzano le loro candidature, dopo che per mesi si sono prima politicamente accoltellati fino al commissariamento e poi, come se niente fosse, hanno tentato un accordo di potere.



Fallito l’accordo, adesso sono tutti candidati. Buon per loro. Noi andiamo avanti senza paura.
Sono l'unica candidata che non ha problemi a mostrare la faccia in tutte e 17 le frazioni.
Sono l'unica candidata che, mentre gli altri provano accordicchi in zona Cesarini, ho già finito il primo giro di cammino e di ascolto in tutte le parti della nostra Osimo.
La mia è una candidatura popolare, nel senso letterale. Fatta cioè di persone, reali, che hanno a cuore una sola cosa: il bene di Osimo.
Ho un messaggio per i protagonisti di un anno fa che sono responsabili del disastro che è costato un commissariamento: non ve lo permetteremo più.
Che lo vogliate o meno, a Osimo torna la primavera. La faremo tornare tutte e tutti insieme. Uniti e coesi fino alla meta.
Ps: l’anno scorso ci avete copiato il programma, quest’anno iniziate dall’abbigliamento?

Le elezioni amministrative del 25 e 26 Maggio arrivano dopo le dimissioni del SINDACO Francesco Pirani che in 6 mesi non è riuscito a governare la Città di OSIMO portando il Comune al commissariamento, adesso ci riprova.

martedì 25 marzo 2025

Meloni e Crosetto hanno ordinato altre due fregate lanciamissili

 Il suo slogan "Pronti!" evidentemente si riferiva alla guerra e a finanziare armi.

Sapete quanto sta spendendo il suo Governo in armi? 30 miliardi !


Nel dettaglio:

- Meloni e Crosetto hanno ordinato una cinquantina (49 per la precisione) di nuovi aerei da guerra, tra F-35 e Typhoon, per un costo complessivo di 14,5 miliardi: ognuno costerà quasi 300 milioni di euro, più del costo (266 milioni) del nuovo avveniristico Policlinico di Milano da 900 posti.

Immaginiamo come cambierebbe la vita e la salute degli italiani con oltre cinquanta di questi mega-ospedali sparsi nel Paese, uno in ogni capoluogo italiano di oltre centomila abitanti

- Meloni e Crosetto hanno ordinato oltre 270 nuovi carri armati Panther per un costo complessivo di 8,3 miliardi: con la stessa cifra lo Stato potrebbe coprire le spese di 4 milioni di famiglie italiane per l’assistenza di anziani non autosufficienti.

Ognuno di questi nuovi cingolati costerà 30 milioni di euro: gli stessi soldi con cui il Comune di Bologna costruirà quattro nuove scuole per circa 1.400 alunni o con cui il Comune di Castel Volturno costruirà la nuova cittadella scolastica per 1.800 alunni. Con un solo carro armato!

- Meloni e Crosetto hanno ordinato altre due fregate lanciamissili Fremm (oltre alle dieci già acquistate) e altri due sottomarini U-212 (oltre ai sei già operativi) per 3,2 miliardi di euro: la stessa cifra che il governo ha tagliato in manovra alle opere pubbliche dei Comuni con gravi ricadute sull’edilizia scolastica e sanitaria e non solo.

Contando anche gli altri programmi di riarmo della Marina (tra bombe e missili per aerei ed elicotteri, droni navali e altre unità navali di supporto) superiamo i 4,6 miliardi, pari al taglio in manovra al fondo automotive a favore del fondo armi – secondo una logica perversa che oggi emerge alla luce del folle piano di conversione bellica del settore.
E tanti saluti alla pace...

(Barbara Floridia)