lunedì 23 gennaio 2017
Alessandro Di Battista (M5S) L'Italia una Repubblica fondata sulla precarietà
Nel 2016 sono stati venduti in Italia 134 milioni di voucher. I voucher sono i buoni-lavoro da 10 euro che stanno trasformando una Repubblica fondata - in teoria - sul lavoro nella Repubblica della precarietà. I poveri aumentano ogni giorni, qui da noi e nel mondo intero. In Italia, dati relativi al 2016, i primi 7 miliardari detengono una ricchezza superiore a quella del 30% più povero del Paese. Nel mondo 8 uomini, da soli, vantano quasi 430 miliardi di dollari di patrimonio personale, la stessa ricchezza in mano alla metà più povera del pianeta: 3,6 miliardi di persone. Queste sono le conseguenze del libero mercato che libero non è mai, della globalizzazione senza regole e del nuovo nemico: il capitalismo finanziario. Ogni giorno ascoltiamo storie drammatiche, i licenziamenti in Almaviva, decine di migliaia di giovani che fuggono, pensionati che campano con 440 euro al mese. Tra l'altro si assiste ad un fenomeno nuovo: i poveri che lavorano! Un tempo i poveri erano soprattutto i disoccupati, oggi, secondo un rapporto della Caritas, i “nuovi poveri” sono i giovani lavoratori.
Ragazzi e ragazze che hanno studiato, che hanno faticato per trovare un lavoro, che escono di casa presto e tornano tardi e che rinunciano a una pizza con gli amici perché non possono permettersela. Non c'è altra soluzione al di fuori del reddito di cittadinanza! Vi prego, non collegatelo all'assistenzialismo, non è così. Si tratta di un diritto, perché molti lavori spariranno da qui a 10 anni e molti studenti si stanno preparando a lavori che, una volta laureati, forse non ci saranno più. E' il reddito che ti permette di stare dentro o ai margini di una società ed è il reddito di cittadinanza lo strumento per non dover cedere di fronte ai ricatti di datori di lavoro senza scrupoli. Io sto pensando ad ogni idea possibile e immaginabile per far passare questo tema, vi proporrò iniziative di vario tipo. Anche qualcosa mai fatto prima. Per stare insieme (ne abbiamo tutti un gran bisogno), per “alzarsi dal divano” e per portare avanti una battaglia di civiltà. A riveder le stelle!
sabato 21 gennaio 2017
Attentato in Libia: Minniti ritiri diplomatici
Un'autobomba è esplosa di fronte al ministero della Pianificazione a Tripoli, in una zona della capitale libica vicina all'ambasciata italiana.
Dal giorno dell'annuncio della sua riapertura noi del M5S chiediamo a Minniti di tornare sui suoi passi perché si sta giocando con la vita del corpo diplomatico e dei carabinieri in loco dando, inoltre, un segnale politico drammaticamente sbagliato.
In Libia, infatti, nessuno riconosce l'autorità di Al-Serraj dato che il paese è controllato per l'80% dal duo Haftar/Ghwell (pozzi di petrolio inclusi).
In poche parole, veniamo percepiti come coloro che sostengono l'invasore.
Gentiloni ritiri subito la delegazione diplomatica e faccia di tutto per allargare il confronto a tutti gli attori libici sotto la guida del Presidente Al-Thani prima che scorra sangue italiano sotto la sua responsabilità.
Sarebbe intollerabile.
(Manlio Di Stefano M5S Camera)
martedì 17 gennaio 2017
Anche TRUMP vuole rivedere la Nato
Il Presidente americano, in un'intervista alla tedesca Bild, ha commentato così sulla NATO:
"È obsoleta, prima perché venne disegnata molti, molti anni fa, poi perché gli stati membro non stanno pagando quanto dovrebbero e, inoltre, perché non contrasta il terrorismo".
Ora mi aspetto che tutti i grandi strateghi italiani, legati a doppio filo a concetti e scenari post bellici, si scatenino contro Trump come hanno fatto in questi giorni con me.
Ma come, il Presidente del Paese che più di ogni altro rappresenta la NATO ne parla così?
Ne ho lette e sentite di ogni, il tabù della NATO in Italia non l'aveva mai affrontato nessuno prima di noi o meglio, chi l'ha fatto l'ha sempre gestito con una logica utopistica del tutto o niente.
Noi abbiamo le idee molto chiare, sappiamo cosa serve in alternativa o, in caso di permanenza, sappiamo quali limiti l'Italia dovrà imporre alla sua partecipazione.
Ce ne sentirete parlare nel dettaglio nei mesi che verranno sia perché quest'argomento farà parte del programma Esteri e Difesa per le elezioni del 2018 sia perché arriverà in aula la legge di iniziativa popolare sulle basi e servitù militari che abbiamo portato avanti alla Camera dei Deputati.
Il mondo sta cambiando giorno dopo giorno, da oriente a occidente arrivano spallate poderose allo status quo in ogni suo ambito, noi siamo parte di tutto questo e lo facciamo con l'obiettivo di migliorare la vita degli italiani e il loro benessere.
È solo questione di tempo...
(Manlio Di Stefano M5S Camera)
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