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mercoledì 8 giugno 2016

21 milioni di euro è il risarcimento per Mafia Capitale



Roma - Guai in arrivo sul fronte contabile per 21 persone tra amministratori, dipendenti pubblici o dipendenti di societa' in totale controllo pubblico, attualmente sotto processo a Rebibbia per 'Mafia Capitale' oppure solo toccati dalla maxi-inchiesta della Procura di Roma sull'associazione per delinquere, guidata dall'ex Nar Massimo Carminati e dal 'ras' delle cooperative Salvatore Buzzi, che per anni ha saputo gestire e controllare attivita' economiche, appalti e servizi. Stavolta e' la Corte dei Conti a battere cassa chiedendo un risarcimento di quasi 21 milioni di euro a coloro che, a vario titolo, sono ritenuti responsabili di quel "quadro allarmante di sistematica violazione delle ordinarie regole della corretta e sana gestione della cosa pubblica capitolina", come e' emerso dagli atti giudiziari. L'invito a dedurre, atto che consente ai diretti interessati di replicare alle contestazioni contabili entro trenta giorni, chiama in causa, tra gli altri, ex dirigenti Ama, come Franco Panzironi e Giovanni Fiscon, ex dirigenti di Eur spa, e poi ex funzionari del Dipartimento Ambiente e del Dipartimento Servizi sociali, l'ex presidente del Municipio di Ostia Andrea Tassone, ed esponenti politici come Daniele Ozzimo, Pierpaolo Pedetti, Giordano Tredicine, Luca Gramazio e Mirko Coratti. Sono loro, si legge nel documento di oltre 20 pagine, che devono essere chiamati a rispondere davanti alla competente sezione giurisdizionale della Corte dei Conti dei "danni procurati a titolo doloso alle pubbliche finanze" e, in particolare, per aver svolto attivita' "finalizzate a facilitare l'aggiudicazione di gare a favore di soggetti economici appartenenti al sodalizio criminale 'Mafia Capitale', a concorrere alla formazione del consenso politico ed istituzionale necessario alla nomina/conferma ai vertici di singoli apparati amministrativi di soggetti graditi al sodalizio e viceversa per la rimozione di quelli non graditi e ad alterare, nel complesso, il regolare svolgimento dell'azione amministrativa in favore di interessi privati anche in settori amministrativi volti alla cura del disagio sociale ed economico".