Una donazione del Movimento ha contribuito a far sì che moglie e figli del muratore suicida tornassero in possesso dell’appartamento venduto all’asta. “La prima casa non si tocca”. Il Movimento 5 stelle all’Ars incontra i giornalisti davanti alla Casa della famiglia di Giovanni Guarascio, il muratore di 64 anni, deceduto per essersi dato fuoco per evitare lo sfratto dalla sua abitazione di via Brescia a Vittoria, costruita dallo stesso muratore dopo tanti anni di sacrifici. Saranno spiegati i dettagli dell’operazione che, grazie all’intervento del M5S, ha portato i familiari del suicida a rientrare in possesso dell’appartamento, finito all’asta per un piccolo debito. La donazione dei deputati, che per contribuire i maniera determinante all’acquisto hanno messo a disposizione una parte delle somme cui rinunciano mensilmente, è altamente simbolica, serve infatti ad accendere i riflettori sulla legge voto sull’impignorabilità della prima casa, fortemente voluta dal M5S (prima firmataria è la parlamentare Cinquestelle Vanessa Ferreri) attualmente ferma al Senato. La legge è stata approvata all’unanimità dall’Ars il 22 ottobre del 2014, ma da allora ha fatto pochissima strada a Roma. “E’ ora – dicono i deputati Cinquestelle – che la legge metta il turbo”.
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