sabato 11 giugno 2016

Fassino VS Appendino confronto SkyTG24 Torino (VIDEO)






venerdì 10 giugno 2016

Irregolarità sulla << reggia >> di Roberto Giachetti



Dopo i manifesti abusivi anche la casa abusiva. O almeno quasi. Perché Roberto Giachetti, che si candida a diventare sindaco di Roma col Pd, nonostante si sia riempito la bocca di parole come trasparenza e legalità è il primo a infrangere le regole e a vivere alle spalle dello Stato.

Vi ricordate al confronto tv di Sky quando aveva detto di possedere due casaletti a Subiaco? Ma sì, poca roba, che saranno mai due casaletti a Subiaco. Se poi somigliano a una villa con piscina e due fabbricati per un’estensione di oltre 650 metri quadrati, aò, pazienza.

Però qui gatta ci cova, signori miei. A parte la storiella del vincolo di area boscata, che Giachetti ha spiegato a stento, ci sono un altro paio di cosette che il vicepresidente della Camera dovrebbe spiegare ai romani.

1. Perché il suo villone Giachetti invece di accatastarlo come villa (categoria A8 al catasto fabbricati) lo accatasta in un caso come "casa popolare" (A4, Imu esente), in un altro come "abitazione residenziale" (A2) e in altro ancora come "magazzino" (sono tre edifici in tutto). Peraltro un "magazzino", sia chiaro, di 300 mq di locali adibiti ad impianti per la villa e dunque trattasi di locali a servizio dell'unita abitative, altro che magazzino.

2. Perché il parco che circonda la sua "reggia" è accatastato come terreno agricolo? Giachetti fa mica il coltivatore?

3. Perché la piscina non risulta accatastata? Forse perché se l'accatastasse determinerebbe il cambio di classamento in A8 in automatico non potendo un'abitazione popolare avere la piscina?

4. Perché uno dei due casaletti presenta 5 camere, 5 bagni e 5 ingressi indipendenti. Curioso, no? Nemmeno fosse un B&B...

Ah, infine, un'ultima cosa. Proprio una cosetta, eh, perché a noi risulta che con tutto questo accrocco di furbate Giachetti oggi paga solo 1/3 dell'Imu che dovrebbe pagare, ovvero circa 1300 euro l'anno invece di 4500.

Avete capito l'uomo che ha una storia? l'uomo delle liste all'antimafia? l'uomo in motorino (ma che sembra un'astronave)? Fa tanto la predica, si erge a cattedra morale del bene comune e poi la fa sotto il naso ai cittadini.

Per non ricordare che da quando fa politica il piddino de noantri si è messo in tasca più di 3 milioni di euro di fondi pubblici, votando sì alla Fornero, votando sì all'abolizione dell'articolo 18, mandando in strada migliaia di famiglie e pensionati. Vabbè, ma che volemo fa, magari pure lui c'ha la sindrome del marchese del Grillo: "Io so io e voi non siete un...".

(M5S Roma) Occhio però, caro Giachetti, che la vita è una ruota...

mercoledì 8 giugno 2016

21 milioni di euro è il risarcimento per Mafia Capitale



Roma - Guai in arrivo sul fronte contabile per 21 persone tra amministratori, dipendenti pubblici o dipendenti di societa' in totale controllo pubblico, attualmente sotto processo a Rebibbia per 'Mafia Capitale' oppure solo toccati dalla maxi-inchiesta della Procura di Roma sull'associazione per delinquere, guidata dall'ex Nar Massimo Carminati e dal 'ras' delle cooperative Salvatore Buzzi, che per anni ha saputo gestire e controllare attivita' economiche, appalti e servizi. Stavolta e' la Corte dei Conti a battere cassa chiedendo un risarcimento di quasi 21 milioni di euro a coloro che, a vario titolo, sono ritenuti responsabili di quel "quadro allarmante di sistematica violazione delle ordinarie regole della corretta e sana gestione della cosa pubblica capitolina", come e' emerso dagli atti giudiziari. L'invito a dedurre, atto che consente ai diretti interessati di replicare alle contestazioni contabili entro trenta giorni, chiama in causa, tra gli altri, ex dirigenti Ama, come Franco Panzironi e Giovanni Fiscon, ex dirigenti di Eur spa, e poi ex funzionari del Dipartimento Ambiente e del Dipartimento Servizi sociali, l'ex presidente del Municipio di Ostia Andrea Tassone, ed esponenti politici come Daniele Ozzimo, Pierpaolo Pedetti, Giordano Tredicine, Luca Gramazio e Mirko Coratti. Sono loro, si legge nel documento di oltre 20 pagine, che devono essere chiamati a rispondere davanti alla competente sezione giurisdizionale della Corte dei Conti dei "danni procurati a titolo doloso alle pubbliche finanze" e, in particolare, per aver svolto attivita' "finalizzate a facilitare l'aggiudicazione di gare a favore di soggetti economici appartenenti al sodalizio criminale 'Mafia Capitale', a concorrere alla formazione del consenso politico ed istituzionale necessario alla nomina/conferma ai vertici di singoli apparati amministrativi di soggetti graditi al sodalizio e viceversa per la rimozione di quelli non graditi e ad alterare, nel complesso, il regolare svolgimento dell'azione amministrativa in favore di interessi privati anche in settori amministrativi volti alla cura del disagio sociale ed economico".

mercoledì 1 giugno 2016

Stefano Defendi (M5S) confronto con i candidati Sindaco di Camerano (An) (VIDEO)




Il Movimento 5 Stelle di Camerano ricorda a tutti i cameranesi l'appuntamento di mercoledì 1 giugno 2016, alle ore 21,15 presso il palazzetto dello sport in cui il nostro candidato sindaco Stefano Defendi si confronterà con gli altri sfidanti alla competizione elettorale di domenica 5 giugno. 
Sarà un grande momento di partecipazione, di confronto e soprattutto un' opportunità per i cittadini di rivolgere domande a tutti i candidati. 

"UN CITTADINO INFORMATO È UN CITTADINO LIBERO"

Vi aspettiamo.






Il VIDEO della serata sarà disponibile QUI scusate per il ritardo ma gli innumerevoli impegni ha fatto slittare il tutto

martedì 31 maggio 2016

Il 5 Giugno il Movimento 5 Stelle si presenta in Italia con 251 liste (VIDEO)




Il 5 giugno si vota per le elezioni comunali. Abbiamo presentato 251 liste in tutta Italia. I candidati sindaci 5 Stelle sono tutti incensurati.

La prima cosa che porteranno nei Comuni è una ventata d'onestà e trasparenza, a partire dai bilanci comunali e delle municipalizzate. 

Dove ci sono i sindaci 5 Stelle il debito non cresce ma diminuisce: Equitalia viene rimpiazzata da agenzie comunali più vicine ai cittadini, la raccolta differenziata aumenta e dove possibile viene instaurato il Reddito di Cittadinanza comunale come a Livorno e Pomezia.

Idee innovative e semplici, buone idee che non hanno colore politico e applicate da persone che hanno le mani libere e non devono rendere conto nè a lobby nè a cooperative.

Il Nuovo Rinascimento parte dai Comuni 5 Stelle con amministrazioni trasparenti e vicine ai cittadini che vengono ascoltati, non usati come Bancomat.





#5giornia5stelle 27 maggio 2016 #FateloAncheVoi (VIDEO)



Il progetto più grande del MoVImento 5 Stelle? La democrazia diretta: e questa settimana è stato fatto un altro enorme passo in quella direzione. Nella piattaforma Rousseau si è inaugurata una nuova sezione, quella in cui gli iscritti possono proporre le loro leggi ai parlamentari. Non più solo la discussione di leggi scritte dai portavoce quindi, ma anche il contrario: i cittadini propongono una legge, che viene discussa e approvata online, e poi portata dai portavoce in Parlamento. E’ la prima volta al mondo, è il MoVimento 5 Stelle che prosegue il suo cammino.
Continua anche il nostro impegno per il taglio dei costi della Casta. I capogruppo Camera e Senato, Castelli e Lucidi, hanno presentato ufficialmente al Presidente Grasso la proposta di Legge M5S per il taglio degli stipendi parlamentari. Il grande successo dell’iniziativa del microcredito (1800 nuove aziende) sta convincendo molti della bontà dell’iniziativa.
Intanto anche il governo è all’opera, ma nel continuare a smantellare i diritti dei cittadini. Sara Paglini al Senato denuncia l’obbrobrio combinato con la legge “Dopo di noi” che in teoria avrebbe dovuto proteggere i disabili e invece annulla il diritto alla salute e alla protezione.
In aula alla Camera Tiziana Ciprini e Alessandro Di Battista chiedono invece conto al governo del fallimento del Jobs Act, che finiti gli incentivi vede ora un crollo dell’occupazione in tutto il Paese come certificato dall’Istat. 
Da Bruxelles, il M5S combatte ancora contro la concessione di status di “economia di mercato” alla Cina. E il MoVimento non è da solo: oltre il 91% dei partecipanti al sondaggio ufficiale dell’EU hanno espresso il medesimo NO. La battaglia continua.




Tornando a Montecitorio, i nostri portavoce Gallo, Vacca, Chimienti e Brescia denunciano un altro fallimento: quello della cosiddetta “Buona Scuola”. I nostri bambini continuano a frequentare scuole sporche ed insicure, i servizi continuano ad essere esternalizzati alle coop, dove sono finite le “Scuole Belle” tanto sbandierate sui giornali?
Di nuovo a Bruxelles, il M5S presenta la mozione di censura del M5S contro gli interferenti endocrini, sostanze chimiche nocive. Molto combattiva la denuncia del nostro Piernicola Pedicini, che non guarda in faccia nessuno: la UE continua ad ignorare il problema e tutti i partiti continuano ad ignorare il problema, compresi i Verdi capaci solo di belle parole ma che al dunque appoggiano sempre  le lobby più potenti, e compresi Podemos e il Gue.
Alla Camera è arrivata una riforma, anzi una “deforma”: quella del Terzo Settore, ovvero coop e associazioni. Potete immaginare la bontà di una legge che va a regolamentare le attività in cui eccellono certi “amici” del PD: insomma, un’impresa sociale che di sociale ha ben poco, come sottolinea Giulia Di Vita.

Movimento 5 Stelle Marche presenta mozione su Consorzio di Bonifica



Non ci siamo dimenticati delle cartelle di pagamento del Consorzio di Bonifica per gli anni 2014 e 2015 arrivate nei mesi scorsi ai contribuenti marchigiani proprietari di terreni e fabbricati agricoli.
Dopo un lungo, difficoltoso e laborioso studio di tutta la documentazione e degli atti riguardanti il Consorzio di Bonifica delle Marche i Consiglieri Regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato un esposto/denuncia a tutte le Procure della Repubblica delle Province Marchigiane.
L’esposto/denuncia si basa principalmente sul fatto che occorra un “Piano Generale di Bonifica” (che comprende il Piano di Classifica per la Bonifica) che da quel che abbiamo visionato ad ora, non risulta esistere, né esisteva al momento dell'emissione degli avvisi bonari di pagamento, ai Cittadini consorziati, in quanto mai approvato dalla Regione Marche.

Il Consorzio deve realizzare, per legge, i Piani di Classifica degli Immobili, dove dimostra gli indici di beneficio che ogni consorziato ha e ha avuto sia sull'irriguo, sia sulla bonifica del territorio. Con questi indici dimostra i lavori realizzati (o da realizzare) per il dissesto idrogeologico e per le opere idrauliche, lotto per lotto, terreno per terreno, opificio per opificio, in modo che, il consorziato capisca dove (e come) il suo terreno - o il suo opificio - ne ha tratto il dovuto beneficio.
Solo con questi giusti requisiti il consorziato ha per legge l'obbligo e il dovere di pagare il tributo spettante.


Anche la Sezione Regionale dell’Osservatorio ha precisato che il “Consorzio di Bonifica delle Marche” (P.IVA 92049990416) aveva in essere dei procedimenti carenti di dati e che addirittura, la medesima risultava da accertamenti condotti presso l’Autorità Centrale, non iscritta nell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti in violazione dell’articolo 33 ter del D.lgs. 18/10/2012 n. 179 (convertito in legge il 17/12/2012 n. 221).
Quindi tutto ciò premesso è stato proposto formale ESPOSTO/DENUNCIA affinché le Autorità Procedenti, effettuate le opportune verifiche ed acquisito ogni ulteriore elemento utile alle indagini, vogliano accertare e valutare se nei fatti, atti e comportamenti sopra riportati siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti.
Infine il Consigliere Regionale Peppino Giorgini a seguito delle gravi irregolarità riscontrate ha presentato una Mozione in Regione dove si chiede di procedere all’immediata sostituzione dell’attuale Consiglio di Amministrazione dell’Ente provvedendo alla nomina di un Commissario Straordinario.
Chi non ha ancora provveduto ad effettuare il pagamento richiesto dal Consorzio ha buone ragioni, ad oggi, nell’attendere i futuri sviluppi.