domenica 2 febbraio 2025

Michela Glorio | Asd San Biagio e le realtà parrocchiali

Questa mattina ho partecipato all’inaugurazione di una statua dello scultore osimano Ermanno Mobbili donata all’Asd San Biagio dall’imprenditrice Sirena Rosciani per celebrare il successo della società sportiva nei campionati di calcio a 11 e calcio a 5 della scorsa stagione.

E’ stato un piacere vedere l’impegno profuso per questi obbiettivi che non sono semplicemente sport e agonismo, ma socialità, identità, comunità.

Don Michele Montebelli, parroco di San Biagio, benedicendo la statua che rappresenta il gallo simbolo dell’associazione sportiva, ha ricordato quanto sia importante unire le forze nella crescita dei giovani. Famiglie, scuole ma anche parrocchie, oratori, società sportive insieme per aiutare i ragazzi e le ragazze nei momenti più difficili.

Sostenerli e formarli, educarli e sensibilizzarli anche per evitare che si ripetano episodi di vandalismo. Un problema che ha toccato la nostra città più volte e che di recente è emerso proprio a San Biagio.

Nel nostro programma elettorale l’anno scorso avevamo proprio dedicato uno spazio alla collaborazione tra il Comune e le realtà parrocchiali per favorire luoghi e momenti di svago e formazione dei giovani, pensandoli come alternativa sana alle occasioni che tentano invece devianze.

La società calcistica di San Biagio che si avvicina ai suoi 50 anni ha tra i suoi obiettivi anche questo. Non a caso ha investito in questi anni nei centri estivi e nella riapertura del settore giovanile grazie anche al nuovo campo da calciotto reso possibile dalla convenzione decennale stipulata col Comune.

Ora la società sportiva di San Biagio ha però bisogno di nuovi investimenti perché ha completato l’intero ciclo delle squadre giovanili e gli attuali vecchi spogliatoi del campo principale, pur ristrutturati l’anno scorso dall’amministrazione comunale di cui facevo parte, non sono più sufficienti.

Per questo a bilancio avevamo inserito le risorse per fare dei nuovi spogliatoi, più grandi, moderni e accoglienti. Investire sulle infrastrutture sportive per migliorare il benessere di una comunità attraverso lo sport.
Eccolo uno dei nostri futuri obiettivi.

domenica 26 gennaio 2025

Michela Glorio | Case di riposo, rette in aumento

RETTE IN AUMENTO NELLE CASE DI RIPOSO: SERVE UNA RISPOSTA CONCRETA A TUTELA DELLE FAMIGLIE
Ci giunge notizia che le case di riposo osimane stanno inviando comunicazioni alle famiglie per informarle degli aumenti delle rette di ricovero, che potrebbero salire mediamente di 100 euro al mese. Aumenti insostenibili per tante famiglie che hanno un proprio caro ricoverato.

Le case di riposo si vedono costrette ad aumentare le rette per far fronte all’incremento dei prezzi al consumo e agli adeguamenti contrattuali del personale socio-sanitario. La Regione Marche non può far finta di nulla e deve intervenire per contenere questi rincari, attraverso un adeguamento delle convenzioni in essere con le strutture. E' necessario che la Regione individui risorse nel proprio bilancio per evitare che i maggiori costi sostenuti dalle case di riposo ricadano completamente sulle spalle delle famiglie.

Ringrazio i consiglieri regionali del PD per aver presentato un’interrogazione sul tema e mi auguro che questa richiesta non rimanga inascoltata. 

Se avrò l’opportunità di essere eletta Sindaco, mi impegnerò a istituire fin da subito un tavolo tecnico con le parti sociali, individuando risorse del bilancio comunale per sostenere le famiglie che hanno i propri cari in una RSA.
La salute va riportata al centro del dibattito politico e la politica deve tornare a rispondere ai bisogni delle persone, soprattutto quelle più fragili.

martedì 21 gennaio 2025

Referendum | tra il 15 aprile e il 15 giugno

 La Corte costituzionale ha approvato il referendum sulla cittadinanza, che si terrà tra il 15 aprile e il 15 giugno 2025.

I cittadini, quindi, saranno chiamati a esprimere la propria opinione sulla proposta che mira a riformare il sistema di acquisizione della cittadinanza, in particolare per quanto riguarda i figli degli stranieri nati in Italia e i residenti di lunga data.

Vediamo in dettaglio su cosa si vota, perché e cosa potrebbe cambiare.

Cosa prevede il referendum sulla cittadinanza e perché si vota 

Con il referendum si vota per decidere se approvare o meno la modifica della legge sulla cittadinanza, che intende semplificare il processo di acquisizione della cittadinanza per coloro che sono nati e cresciuti in Italia, ma che oggi non hanno la cittadinanza italiana a causa delle rigide leggi attuali.

La proposta in discussione riguarda principalmente due aspetti:

  • il riconoscimento del cosiddetto “ius soli temperato”, che permette ai bambini nati in Italia da genitori stranieri di ottenere la cittadinanza italiana se hanno frequentato almeno cinque anni di scuola nel Paese. 

  • Questo significa che i bambini che sono cresciuti in Italia, anche se figli di immigrati, potranno diventare cittadini italiani al compimento del quinto anno di scuola, consolidando il legame culturale e sociale con il Paese;
  • l’introduzione dello “Ius culturae” che riguarda la possibilità per i ragazzi nati all’estero, ma che hanno frequentato un ciclo di studi in Italia per almeno cinque anni, di acquisire la cittadinanza. Questo favorisce una maggiore inclusione per coloro che, pur non essendo nati in Italia, hanno maturato una connessione culturale e sociale con il Paese.

Cosa potrebbe cambiare

La proposta mira a modificare il sistema attuale che riconosce la cittadinanza ai figli delle persone straniere solo dopo il raggiungimento della maggiore età e solo se i genitori risultano regolarmente residenti in Italia da almeno 10 anni. In altre parole, il referendum propone di allentare alcune delle rigide condizioni previste dall’attuale legge, riconoscendo che il legame con il Paese è spesso più legato all’integrazione scolastica e sociale che alla semplice residenza.

Inoltre, il riconoscimento della cittadinanza come un diritto sociale e culturale. La riforma rappresenta un passo importante verso una visione della cittadinanza che non si limita ai confini geografici, ma che riconosce il valore della partecipazione attiva alla vita sociale e culturale del Paese.

Le modalità di voto

Il referendum si svolgerà tra il 15 aprile e il 15 giugno 2025 e , ovvero in questo periodo governo o le autorità competenti stabiliranno una o più giornate in cui i cittadini italiani saranno chiamati a votare tramite un sistema di voto tradizionale. In genere, i referendum si svolgono in una sola giornata o, al massimo, in due giorni consecutivi, ma la data esatta dipenderà dalla decisione presa e comunicata prossimamente.

Il quesito referendario sarà formulato in modo chiaro, chiedendo agli elettori se sono favorevoli o contrari alle modifiche proposte sulla cittadinanza. Il voto per il referendum è riservato ai cittadini italiani maggiorenni, che abbiano compiuto 18 anni entro il giorno del voto.

Una volta arrivati al seggio, dopo aver consegnato la tessera elettorale, chi vota riceve una scheda referendaria e un giudizio (matita) indelebile. Nella scheda troverà il quesito referendario e due risposte: “Sì” e “No”. Per esprimere la propria volontà, è necessario fare un segno sul quadrato corrispondente alla risposta scelta, scrivendo un “X” o un altro segno che indichi chiaramente l’intenzione di voto.


Fonte: Qui Finanza