mercoledì 17 giugno 2015

Romina Pergolesi (M5S Marche) il PD non ne azzecca una

ASSEMBLEA BOOMERANG:
LA BRAVURA DEL PD NEL NON AZZECARNE UNA 

Lunedì 15 giugno, 
si è tenuta a Moie di Maiolati Spontini una Assemblea Pubblica organizzata dall'Amministrazione Comunale sull'ennesimo ampliamento della discarica della Cornacchia. 
<< ... una questione particolarmente dibattuta nelle ultime settimane e su cui la cittadinanza è invitata a confrontarsi, in maniera trasparente e aperta, insieme con il sindaco, la giunta e una serie di relatori importanti e qualificati. >>, così recita testualmente il comunicato della giunta che si augurava .

Bene, sono stati accontentati!
Una folta platea di centinaia di persone infuriate alle quali ben poco interessavano le nozioni tecniche dei professoroni invitati da Sindaco e Giunta maiolatesi su quanto sia “bella e brava” la Sogenus nel gestire la discarica (giacché non fanno altro che rispettare quello che la legge impone) ma piuttosto interessati alla vera questione: la scelta politica della Amministrazione di Maiolati, poco condivisa ed in malo modo con i cittadini, di realizzare un mega ampliamento della discarica per rifiuti speciali.

Infatti a chi è costretto da anni a convivere con la discarica poco interessano le disquisizioni su competenza ed operato di Sogenus, una “magnifica grande famiglia” dove nessun dipendente si è mai ammalato nemmeno per una semplice dermatite (come ha “sermonicamente” tenuto ad assicurare il Direttore Generale Mauro Ragaini, ex sindaco di Castelplanio che a suo tempo ha ammesso di non aver voluto la discarica nel proprio comune ma che, ora che dirige la società che gestisce l''impianto, pare si sia ricreduto!?), come espresso da più persone dopo appena una ventina di minuti di relazione tecnica sulla impermeabilità dell'argilla sottosuolo.. I cittadini intervenuti hanno fortemente chiesto che si passasse subito al dibattito sulla scelta politica tant'è che gli stessi relatori, dopo l'ennesima richiesta, hanno ritenuto di sospendere la parte che riguardava le relazioni tecniche per iniziare subito il dibattito.

Grave errore dell'Amministrazione Comunale è stato quello di porre la questione dell'ampliamento più o meno come se fosse “cosa fatta”: consultare i cittadini dopo un paio di anni dall'apertura dell'iter autorizzativo anziché prima di avviarlo non è piaciuto ai presenti. E' stato questo l'elemento che ha fatto scattare da subito la ovvia e prevedibile rabbia nei confronti di Sindaco, vicesindaco, professoroni, dirigenti e compagnia cantando...da parte di chi quell'impianto dovrà in qualche modo subirlo.

Numerosi sono stati gli interventi che hanno ribadito quanto sia in controtendenza la scelta politica di voler ampliare una discarica quando la stessa Comunità Europea ha dato direttive totalmente opposte e considerato l'Atto di Indirizzo, presentato dal M5S, che lo stesso Comune di Maiolati ha approvato nel 2014.
Non sono mancate neppure proposte ed esempi concreti, che stanno dando ottimi risultati, sia dal punto di vista occupazionale che di redistribuzione di ricchezze sulla popolazione con tasse meno care, di una diversa gestione dei rifiuti che sostituisce il “sistema lineare” (dalla materia, al prodotto fino allo smaltimento), a vantaggio di uno “circolare” (un'economia pensata per generarsi da sola, che parte dalla progettazione dell'intero ciclo di vita del prodotto e quindi design di un prodotto fatto per durare, per il disassemblaggio, il riciclaggio e il riutilizzo).

Pesantissimo lo scontro tutto interno al PD ed alle amministrazioni di comuni diversi sulla contrarietà o meno all'impianto, emerso ieri sera in tutta la sua lacerante gravità.

Di fronte ad un amministrazione che voleva far passare, con questa tardiva e mal gestita assemblea rivelatasi un enorme boomerang, l'ennesima scelta che “cozza” con la volontà dei cittadini, il nostro Consigliere Comunale Leonardo Guerro del M5S Maiolati ha ribadito un importante punto di diritto “stranamente” tralasciato dai relatori: ricordando i contenuti dell'informativa/esposto già presentato nelle scorse settimane dai capogruppo M5S Massimo Gianangeli, Leonardo Guerro e Denis Grizi rispettivamente del M5S di Jesi, Maiolati e Montecarotto, inviato alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti ed alla Provincia, ente responsabile del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di ampliamento, il Consigliere Guerro ha chiesto pubblicamente a Sindaco ed Amministrazione di Maiolati in base a quali precisi riferimenti normativi e giurisprudenziali la modifica sostanziale del progetto definitivo (così come definita nelle stesse delibera di Giunta Comunale n. 42 del 10.03.2013) rispetto al preliminare, non è stata sottoposta ad ulteriore passaggio in Consiglio Comunale. Un particolare non da poco, vista l'importante giurisprudenza che, al contrario, stabilirebbe la doverosità di un tale passaggio.

Visto che la risposta del Sindaco è stata a nostro parere evasiva ed assolutamente non sufficiente, nel mio intervento ho tenuto a specificare che sarà mia premura, in qualità di Consigliere Regionale richiedere agli uffici competenti della regione, anche in qualità di Ente sovraordinato, di verificare la piena correttezza dell'iter procedurale e la compatibilità dell'ampliamento della discarica proposto dalla Amministrazione di Maiolati con i Piani Regionale e Provinciale Rifiuti.
E se anche da questi uffici non otterrò adeguata risposta, chiederò chiarimenti direttamente ai giudici, come già abbiamo fatto (con le conseguenze ben note) per l'incresciosa vicenda delle centrali biogas.

Per difendere i diritti dei cittadini noi del Movimento 5 Stelle, quando ne ricorrono già le condizioni, non perdiamo tempo con minacce di diffida più o meno “vuote” e, se ci sono gli estremi per procedere nelle sedi procedurali e di controllo competenti, lo facciamo e basta, senza bisogno di chiedere né soldi né altro in cambio dai cittadini.

Conosciamo i nostri diritti e sappiamo come farli valere!

Come da anni facciamo nelle aule di consiglio e sul territorio, riportiamo all'attenzione di tutte le forze politiche la nostra proposta già votata in diversi comuni della Provincia e della Regione per un sistema corretto e virtuoso di gestione rifiuti e per una economia del nostro territorio non più basata sulla discarica.
La riproporremo in una prossima iniziativa pubblica assieme ai gruppi ed ai consiglieri M5S della Vallesina. Vedremo chi, fra amministrazioni fratricide, maggioranze, minoranze e cittadini, porterà il proprio contributo costruttivo.
O se il PD farà ancora la parte del Partito del NO, di fronte a proposte utili al bene comune ed alla redistribuzione della ricchezza sulla popolazione.

Consigliere Regionale Movimento 5 Stelle Marche

domenica 14 giugno 2015

Gianni Maggi (M5S) lettera al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli (VIDEO)

Egregio Presidente Ceriscioli, Lei ha da subito la possibilità di mettere in pratica quanto ha dichiarato ieri: “l’intento è anche di riorganizzare la macchina amministrativa regionale per avviare quel cambiamento di cui abbiamo parlato per tutta la campagna elettorale”.
Il prossimo 29 giugno infatti, al Palasport Rossini di Ancona, si terranno le prove scritte del famigerato concorso per 13 dirigenti di cui il Movimento 5 Stelle da almeno due anni chiede il ritiro perché illegittimo.

Per sintetizzare la vicenda, a beneficio di chi non sa di cosa sto parlando, dirò che tra gli obiettivi della Giunta Spacca c’era anche quello di stabilizzare, con una legge ad hoc, 13 dirigenti precari chiamati sulla base di curricula personali che potrebbero suscitare qualche perplessità.
Quando però questa “leggina ad personas” è stata bocciata dalla Corte Costituzionale la regione si è affrettata a sostituirla con una procedura di reclutamento verso la “mobilità esterna”, ovvero cercando personale già in servizio in altre amministrazioni. Ma guarda caso, in tutte le altre amministrazioni nessuno è risultato idoneo. La Giunta Spacca non si è persa d’animo, ha preparato un concorso “pubblico” nel cui bando le caratteristiche dei dirigenti erano, sempre guarda caso, proprio come quelle dei 13 dirigenti precari già in forza alla Regione che si volevano stablizzare con la “leggina” bocciata dalla Corte Costituzionale.
Io e il Movimento 5 Stelle, che abbiamo messo al primo punto del nostro programma elettorale onestà, legalità e trasparenza, ci sentiamo in dovere di evidenziare i contorni opachi di questa vicenda che ha implicazioni, oltre che per l’efficienza dell’amministrazione regionale, anche per la spesa ingente di denaro pubblico.
Per questo caro Presidente Ceriscioli se ha veramente voglia di nuovo, e io non ho motivo di dubitarne, c’è da bloccare subito la prova scritta del 29 giugno, capire di quanti e quali dirigenti ha realmente bisogno la Regione e dare, a chi l’ha votato e a tutti i marchigiani, quel segnale concreto di cambiamento di cui ha sempre parlato in campagna elettorale.
Augurandole buon lavoro in favore di noi tutti, distintamente saluto. 

sabato 13 giugno 2015

Luigi Di Maio (M5S) attacca e il governo ammette, non controlliamo le coop (VIDEO)