venerdì 29 agosto 2014
martedì 26 agosto 2014
Sversamento liquami in mare a Porto Recanati
Dall' 8 al 23 agosto Porto Recanati è stata il teatro di un susseguirsi di ordinanze e revoche dei divieti di balneazione.
Ordinanze insabbiate non visibili nella home page del sito del comune non segnalate da cartelli e non comunicate ai bagnini addirittura a noi del M5S che informavamo i cittadini ci prendevano in giro dandoci come al solito degli allarmisti e terroristi.
Poi la gente ha iniziato ad ammalarsi dopo il bagno i giornali hanno iniziato a parlare e guarda un po dopo 17 giorni viene fuori la verità ma ancora i cartelli sono solo sui pali della luce e non in spiaggia il M5S dopo battaglie e articoli di giornale ha ottenuto almeno queste segnalazioni e un avviso nella home page del comune.
Ora parlano di versamenti dolosi di fogne in mare.
Come al solito prima siamo i terroristi dell'informazione poi sono stati costretti a darci ragione.
Ora questa è la situazione, si avete capito bene è M.......A e scarica in mare buon bagno....
(Chiara Traferri M5S)
domenica 24 agosto 2014
Thomas Sankara....e quel giorno uccisero la felicità
di Silvestro Montanaro
da "C'era una volta" RAI3 (18.01.13)
da "C'era una volta" RAI3 (18.01.13)
25 anni fa un piccolo uomo dalla pelle nera sfidò i potenti del mondo.
Disse che la politica aveva senso solo se lavorava per la felicità dei popoli.
Affermò, con il proprio esempio personale, che la politica era servizio, non potere o arricchimento personale.
Sostenne le ragioni degli ultimi, dei diversi e delle donne. Denunciò lo strapotere criminale della grande finanza. Irrise le regole di un mondo fondato su di una competività che punisce sempre gli umili e chi lavora.
E che arricchisce sempre i burattinai di questa stupida arena. Urlò che il mondo era per le donne e per gli uomini, tutte le donne e tutti gli uomini e che non era giusto che tanti, troppi potessero solo guardare la vita di pochi e tentar di sopravvivere.
Disse che la politica aveva senso solo se lavorava per la felicità dei popoli.
Affermò, con il proprio esempio personale, che la politica era servizio, non potere o arricchimento personale.
Sostenne le ragioni degli ultimi, dei diversi e delle donne. Denunciò lo strapotere criminale della grande finanza. Irrise le regole di un mondo fondato su di una competività che punisce sempre gli umili e chi lavora.
E che arricchisce sempre i burattinai di questa stupida arena. Urlò che il mondo era per le donne e per gli uomini, tutte le donne e tutti gli uomini e che non era giusto che tanti, troppi potessero solo guardare la vita di pochi e tentar di sopravvivere.
Lo uccisero e tentarono di cancellarne ogni memoria.
Ma, Sankara vive!
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