martedì 29 luglio 2014

BEPPE GRILLO: DI MAIO è l'emblema della politica onesta



MASSIMO BUGANI (M5S) qualcuno era grillino...

Qualcuno era grillino perché era nato in Emilia. 
Qualcuno era grillino perché il nonno, lo zio, il papà. .. la mamma no. 
Qualcuno era grillino perché vedeva la pace come una promessa, l'etica come una poesia, il grillismo come il paradiso terrestre. 
Qualcuno era grillino perché si sentiva solo. 
Qualcuno era grillino perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.
Qualcuno era grillino perché il tempo lo esigeva, il futuro lo esigeva, la rete lo esigeva, la natura anche. . . lo esigevano tutti. 
Qualcuno era grillino perché glielo avevano detto. 
Qualcuno era grillino perché non gli avevano detto tutto. 
Qualcuno era grillino perché prima… prima…prima… era comunista. 
Qualcuno era grillino perché aveva capito che il cambiamento andava piano, ma lontano. 
Qualcuno era grillino perché Grillo era una brava persona. 
Qualcuno era grillino perché Berlusconi non era una brava persona. 
Qualcuno era grillino perché era ricco ma amava il popolo. 
Qualcuno era grillino perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari. 
Qualcuno era grillino perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio. 
Qualcuno era grillino perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro. 
Qualcuno era grillino perché non ne poteva più di fare l'operaio. 
Qualcuno era grillino perché voleva l'aumento di stipendio. 
Qualcuno era grillino perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente. 
Qualcuno era grillino perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe... 
Qualcuno era grillino per fare rabbia a suo padre. 
Qualcuno era grillino perché guardava solo IL BLOG. 
Qualcuno era grillino per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione. 
Qualcuno era grillino perché voleva statalizzare tutto. 
Qualcuno era grillino perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini. 
Qualcuno era grillino perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia. 
Qualcuno era grillino perché era più grillino degli altri. 
Qualcuno era grillino perché c'era il grande MOVIMENTO grillino. 
Qualcuno era grillino malgrado ci fosse il grande MOVIMENTO grillino. 
Qualcuno era grillino perché non c'era niente di meglio. 
Qualcuno era grillino perché abbiamo avuto il peggior centro sinistra d'Europa. 
Qualcuno era grillino perché lo Stato peggio che da noi, solo in Corea del Nord. 
Qualcuno era grillino perché non ne poteva più di quarant'anni di governi democristiani incapaci e mafiosi. 
Qualcuno era grillino perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l'Italicus, Ustica, la strage di capaci, via d'Amelio, la trattativa stato-mafia, eccetera, eccetera, eccetera… 
Qualcuno era grillino perchè voleva difendere la costituzione.
Qualcuno era grillino perché chi era contro era grillino! 
Qualcuno era grillino perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.

(testo liberamente tratto dalla canzone "Qualcuno era comunista" di Giorgio Gaber)

FABIANA DADONE (M5S) risponde: NON FATE NIENTE


Questo fine settimana ho avuto il piacere di fare una chiacchierata (a tratti vivace) con un consigliere del mio comune.
La discussione è partita dalla solita accusa lanciata al M5S “non fate niente” “la gente vuole il lavoro e la riduzione delle tasse” “fare opposizione e basta non serve” e tutta un’altra sfilza di banalità di questo genere, per giungere a dire che dovremmo far approvare a Renzi questa riforma costituzionale e andare avanti ad approvare riforme utili per il Paese.
Premesso che non facendo parte del Governo risulta a me assai difficile dettare l’agenda dello stesso o influire in qualche maniera su di essa … ma che razza di ragionamento è?!?!
Dovremmo forse lasciargli stralciare la carta costituzionale per poi vedere se faranno qualche riforma davvero utile per i cittadini?!?!
A noi non serve fare una prova tanto scellerata (dalla quale peraltro non si torna più indietro), sappiamo già che non c’è interesse reale verso il popolo ma solo interesse a fare dell’Italia il proprio piccolo feudo.
La scorsa settimana abbiamo dovuto lottare in aula per chiedere di togliere dal bilancio della Camera la voce rimborsi viaggi agli ex deputati (ben 900 mila euro), per avere trasparenza sull’indennità del Segretario Generale della Camera (che nessuno o quasi sa davvero quanto percepisca), per ridurre lo stipendio dei deputati a 5000 euro lordi (metà dell’attuale indennità) e concedere i rimborsi solo a fronte di rendicontazione ma è stato tutto bocciato nel silenzio completo della stampa!
Nessuno lo sa … nessuno, tranne i presenti!
A fronte di queste proposte di risparmio (ben più elevato di quello che si ricaverebbe con l’abolizione del Senato), di proposte stroncateci da maggioranza e Governo come l’abolizione di Equitalia o della legge Fornero in toto, dovremmo davvero chiudere un occhio sulla tagliola imposta al Senato e permettere di instaurare un sistema che nulla avrà a che fare con la democrazia?
Io non ci sto! Preferisco lottare con tutte le mie forze, nonostante i giornali ci ignorino completamente e talvolta ci descrivano come incompetenti eversivi, nonostante le persone non capiscano e per strada ci attacchino in preda ad una comprensibile esasperazione, nonostante a volte paia di lottare contro i mulini a vento.
Vado avanti fiera della lotta che stiamo conducendo. 
Un giorno o l'altro la gente capirà!