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mercoledì 3 marzo 2021

Lo SPID | L'identità digitale online per la Pubblica Amministrazione

 

Dal primo marzo per entrare nei servizi della Pubblica amministrazione serve Spid, l’identità digitale del cittadino, oppure la Carta di identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns), ossia la vecchia tessera sanitaria rilasciata dalla regione, ma in questo caso serve anche un dispositivo per la lettura.

Molti siti della Pa non sono ancora pronti, nonostante la scadenza prevista dal decreto Semplificazioni (dl 76/2020), e faticano a dire addio a pin provvisori e messaggi di conferma temporanei.

L’Agenzia delle Entrate ha già aggiornato i suoi sistemi di autenticazione, il primo passo per mandare definitivamente in pensione il riconoscimento tramite Fisconline. Ma cos’è e come funziona lo Spid?


COS’È LO SPID

Lo Spid è il sistema unico di accesso con identità digitale ai servizi online della Pubblica amministrazione italiana. L’identità Spid è costituita da credenziali, nome utente e password, che vengono rilasciate all’utente e che permettono l’accesso a tutti i servizi online: dal sito dell’Inps a quello dell’Agenzia delle Entrate, ma anche per le prenotazioni sanitarie o per il cashback di Stato. In generale serve per accedere a tutti i servizi online della Pubblica amministrazione.

COME SI RICHIEDE
Spid è gratuito e per richiederlo bisogna essere maggiorenni. Serve un indirizzo mail, un numero di telefono cellulare, un documento di identità valido e la tessera sanitaria con codice fiscale. Per ottenerlo, occorre scegliere tra uno degli identity provider abilitati e avviare la procedura dal loro sito. Questi provider sono Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste Italiane, Register, Sielte, Tim e Lepida. Poste Italiane, tra l’altro, ha recentemente aggiornato, semplificandolo, il sistema di accesso.

POSTE FACILITA L’ACCESSO CON UNA APP
Per ottenere lo Spid con Poste adesso basta un telefono e addio alle code allo sportello. Per ottenere lo Spid da casa è sufficiente scaricare sul proprio smartphone l’app gratuita PosteId e seguire le istruzioni. I cittadini che sono già in possesso di un passaporto italiano o di una Carta di Identità Elettronica dovranno farsi un selfie e registrare un breve video. Chi si ricorda anche il pin associato alla Cie non dovrà neppure scattare foto o registrare video e l’attivazione sarà immediata. I cittadini che ancora non hanno una Cie o un passaporto, possono sfruttare il riconoscimento a distanza, facendo un bonifico da un conto a loro intestato, dal costo simbolico di un euro che sarà poi restituito al termine del processo.


L’ACCESSO AL 730 PRECOMPILATO
Per avere accesso alla propria dichiarazione dei redditi precompilata serve, quindi, lo Spid dal primo di marzo. Chi risulta già registrato, però, potrà continuare ad accedere alla sua area riservata con login e password, fino alla scadenza, e comunque non oltre il 30 settembre. Dal primo ottobre, infatti, si potrà accedere solo con lo Spid o le altre modalità previste, ossia Cie e Cns. Come riporta il sito dell’Agenzia delle Entrate, dal primo ottobre, quindi, i cittadini dovranno dotarsi, a scelta, di uno dei tre strumenti di accesso a tutti i servizi della Pa.

NON CAMBIA NULLA PER IMPRESE E PROFESSIONISTI
Le nuove modalità di accesso ai servizi della Pubblica amministrazione riguardano, per ora, solo i contribuenti privati, e non i professionisti e le imprese. Gli utenti professionali, infatti, potranno continuare a utilizzare le vecchie credenziali e potranno anche richiederne di nuove, perché il passaggio all’identità digitale avverrà rispettando tempistiche più lunghe e fino alla data, nello specifico, che sarà fissata con un apposito decreto attuativo, come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale.

LO SPID SUL SITO INPS GIÀ DA OTTOBRE
Per accedere all’area riservata del portale dell’Inps, serve lo Spid già dal primo ottobre 2020. Il pin è stato sostituito dallo Spid per tutti gli utenti, tranne ristrette categorie di utenti privati e, come per le Entrate, gli utilizzatori professionali non subiscono modifiche: minori di diciotto anni; persone che non hanno documenti di identità italiana; persone soggette a tutela, curatela o amministrazione di sostegno. Anche per l’Inps è stato previsto un periodo transitorio in cui è possibile utilizzare ancora le vecchie credenziali, ma in ottica futura è indispensabile dotarsi dell’identità elettronica.


ACCESSO AI SERVIZI PIÙ SICURO
Identificarsi con lo Spid garantisce tre livelli di sicurezza, che possono essere scelti in fase di attivazione, ed è più sicuro di una password alfanumerica. Il primo livello permette di accedere ai servizi online attraverso un nome utente e una password. Il secondo livello permette l’accesso attraverso un nome utente e una password scelta dall’utente, più la generazione di un codice temporaneo di accesso, fornito generalmente con un sms o l’uso di una app. Il terzo livello, infine, richiede un supporto fisico per l’identificazione, come un dispositivo per la firma digitale remota (HSM).

I TEMPI PER AVERE LO SPID
I tempi di rilascio dipendono dall’identity provider. Con Poste Italiane, nel caso si abbia una Cie e il pin associato, il rilascio dell’identità digitale è praticamente immediato. Diversamente si riceve un riscontro entro 5 giorni lavorativi. La celerità nell’attivazione dello Spid, quindi, può essere un parametro da tenere in considerazione nel momento in cui si sceglie il provider per farsi rilasciare l’identità digitale. Ad oggi sono nove i gestori di identità elettronici attivi, come riporta il sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale, che hanno erogato 17 milioni e 563mila identità digitali.

martedì 6 agosto 2019

Reddito di Cittadinanza: Per il M5S "altro che flop"


L'INPS ha pubblicato l’Osservatorio sul Reddito di Cittadinanza, i dati aggiornati sulle domande di Reddito e Pensione di Cittadinanza. A commentare la notizia i parlamentari marchigiani del Movimento 5 stelle Donatella Agostinelli, Mauro Coltorti, Paolo Giuliodori, Martina Parisse, Sergio Romagnoli e Patrizia Terzoni. 



"Al 17 luglio 2019 - spiegano - risultano pervenute all’INPS oltre 1,4 milioni di domande, di cui 905 mila accolte, circa il 65%. 104 mila sono ancora in fase di lavorazione (7%) e 387 mila sono invece state respinte o cancellate (28%). Delle 905 mila domande accettate, 793 mila riguardano il Reddito, con 2,1 milioni di cittadini coinvolti, mentre le restanti 112 mila sono Pensioni, di cui beneficiano 128 mila persone. L’importo medio mensile è pari a 489 euro, 526 per il Reddito e 207 per la Pensione".
Questo il quadro complessivo, ma i portavoce pentastellati entrano nel dettaglio dei numeri a livello locale. "Per quanto riguarda le Marche - specificano - sono state presentate 25.651 richieste, di cui: 13.833 accolte, 1.661 in lavorazione e 10.157 respinte. La misura tocca 32.063 persone, con un importo medio mensile di 413 euro. Nella provincia di Ancona sono andate a buon fine 4.354 domande, che coinvolgono 10.489 persone. L'importo medio è 409 euro".

Piuttosto soddisfatti i parlamentari 5stelle, che rispediscono al mittente le molte critiche di questi mesi: "a chi parla di flop, di risultati sotto le attese, rispondiamo con i numeri. 905 mila domande andate in porto in meno di 4 mesi, con più di 2 milioni di cittadini interessati. E facciamo anche notare - aggiungono - come nel solo mese di giugno siano arrivate quasi 100 mila richieste. Altro che flop. Sono numeri importanti, che dimostrano invece la bontà del nostro provvedimento".
"Grazie al Reddito e alla Pensione di Cittadinanza - concludono i parlamentari anconetani - stiamo costruendo le fondamenta di uno Stato più giusto. Stiamo aiutando tante persone in difficoltà, persone che vivevano nella miseria, che non sapevano come arrivare alla fine del mese. Persone che non avevano futuro e che adesso invece hanno di nuovo una speranza. Tutto il resto sono solo chiacchiere".

Ecco l'elenco delle domande accolte nei vari Comuni della provincia di Ancona:
Agugliano 25, Ancona 1366, Arcevia 35, Barbara 12, Belvedere Ostrense 16, Camerano 30, Camerata Picena 11, Castelbellino 29, Castelfidardo 109, Castelleone di Suasa 9, Castelplanio 14, Cerreto d'Esi 36, Chiaravalle 167, Corinaldo 22, Cupramontana 46, Fabriano 342, Falconara Marittima 311, Filottrano 41, Genga 11, Jesi 401, Loreto 123, Maiolati Spontini 29, Mergo 9, Monsano 13, Monte Roberto 20, Monte San Vito 27, Montecarotto 12, Montemarciano 76, Morro d'Alba 16, Numana 29, Offagna 12, Osimo 192, Ostra 40, Ostra Vetere 21, Poggio San Marcello 5, Polverigi 14, Rosora 17, San Marcello 9, San Paolo di Jesi 0, Santa Maria Nuova 33, Sassoferrato 85, Senigallia 409, Serra de' Conti 7, Serra San Quirico 20, Sirolo 19, Staffolo 11, Trecastelli 73.

martedì 29 gennaio 2019

Quota 100 | presentazione domande | ECCO COME FARE


29 Gennaio 2019 - Da oggi è possibile presentare la domanda o telematicamente, se si ha il pin dell'Istituto, o attraverso il call center o ai patronati e agli altri "soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio.


 In attesa della pubblicazione della circolare illustrativa delle nuove disposizioni - si legge - con il presente messaggio si comunicano le modalità di presentazione delle relative domande di pensione". 

Si può procedere con il pin dell'Istituto, 
o attraverso il call center o ricorrendo ai 
patronati Decreto-legge 
28 gennaio 2019, n. 4. 

Modalità di presentazione delle domande di 
pensione anticipata

1. Premessa


Sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale,
n. 23 del 28/01/2019 è stato pubblicato 
il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4,
che prevede quanto segue:

  • all’articolo 14, disciplina l’accesso al trattamento di pensione con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi (cosiddetta “quota 100”);
  • all’articolo 15, fissa il requisito contributivo per conseguire il diritto alla pensione anticipata a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, per il periodo 2019-2026;
  • all’articolo 16, stabilisce chele lavoratriciche hanno maturato, entro il 31 dicembre 2018, un’anzianità contributiva minima di 35 anni e un’età anagrafica minima di 58 anni, se lavoratrici dipendenti, e 59 anni, se lavoratrici autonome, possono accedere alla pensione anticipata secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 1804 (cosiddetta opzione donna).

In attesa della pubblicazione della circolare illustrativa
delle nuove disposizioni, con il presente messaggio si
comunicano le modalità di presentazione delle
relative domande di pensione.

2. Modalità di presentazione 

     delle domande


Le domande di pensione sopra indicate possono essere
presentate con le seguenti modalità.

Il cittadino in possesso delle credenziali di accesso
(PIN rilasciato dall’Istituto, SPID o Carta nazionale
dei servizi) può compilare e inviare la domanda
telematica di accesso alla 
pensione disponibile fra i servizi on line, sul sito
www.inps.it, nella sezione “Domanda Pensione, 
Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e
Beneficio precoci”.

Una volta effettuato l’accesso e scelta l’opzione
“NUOVA DOMANDA” nel menù di sinistra, occorre 
selezionare in sequenza:

  • per la pensione c.d. quota 100: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Requisito quota 100”;
  • per la pensione anticipata: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Ordinaria”;
  • per la pensione anticipata c.d. opzione donna: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Contributivo sperimentale lavoratrici”.

Devono infine essere selezionati, in tutti e tre i casi,
il Fondo e la Gestione di liquidazione.

La modalità di presentazione delle domande, sopra
illustrata, è utilizzabile da parte dei lavoratori 
iscritti alle Gestioni private, alla Gestione pubblica
e alla Gestione spettacolo e sport, anche al fine 
di chiedere, per la pensione quota 100, il cumulo
dei periodi assicurativi.

La domanda può essere presentata anche per il tramite
dei Patronati e degli altri soggetti abilitati 
alla intermediazione delle istanze di servizio all’INPS
ovvero, in alternativa, può essere presentata
utilizzando i servizi del Contact center. 

(il Direttore Generale Gabriella Di Michele)