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venerdì 22 febbraio 2019

I guai giudiziari dell'ex Governatore Formigoni


A partire dal 1997, in cinque casi o assolto o archiviato



Sono cominciati nel 1997, con il crac di Lombardia Risorse, i guai giudiziari per Roberto Formigoni. 
Escluse le due condanne per aver diffamato i Radicali, nei suoi confronti sono stati aperti 8 procedimenti penali. In 5 casi è stato assolto, prosciolto o la sua posizione è stata archiviata.
CRAC LOMBARDIA RISORSE - Nel 1997 è indagato per bancarotta con altre persone per il fallimento di Lombardia Risorse, controllata dalla Regione. Nel 2001 viene prosciolto dal gup.


DISCARICA CERRO MAGGIORE - Nel settembre 2000 riceve un invito a comparire per abuso d'ufficio per irregolarità nella gestione della discarica di Cerro Maggiore. Nel 2005 viene assolto dal Tribunale.
FONDAZIONE BUSSOLERA BRANCA - Nel gennaio 2001 è tra gli indagati, solo per abuso di ufficio, nell'indagine sulla fondazione Bussolera Branca. Nell'ottobre 2002 viene assolto con i coimputati in primo grado, sentenza confermata in appello e in Cassazione.
INCHIESTA SU PM10 A MILANO - Il primo dicembre 2009 riceve un avviso di garanzia con Letizia Moratti e altri in un'inchiesta, poi archiviata, sullo sforamento dei limiti di PM10 a Milano.
DISCARICA CAPPELLA CANTONE - Nel 2013 è tra gli indagati per corruzione per il caso della discarica di Cappella Cantone (Cremona). L'accusa viene modificata in induzione indebita e nel 2014 per una imputazione viene prosciolto e per l'altra archiviato.

INCHIESTA SU PRESUNTE TANGENTI SANITA' - Nel 2013 viene indagato per corruzione e turbativa d'asta per presunte tangenti in cambio di appalti nella sanità lombarda con altre persone tra cui l'ex consigliere regionale Massimo Guarischi. Per questa vicenda è sotto processo davanti al Tribunale di Cremona.
ESONDAZIONI FIUME SEVESO - E' indagato con altri, tra cui il suo predecessore e alcuni ex sindaci, per disastro colposo. Il fascicolo è ancora aperto MAUGERI-SAN RAFFAELE - Nel giugno 2012 viene indagato per corruzione aggravata dalla transnazionalità con altre persone, tra cui Daccò e Simone per il caso Maugeri. Per la Procura ha "svenduto la sua funzione" in cambio di utilità come viaggi, vacanze e cene. Stessa ipotesi per il filone sul San Raffaele. Nel febbraio 2013 con i coimputati viene accusato di associazione per delinquere. Nel dicembre 2016 viene condannato a 6 anni per corruzione, assolto per l'associazione. Lo scorso settembre in appello la pena aumenta a 7 anni e mezzo. La Corte dei Conti ha disposto il sequestro di 5 milioni. Ora è atteso il giudizio della Cassazione.

ARRESTATO SENTENZA
(Fonte ANSA.it)

venerdì 14 novembre 2014

Agostinelli (M5S) Registro tumori nella Regione Marche



Come già evidenziato e ben dettagliato in una mia nota stampa del 20 maggio 2014, l' assenza di un Registro Tumori nella Regione Marche è imputabile ad una duplice responsabilità dei diversi livelli di governo, regionale e nazionale. A livello statale per non aver ancora emanato il regolamento richiesto d.l. 179 del 2012 per il trattamento dei dati sensibili; a livello regionale per non avere la Regione Marche provveduto a colmare, quanto meno temporaneamente, il vuoto normativo, mediante l'adozione, come invece possibile, di un proprio regolamento, ritardando pertanto l'avvio di una efficace mappatura regionale.


Queste informazioni provengono direttamente dalla risposta dell' 8 maggio 2014 alla mia interrogazione n. 5-02195 con la quale, finalmente, si fa chiarezza in merito ad un indecoroso rimpallo di responsabilità che ha permesso il protrarsi di una situazione inaccettabile, in cui i cittadini sono stati presi in giro con vuote promesse.

In data odierna, ho pertanto inviato una dettagliata nota di sollecitazione direttamente al Presidente della Regione Spacca, all' Assessore Mezzolani ed alla Commissione Salute della Regione Marche, affinché nelle more della adozione di un regolamento nazionale, venga celermente adottato un regolamento regionale sul trattamento dei dati sensibili, insieme a tutti gli atti regionali consequenziali e necessari a consentire l’immediata ed improcrastinabile operatività del Registro Tumori regionale, nel pieno rispetto di tutte le forme e le garanzie procedurali.

L’immediata operatività di un Registro Tumori regionale si rende tanto più urgente alla luce della omessa comunicazione da parte della Regione al Ministero della Salute delle gravi evidenze emerse dai risultati finali dell'indagine epidemiologica sui decessi per leucemia e linfoma non Hodgkin tra la popolazione di Falconara Marittima condotta dall'Istituto Nazionale Tumori di Milano.

E' incredibile come questo Governo regionale si sia così tanto prodigato ai fini dell' insediamento sul territorio di impianti inquinanti, milionari per le ditte che li propongono ma potenzialmente pericolosi per la Salute dei cittadini (rigassificatori, centrali, ecc...), arrivando persino a promuovere norme illegittime pur di realizzarli celermente, e si sia “dimenticato” persino di comunicare al Ministero dai ed informazioni essenziali per la tutela della Salute dei cittadini, per altro in aree già fortemente provate da pesanti pressioni ambientali.

Anche stavolta, spicca l' impresentabilità politica del Presidente Spacca, della sua Giunta, e dei partiti che li sostengono, ovviamente PD in primis.

Roma, 13 novembre 2014

Donatella Agostinelli