sabato 15 dicembre 2018

Giulia Grillo | È ora di rimettere al centro l'interesse dei cittadini

Abbiamo finalmente abolito la norma del doppio incarico Governatore-Commissario per i presidenti di Regione
Una stortura che era stata un cavallo di battaglia del Governo Renzi per permettere ai suoi amici di mettere le mani sulla salute dei cittadini.
Oggi restituiamo la sanità ai legittimi proprietari che siete voi. Per risanare i bilanci sanitari di una regione o rimettere in piedi servizi carenti (se non assenti!) servono tecnici capaci, indipendenti e senza interessi “particolari”. In questo lavoro, i Commissari sono affiancati dallo Stato prima ancora che dall'autorità politica che rappresento. Questo perché, a prescindere da chi governa, c’è sempre l’articolo 32 della Costituzione che deve essere pienamente attuato.
È ora di rimettere al centro l'interesse dei cittadini garantendo loro il diritto alla salute. Cari commissari-presidenti, la sanità non è dei governatori, né dei ministri, né dei commissari. La sanità è patrimonio di tutti.
Via le logiche della vecchia politica. Se ne facciano una ragione certi politici: la Sanità non sarà più il loro giocattolo. Fatelo sapere a tutti, abbiamo ottenuto una vittoria storica.

(Giulia Grillo Ministro della Salute)


giovedì 13 dicembre 2018

Due fiducie in un giorno | Decreto Fiscale e Anticorruzione

Fiducia - Due fiducie in un giorno. Alla Camera, verso le 11 e 30 si vota per il decreto fiscale (decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria). Intorno alle 9,30, al Senato, cominceranno le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta sul ddl anticorruzione già approvato dalla Camera.
Quasi tutti gli ultimi provvedimenti importanti del governo (che, ricordiamo ha un'ampia maggioranza), sono passati con la fiducia: dal decreto sicurezza a quello su Genova allo stesso Bilancio (in prima lettura) alla Camera. Il problema, infatti, sono i tempi: la maggioranza sta cercando di sgomberare il terreno dai provvedimenti più importanti sul tavolo per lasciare il campo libero alla manovra finanziaria che va approvata entro la fine dell'anno, pena l'esercizio provvisorio.

(Fonte LaPresse)


Si tratta a oltranza, tra Roma e Bruxelles (VIDEO)

Manovra - Si tratta a oltranza, tra Roma e Bruxelles sulla proposta di accordo che il premier Giuseppe Conte ha sottoposto ieri al presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, al suo vice Dombrowski e al Commissario agli Affari economici, Moscovici. 

Conte ha finalmente svelato il dato del rapporto deficit/pil messo in manovra che scende al 2,04% dal 2,4. Il ministro Tria ha spiegato, che rifacendo i conti, a stime riviste, si può scendere a quella cifra. E Conte, prima di rientrare in Italia per incontrare (ieri a tarda sera) Salvini e Di Maio ha detto che la bozza italiana è stata giudicata "significativa e importante" dalla Commissione e che nella manovra restano a pieno regime "quota 100" e reddito di cittadinanza. Tria è rimasto a Bruxelles e, tra oggi e domani, Conte tornerà in Belgio per provare a chiudere utilmente la trattativa. Al Senato, alle 14 scatta il termine ultimo per presentare gli emendamenti. Quello grosso, probabilmente, arriverà più in là in aula.

(Fonte LaPresse)