L'intervento del portavoce M5S al Senato Vito Petrocelli nel corso della seduta del 08 agosto 2014 in dichiarazione di voto sulla proposta di revisione della Parte II della Costituzione
sabato 9 agosto 2014
GIORGIO SORIAL (M5S) avete sbagliato i conti e vi preparate a bastonare i cittadini
ANTEPRIMA |
Dopo l'intervento fatto in aula sull'informativa di Padoan sono andato a consegnargli, come promesso, la proposta di legge per impegnarlo a non toccare i conti corrente degli italiani.
Questa la proposta:
Divieto di applicazione del prelievo forzoso dai risparmi dei cittadini italiani
Onorevoli colleghi! - il prelievo forzoso è un prelievo straordinario sui capitali privati dei cittadini effettuato direttamente sui loro risparmi, attingendo in maniera autoritaria dai conti correnti.
Sembra sempre più concreto, secondo diverse fonti di stampa, il rischio che questa misura venga attuata a breve nel nostro Paese, costringendo così i cittadini italiani, già vessati dalla crisi economica, a risolvere il problema del debito pubblico troppo alto e in continua crescita di tasca propria, provocato da politiche monetarie carenti, andando a colpire pesantemente i risparmi dei nuclei familiari.
La Bundesbank stessa ha proposto che ”In caso di bancarotta i Paesi europei devono prendere in considerazione l’imposizione di un prelievo una tantum sui capitali nazionali piuttosto che chiedere aiuti all’estero”. Sul Wall Street Journal ed altre testate giornalistiche internazionali, è stata riportata la notizia dell'esistenza di un report del Fondo monetario internazionale dal titolo «Monitor delle finanze pubbliche» che conterrebbe, per l’appunto, la proposta di un prelievo forzoso sui conti correnti di 15 Paesi dell'area euro con lo scopo di riportare il debito sovrano dei 15 Stati membri colpiti dalla misura ai livelli pre-crisi, evitando l'ulteriore innalzamento della pressione fiscale;
Si tratterebbe di vedere imposto anche da noi il “Bank deposit confiscation in Europe”, ovvero il prelievo forzoso dai conti correnti in stile Cipro, nonostante le difficoltà dei cittadini italiani, con la povertà in grave aumento e il credit crunch in atto da parte delle banche che non mettono più a disposizione da tempo risorse per le imprese in difficoltà.
Il prelievo coattivo che nel marzo di quest'anno la Troika ha imposto a Cipro è stato un pericoloso precedente: la Bank of Cyprus ha stabilito l'ammontare del prelievo del 37,5% per cento sui depositi sopra i 100 mila euro, scelta che ha scatenato il panico economico nell’isola, tanto da costringere il Governo locale a chiudere gli sportelli bancari e inviare l’esercito davanti agli istituti stessi.
Ma a quanto sembra Cipro non è più un’eccezione, poiché il parlamento tedesco ha di recente approvato il prelievo forzoso: in caso di possibile fallimento, saranno i creditori e i correntisti a salvare le banche e secondo quanto affermato dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, il piano varato dal parlamento di Berlino prenderà il via nel 2015, un anno prima di quanto richiesto dall’Europa.
Sembra che il FMI da mesi chieda ai vari Governi europei di prendere in considerazione l’ ipotesi del prelievo forzoso ma sembra anche che la politica non si renda conto che già la semplice ipotesi di una misura del genere può solo peggiorare notevolmente la situazione economica del Paese, causando un cambio di comportamento dei risparmiatori, inducendo una pericolosa fuga di capitali e la corsa agli sportelli, mentre l'attuazione vera a propria di un simile provvedimento potrebbe anche innescare violente rivolte sociali nel Paese.
Nella notte fra il 9 e il 10 luglio 1992, l’allora Presidente del Consiglio Giuliano Amato, con un decreto legge di emergenza, attuò un prelievo forzoso del 6 per mille sui conti correnti degli italiani e il risultato fu che l’economia italiana arrivò sull’orlo della recessione e nella primavera successiva Amato si dimise.
In un clima in cui arrivano già i primi apprezzamenti su tale misura del prelievo forzoso, visto che Unicredit avrebbe dichiarato che e' disponibile alla confisca dei soldi dei correntisti per salvare le banche, come riportato da numerose fonti di stampa, le smentite generiche riportate da alcuni organi di stampa circa l’attuazione del prelievo non possono essere assolutamente sufficienti a tranquillizzare gli italiani che tale autoritaria ed ingiusta misura possa colpirli, anche a breve. A tale proposito la presente proposta di legge interviene a garantire ai cittadini italiani che nessun prelievo forzoso possa mai essere applicato, a difesa dei loro risparmi ed evitando di innescare nei cittadini comportamenti pericolosi per l’economia stessa del Paese.
L’articolo 1 della presente legge detta il divieto di applicazione del prelievo forzoso sui risparmi dei cittadini italiani. L’articolo 2 regola l’entrata in vigore della presente legge.
PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.
(Divieto di applicazione del prelievo forzoso dai risparmi dei cittadini italiani).
1. E’ fatto divieto di istituire qualunque imposta straordinaria sull'ammontare dei depositi bancari, postali e presso istituti e sezioni per il credito a medio termine, conti correnti, depositi a risparmio e a termine, certificati di deposito, libretti e buoni fruttiferi, da chiunque detenuti.
Art. 2.
(Entrata in vigore).
1. Le disposizioni di cui alla presente legge entrano in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione della medesima legge nella Gazzetta Ufficiale.
(Giogio Sorial M5S)
venerdì 8 agosto 2014
183 votanti su 320 Senatori cambiano la costituzione
Oggi hanno approvato questa sciagurata prima fase della Riforma del Senato con solo 183 voti.
183 votanti favorevoli su 320 senatori.
Un numero ben al di sotto dei 2/3 necessari per poter cantare una vittoria.
Per una riforma costituzionale epocale, sono consensi molto bassi
il che dimostra la vera natura di questa assurdità , voluta da pochissimi personaggi, che hanno violato costantemente le regole calpestando i diritti delle opposizioni.
Tengo a precisare che a regolare la modifica della Costituzione è l'art.138 così tanto difeso dal Movimento.
Molti senatori della stessa maggioranza NON hanno partecipato al voto motivando il dissenso.
Questa è solo la prima fase delle quattro, quindi se qualcuno si farà forte di una vittoria, sarà solo strumentale e deviante.
Se questo Scempio di riforma andrà avanti, dovranno essere i cittadini a decidere del loro futuro, e starà ad ognuno di noi comunicare al meglio del pericolo che corriamo…
Noi cittadini, non ci arrendiamo.
(Sara Paglini M5S)
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