mercoledì 6 agosto 2014

Incarichi EXTRA - GIUDIZIARI per magistrati fuori ruolo

Decreto PA: spunta il “comma Volpe”!
Stamattina è tornato in seconda lettura alla Camera il decreto PA.
Quattro gli emendamenti governativi, di cui 3 soppressivi.
Con somma sorpresa ho scoperto che è stato reintrodotto un comma di cui avevo proposto e ottenuto la soppressione in prima lettura, con l'emendamento 8.22 a mia prima firma.
Cosa prevede questo art. 8 del decreto? Prevede una disciplina più stringente del collocamento “fuori ruolo” dei magistrati che intendano assumere incarichi extra-giudiziari, in particolare prevede l’obbligo dei “fuori ruolo” se assumano incarichi non solo di capo gabinetto bensì di qualsiasi uffici di diretta collaborazione, inclusi gli incarichi di consulenza.
La norma è buona ma al comma 3 prevedeva (e ora prevede nuovamente) che fossero fatti salvi i provvedimenti di collocamento in aspettativa già concessi alla data di entrata in vigore di questo decreto.
Trattandosi di previsione volta a rendere meno stringente l'innovazione della previsione dell'articolo proposi la soppressione di questo comma che fu valutato positivamente da relatore e Governo e votato favorevolmente dalla maggioranza tutta.
Peccato che al Senato, nel maxi emendamento del Governo, è stata proposto il ripristino del comma 3 art. 8.
Perchè?
Apparentemente perchè la commissione bilancio ex art. 81 Cost. (pareggio di bilancio) avrebbe ritenuto che la soppressione del comma avrebbe potuto dare adito a contenziosi che avrebbero potuto avere esito negativo per la PA. Un’interpretazione a dir poco assurda, che non regge neppure agli occhi di un inesperto!
Una motivazione maggiormente credibile invece la fornisce il Fatto Quotidiano con l’articolo “comma Volpe”. Chi è Volpe?

E’ il capo degli Affari Legali dell’Agenzia delle Dogane nonchè magistrato del TAR.
Un comma ad personam che permetterà a questo signore di restare dove è, in barba alla legge.

Noi siamo pronti a far battaglia su questo punto.
Quanto accaduto non è accettabile!
Complimenti al Governo del cambiamento, che ogni giorno pare più simile ai vecchi politici che ritiene di voler rottamare.

(Fabiana Dadone M5S)

Si stringono patti di cui i cittadini non possono conoscere il contenuto


Ecco come si fanno le riforme e si governa un Paese secondo Renzi e Berlusconi. Si stringono patti di cui i cittadini non possono conoscere il contenuto. Si scrive una legge elettorale senza preferenze, con un premio di maggioranza abnorme e un'assegnazione dei seggi schizofrenica. Si struttura una riforma istituzionale con un senato formato da consiglieri regionali e sindaci nominati e protetti dall'immunità parlamentare. E si prospetta un'evoluzione autoritaria con tutto ciò che ne consegue per l'elezione del Presidente della Repubblica e i membri della Consulta e del Csm. Si imbavagliano le opposizioni con ghigliottine e canguri e si fanno passare i decreti del governo a colpi di fiducia (siamo arrivati alla diciannovesima in 6 mesi: un record) esautorando il ruolo del Parlamento.
Questo Paese non ha bisogno di riforme fatte in questo modo, non ha bisogno di questi politici e non ha bisogno di patti più o meno segreti. Ha bisogno di rimettere i cittadini e i loro interessi al centro dell'azione politica ed è ciò che il Movimento Cinque Stelle continuerà a fare. E alla fine questo sistema lo cambieremo.

(Roberto Fico M5S)

martedì 5 agosto 2014

Decreto Pubblica Amministrazione 4000 casi nel dimenticatoio

Decreto Pubblica Amministrazione, il governo Renzi, presente la ministra Madia, e con voce della " madre costituente " Boschi, annuncia la fiducia, ancora una fiducia. 

(Ho finito gli aggettivi "sfogatoio" per descrivere questa prassi) 
Per ora restano al lavoro 4mila insegnanti, già presi in giro dalla Fornero prima e da Renzi ora. Mancano 10 milioni.... Per soli 10 milioni non risolvono questi 4000 casi casi di lavoratori palesemente nel giusto e strapazzati. 
L'enfant prodige annuncia che a breve provvederà in modo più.... "Ampio" . 
Per ora di "AMPIO" C'E' SOLO LO SGOMENTO DI MOLTISSIMI INSEGNANTI. 
Nel frattempo, il governo ha chiamato al rapporto tutti i ministri e sottosegretari disponibili x venire a votare

(Sara Paglini)