sabato 1 dicembre 2018

Luigi Di Maio: La carriola e il drone sull'area di proprietà

È faticoso richiamare l’Opera solo a parole perché essa è fatta di azioni per uscire dalle tenebre. Ve ne era una di carriola abbandonata dietro la rete metallica, da anni, coi manubri in fuori come corna enormi, a guardia di un tempio.

Era fatto di materiale di rimessa, che nessuno avrebbe dovuto trovare, ma di cui tutti, in paese, sapevano.

Desideravo ardentemente che quell’area, così privata eppure così pubblica, fosse sottratta al suo inquinamento rugginoso, che la vista trovasse pace in una natura senza ingombri.

Inviai quindi un quadricottero volante, come un terzo occhio, che confermò i miei più atroci dubbi.

Quando iniziarono le indagini fui sconvolto, l’area bonificata e la carriola portata via.
 
Se mia nonna aveva le ruote era una carriola
Non bastava, volevo che la carriola divenisse un simbolo del contrasto all’inquinamento ambientale.
Intendevo far fissare a tutti lo sguardo sull’atto di un sequestro (la carriola è stata usata per cercare di scarriolare rifiuti, volevano portarci via, che Dio li maledica tutti!).
Per allestire l’Opera di restaurazione invito tutti a segnalare altre terreni di altri parenti di altri Ministri a 5 Stelle, come quelli di Luigi Di Maio!
Con una carriola nascosta nel buio.

di Massimo Baroni (M5S Camera)

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