Floris mi ha incalzato, mi ha interrotto spesso. Mi ha trattato senza alcuna sudditanza. Così si deve fare! E' stato pignolo quando si è parlato delle coperture del reddito di cittadinanza e ha fatto bene. Quello che chiediamo è che tutti gli esponenti politici vengano trattati come trattano noi del M5S.
Il giornalista ha il dovere di incalzare il politico ma ha il dovere anche di sbugiardarlo. C'è chi va in TV oggi a criticare la legge Fornero (un'infamità) ma o l'ha votata (PD e FI) o si allea con chi l'ha votata (LEGA).
Poi c'è chi dice “io non ero al governo”. Lo fanno gli attuali ministri del governo Renzi. Ma se avessero davanti un giornalista che gli ricordasse: “tu non eri al governo ma tu l'hai votata!” sprofonderebbero nel ridicolo all'istante.
Ho iniziato il mio intervento da Floris proprio ricordando chi ha votato la legge Fornero. Lui sembrava stranito ma forse è stata una mia impressione sbagliata.
I telespettatori sono cittadini, vanno trattati con sacralità. Quando un Floris, un Vespa, un Giannini invitano un ospite politico dovrebbero scrivere in sovra-impressione i carichi pendenti che ha. I cittadini devono sapere.
Esempio: “Stasera abbiamo con noi Vincenzo De Luca” e in sovra-impressione la scritta “candidato PD alle elezioni regionali in Campania – condannato in I grado per abuso d'ufficio”.
Così facendo l'Italia diverrebbe un paese normale in un paio di settimane. A riveder le stelle!
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