mercoledì 11 gennaio 2017

Marco Affronte eurodeputato M5S passa ai Verdi

A partire da oggi entro a far parte, come indipendente, del Gruppo al Parlamento Europeo "Verdi - Alleanza Libera Europea". 
Resterò membro titolare delle Commissioni Pesca e Ambiente (PECH e ENVI). 
Il Gruppo V-ALE conterà così su 51 parlamentari da 18 Paesi diversi.

"Prime defezioni in Europa: i Verdi italiani danno il benvenuto all'europarlamentare Marco Affronte, ex M5s, che stamane ha aderito al gruppo europeo dei Verdi". A renderlo noto è Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi.
"Salutiamo l'entrata nella famiglia Verde europea e italiana dell'europarlamentare Marco Affronte" - scrivono in una nota i membri dell'esecutivo Nazionale dei Verdi Luana Zanella e Angelo Bonelli, che proseguono: "Marco Affronte è una persona di cui conosciamo il grande impegno nelle tematiche ecologiste. Siamo convinti che la sua presenza tra gli ecologisti italiani darà un grande contributo alle battaglie per la salvaguardia dell'ambiente e la promozione di una Europa più verde più giusta e più democratica. Affronte, con le sue competenze e la sua storia, non potrà che rafforzare i Verdi nel nostro Paese".


Lo stesso Affronte in una breve dichiarazione ha spiegato che si tratta di una "decisione sofferta" ma che "non ci sono più le condizioni per restare". L'eurodeputato ha detto di non sapere quanti altri seguiranno la sua strada e di non temere di dover pagare una penale.
L'eurodeputato pentastellato Marco Affronte ha deciso di abbandonare il gruppo EFDD ed entrerà oggi a titolo personale nel gruppo dei Verdi. Affronte è così il primo europarlamentare eletto col M5S a lasciare la delegazione grillina a Bruxelles dopo il tentativo fallito di aderire al gruppo ALDE e la successivo decisione di restare nella formazione euroscettica guidata da Nigel Farage. 
(Fonte ANSA)

martedì 10 gennaio 2017

Spiavano Renzi, Draghi e Monti, due arresti a Roma.

A finire in carcere Giulio Occhionero, 45 anni, ingegnere nucleare e sua sorella Francesca Maria, 49 anni, noti personaggi dell'alta finanza capitolina residenti a Londra ma domiciliati nella Capitale. L'operazione è stata condotta in collaborazione con la Cyber Division dell'Fbi. Il Gip: "Altamente probabile lo spionaggio politico e militare"

Tenevano sotto controllo i pc degli ex presidenti del Consiglio Matteo Renzi e Mario Monti e del presidente della Bce Mario Draghi. Ma anche di nomi altisonanti della finanza. E poi istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali, imprenditori di livello nazionale. Lo ha scoperto la Polizia che ha smantellato una centrale di cyberspionaggio che per anni ha raccolto notizie riservate e dati sensibili. L’indagine, condotta dalla Polizia postale e coordinata dalla procura di Roma, ha portato all’arresto di due persone: Giulio Occhionero, 45 anni, ingegnere nucleare e sua sorella Francesca Maria, 49 anni, noti personaggi dell’alta finanza capitolina residenti a Londra ma domiciliati a Roma.


Giulio Occhionero risulta titolare della Westlands Securities Srl Limited, compagnia registrata a Malta all’indirizzo “Suite F, Block A, Dolphin Court, Embassy Way, Ta’ Xbiex”. Ai due vengono contestati i reati di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo a sistema informatico aggravato e intercettazione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche. A questo proposito, scrive il Gip Maria Paola Tomaselli nell’ordinanza di custodia cautelare, ulteriori indagini sui dai sottratti dai due e contenuti su server esteri potrà portare a un “aggravamento delle contestazioni, atteso che una volta dimostrata la segretezza di alcuni di essi e la loro pertinenza al settore politico e o militare già oggi altamente probabile sarebbe inevitabile qualificare ricondurre le azioni criminose nell’ambito dei delitti contro la personalità dello Stato, articoli 256 e 257 del Codice penale”. Ovvero il “Procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato” e lo “spionaggio politico e militare“.
Le indagini degli investigatori del Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico della Polizia postale, hanno accertato che i due fratelli gestivano una rete di computer (botnet) – infettati con un malware chiamato Eyepyramid– che avrebbe loro consentito di acquisire, per anni, notizie riservate e dati sensibili di decine di persone che, a vario titolo, gestiscono la funzione pubblica e delicati interessi, soprattutto nel mondo della Finanza. Occhionero, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, “riceveva regolarmente sul suo PC tutti i dati che il malware carpiva
dai PC delle vittime”.

I due, recita ancora l’ordinanza, “accedevano abusivamente a caselle di posta elettronica protette dalle relative password di accesso sia personali che istituzionali appartenenti a professionisti del settore giuridico economico nonché a numerose autorità politiche e militari di strategica importanza a o di sistemi informatici protetti utilizzati dallo Stato e da altri enti pubblici” come “istruzione.it, gdf.it, bancaditalia.it, camera.it, senato.it, esteri.it, tesoro.it, finanze.it, interno.it, istat.it, comune.roma.it, regione.campania.it, regione.lombardia.it, matteorenzi.itpartitodemocratico.it, pdl.it, cisl.it”. E poi società private: “aceaspa.it, enel.it, eni.it, enav.it, finmeccanica.com, fondiaria.sai.it” con tanto di “account di posta elettronica tra i
quali figurano personalità di vertice delle società e delle istituzioni elencate”.
L’attività di dossieraggio andava avanti da anni “e non era mai cessata come testimonia il dato che durante tutto il periodo di osservazione compiuto dagli operanti e dai loro ausiliari il malware era oggetto di continua evoluzione. In particolare veniva riscontrato che nel mese di luglio vi sono state aggiunte due nuove classi aventi il compito rispettivamente di creare alert in base ad una lista di parole chiave e di geolocalizzare la vittima in base all indirizzo IP”.

L’indagine è partita dalla segnalazione al Cnaipic dell’invio di una mail: indirizzata all’amministratore di rilievo di un’ infrastruttura critica nazionale, conteneva il virus Eyepyramid. Seguendo quella traccia gli investigatori sono risaliti alla rete botnet che, sfruttando il malware, riusciva ad acquisire da remoto il controllo dei computer e dei sistemi informatici delle vittime. Tra gli osservati dall’ “Occhio della Piramide” anche Stefano Bisi, Gran Maestro della Massoneria del Grande Oriente d Italia e altri appartenenti alla loggia massonica archiviati sotto la sigla “BROS” (fratelli) in una cartella piazzata in una delle numerose drop zone all’estero. Con la sigla “POBU” (Politicians Business), invece, venivano catalogati gli esponenti politici target del sodalizio criminale.
L’operazione è stata condotta in collaborazione con la Cyber Division del Federal Bureau of Investigation. L’analisi dell’enorme mole di materiale sequestrato oltre oceano, inoltre, permetterà di ricostruire l’intero giro di interessi sedente dietro tale imponente esfiltrazione di dati dai sistemi informatici delle vittime, attraverso un attacco informatico del tipo APT che non ha precedenti in Italia, e consentirà l’approfondimento dei rapporti intrattenuti dagli arrestati con soggetti coinvolti in vicende giudiziarie di notevole rilievo.
(ilFattoQuotidiano)

Yahoo cambia nome si chiamerà Altaba


C'era una volta Yahoo!, una delle Internet company più prestigiose al mondo. Se fosse una favola, potrebbe cominciare così. E invece è solo la storia di un impero crollato e del quale non resterà nemmeno il nome. Yahoo!, infatti, molto presto (cioè dopo il closing con Verizon) si chiamerà Altaba. E Marissa Mayer, amministratore delegato che è stata ai vertici dell'azienda negli ultimi anni, si dimetterà dal CDA. Con lei anche il co-fondatore David Filo e altri top manager. La decisione è stata comunicata dall'azienda di Sunnyvale attraverso un documento presentato alla Securities and Exchange Commission statunitense. Il numero dei consiglieri sarà ridotto a cinque (Tor Braham, Eric Brandt, Catherine Friedman, Thomas McInerney e Jeffrey Smith), e la nuova Altaba sarà una sorta di investment company, con partecipazioni pesanti in Alibaba Group Holding e Yahoo! Japan. 

Il resto, cioè i servizi Internet, passeranno a Verizon, colosso delle Tlc che questa estate ha trovato un accordo per l'acquisizione. Prezzo pattuito: 4,8 miliardi di dollari. Quello che è successo dopo l'accordo pare abbia influito notevolmente sulla scelta di dare un taglio netto col passato. Gli attacchi hacker del 2013 e 2014 (resi noti solo in queste settimane) non hanno compromesso solo 1,5 miliardi di account, ma l'intero brand di Yahoo!. Una svolta era necessaria. Il crollo di un colosso Nel 2000, quando WhatsApp e LinkedIn non erano neanche un'idea e Mark Zuckerberg aveva appena 16 anni, Yahoo! viveva i suoi giorni di gloria. Valeva 125 miliardi ed era probabilmente il vero titano del web. Una supremazia che negli anni, a causa di scelte sbagliate e coincidenze, è andata sgretolandosi. Mentre Google cresceva con velocità sorprendete, Yahoo! perdeva pezzi e mercato. Eppure nel 2008, quando i segnali erano già nettamente scoraggianti, da Sunnyvale rispedirono al mittente una mega offerta da 44,6 miliardi di dollari firmata Microsoft
Quando poteva comprare Google C'è una storia nella storia, in casa Yahoo!. E ci riporta al marzo 1998, quando Larry Page e Sergei Brin erano ancora ricercatori a Standford. I due fondatori di Google avevano sviluppato un brevetto di PageRank che rivoluzionava i motori di ricerca. Lo stesso brevetto che negli anni ha fatto la fortuna di Google. In un ristorante di Palo Alto, i due studenti e alcuni manager di Yahoo! parlarono della cessione del brevetto. Page e Brin chiedevano 1 milione di euro. Yahoo! rifiutò senza lasciare margine di trattiva. Gli anni della Mayer Il resto è storia recente. Una storia fatta di investimenti sbagliati e rilanci rivelatisi flop. La lontananza dal mercato delle app ha pesato enormemente. La nuova CEO, Marissa Mayer, è salita in cattedra il 16 luglio del 2012. È una giovane prodigio strappata a suon di dollari a Google. E quella che molti hanno ribattezzato “la cura Mayer” è stata sin da subito una strada fatta di tagli e investimenti. Una delle prime operazioni della giovane Ceo fu l'acquisizione di Tumblr per 1,1 miliardi. Una mossa che portò un po' di ottimismo. Ma durò il tempo di un brindisi. E adesso è solo un vago ricordo.

di Biagio Simonetta 
il Sole 24 ore

mercoledì 4 gennaio 2017

Alessandro Di Battista << obiettivo >> Distruggere il M5S (VIDEO)


Dal 5 dicembre, il giorno dopo il referendum perso da Renzi, Napolitano, De Benedetti, JPMorgan & Company, è partita una "crociata" contro il M5S. Come se fossimo in campagna elettorale anche se non si sa quando ci faranno votare. Non ci perdonano l'aver contribuito (insieme ad altri) alla sconfitta più cocente della partitocrazia e della banco-crazia, la sua diretta evoluzione. Alcuni "giornaloni" mi hanno trattato da razzista per aver detto frasi di buon senso e l'albero di Natale di Roma è diventato più importante del debito pubblico (aumentato con Renzi) o della "meritatissima" promozione di Maria Elena Boschi a sottosegretario del governo "Renziloni". Provano ad affossarci? Ovviamente sí! Tutti i partiti (e gran parte dei giornali a loro riconducibili) stanno giocando a Risiko e hanno in mano tutti quanti la stessa carta-obiettivo: "devi distruggere il M5S". Tuttavia hanno anche un altro scopo: distrarre i cittadini!




Sapete da cosa deriva la parola distrarre? Dal latino "distrahere", ovvero tirare, spingere in parti diverse. Non è questo che stanno facendo? Dividerci, separarci, distoglierci dalle cose che contano davvero? Per esempio che fine hanno fatto i miliardi di MPS! Tutti i cittadini hanno il diritto di sapere non trovate? E proprio i sostenitori del PD dovrebbero pretendere chiarezza. I soldi finiti in MPS sono di tutti noi ma quella banca l'ha gestita il loro partito! Eppure nel nostro Paese gran parte dei media (salvo rare e indispensabili eccezioni) si interessano alle opinioni dei familiari di una senatrice M5S piuttosto che fornire a tutti noi nomi e cognomi illustri di chi ha ricevuto milioni di € da MPS senza restituirli.
Per questo ci distraggono e lo fanno lanciando ogni giorni nuovi temi per dividerci quando - trattandosi di quattrini nostri - dovremmo essere uniti nel pretendere trasparenza e legalità nel mondo delle banche. Ogni settimana tirano fuori un nuovo tema. L'ultimo è il web da controllare (intanto il sasso l'hanno lanciato per "vedere l'effetto che fa").

Dobbiamo essere vigili. Cadere in queste trappole è imperdonabile. Non possiamo fare il loro gioco. Il loro interesse è che si parli di tutto ma non del governo fotocopia Gentiloni, dei licenziati di Alma viva, della povertà che avanza, dei suicidi per ragioni economiche, dei crimini in MPS o dei fallimenti del jobsact.
Attaccare il M5S su ogni cosa per i partiti è come prendere due piccioni con una sola fava. Da un lato cercano di indebolirci, dall'altro monopolizzano il dibattito su di noi piuttosto che sulle tragedie da loro prodotte. E così ogni nostro post viene "vivisezionato" per trovare l'errore, ogni nostra dichiarazione strumentalizzata, ogni nostra idea per risolvere un problema completamente ignorata. Io non mi farò trascinare in tutto questo. Non andrò dietro al mainstream. Non commenterò i titoli dei giornali. L'estate scorsa ho capito che se hai un'idea devi prendere e partire. Iniziai il "Costituzione coast to coast" quando non avevano ancora deciso la data del referendum. Se mi fossi occupato della quotidiana "rassegna stampa" non sarei mai partito.

Nel 2017 mi dedicherò anima e corpo a denunciare il potere della banco-crazia e a combattere per il reddito di cittadinanza. Questo per me significa fare il mio dovere. E con tutti i miei limiti provo a farlo da 4 anni e voglio uscire dal palazzo a testa alta. 
Combattere la povertà (una nuova povertà, oggi spesso si è poveri anche se si ha un lavoro) è la priorità. Il capitalismo finanziario ci ha impoverito e il reddito - oggi più che mai - è un diritto. Vi chiedo di sostenermi. 
Presto vi comunicherò le mie iniziative. 

Un abbraccio.

Alessandro Di Battista (M5S Camera)

Manlio Di Stefano (M5S) Ma quale svolta garantista !! [VIDEO]


I parrucconi della politica, gli stessi che hanno garantito che il nostro Parlamento fosse infestato da condannati e delinquenti, ci accusano oggi di una svolta garantista legata al nuovo regolamento che è stato appena approvato col 91% dei voti.
Ma per piacere!!!
Oggi abbiamo semplicemente messo per iscritto le regole che da sempre rispettiamo (chiarendone meglio alcuni aspetti) a garanzia dei nostri elettori, regole che, se applicate agli altri partiti, li lascerebbero senza eletti.

VIDEO


Il MoVimento 5 Stelle è, appunto, un movimento e come tale si evolve per garantire maggiore ascolto e maggiore democrazia ai suoi elettori e sostenitori.
Ho ribadito questi concetti a SkyTG24, ascoltate...

martedì 3 gennaio 2017

<< Referendum sul Jobs Act >> cosa deciderà la Consulta?


L’11 gennaio è il giorno in cui la Consulta dovrà dichiarare l’ammissibilità dei quesiti sul Jobs Act. Con oltre 3 milioni di firme, la Cgil ha richiesto formalmente un referendum sulla riforma del lavoro del Governo Renzi, indirizzato principalmente su 3 punti: la reintroduzione dell’articolo 18, l’uso dei voucher e la loro gestione e la responsabilità che vige tra l’appaltatore e l’appaltante. Secondo indiscrezioni, la Corte Costituzionale vorrebbe dichiarare ammissibili solamente due quesiti, ovvero quello riguardante gli appalti e i voucher, ma dichiarare inaccettabile il quesito sull’articolo 18. Il motivo? Il referendum sarebbe “propositivo”, dunque inammissibile, perché estenderebbe il diritto di recuperare il posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo a tutti i dipendenti di aziende con almeno cinque impiegati.

Tutti i sondaggi dicono che se si votasse davvero, i “sì” stravincerebbero: ciò significherebbe una nuova pesante sconfitta per la maggioranza Pd-Ncd-Ala, per Renzi, Gentiloni e, naturalmente, per Confindustria e tutti coloro che hanno plaudito alla deregolamentazione del mercato del lavoro.

Di contro, l’inammissibilità del quesito sull’articolo 18 sarebbe un bel favore per il Governo e il Nazareno, che potrebbero cercare a quel punto di “sminare” anche il quesito sui voucher varando un giro di vite per limitare in modo radicale il ricorso a quello che si è rivelato essere uno strumento di precarizzazione e di nuovo caporalato. 



Per questo il PD si è affrettato a ricalendarizzare di nuovo - e furbescamente - in commissione lavoro, proprio per l'11 gennaio, le proposte di legge sul limiti ai voucher, che giacevano sepolte nei cassetti.

A mali estremi estremi rimedi, pur di sventare l'appuntamento con la Caporetto del PD.


di Tiziana Ciprini (M5S Camera)

sabato 31 dicembre 2016

Beppe Grillo discorso di fine anno 2016 [VIDEO]



Non c’è stato uno dei miei figli che abbia capito cosa fosse questo, un oggetto misterioso, fantastico. Forse i giovani fino ai 20, 25, 30 anni non lo sanno. Questa è una pialla. Io sto ancora cercando di capire se sono digitale o analogico. Sono con un piede sulla pialla e un piede sul computer. Questo mi porta a volte a fare considerazioni con pensieri frammentati, a cui non riesco poi nemmeno a dare la parola: meno male, se no farei dei casini pazzeschi! Devo farvi gli auguri di un anno che sta passando, il 2016 e non so come farli. Non volevo proprio faro. Avevo pensato di fare un intervento in silenzio per sentire questi rumori…




Sentite questi rumori… noi abbiamo vissuto un anno dentro questi rumori che ci arrivavano. E la cosa più straordinaria che sta succedendo è che questi rumori della stampa, della televisione e dei telegiornali, non hanno spostato nulla. Tutto questo sorpassa l’immaginazione. Il No, il Referendum… tutta l’informazione per cambiare la testa degli italiani non è riuscita. Gli italiani hanno guardato finalmente la realtà come dicevo qualche anno fa: con la testa in giù e i piedi in su. Alla rovescia. E guardando alla rovescia hanno capito quale è la vera realtà. Io ho qui dei libri: "La Realtà della realtà" di Watzlawick, che ti dice che la realtà non è quella che vedi, quella che ti sembra.
Ci sono varie cose che indicano la realtà, dipende dal punto di vista. La realtà è qualcosa di strano, politicamente ed economicamente: non si riesce a capire. Quest’anno è stato un anno un po’ particolare, di perdite gravi. Abbiamo perso uno dei grandi della storia di questo Paese, grandissimo, che è stato Dario Fo. Se ne è andato un grande vecchio umanista straordinario.


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Poi se ne è andato, il 12 di aprile, il coautore di tutto. Io sento ancora una perdita gigantesca. Tutto il Movimento la sente: che è Gianroberto Casaleggio. Io e Casaleggio eravamo qua, quando progettavamo che cosa fare, lui era un manager, io ero un comico: due personalità che si scontravano. Era uno scontro apparente. Lui mi regalò un libro: Gengis Khan. Lui parlava di Gengis Khan come rete, coi cavalli, che univa il più grande impero della storia dell’umanità. Vedeva il cavallo come un bit. Gengis Khan gestiva la Rete per formare il più grande impero della storia. Parlavamo di Tex Willer e del Grande Blek, di Fantascienza, degli Urania… Lui dal punto di vista manageriale vedeva gli obiettivi. Io ero il cialtrone, il buffone, quello che vedeva il fatto di far ridere.
Ecco cosa non ci perdoneranno mai i partiti politici: che un comico è stato un cofondatore di un Movimento. Che non ci prendiamo tanto sul serio, che abbiamo l’ironia. E’ straordinario! E’ straordinario quest’abbinamento, a cui nessuno credeva. Nessuno credeva che potesse nascere un Movimento dalla Rete, con un Vaffa! Questa rabbia concentrata… e adesso è diventato quello che avete visto: il primo Movimento politico.

Gianroberto ci lascia in eredità una cosa straordinaria, non esiste al mondo una cosa così straordinaria: Rousseau (l’esempio di democrazia dal basso), un sistema operativo dove chiunque entra, guarda e può votare le leggi. Può votare il Presidente della Regione, può votare il Sindaco. Andare a vedere chi sono prima delle elezioni. Può fare una legge. Guardate che per un cittadino comune poter lasciare un segno della sua vita, della sua professione nella realtà, è straordinario! E questo è un mezzo di democrazia veramente diretta e dal basso!
Tutte queste voci che avete sentito “Cosa c’è dietro, cosa c’è là dietro?”… beh, noi abbiamo rotto un sistema. Il Movimento non vuole scalare la società. E’ la società che scala attraverso il Movimento. Noi siamo quelle passarelle che mettevano per conquistare i castelli nel Medioevo. Appoggiavano le scale, entravano e conquistavano il castello. Noi abbiamo rotto un paradigma, una roba circolare che viveva lì da 50 anni.

C’è un aneddoto di Watzlawick, uno psichiatra famosissimo, “L’anello di Cartagena”, che ti dà l’idea di come è stato tutto, prima del Movimento:
A Cartagena ogni mezzogiorno sparavano un colpo di cannone proprio per indicare che era mezzogiorno. Da 40 anni funzionava così. Nessuno diceva niente. Tutti sapevano che era mezzogiorno perché sentivano il colpo di cannone. Finché arriva lì un turista giapponese, con il cronometro (secondo lui) più preciso al mondo. Il suo cronometro segnava che mancavano 5 minuti a mezzogiorno, quando sente il primo colpo di cannone. Si reca dal picchetto e domanda: “Come mai avete sparato 5 minuti prima?”. Il picchetto gli risponde “No, no, il nostro è preciso, noi spariamo sempre a mezzogiorno. E’ il suo orologio che non va bene.” A questo punto il giapponese chiede: “ma con quale orologio avete sincronizzato il vostro colpo di cannone?”.
Il comandante gli risponde: “ Dal più grande orologiaio del nostro Paese che ha l’orologio più preciso del mondo”. Il giapponese non pago va dall’orologiaio e gli chiede: “Mi scusi, è lei che sincronizza con l’orologio il colpo di cannone?” L’orologiaio risponde di sì.
E il giapponese: “ Mi scusi, ma lei dove sincronizza il suo orologio che pare essere il più preciso al mondo?”. E l’orologiaio risponde: “Noi sincronizziamo il nostro orologio dal colpo di cannone, a mezzogiorno”. 


Fantastico! Così è durato per 40 anni. E così è durato questo schema di economia e politica, per 40/50 anni. Finché è arrivato il turista giapponese: il MoVimento 5 Stelle, che ha disintegrato tutta questa roba circolare, finta. I cittadini iniziano a capire una cosa meravigliosa: cioè il MoVimento 5 Stelle e la democrazia diretta, non sei più rappresentato da nessuno ma ti auto rappresenti, con strumenti come Rousseau. 
E’ la cosa più bella del mondo, ci vengono a intervistare tutte le televisioni del mondo. E qui siamo ancora trattati con le voci che avete sentito prima. E’ fantastico: sono dei bambini nella Comunicazione, sono dei bambini nell’economia politica, non capiscono la tecnologia che sta arrivando e confonde le menti. Come un boomerang.

Avete mai tirato un boomerang? Dai onestamente, non diciamo menzogne: il boomerang (a parte qualche australiano) lo lanci e poi va dove gli pare! Come la tecnologia, la inventi per qualcosa e poi va da un’altra parte. Pensate all’orologio meccanico. E’ stato inventato dai Benedettini nel 1200 per scansionare la preghiera, 7 volte al giorno. Quindi è stato inventato per Dio ed è diventato il sistema del capitalismo. Le tecnologie arriveranno e saranno incredibili. Abbiamo fatto uno studio: Il lavoro nel 2025 quale sarà? Come andrà il mondo fra 10 anni. Non è tanto. Il futuro è fra un momento. Noi stiamo ragionando fino al 2025. Stiamo votando sul Blog il Programma energetico, grazie a questo meraviglioso sistema operativo che abbiamo. Votiamo su tutto: come le energie che in 30 – 40 anni passeranno dalle fossili alle rinnovabili, come? Attraverso quali step? Come sarà il lavoro? Un ragazzo di 20 anni nel 2015 avrà 580 mila ore di vita. Dedicherà 60 mila ore della sua vita al lavoro. E ne avrà 240 mila dedicate al tempo liberato dal lavoro.
Il tempo libero sarà 4 volte superiore al tempo lavorato. Che cosa accadrà fra 25 anni? Quanti milioni di persone saranno senza un lavoro, con un tempo liberato? Che cosa faranno? Saranno ansiosi? Milioni di depressi? “Cosa fai?” “Non lo so! Fatti i cazzi tuoi!” Saranno violenti? Non abbiamo la minima idea di come gestire flussi di persone di tempo libero di persone. L’unico modo, secondo Marchetti, un grande studioso della geopolitica del lavoro, è l’Istruzione. La Scuola. La curiosità della Cultura. L’Intelletto. Abbiamo delle scuole ancora come la Linea Maginot, in bunker trincerati sottoterra. Abbiamo ancora una scuola che prepara al lavoro. Lavoro: è una parola che non ha quasi più senso.

O noi, coi sistemi che abbiamo, metteremo in mezzo alla strada milioni di persone: con la tecnologia, la robotica, la stampa 3d, o abbiamo dei sistemi per far interagire l’economia con le persone, oppure saranno scenari apocalittici! Ecco che entra il concetto di inserire un Reddito Universale senza condizioni nella classe media che non compra più, un reddito dentro a chi non ce la fa, dentro a chi non ci arriva… altrimenti questo sistema collassa! La mentalità è già vecchia! Questa gente qua si sta istruendo per un mondo che non c’è più. Noi ereditiamo un mondo che non sappiamo che cosa sia ma almeno cerchiamo di capire e di orientarci. Che tipo di lavori ci saranno? Il 50% dei lavori che conosciamo, sparirà. Ci saranno i coworking e la sparizione degli uffici. Le macchine saranno sempre più veloci, Internet delle cose… Tutte queste situazioni che arrivano, che non riesci a capire bene. Hai il mondo dentro questo iPhone, hai il mondo nel taschino… E il mondo nel taschino può essere una cosa meravigliosa o può essere l’apocalisse della tua intelligenza.
Abbiamo passato un anno a prenderci insulti, tonnellate di roba immonda e ci aspetta un 2017, secondo me, di riscatto, di orgoglio! Dobbiamo essere orgogliosi di essere i migliori, essere orgogliosi perché l’italiano è il migliore. Dobbiamo essere orgogliosi perché il Made In Italy fa presa in tutto il mondo. Dobbiamo essere orgogliosi perché la nostra Piccola Media Impresa è straordinaria. Gli indiani saranno il più grande ufficio del mondo. I cinesi saranno gli operai più grandi del mondo. Ma noi siamo sulla vetta dell’intelligenza, abbiamo la capacità di inventare qualsiasi cosa. Se diamo l’opportunità con l’Istruzione, con la Cultura…
Oggi siamo indietro: siamo un popolo di vecchi, non ci stiamo accorgendo che stiamo invecchiando. Nel 2025 ci saranno più 60enni che 18enni. Che cosa faremo? Un vecchio invecchia negli ultimi due anni di vita, perché in quei due anni costa alla società come tutta la sua precedente vita, in farmaci. Non abbiamo natalità. Nel contempo blocchiamo l’immigrazione o non inseriamo l’immigrazione in un modo logico: senza essere né di destra, né di sinistra, ma in un modo razionale, creando corridoi umanitari, controllando chi arriva in Italia. Sono tutti problemi pazzeschi… e questi di che cosa parlano? Del populismo!
Io non volevo farvi questa filippica l’ultimo giorno dell’anno. Voglio anche dirvi che io sono questo: sono la pialla, il saldatore, il cervello, il computer. E questo che dovete essere: un piede di qua e un piede di là. Ci attende un futuro che potrebbe essere bellissimo o bruttissimo. Avremo grandi malattie nuove e saranno debellate quelle vecchie. Avremo 60 milioni di malati di dengue, una cazzo di zanzarina così, avremo 50 milioni di malati di Alzheimer, forse risolveremo il problema della CO2, forse saremo più intelligenti con l’intelligenza artificiale. Ci saranno le auto senza autista, forse Musk andrà su Marte, forse ci saranno satelliti che collegano l’intelligenza del mondo… quindi ci aspetta una cosa strepitosa!
Ma io voglio lasciarvi con questo messaggio: con l’orgoglio di quello che siamo!
Siamo italiani e io lo voglio gridare per la prima volta! Anche se non sono un patriota nel senso letterale della parola. Per me la patria è la lingua: parlo italiano quindi sono italiano, ma questo italiano deve essere in tutto il mondo! Siamo i migliori cari signori e lo dimostreremo. E noi siamo la sintesi, come Movimento 5 Stelle, dei migliori in Italia! Arrivederci a tutti e auguri!
BUON ANNO DA BEPPE GRILLO!