giovedì 23 giugno 2016

Camerano (An) Consiglio Comunale del 23 Giugno 2016 (VIDEO)




Si comunica che il Consiglio Comunale è convocato in seduta ordinaria presso la Sala Consiliare per la trattazione degli argomenti sotto indicati, per il giorno

Giovedì 23/06/2016 alle ore 18,00

  1. T.U.E.L. D.Lgs. 267/2000 ART. 41 – Convalida degli eletti nella consultazione elettorale del 5 giugno 2016 ed eventuali surrogazioni.
  2. Giuramento del Sindaco.
  3. Comunicazioni del Sindaco in merito alla nomina ed i componenti della Giunta.
  4. Nomina Commissione Elettorale Comunale.

Proposta n_34.ZIP

Proposta n_35.ZIP

Proposta n_37.ZIP

Proposta n_36.ZIP





SINDACO
Annalisa Del Bello
DELEGHE: Organi Istituzionali, Affari Generali, Protezione Civile, Bilancio, Politiche Sociali e Famiglia.

CONSIGLIERI COMUNALI

Per la prima volta entra in consiglio comunale a Camerano il Movimento 5 Stelle con il portavoce 
Stefano Defendi 

Di Stazio Vittorio

Volpini Miria 

Malatini Marianna

Roldi Roberto

Picciafuoco Riccardo

Luchetti Larry 

Rabini Lorenzo


ASSESSORI:

Pini Federico
vice Sindaco DELEGHE: Gestione beni demaniali e patrimoniali, Ufficio tecnico, Assetto territorio, Edilizia abitativa, Viabilità, Infrastrutture stradali.

Fioretti Ilaria
DELEGHE: Valorizzazione dei beni di interesse storico, Attività culturali, Sviluppo e valorizzazione del turismo, Sviluppo economico.

Renato Costantino
DELEGHE: Sistemi Informativi e comunicazione, Sviluppo sostenibile e tutela ambiente, Polizia Locale, Personale, Cimitero.

Principi Marco
DELEGHE: Istruzione, Servizi all'Istruzione, Politiche Giovanili, Sport e tempo libero.

sabato 18 giugno 2016

#coRAGGIo inno per il ballottaggio di Roma Virginia Raggi Sindaco (VIDEO)




















giovedì 16 giugno 2016

Luigi Gallo (M5S) la scuola pubblica a Castelfidardo per Roberto Ascani Sindaco (VIDEO)





VIDEO


martedì 14 giugno 2016

Banche del Veneto crac finanziario risparmiatori beffati (VIDEO)



PADOVA. Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, come è potuto accadere che in pochi mesi due istituti considerati “fiore all’occhiello” (BpVi era 11esima nella classifica delle banche italiane Mediobanca per il 2013, fonte Mediobanca; Montebelluna era 7° per solidità nel 2012, fonte BancaFinanza) si siano ridotti così male, nel disinteresse del mercato, bisognosi dell’intervento del fondo Atlante per evitare il fallimento? Cerchiamo di spiegarlo rispondendo a dieci basilari domande.

1) Quando è stata la svolta in negativo?

“In generale, a monte, c’è la grande crisi finanziaria mondiale iniziata nel 2008, che ha visto in difficoltà tutte le banche, fatte salve rarissime eccezioni, vedi Generali e Ifis. Su questo piano inclinato, è andato in crisi a sua volta tutto il tessuto economico del Nordest, che era largamente affidato alle banche. Cioè si basava largamente sui prestiti bancari”.
2) Però le due popolari venete hanno sofferto più di altre banche nazionali. Come mai?
“E’ pesato un secondo fattore: dall’altra parte del banco, l’imprenditore nordestino non trovava un management bancario veramente all’altezza. Erano cresciute grandi banche, ma con una cultura di impresa estremamente fragile. E il sistema è andato in cortocircuito”.
3) Da cosa dipendeva questa debolezza del management?
“A sua volta, dalla debole cultura dell’azionista. Stiamo parlando di due banche che avevano 120mila (Vicenza) e 80mila (Montebelluna) soci. Per come erano scritte le regole statutarie, chi era al timone considerava di poterci restare vita natural durante”.

4) Ma questo è il contesto generale. Poi sicuramente pare avere pesato il passaggio dei compiti di vigilanza da Bankitalia alla Banca centrale europea e la necessaria trasformazione da popolari a società per azioni quotate in Borsa. E’ così? E perché?
“Certamente questi due fattori hanno pesato. Abbiamo constatato che, prima, c’era un obiettivo deficit di capacità di intervento da parte degli organismi deputati al controllo. Non parlo solo del controllo esterno, ma anche di quello degli organismi interni, sindaci o revisori che dir si voglia”.
5) Stupisce soprattutto il fatto che, prima, le popolari potessero stabilire il valore delle quote in maniera del tutto discrezionale.
“A stabilire il prezzo era, di anno in anno, l’assemblea dei soci, su proposta degli amministratori. Il socio-tipo di queste banche è la maestra, il carrozziere, il piccolo imprenditore. Il quale tendenzialmente si fida. E approva. Non ha strumenti per eccepire”.

VIDEO

6) Via, non posso proprio credere che non ci fosse un criterio verificabile per il prezzo.
“Invece era proprio così che andava con le banche popolari. Il valore della quota si basava sugli asset patrimoniali, gli immobili innanzitutto, i quali venivano di anno in anno rivalutati. Sulla base di relazioni di periti. Ma il mercato non c’entrava, non entrava in gioco”.
7) Oggi questo tipo di banche può ancora esistere?
“No. Dal primo gennaio 2016 lo vieta la riforma bancaria e il potere di controllo sulle banche da parte della Bce”.
8) Come mai qualche socio, vedi Bruno Vespa, è riuscito a vendere prima del tracollo, e tanti altri invece sono rimasti fregati? Questione di “aderenze”?
“Diciamo questione di informazione. E parlo di informazioni in tutti i sensi. Ad esempio, sono agli atti (nel senso che si possono trovare nelle raccolte dei quotidiani) interviste dei Benetton che già 4-5 anni fa avevano capito l’andazzo e si dicevano disinteressati a investire in queste banche”.
9) Il sistema di chiedere agli imprenditori di acquistare azioni in cambio dei prestiti era legale? Lo facevano tutti?
“Sì, il sistema cosiddetto “baciato” era assolutamente un costume generalizzato e non usato solo in questi due istituti. Su questo, non dobbiamo autofustigarci e pensare di essere stati i più disonesti del mondo. Chiaramente, però, era un sistema borderline, e anzi, oltre il limite. Oltre che una politica deleteria, perché è chiaro che arriva prima o poi il momento in cui io, imprenditore, non riesco più a rientrare da tanti affidamenti, a restituire tutte le somme”.
10) Popolare Vicenza e Veneto Banca rischiano il fallimento?
“No: c’è Atlante pronto a ricapitalizzare. Quello che è certo, invece, è che subiranno una pesante ristrutturazione: chiusure di filiali, tagli di personale”.

lunedì 13 giugno 2016

Valentina Vezzali "stoccata perdente" verso Virginia Raggi su Olimpiadi (VIDEO)


Continuano ad arrivare attacchi nei confronti di Virginia Raggi, l’ultima in ordine di tempo è Valentina Vezzali

Virginia Raggi non ha mai vissuto nel mondo dello sport e non può comprendere che grande opportunità sia l’Olimpiade. Mi auguro che possa invece ascoltare il richiamo del nostro mondo: pensando allo straordinario faremo anche l’ordinario“.

Lo ha dichiarato Valentina Vezzali, campionessa olimpica di scherma e parlamentare di Scelta Civica, nel suo intervento al convegno “Roma 2024, una opportunità di crescita per Roma e per l’Italia” organizzato presso la Sala Rossa del Municipio Roma VII. “Non sono assolutamente d’accordo con chi dice che Roma non sia in grado di gestire un evento importante come l’Olimpiade e non possa pensare allo ‘straordinario’ – ha aggiunto la Vezzali – l’Italia deve sognare: dobbiamo poter guardare i nostri figli e dir loro che un futuro migliore è possibile. Perchè l’Olimpiade permette a un paese di poter lavorare sull’impiantistica sportiva e può trasformarlo in un grande posto capace di ospitare tutto il mondo. Io non mi sono mai posta limiti, dobbiamo essere costruttivi“.



La Vezzali ha poi lanciato altri messaggi alla candidata sindaco del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi, che ha più volte sottolineato i rischi legati alla candidatura olimpica. “Chi sostiene che i Giochi siano uno spreco di denaro pubblico non ha letto il dossier della candidatura. Il progetto prevede un budget bassissimo in linea con i criteri del Cio. Tutti ci vogliono mangiare? Il rischio va affrontato e superato. Se c’è la trasparenza attraverso una autorità garante il cittadino può stare sicuro. Chi non accetta questo non ha fiducia nemmeno in se stesso. Da piccola sognavo di vincere Olimpiade – ha concluso la Vezzali – ora sogno di avere un’Olimpiade a Roma“. 

fonte (ITALPRESS).


A Castelfidardo arriva #CambiamoTutto Tour del M5S per Roberto Ascani Sindaco (VIDEO)




Ballottagio per ROBERTO ASCANI candidato Sindaco M5S di Castelfidardo (An) interverranno:

ALESSANDRO DI BATTISTA (camera)

FABIO MASSIMO CASTALDO (eurodeputato)

CARLO SIBILIA (camera)

ROBERTO FICO (vice presidente commissione RAI)

ANDREA CECCONI (camera)

PATRIZIA TERZONI (camera)

DONATELLA AGOSTINELLI (camera)







sabato 11 giugno 2016

5 giorni a 5 stelle del 10 giugno 2016 #mentitoreseriale (VIDEO)



Questa settimana partiamo da una immagine di repertorio: il premier in aula propone al M5S di approvare insieme una legge sulla trasparenza dei finanziamenti ai partiti dalle fondazioni. Per l'ennesima volta alle parole non sono seguite i fatti, infatti come ci spiegano Danilo Toninelli e Andrea Cecconi, la proposta di legge sui partiti è stato l'ennesimo buco nell'acqua targato PD.
Passiamo poi alla politica estera: la questione libica è tutt'altro che in via di risoluzione e per questo motivo il M5S ha organizzato un convegno in cui sono intervenuti tra gli altri i giornalisti Luca Bertazzoni e Fulvio Grimaldi. A fare gli onori di casa, e presentare
le proposte sul tema del M5S, i nostri senatori Ornella Bertorotta e Stefano Lucidi.
Ci spostiamo al Parlamento Europeo, dove una rappresentanza formata da parlamentari ed europarlamentari cinquestelle, guidata da Tiziana Beghin, ha tenuto una conferenza stampa per denunciare i rischi che il trattato internazionale Europa-USA, il famigerato TTIP, rappresenta per la salute dei cittadini, per la democrazia e per le piccole e medie aziende europee.
Nel corso della plenaria di Strasburgo Marco Valli critica aspramente il cosiddetto "piano Juncker": un pacchetto di investimenti considerati strategici dall'UE e che secondo il nostro portavoce europeo sono insostenibili dal punto di vista sociale ed ambientale.






Il nostro resoconto settimanale torna a Roma, più precisamente a Palazzo Madama dove la nostra questore Laura Bottici ha spiegato tutti i motivi del no del M5S al DL "Banche", mentre Maurizio Buccarella motiva l'astensione dei nostri senatori alla legge che si prefigge di contrastare le intimidazioni ai danni degli amministratori locali.
Parliamo poi del caso di Cesare Patrone, dal 2004 a capo del Corpo Forestale dello Stato e recentemente salito all'onore delle cronache per una intercettazione telefonica che lo vede protagonista con un boss dell'ecomafia dalla quale emergerebbero delle responsabilità nel dramma della Terra dei fuochi. Patrone è oggetto di una interrogazione dei nostri Deputati Bernini e Terzoni.
Infine il nostro resoconto settimanale si conclude con il diritto alla felicità. Enza Blundo ci parla di disabilità e sessualità, due temi complessi quanto parimenti vittime di pregiudizi. Con lei Matteo Dell'osso e l'esperto di sessuologia scientifica Fabrizio Quattrini.