sabato 1 luglio 2017

5 giorni a 5 stelle del 30 Giugno 2017 (VIDEO)


Rodotà. E' stato molto più che il nome di un candidato alla Presidenza della Repubblica in quei giorni del 2013, i primi di questa legislatura chiamata subito a scegliere un nuovo presidente. E' stato un uomo che, scelto online dal MoVimento 5 Stelle, aveva unito tutti i cittadini italiani. Il Parlamento, o meglio il PD, proprio il suo PD, però non lo ha voluto, consumando così una frattura con la sua base, alimentata negli anni a seguire con uno stile di governo distante dalle necessità e dalle richieste dei cittadini, leit motiv di questa 17esima legislatura di cui dunque quel momento, quei iiorni, sono stati presagio.



Stefano Rodotà ci ha lasciato ed è a lui ed al coro che gli tributarono nel 2013 i portavoce del MoVimento 5 Stelle riuniti che è dedicata l'apertura di questa nuova edizione di 5giornia5stelle. Enrico Cappelletti, nell'aula del Senato, esprime il cordoglio del MoVimento per la famiglia e per una nazione intera orfana di un padre dei difensori dei diritti civili e di un uomo che se eletto Presidente della Repubblica avrebbe cambiato i destini di questo Paese in meglio.
Ci spostiamo a Montecitorio dove ascoltiamo Dalila Nesci, Alberto Zolezzi e Massimo Baroni parlarci dell'approvazione all'unanimità di una proposta del MoVimento che prevede la realizzazione di un registro tumori e del referto epidemiologico.
Sempre alla Camera dei Deputati stavolta ascoltiamo Carlo Sibilia presentare le pregiudiziali di incostituzionalità circa il decreto che intende regalare altri soldi alla finanza per salvare, ma senza nazionalizzare, le banche venete.
Ci occupiamo poi di Equitalia con Manuela Serra e di un nuovo regolamento parlamentare proposto dal MoVimento 5 Stelle - ce ne parla Danilo Toninelli - che renderebbe assai difficile la vita di chi vuole cambiare casacca una volta eletto deputato.

Le nostre telecamere si trasferiscono in piazza davanti al Pantheon dove una delegazione del Movimento 5 Stelle formata tra gli altri da Manlio Di Stefano e Riccardo Fraccaro ha incontrato Coldiretti ed il presidente di Adusbef Lannutti per dire insieme no al trattato CETA. Ci aggiorna al riguardo anche la senatrice Elena Fattori.
Spazio poi alla battaglia di Fedez e del MoVimento 5 Stelle in Italia ed in Europa contro il monopolio Siae, ce ne parla Isabella Adinolfi da Bruxelles, ed al suicidio politico, raccontato da Davide Crippa in aula della Camera, del PD circa la proposta che aveva presentato il MoVimento 5 Stelle assieme ad alcuni deputati dello stesso Partito Democratico per garantire agli italiani, specie del Sud Italia, una tariffazione della RCAuto più equa almeno per gli autisti virtuosi.
Chiudiamo con un approfondimento a cura di Dario Tamburrano sulla robotica applicata alle serre ed all'agricoltura.


(MoVimento 5 stelle)

Gentiloni inaugura e i Carabinieri sequestrano (VIDEO)


Circa un mese fa il Presidente del Consiglio dei Ministri ha inaugurato la stazione dell'alta velocità di Afragola.
Gli avevamo detto di non farlo. Era ancora un cantiere aperto e tra le altre cose è oggetto di una faida di camorra.

Ma non ci ha ascoltati. Ha voluto tagliare per forza il nastro.



VIDEO




Poi dopo qualche giorno si è scoperto che:

- Bar e parcheggio non potevano essere aperti, poiché il Comune di Afragola ha rigettato la richiesta di Scia. Per il bar, che è stato chiuso, è stata emessa una multa pari a 5 mila euro.
Il parcheggio incassava in assenza di autorizzazione ed è stato inibito. 

- L'impianto di climatizzazione e riciclo d'aria era sprovvisto del motore. 

- Le uscite di sicurezza davano sull'area del cantiere ancora aperto.

- La stazione non era dotata di kit pronto soccorso nè defibrillatori. 

- Il servizio taxi non poteva essere effettuato in mancanza di un bando di concorso per il rilascio delle concessioni. 

- Il sottopasso è stato chiuso per mancanza di collaudo di pompe di sollevamento delle acque piovane. 

Non vengano a dirci che sono stupiti. Lo sapevano e gli era stato detto. Hanno preso in giro i cittadini con l'ennesimo spot. 

Ora si sbrighino a terminare i lavori (davvero) e ci risparmino l'ennesima farsa del taglio del nastro.


(Luigi Di Maio)

venerdì 30 giugno 2017

Consiglio regionale Marche: Nuovo regolamento


Dopo un anno di lavoro, 35 sedute e l'esame di 152 articoli, la commissione straordinaria per la modifica del Regolamento interno del Consiglio regionale ha concluso la sua attività. Giovedì mattina i suoi componenti e l'Ufficio di presidenza hanno presentato a Palazzo delle Marche i contenuti della riforma che approda in Aula martedì prossimo.
La Commissione, composta da Gianluca Busilacchi (Pd), presidente, Elena Leonardi (Fd'I), vicepresidente, Luca Marconi (Udc), Boris Rapa (Uniti per le Marche - socialisti), Gianni Maggi (M5S), Piero Celani (FI) e Sandro Zaffiri (LN), è riuscita a portare a termine un obiettivo atteso da anni. Il nuovo testo sostituisce quello entrato in vigore nel 1979 e recepisce le modifiche allo Statuto regionale approvate negli ultimi anni, inserendosi in un percorso di innovazione e semplificazione che da inizio legislatura coinvolge l'intera macchina organizzativa dell'Assemblea.


“Un lavoro lungo e articolato che ha consentito di raccogliere bei frutti, con un testo condiviso all’unanimità” – ha commentato il presidente Antonio Mastrovincenzo. Tre gli aspetti sottolineati dal presidente: una nuova programmazione dei lavori dell’Assemblea, “più organica e condivisa tra presidenza, capigruppo, commissioni consiliari e Giunta”, l'introduzione di strumenti per la valutazione delle politiche pubbliche e “la valorizzazione della sessione di bilancio e di quella comunitaria”. Riconosciuto da tutti l'atteggiamento collaborativo per redigere un testo in grado di tutelare la figura del consigliere oggi e in futuro. “L’idea - conferma Busilacchi - è stata quella di ridare centralità al ruolo dell'Assemblea e il voto unanime dimostra che in commissione non ci sono stati atteggiamenti di maggioranza o di minoranza, ma uno spirito collegiale. Sono state fatte modifiche, formalizzate buone pratiche, senza creare ingessature e irrigidimenti, ma fissando tempi certi per lavorare bene. Ringrazio i colleghi e gli uffici per il lavoro svolto con serietà e in tempi brevi, considerata la mole degli atti”.
Ribadita anche l'importanza di aver razionalizzato la sessione di bilancio: “Non è possibile che l'atto più importante dell'anno si risolva in poche ore, sono previsti tempi adeguati, facendo partire la programmazione il 10 novembre”. Positivo anche il bilancio della vicepresidente Leonardi che ha ricordato “l'atteggiamento corale e collaborativo dimostrato anche nell'introduzione degli articoli sulla tutela delle minoranze”. Tra i principi della riforma la qualità della normazione, con il richiamo al Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche, introdotto nello Statuto un anno fa. Un organismo che avrà il compito di verificare se e quanto le leggi approvate incidono nella quotidianità. Sono intervenuti, oltre a tutti componenti della commissione, anche i vicepresidenti Minardi e Malaigia.

(Regione Marche)