giovedì 14 agosto 2014

RENZI a Reggio Calabria entra da una porta secondaria per evitare i precari manifestanti

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Il cuore di molti calabresi deve aver battuto forte all'immagine regalataci dal presidente del Consiglio Renzi di una Calabria virtuosa che porta l'Europa fuori dalla crisi!

Renzi a Reggio Calabria è entrato in Prefettura da un'entrata secondaria per evitare le contestazioni dei tanti precari che gli volevano forse dare un benvenuto assai colorito.

Una volta dentro, forte dell'arretramento registrato dal sistema produttivo tedesco nel II trimestre (lui gode delle "disgrazie" tedesche e poi i gufi siamo noi...), Renzi ha prima affermato che l'Italia non sta peggio di altri paesi europei, poi che l'Italia trainerà l'Eurozona fuori dalla crisi, per poi concludere che la Calabria avrà un ruolo centrale nella ripresa economica italiana. 


Peccato però che non sia andato, come aveva preannunciato a maggio, anche a Gioia Tauro, ove aziende che lavorano per il porto continuano a licenziare anche ora, perché il rilancio dell'attività portuale, sempre promesso, sempre auspicato, non spunta come i funghi dopo la pioggia, e neanche giunge a mo' de "la ripresa, che è un po' come l'estate, prima o poi arriva".

Peccato che l'esecutivo da lui presieduto non abbia ancora provveduto a nominare il commissario ad acta per il rientro della spesa sanitaria dopo le dimissioni di Scopelliti, date appena il 28 aprile, solo oltre tre mesi fa, evidentemente troppo di recente per chi ha come pallino il fare veloce dovendo però soddisfare appetiti partitocratici-clientelari!

Peccato che anche sull'accordo mostrato sulla data presunta per riportare i calabresi alle urne (il 12 ottobre), penda lo scetticismo di tanti suoi colleghi di partito che, ricordando come le primarie imposte per legge siano fissate il 23 settembre, reputano inverosimile un intervallo di appena tre settimane fra queste ultime e le elezioni regionali vere e proprie.

E si potrebbe continuare ad infinitum.

Se poi sull'impiego dei fondi europei si intervenisse non con parole, non con minacce, ma con misure immediatamente cogenti, penalizzando quegli amministratori regionali che di fatto hanno reso la Calabria una delle regioni meno capaci di spendere quei fondi, quasi non ne avesse bisogno,tutti saremmo veramente "più sereni". Ma davvero.....

Anche a Reggio Calabria, insomma, sono volati 80 euro verbali per tutti.


(Nicola Morra M5S)

RENZI fischiato a NAPOLI con De Magistris e Caldoro



Ancora una volta, con la scusa del decisionismo, si stringono accordi scellerati per il futuro del territorio! 

Oggi la Triade Renzi-Caldoro-de Magistris si è presentata a Bagnoli per firmare due accordi di programma: la ricostruzione di Città della Scienza e la bonifica dei terreni dell'ex area industriale. 

La ricostruzione di Città della Scienza, in particolare, costerà circa 70 milioni di euro. Una cifra sproporzionata, tenuto conto che una somma poco superiore, 100 milioni di euro, è stata destinata al restauro del Centro Storico di Napoli! 

Tale accordo impedirà la fruizione pubblica del litorale, su cui la fondazione Idis ricostruirà parte dei capannoni andati in fiamme il 4 marzo 2013, in deroga alle normative che prevedono il demanio "proprietà" di tutti i cittadini. 

Come M5S ci opponiamo a queste scelte e attueremo nei prossimi giorni tutto quello che è nelle nostre possibilità, insieme ai cittadini, per fermare questo ennesimo intrallazzo! Per cui caro Matteo, #stajsenzapensier... il M5S sarà sempre al fianco di quei "tre-quattro comitatini" che ti sei divertito a sbeffeggiare. 

(M5S Napoli)

mercoledì 13 agosto 2014

ANDREA CIOFFI (M5S) svendiamo le nostre spiagge a 1,30 Euro al metro quadro


Un paio di settimane fa in Commissione Lavori pubblici abbiamo audito una funzionaria dell'Agenzia del Demanio ci ha parlato di un tema molto interessante visto anche che i troviamo nel pieno della stagione estiva. Si tratta del prezzo che pagano allo Stato i concessionari di aree demaniali. 




Il tema è quanto mai attuale dato che la crisi dei consumi fa sì che in questo ultimo periodo, tante famiglie si vedano costrette a rinunciare ad andare al mare per gli elevati costi. E' un dato di fatto che le vacanze in Italia sono tra le più costose di tutto il mediterraneo. I prezzi medi, infatti, per gli abbonamenti stagionali degli ombrelloni, lettini e cabina varia tra i 1000 ed i 2000 euro. 


Assumendo come superficie media di uno stabilimento quella di 1500 metri quadri, il corrispettivo per il canone di concessione (tra aree scoperte e coperte) è di 2100 euro all'anno. Ma voi, vi siete per caso mai chiesto quanto pagano gli stabilimenti balneari per la concessione governativa degli ombrelloni e dei lettini? 

Secondo quanto previsto dalla circolare n. 63 del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti del 3 marzo 2014, il prezzo per metro quadro pagato dagli stabilimenti balneari per le aree in concessione, come sono le nostre spiagge, è...solo...pari ad € 1,3. 
Detto prezzo fu stabilito nell'anno 1989 e, in questi 25 anni non è mai stato modificato salvo adeguamento Istat. Il paradosso di tutta questa situazione è che nel frattempo le famiglie si sono impoverite e gli accessi ai beni pubblici risultano essere sempre più limitati e soprattutto più costosi, per le fortune di pochi. 

Sarebbe opportuno, dunque, un deciso intervento da parte dello Stato che possa da una parte garantire la libera iniziativa economica e che al contempo garantisca ai cittadini il godimento dei beni pubblici in modo equo.


(Andrea Cioffi M5S)