Un convegno organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo insieme a IRSA-CNR, Università di Brescia, UTILITALIA e Università Politecnica delle Marche ha esplorato questa mattina le strategie per l´attuazione della nuova direttiva europea sulle acque reflue urbane.
L´evento ha messo in luce come il settore stia evolvendo verso una gestione più sostenibile e circolare, che tiene conto delle nuove sfide: dalle fonti di inquinamento urbano diffuso ai microinquinanti emergenti, come microplastiche e PFAS.
La conferenza ha affrontato temi cruciali come la roadmap italiana per il recepimento della direttiva, presentando casi studio europei e nazionali.Particolare attenzione è stata dedicata all´esperienza svizzera nella rimozione dei microinquinanti e alla gestione dei fanghi di depurazione, anticipando le sfide della futura direttiva europea in materia.
Tania Tellini, Direttore Settore Acqua di Utilitalia, in merito alla revisione della direttiva sulle acque reflue ha dichiarato: ´richiederà un importante lavoro di approfondimento con particolare attenzione sui costi e sulle soluzioni tecnologiche a disposizione, in particolare per il tema degli inquinanti emergenti.
Tania Tellini, Direttore Settore Acqua di Utilitalia, in merito alla revisione della direttiva sulle acque reflue ha dichiarato: ´richiederà un importante lavoro di approfondimento con particolare attenzione sui costi e sulle soluzioni tecnologiche a disposizione, in particolare per il tema degli inquinanti emergenti.
Di particolare importanza sarà l´attuazione dei sistemi di responsabilità estesa del produttore in un dialogo costante con le istituzioni e le rappresentanze economiche´.
L´obiettivo è rendere il settore neutrale dal punto di vista energetico e climatico, migliorando al contempo la qualità dei fanghi e delle acque reflue trattate per un maggiore riutilizzo in agricoltura.
Un passaggio che richiede, come emerso dal convegno, una combinazione complessa di normative adeguate, nuove tecnologie e un efficace coordinamento tra i diversi stakeholder del settore.
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