12 mila Euro per impedire le INTERCETTAZIONI
NON HO PROBLEMI AD AFFRONTARE I PROCESSI MA PENSATECI BENE..... Così ha dichiarato poco fa verdini in aula. Una “macchinetta” per impedire le intercettazione dei parlamentari al costo di 12mila euro. E’ l’idea di Denis Verdini, senatore di Forza Italia che torna in Aula nel giorno in cui si decide dell’uso delle sue intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta Grandi opere, sull’eolico in Sardegna e sulla cosiddetta P3 (e Credito Fiorentino). Il Senato a scrutinio segreto ha autorizzato il tribunale a procedere in tutti e tre i casi. “Mi rivolgo a lei presidente”, si è difeso il parlamentare, noto negli ultimi tempi come “l’uomo delle riforme” e tra i fautori del patto del Nazareno tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, ”perché oggi ci aiuta la tecnica. Non c’è bisogno dell’intervento della Corte Costituzionale che ha già parlato sulle intercettazioni. Mi sembrerebbe semplice che con una macchinetta, che costa 12mila euro, i parlamentari consegnassero al presidente il proprio cellulare per renderlo non intercettabile. Non ho problemi ad affrontare i processi, anzi, ben vengano. Fate come vi pare, non mi importa nulla. Ma pensateci bene, pensateci per il futuro“. La proposta del parlamentare, può funzionare però solo nel caso in cui le telefonate avvengano tra eletti con il cellulare “protetto”. Altrimenti tutte le chiamate che vengono fatte all’esterno, a qualcuno che non è eletto in Parlamento, potrebbero essere comunque registrate.
(Sara Paglini)