“Imprese e lavoratori autonomi dovranno versare all’Erario entro la fine di agosto oltre 29 miliardi di euro di imposte. È la “stangata fiscale” stimata dalla Cgia di Mestre. Delle 11 scadenze fiscali e contributive previste, secondo il calcolo della Cgia, la voce che “graverà” maggiormente sulle tasche dei contribuenti sarà l’Iva: il gettito dovrebbe essere di 13,1 miliardi di euro. Segue il versamento da parte dei datori di lavoro delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, pari ad un importo di 7,6 miliardi di euro e il pagamento del saldo e dell’acconto Irpef che dovrebbe garantire un gettito di 2,45 miliardi. Altri 1,7 miliardi giungeranno nelle casse dello Stato dal pagamento dell’addizionale Irpef, mentre dall’Irap e dall’Ires sono previsti altri 3 miliardi di euro. Infine, i lavoratori autonomi dovranno versare le proprie ritenute Irpef per un importo che dovrebbe toccare 1,3 miliardi di euro.”
Si tratta di un carico fiscale che potrebbe anche aumentare, se non si procederà con il taglio alla spesa pubblica:
“Secondo la Cgia, in prospettiva il carico fiscale che grava sui contribuenti italiani potrebbe addirittura aumentare: se il Governo non riuscirà a tagliare la spesa pubblica come si è prefissato, scatterà la cosiddetta “clausola di salvaguardia”; in tal caso ‘i contribuenti saranno chiamati a sopportare un aggravio fiscale di 3 miliardi di euro, a seguito della riduzione delle agevolazioni/detrazioni fiscali e all’aumento delle aliquote, mentre i ministeri dovranno tagliare la spesa per un importo di almeno 1,44 miliardi di euro’.”