sabato 16 settembre 2017

5 giorni a 5 stelle del 15 Settembre 2017 #IlVitalizietto (VIDEO)




Con la ripresa dell'attività parlamentare ricomincia 5giornia5stelle purtroppo con una notizia infausta: tutti i parlamentari alla loro prima legislatura hanno maturato il diritto al vitalizio. Circa 1000 euro al mese a partire dal 65esimo anno di età. Un privilegio fuori dal tempo che il Partito Democratico non ha nessuna intenzione di cancellare nonostante le dichiarazioni roboanti di Renzi e dei suoi sodali in televisione. I fatti parlano chiaro: il suo partito al Senato fa melina sulla calendarizzazione della legge che li cancella (una legge presentata dal PD!) e, se ciò non bastasse, ha fatto in modo di non accettare in tempo utile le dimissioni di un suo senatore, Cuomo, ora sindaco di Portici, proprio per fargli maturare il benefit. Segno evidente che non c'è nessuna intenzione di cancellarli. Il M5S però non si arrende. Presenta domanda ai presidenti di Camera e Senato per rinunciare al vitalizio ed appena possibile, appena andrà al governo, lo cancellerà per tutti gli altri presenti, passati e futuri.


In questa settimana il MoVimento 5 Stelle si è ritrovato in piazza per appoggiare la legge anticorruzione sul whistleblowing. Ascolteremo in merito anche le parole del presidente dell'ANAC Cantone.
Spazio poi anche per il no alla Camera alla legge Fiano, definita inutile e dannosa, sul contrasto al fascismo. Proprio sullo stesso tema dedichiamo spazio alla denuncia dei senatori pentastellati circa quanto avvenuto a Carrara dove un professore liceale ha sventolato la bandiera della Repubblica di Salò sulla vetta del Sagro, tristemente famoso per un eccidio nazifascista.
Spostiamo i nostri occhi nell'aula di Strasburgo per ascoltare i portavoce del M5S interrogare l'UE circa gli eventuali accordi con i trafficanti di uomini del mediterraneo e le denunce delle violazioni dei diritti umani nel Paese africano.

Il nostro resoconto si occupa poi degli incendi boschivi degli ultimi mesi e dei possibili conflitti di interessi di chi deve spegnerli. Dei cosiddetti "ambulanti" vittime della direttiva europea, la Bolkenstein, su cui l'esecutivo si sta muovendo in tremendo ritardo nonostante gli avvertimenti dei nostri portavoce in parlamento.
Parlamento evidentemente troppo impegnato a scambiarsi favori e poltrone. Ce ne occupiamo per fare luce su quanto sta avvenendo in queste settimane per lenomine al Coni. Chiudiamo questa edizione con il caso delle uova contaminate dal Fipronil e la battaglia per la salvaguardia della nostra salute e degli alimenti che finiscono sulle nostre tavole.
I saluti finali spettano a Beppe Grillo con l'augurio di vederci tutti a Rimini il prossimo finesettimana.
(M5S Beppegrillo.it)

mercoledì 30 agosto 2017

FABIO FUCCI Sindaco M5S di Pomezia: REPUBBLICA e le falsità sugli abusi edilizi (VIDEO)




I chiarimenti dell’Amministrazione Comunale riguardanti l’articolo “Pomezia come Bagheria, un'altra sanatoria grillina. Niente ruspe e sanzioni per le palazzine fuori norma” del quotidiano la Repubblica

“Voglio precisare prima di tutto – afferma il Sindaco Fabio Fucci – che questa amministrazione comunale non hai mai proceduto a sanare abusi e/o a convalidare atti illegittimi delle precedenti amministrazioni e che in questo specifico caso hanno consentito di costruire edifici difformi nell’altezza rispetto a quanto indicato nei permessi all’epoca rilasciati.



Voglio ricordare a tutti – continua il Primo Cittadino – che si è tenuto un processo penale presso il Tribunale di Velletri e nella sentenza, per via della prescrizione, non sono state emesse condanne nei confronti dei numerosiimputati. E’ stato però ordinato che gli atti fossero trasmessi al Comune di Pomezia per le iniziative di sua competenza. La nostra Amministrazione con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 62 del 20.09.2015, ha ritenuto la modifica degli indici edilizi l’unica soluzione praticabile per risolvere la questione, valutando impraticabile la demolizione di due piani di un immobile completamente costruito ed abitato. Quali sarebbero stati gli impatti sulla sicurezza dello stabile?

Non è vero quindi che “il Tribunale invitò il Comune di Pomezia a procedere comunque per eliminare gli abusi”, come indicato nell’articolo. Nelle conclusioni della sentenza c’è scritto testualmente che si “dispone la trasmissione di copia degli atti al Sindaco del Comune di Pomezia per le determinazioni di sua competenza in ordine agli abusi”. E’ evidente che nell’articolo si voglia dare un messaggio non solo distorto, ma palesemente denigratorio dell’amministrazione comunale.

Non è vero inoltre che il Commissario ad Acta nominato da Zingaretti, presidente della Regione Lazio, durante gli accertamenti nei locali sottotetto degli edifici di Via Almirante e Via Romualdi, abbia “deciso di lasciare tutto così com’è… visto il tempo trascorso” ed anzi, lo stesso, ha redatto sei dettagliate relazioni tecniche, dove sostanzialmente spiega perché non ha ritenuto di assumere alcun provvedimento repressivo (e la legge glielo avrebbe consentito se avesse accertato illegittimità). Il personale tecnico della Regione ha quindi confermato la bontà dei provvedimenti adottati dalla nostra amministrazione. Non è chiaro quindi che tipo di “sponda” possa essere stata trovata nel Presidente della Regione Lazio Zingaretti, le cui scelte sono sempre state fermamente criticate da questa amministrazione laddove quest’ultimo si è voluto occupare del territorio pometino. 

Dov’era la solerte e attenta Regione Lazio quando in questo territorio venivano realizzati i due piani abusivi?

Se il giornalista del quotidiano la Repubblica avesse veramente e correttamente approfondito la vicenda – conclude il Sindaco - , avrebbe scoperto che i soli tre “acquirenti degli appartamenti”, con il medesimo legale, hanno proposto ricorso al Tar Lazio contro la nostra delibera n. 62 del 29.09.2015 e il provvedimento emesso da addirittura torto loro, evidenziando sostanzialmente “che ci sono fondati dubbi circa la sussistenza dell’interesse dei ricorrenti a ottenere l’annullamento dell’impugnata delibera”. Ciò significa che non è chiaro il motivo per il quale i tre acquirenti abbiano fatto il ricorso. I dubbi del Tar Lazio sono anche quelli del Comune di Pomezia e comunque, attendiamo serenamente come si pronuncerà la Procura di Roma che sembrerebbe essere stata coinvolta nella problematica.

Naturalmente si richiederà rettifica al quotidiano dei contenuti a dir poco infondati."


(Fabio Fucci Sindaco M5S di Pomezia)

venerdì 4 agosto 2017

Regione Marche: La vicepresidente ANNA CASINI apostrofa GENTACCIA 2 terremotate


Cari tutti, dopo il post di Giulio Carcani, il presidente del nostro comitato, in tanti ci chiedono dettagli su cosa è accaduto martedì 1 agosto quando Maria Luisa Fiori ed Eleonora Tiliacos sono andate a seguire una seduta del Consiglio Regionale ad Ancona. Ci hanno scritto anche giornalisti, dandoci riprova che alcune testate seguono la nostra pagina, il che ci fa piacere, perché è un’opportunità in più per dare voce a tutto ciò che riguarda il post sisma. Ve lo raccontiamo
Bene, ecco qui i fatti, in sintesi. Niente di epico, niente di troppo importante. Una situazione strana, di amarezza, soprattutto per Maria Luisa Fiori, che oltre ad essere consigliera del comitato è terremotata al 100% e quando andrà nelle SAE avrà vista sulla sua prima e unica casa distrutta.
Maria Luisa ed Eleonora hanno voluto seguire la seduta perché si parlava della legge 156, quella che dovrebbe portare semplificazione amministrativa nella ricostruzione, dal punto di vista edilizio in senso stretto; la legge è stata approvata, dopo lungo dibattito in cui sono emerse critiche e perplessità da parte dell’opposizione, con proposte di emendamenti (in parte poi bocciati) soprattutto da parte dei consiglieri Sandro Bisonni (Gruppo Misto) e Giuseppe Giorgini (Movimento 5Stelle).



Nel corso del dibattito, Giorgini ha richiamato l’attenzione sul fatto che in sei giorni la legge era stata presentata e ora andava a votazione, senza poter permettere una più accurata valutazione da parte dei gruppi consiliari e una qualche partecipazione pubblica alla decisione. La vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini, ribatteva che tutti i comitati di cittadini del cratere erano stati infomati dando parere favorevole al provvedimento. Al che Giorgini ha replicato che tra il pubblico erano presenti rappresentanti di comitati ignari della sostanza della legge in discussione. Anna Casini ha guardato verso il pubblico in alto, con aria interrogativa e dubbiosa; abbiamo allora alzato la mano, per farci individuare. La Casini, rivolta a Eleonora, ha domandato: “Lei è residente?”. Consapevole che il pubblico non ha diritto di parola, e per non intralciare la discussione che nel frattempo stava riprendendo, Eleonora non ha risposto alla domanda.
Dopo la votazione sulla legge 156, l’assemblea si è sciolta per una pausa (era ormai ora di pranzo), prima di riprendere la discussione degli altri punti all’ordine del giorno.

Camminando nei corridoi dirette al bar per prendere un caffè prima di rimettersi in viaggio verso Ascoli, Maria Luisa ed Eleonora hanno visto, a una trentina di metri di distanza, la vicepresidente Anna Casini che dialogava con il consigliere Giorgini. Si sono fermate a distanza, perché già la domanda rivolta in aula dalla vicepresidente faceva presagire polemiche che intendevano evitare. Con sorpresa abbiamo visto la vicepresidente muoversi verso di loro; le ha salutate e poi ha ripetuto la sua domanda ad Eleonora, che ha precisato di non essere residente ma solo originaria di Arquata, e indicando come residente Maria Luisa. 
Maria Luisa, con tono pacato e sorridendo, ha detto testualmente: “Sono nata, cresciuta e pasciuta nel principato di Arquata, quello che voi avete un po’ dimenticato”. La vicepresidente ha detto: “Sì, a lei la conosco. E perché vi avremmo dimenticati?”. Al che Maria Luisa ha risposto: “Non ha visto come stiamo ancora messi, a un anno dal terremoto?”.
A queste parole la Casini ha cambiato tono, interrompendo Maria Luisa. Rivolta a Giorgini, rimasto qualche metro distante, e girando le spalle a Maria Luisa, ha detto ad alta voce: “Questa gente tenetevela voi”.

Mentre Maria Luisa sbalordita ha ribattuto che non c’è alcun bisogno di essere gestiti da nessuno, la vicepresidente rivolgendosi alla sorveglianza ha ordinato: “Allontanate questa gentaccia”. Come se due persone venute ad assistere a una seduta consiliare, come prevede la legge, e in particolare una terremotata di Arquata del Tronto, fossero presenze inquinanti, sgradevoli e sgradite. “Gentaccia”.
Questa è la cronaca dei fatti, tal quale, suffragabile da molte testimonianze. Qua finisce, in fondo non ci si aspettava di essere amati per aver lanciato la petizione sulla ciclabile; ma non ci aspettavamo un tentativo di umiliazione a freddo.
La nostra presenza è stata discreta, civile, come deve essere. Rispettiamo le istituzioni, conosciamo le regole di comportamento. Noi le conosciamo, ve lo assicuriamo.
Nota a margine: la solidarietà di alcuni dipendenti della Regione Marche, che alla chetichella hanno raggiunto le "gentacce" mentre procedevano verso l’uscita. Da loro sorrisi, baci, abbracci, implicite scuse per il trattamento che ci era stato riservato. Grazie…
Il nostro appello a questo punto è: assistete numerosi ai consigli regionali, affinché le alte cariche si abituino alla presenza dei cittadini. Non lasciate tante sedie del pubblico vuote, con l’eccezione dei giornalisti e di qualche militante di partito. 

(Comitati: Con Arquata, per Arquata)