mercoledì 5 luglio 2017

Che cosa dice (davvero) la legge sullo IUS SOLI, in 140 secondi (VIDEO)


Il provvedimento si muove su due punti: espansione dello ius soli e introduzione dello ius culturae. Ma di cosa si tratta?

Finora si parlava di ius sanguinis, dal latino diritto di sangue. La legge stabiliva che fosse di diritto cittadino italiano colui che avesse almeno un genitore con cittadinanza italiana. Si parla invece di ius soli quando si prevede che basti nascere nel territorio di uno Stato per averne la cittadinanza. Lo ius soli “puro” non esiste in Europa, ma negli Stati Uniti. 



La nuova legge introduce lo “ius soli temperato”, poiché vincola l’ottenimento della cittadinanza ad alcuni parametri.

Infatti, un bambino nato in Italia diventerà automaticamente cittadino italiano se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da più di 5 anni, ovvero abbia:

- O il diritto di soggiorno permanente, che è riservato ai cittadini dell’Unione Europea

- O il permesso di soggiorno di lungo periodo, che è riservato ai cittadini extra Ue. Per ottenere il permesso di soggiorno di lungo periodo il genitore deve:
— Avere un reddito superiore all'importo annuo dell'assegno sociale (meno di 6mila euro per il 2017);

— Avere la disponibilità di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge;

— Superare un test di conoscenza della lingua italiana.

C’è poi una fattispecie nuova, il cosiddetto ius culturae, che lega l’acquisto della cittadinanza al completamento di un percorso formativo. È prevista la cittadinanza per quei minori, che siano nati in Italia o vi abbiano fatto ingresso entro il dodicesimo anno di età, che abbiano frequentato regolarmente un percorso formativo di almeno cinque anni sul territorio nazionale.

Cambiano anche i meccanismi della naturalizzazione: si può richiedere la cittadinanza se si è entrati nel territorio italiano prima del compimento della maggiore età e se si è residenti in Italia da almeno 6 anni, ma solo dopo aver completato con successo il ciclo scolastico.


(Fanpage.it)

<< NUE >> 112 nuovo numero europeo per le emergenze


Via libera alle procedure per l’attivazione nelle Marche del 112 Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE) secondo il modello della centrale unica di risposta. Con il nuovo sistema tutte le chiamate di emergenza al 112, 113, 115 e 118 confluiranno nel Numero unico dell'emergenza (Nue) 112.
Lo prevede il Protocollo d’intesa tra Regione Marche e la Regione Lombardia approvato oggi (04/07/2017) dalla giunta regionale. Si estende così anche al territorio marchigiano il progetto realizzato dal Ministero dell'Interno e dalla Regione Lombardia ( Varese è stata la città capofila della sperimentazione a livello europeo) attraverso l'Azienda regionale emergenza urgenza (Areu). “Il 112 è un servizio gratuito che garantisce la tempestività dei soccorsi– spiega il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli –.


Punto di forza del servizio è l'identificazione e localizzazione della chiamata, che consentono in pochi secondi di individuare la posizione del chiamante e di smistare le telefonate verso le centrali operative di competenza: Vigili del fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri ed emergenza sanitaria. Inoltre il sistema permette di filtrare le chiamate inappropriate (circa il 50%di quelle ricevute) e di passare solo le chiamate di effettiva pertinenza. Come indicato anche dai servizi della Commissione europea si tratta di un passo positivo per il miglioramento della capacità di risposta degli Stati membri alle emergenze”. Va sottolineato che il 112 non si sostituisce agli attuali numeri di emergenza (112 dei Carabinieri, 113 per la Polizia di Stato, 115 Vigili del fuoco e 118 Soccorso sanitario), che rimangono attivi: il sistema farà confluire automaticamente tutte le chiamate al 112.

Grazie all’accordo, che verrà sottoscritto digitalmente tra qualche giorno, la Regione Marche potrà avvalersi della collaborazione dell’Azienda regionale emergenza urgenza, del loro know how e del software applicativo per la costituzione, l’attivazione e il funzionamento del servizio.


(Regione Marche)

lunedì 3 luglio 2017

Macerata: Bando Sisma, Incentivi a fondo perduto


PER LE IMPRESE COLPITE DAL TERREMOTO
La Camera di Commercio di Macerata, al fine di sostenere la ripresa delle attività produttive industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche che hanno subito gravi danni in seguito agli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016, mette a disposizione dei contributi a fondo perduto con il Bando Sisma, nell’ambito dell’iniziativa del Fondo di Solidarietà dell’ Unioncamere.
La dotazione finanziaria prevista per tale intervento è pari a € 763.835,75 ed i contributi saranno erogati fino ad esaurimento della predetta somma.

Le domande di contributo dovranno essere compilate esclusivamente su apposito modulo allegato al bando scaricabile anche dal sito www.mc.camcom.it,  e spedite esclusivamente, a pena di nullità, via PEC all’indirizzo  cciaa.macerata@mc.legalmail.camcom.it
Le domande possono essere trasmesse solo a partire dalle 00,00 del 01.07.2017 e fino alle 24,00 del 31.12.2017.  
Per ogni informazione ulteriore si invita a consultare il bando e la modulistica ad esso relativa disponibile sul sito www.mc.camcom.it  e a contattare l’Ente all’indirizzo promozione@mc.camcom.it
In allegato (area download) tutta la documentazione riguardante il bando, gli allegati e il modulo per la presentazione della domanda.

Camera di Commercio di Macerata
Area Promozione
07332511
Pec: cciaa.macerata@mc.legalmail.camcom.it



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Bando Sisma - Domanda

Bando Sisma

Bando Sisma - allegati