domenica 15 febbraio 2015

#5giornia5stelle del 13 febbraio 2015



Il TG del Movimento Cinque Stelle da far vedere ad...amici...parenti...famigliari...tramite TABLET...SMARTPHONE...PC...siamo attivisti informiamo i cittadini disinformati e teniamoli al corrente di quanto succede nelle aule dei palazzi 

venerdì 13 febbraio 2015

Scoppia la rissa PD SEL in aula, M5S grida ONESTA' (VIDEO)

E' quello che ha riservato la seduta notturna della Camera dedicata alle riforme, la seconda della seduta fiume decisa mercoledì sera dalla maggioranza. 

Quando sono ripresi i lavori inaspettatamente Riccardo Fraccaro ha lanciato la mediazione che avrebbe permesso di superare l'ostruzionismo del M5S: accantonare l'articolo 15 del ddl, riguardante il referendum, e votarlo a marzo, assieme al voto finale sul testo.

La proposta ha ricevuto un sostanziale "niet" dal capogruppo del Pd Roberto Speranza, il quale ha ricordato sia la contrarietà del Pd all'emendamento di M5s di un referendum senza quorum, sia la contrarietà ad un "ricatto" al Parlamento. Benché sul merito del referendum senza quorum nessun gruppo sia d'accordo, comprese le opposizioni, queste hanno invitato il Pd ad accettare l'idea dell'accantonamento.









giovedì 12 febbraio 2015

Gianni Maggi M5S - Regione Marche gli indagati dimostrino trasparenza e onestà


La presunzione d’innocenza vale per tutti, anche per presidenti, assessori e consiglieri della regione “virtuosa” che potranno dimostrare come noleggi di camper, soggiorni a Chianciano, cene di compleanno e discoteche siano spese legate alla loro attività istituzionale e politica.
Ma se il milione di euro di soldi nostri speso in regione dal 2008 al 2012 da esponenti di tutti i partiti non si configura come reato penale, politicamente assume contorni inquietanti e inaccettabili. Per questo chiedo che tutti coloro, elletti e non, di maggioranza e opposizione, che hanno ricevuto gli avvisi per peculato e truffa, non presentino la loro candidatura alle prossime elezioni regionali per mettersi a disposizione della giustizia e chiarire la loro posizione.
Persone che debbono dimostrare di non aver speso il denaro pubblico per il loro tornaconto personale non possono proporsi per amministrare una regione che chiede sacrifici sempre più gravosi a cittadini e famiglie!
Il Movimento 5 Stelle mette onestà e trasparenza al primo punto del suo programma elettorale per le regionali e dunque si candida come unica alternativa alla politica delle poltrone e del tornaconto personale.
Auspico dunque che la giustizia faccia rapidamente il suo corso e che non si intorbidino le acque cercando di far passare l’assunto “tutti rubano, nessuno é ladro”. Proprio ora che il centro sinistra fa le primarie e il centro destra “inciucia” pseudo alleanze non sarebbe male che Spacca, Marcolini e i rispettivi soci si impegnino a restituire a noi marchigiani il maltolto.

Gianni Maggi - Candidato Presidente M5S Regione Marche 

Colpo di scena del M5S in commissione lavoro al Senato


Ieri sera , dopo le 21,00 Grazie ai tre nostri voti determinanti licenziamenti collettivi non faranno parte del Jobs Act.!!!
Una misura questa che permettera' di salvaguardare centinaia di migliaia di lavoratori".
Il PD in netta difficoltà dovuta a suoi equilibri.... O meglio dire SQUILIBRI interni si accorge sul filo di lana che se andrà avanti con la macelleria sociale elettoralmente rischierebbe grosso! 
Grazie alla integrazione approvata, si chiede al Governo 'l'opportunita' di rivedere il regime sanzionatorio prevedendo la reintegrazione in caso di violazione dei criteri previsti dai contratti collettivi'".
Il M5S ha dimostrato ancora una volta di piu' di essere determinante. 
Sia come inflessibile opposizione contro ogni tipo d'ingiustizia sociale, che come forza pragmatica, disposta al dialogo senza ideologie su singoli provvedimenti condivisi che tutelano i cittadini .
Figura invece barbina da parte di uno dei veri artefici del Jobs Act, il prof. Ichino, che fresco di salto della poltrona ( da "sciolta civica al PD ) che al momento di votare .... Esce dall'aula , per rientrare dopo 5 secondi! Evidentemente non sapeva come conciliare la sua coscienza che lo porta ad avvallare i "facili licenziamenti collettivi " rispetto alla sua nuova folgorazione politica PIDDINA che gli imponeva il contrario ! Insomma davanti al dubbio amletico preferisce SCAPPARE ! E questi sono i grandi pensatori esperti di diritto del lavoro ! Auguri italiani !

Caos in Aula, M5S contro Boldrini: "Serva" (VIDEO)

Il Pd cerca di stringere i tempi per l'approvazione del ddl sulle riforme costituzionali. La Camera ha approvato la richiesta del capogruppo Roberto Speranza di una seduta fiume, un escamotage tecnico per aggirare la possibilità per ogni parlamentare di presentare sub-emendamenti. Dure proteste del M5s, che ha costretto la presidente Boldrini a sospendere la seduta. Poco prima la Lega Nord e Fi avevano ritirato tutti i propri sub-emendamenti.
Il voto è avvenuto in un caos totale. Molti deputati grillini si sono riversati dai propri banchi nell'emiciclo, dove si erano schierati i commessi a difesa dei banchi del governo, sui quali sedeva immobile il ministro Maria Elena Boschi. Subito dopo il voto i Cinquestelle hanno prima scandito slogan contro i deputati del Pd, gesticolando al loro indirizzo ("buffoni"), e poi hanno cominciato a scandire "serva, serva", verso la Boldrini che, visto il caos, ha interrotto la seduta. 



Speranza: "Voto finale entro marzo" - Speranza, dopo aver chiesto la seduta fiume, ha aggiunto che il voto finale sul ddl potrebbe avvenire la prima settimana di marzo. Tutto ciò dopo che Lega e Fi avevano ritirato i sub-emendamenti presentati nei giorni scorsi e riferiti agli emendamenti depositati da altri parlamentari di altri gruppi. Rimasti solo quelli che si riferiscono ai pochi emendamenti del relatore Emanuele Fiano. Dopo l'annuncio di Boldrini, il capogruppo della Lega Massimiliano Fedriga ha sottolineato che quella del Carroccio è una scelta "politica". Restano a questo punto sul tavolo gli emendamenti dei Cinquestelle. 

Rissa sfiorata tra deputati Ncd e Lega - Prima dell'approvazione della seduta fiume, rissa sfiorata tra deputati della Lega e di Ncd. Sergio Pizzolante era intervenuto a nome di Ncd per annunciare l'appoggio del suo gruppo alla richiesta del Pd. Pizzolante aveva chiuso invitando ad evitare "speculazioni di bassa lega", aggiungendo: "Dico non a caso 'bassa lega'". A questo punto alcuni deputati del Carroccio si sono lanciati contro di lui, difeso dai commessi. Altri deputati della Lega sono intervenuti mentre la presidente Laura Boldrini invitava alla calma.

Diretta dalla Camera dei deputati




mercoledì 11 febbraio 2015

I nomi dei politici indagati per peculato e truffa Regione Marche

ANCONA - Nell'inchiesta della Procura di Ancona sulle spese della Regione sono coinvolti anche l'attuale governatore Gian Mario Spacca e il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi. Pranzi e cene, spesso con persone estranee alla Regione o non identificate. E ancora spese postali, manifesti, consulenze, servizi di telefonia considerate dalla procura.  E'  questo che la procura di Ancona contesta al presidente della giunta Spacca e al presidente del Consiglio regionale Solazzi (oggi entrambi confluiti in Marche 2020). Sono indagati per peculato, assieme ad altri 59 consiglieri di due legislature e cinque addetti ai gruppi. È invece indagata per truffa l'ex consigliere dell'Idv Paola Giorgi, che avrebbe dichiarato di risiedere fuori Ancona, percependo rimborsi chilometrici non dovuti. Nelle oltre 100 pagine di avviso di chiusura delle indagini, in corso di notifica ai 66 indagati, la procura analizza le spese di tutti i gruppi consiliari, scontrino per scontrino. Un lungo lavoro condotto con il supporto tecnico del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza, che ha passato al setaccio i conti di due legislature regionali, l'ottava e la nona, dal 2008 al 2012. Ne escono indenni l'attuale vice presidente della Giunta Antonio Canzian (che, eletto consigliere regionale del Pd, è approdato quasi subito al governo della Regione), il consigliere regionale del Pd Letizia Bellabarba, subentrata a Petrini nel 2013 e l'assessore esterno Pietro Marcolini.
Secondo gli inquirenti, nel 2008, in quanto presidente del monogruppo l'Unione per le Marche, il governatore Gian Mario Spacca si sarebbe «appropriato indebitamente» di 15.445,23 euro per spese postazioni, di redazione, di stampa e diffusione di manifesti, e spese di ristorazione. Nello specifico: 3.658, 23 euro per spese di spedizione del periodico 'Marche Domani', e 11.787,00 euro per pranzi e cene, con documentazioni di rimborso carenti. Nel 2009, il presidente si sarebbe «appropriato», secondo la procura, di 14.258,35 euro. Una somma che si articola in spese non sufficientemente documentate, o non inerenti alle attività del gruppo, per manifesti, ristoranti, servizi di telefonia e per la stampa di 55 mila copie del «periodico filosofico culturale Koinè», oltre che per l'acquisto di traffico sms sul sito Aruba. Altri 5.273 euro vengono contestati a Spacca per l'anno 2010, per rimborsi legati ad attività di rappresentanza, servizi postali, cancelleria e telefonia, e per spese di ristorazione (1.647 euro) e acquisto di traffico Sms su Aruba (765 euro). Nella nona legislatura Spacca è stato rieletto con la lista 'Gian Mario Spacca presidente', ed è nella veste di responsabile della gestione dei fondi del gruppo, che i magistrati gli chiedono conto di 4.152,84 euro di spese per ristoranti, spese postali e bolli, viaggi e per la partecipazione ad eventi.

Questo l'elenco così come compare nell'avviso di chiusura delle indagini: 

Luca Acacia Scarpetti, Francesco Acquaroli, FabioBadiali, Stefania Benatti, Massimo Binci, Giuliano Brandoni, Ottavio Brini, Raffaele Bucciarelli, Giacomo Bugaro, Gianluca Busilacchi, Valeriano Camela, Giuseppe Canducci, Franco Capponi, Adriano Cardogna, Mirco Carloni, Guido Castelli, Graziella Ciriaci, Francesco Comi, Giancarlo D'Anna, Massimo Di Furia, Antonio D'Isidoro, Sandro Donati, Paolo Eusebi, Andrea Filippini, Elisabetta Foschi, Enzo Giancarli, Sara Giannini, Roberto Giannotti, Paola Giorgi, Dino Latini, Leonardo Lippi,Marco Luchetti, Maura Malaspina, Katia Mammoli, Enzo Marangoni, Luca Marconi, Erminio Marinelli, Francesco Massi Gentiloni Silveri, Almerino Mezzolani, Luigi Minardi, Adriana Mollaroli, Giulio Natali, Rosalba Ortenzi, Fabio Pagnotta, Pietro Enrico Parrucci, Paolo Perazzoli, Paolo Petrini, Giuseppe Pieroni, Moreno Pieroni, Fabio Pistarelli, Cesare Procaccini, Mirco Ricci, Roberto Oscar Ricci, Lidio Rocchi, Franca Romagnoli, Angelo Sciapichetti, Daniele Silvetti, Vittoriano Solazzi, Franco Sordoni, Gian Mario Spacca, Oriano Tiberi, Gino Traversini, Umberto Trenta, Luigi Viventi, Roberto Zaffini, Giovanni Zinni.