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domenica 14 giugno 2015

Gianni Maggi (M5S) lettera al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli (VIDEO)

Egregio Presidente Ceriscioli, Lei ha da subito la possibilità di mettere in pratica quanto ha dichiarato ieri: “l’intento è anche di riorganizzare la macchina amministrativa regionale per avviare quel cambiamento di cui abbiamo parlato per tutta la campagna elettorale”.
Il prossimo 29 giugno infatti, al Palasport Rossini di Ancona, si terranno le prove scritte del famigerato concorso per 13 dirigenti di cui il Movimento 5 Stelle da almeno due anni chiede il ritiro perché illegittimo.

Per sintetizzare la vicenda, a beneficio di chi non sa di cosa sto parlando, dirò che tra gli obiettivi della Giunta Spacca c’era anche quello di stabilizzare, con una legge ad hoc, 13 dirigenti precari chiamati sulla base di curricula personali che potrebbero suscitare qualche perplessità.
Quando però questa “leggina ad personas” è stata bocciata dalla Corte Costituzionale la regione si è affrettata a sostituirla con una procedura di reclutamento verso la “mobilità esterna”, ovvero cercando personale già in servizio in altre amministrazioni. Ma guarda caso, in tutte le altre amministrazioni nessuno è risultato idoneo. La Giunta Spacca non si è persa d’animo, ha preparato un concorso “pubblico” nel cui bando le caratteristiche dei dirigenti erano, sempre guarda caso, proprio come quelle dei 13 dirigenti precari già in forza alla Regione che si volevano stablizzare con la “leggina” bocciata dalla Corte Costituzionale.
Io e il Movimento 5 Stelle, che abbiamo messo al primo punto del nostro programma elettorale onestà, legalità e trasparenza, ci sentiamo in dovere di evidenziare i contorni opachi di questa vicenda che ha implicazioni, oltre che per l’efficienza dell’amministrazione regionale, anche per la spesa ingente di denaro pubblico.
Per questo caro Presidente Ceriscioli se ha veramente voglia di nuovo, e io non ho motivo di dubitarne, c’è da bloccare subito la prova scritta del 29 giugno, capire di quanti e quali dirigenti ha realmente bisogno la Regione e dare, a chi l’ha votato e a tutti i marchigiani, quel segnale concreto di cambiamento di cui ha sempre parlato in campagna elettorale.
Augurandole buon lavoro in favore di noi tutti, distintamente saluto. 

giovedì 12 febbraio 2015

Gianni Maggi M5S - Regione Marche gli indagati dimostrino trasparenza e onestà


La presunzione d’innocenza vale per tutti, anche per presidenti, assessori e consiglieri della regione “virtuosa” che potranno dimostrare come noleggi di camper, soggiorni a Chianciano, cene di compleanno e discoteche siano spese legate alla loro attività istituzionale e politica.
Ma se il milione di euro di soldi nostri speso in regione dal 2008 al 2012 da esponenti di tutti i partiti non si configura come reato penale, politicamente assume contorni inquietanti e inaccettabili. Per questo chiedo che tutti coloro, elletti e non, di maggioranza e opposizione, che hanno ricevuto gli avvisi per peculato e truffa, non presentino la loro candidatura alle prossime elezioni regionali per mettersi a disposizione della giustizia e chiarire la loro posizione.
Persone che debbono dimostrare di non aver speso il denaro pubblico per il loro tornaconto personale non possono proporsi per amministrare una regione che chiede sacrifici sempre più gravosi a cittadini e famiglie!
Il Movimento 5 Stelle mette onestà e trasparenza al primo punto del suo programma elettorale per le regionali e dunque si candida come unica alternativa alla politica delle poltrone e del tornaconto personale.
Auspico dunque che la giustizia faccia rapidamente il suo corso e che non si intorbidino le acque cercando di far passare l’assunto “tutti rubano, nessuno é ladro”. Proprio ora che il centro sinistra fa le primarie e il centro destra “inciucia” pseudo alleanze non sarebbe male che Spacca, Marcolini e i rispettivi soci si impegnino a restituire a noi marchigiani il maltolto.

Gianni Maggi - Candidato Presidente M5S Regione Marche 

venerdì 14 novembre 2014

Agostinelli (M5S) Registro tumori nella Regione Marche



Come già evidenziato e ben dettagliato in una mia nota stampa del 20 maggio 2014, l' assenza di un Registro Tumori nella Regione Marche è imputabile ad una duplice responsabilità dei diversi livelli di governo, regionale e nazionale. A livello statale per non aver ancora emanato il regolamento richiesto d.l. 179 del 2012 per il trattamento dei dati sensibili; a livello regionale per non avere la Regione Marche provveduto a colmare, quanto meno temporaneamente, il vuoto normativo, mediante l'adozione, come invece possibile, di un proprio regolamento, ritardando pertanto l'avvio di una efficace mappatura regionale.


Queste informazioni provengono direttamente dalla risposta dell' 8 maggio 2014 alla mia interrogazione n. 5-02195 con la quale, finalmente, si fa chiarezza in merito ad un indecoroso rimpallo di responsabilità che ha permesso il protrarsi di una situazione inaccettabile, in cui i cittadini sono stati presi in giro con vuote promesse.

In data odierna, ho pertanto inviato una dettagliata nota di sollecitazione direttamente al Presidente della Regione Spacca, all' Assessore Mezzolani ed alla Commissione Salute della Regione Marche, affinché nelle more della adozione di un regolamento nazionale, venga celermente adottato un regolamento regionale sul trattamento dei dati sensibili, insieme a tutti gli atti regionali consequenziali e necessari a consentire l’immediata ed improcrastinabile operatività del Registro Tumori regionale, nel pieno rispetto di tutte le forme e le garanzie procedurali.

L’immediata operatività di un Registro Tumori regionale si rende tanto più urgente alla luce della omessa comunicazione da parte della Regione al Ministero della Salute delle gravi evidenze emerse dai risultati finali dell'indagine epidemiologica sui decessi per leucemia e linfoma non Hodgkin tra la popolazione di Falconara Marittima condotta dall'Istituto Nazionale Tumori di Milano.

E' incredibile come questo Governo regionale si sia così tanto prodigato ai fini dell' insediamento sul territorio di impianti inquinanti, milionari per le ditte che li propongono ma potenzialmente pericolosi per la Salute dei cittadini (rigassificatori, centrali, ecc...), arrivando persino a promuovere norme illegittime pur di realizzarli celermente, e si sia “dimenticato” persino di comunicare al Ministero dai ed informazioni essenziali per la tutela della Salute dei cittadini, per altro in aree già fortemente provate da pesanti pressioni ambientali.

Anche stavolta, spicca l' impresentabilità politica del Presidente Spacca, della sua Giunta, e dei partiti che li sostengono, ovviamente PD in primis.

Roma, 13 novembre 2014

Donatella Agostinelli