giovedì 12 febbraio 2015

Colpo di scena del M5S in commissione lavoro al Senato


Ieri sera , dopo le 21,00 Grazie ai tre nostri voti determinanti licenziamenti collettivi non faranno parte del Jobs Act.!!!
Una misura questa che permettera' di salvaguardare centinaia di migliaia di lavoratori".
Il PD in netta difficoltà dovuta a suoi equilibri.... O meglio dire SQUILIBRI interni si accorge sul filo di lana che se andrà avanti con la macelleria sociale elettoralmente rischierebbe grosso! 
Grazie alla integrazione approvata, si chiede al Governo 'l'opportunita' di rivedere il regime sanzionatorio prevedendo la reintegrazione in caso di violazione dei criteri previsti dai contratti collettivi'".
Il M5S ha dimostrato ancora una volta di piu' di essere determinante. 
Sia come inflessibile opposizione contro ogni tipo d'ingiustizia sociale, che come forza pragmatica, disposta al dialogo senza ideologie su singoli provvedimenti condivisi che tutelano i cittadini .
Figura invece barbina da parte di uno dei veri artefici del Jobs Act, il prof. Ichino, che fresco di salto della poltrona ( da "sciolta civica al PD ) che al momento di votare .... Esce dall'aula , per rientrare dopo 5 secondi! Evidentemente non sapeva come conciliare la sua coscienza che lo porta ad avvallare i "facili licenziamenti collettivi " rispetto alla sua nuova folgorazione politica PIDDINA che gli imponeva il contrario ! Insomma davanti al dubbio amletico preferisce SCAPPARE ! E questi sono i grandi pensatori esperti di diritto del lavoro ! Auguri italiani !

Caos in Aula, M5S contro Boldrini: "Serva" (VIDEO)

Il Pd cerca di stringere i tempi per l'approvazione del ddl sulle riforme costituzionali. La Camera ha approvato la richiesta del capogruppo Roberto Speranza di una seduta fiume, un escamotage tecnico per aggirare la possibilità per ogni parlamentare di presentare sub-emendamenti. Dure proteste del M5s, che ha costretto la presidente Boldrini a sospendere la seduta. Poco prima la Lega Nord e Fi avevano ritirato tutti i propri sub-emendamenti.
Il voto è avvenuto in un caos totale. Molti deputati grillini si sono riversati dai propri banchi nell'emiciclo, dove si erano schierati i commessi a difesa dei banchi del governo, sui quali sedeva immobile il ministro Maria Elena Boschi. Subito dopo il voto i Cinquestelle hanno prima scandito slogan contro i deputati del Pd, gesticolando al loro indirizzo ("buffoni"), e poi hanno cominciato a scandire "serva, serva", verso la Boldrini che, visto il caos, ha interrotto la seduta. 



Speranza: "Voto finale entro marzo" - Speranza, dopo aver chiesto la seduta fiume, ha aggiunto che il voto finale sul ddl potrebbe avvenire la prima settimana di marzo. Tutto ciò dopo che Lega e Fi avevano ritirato i sub-emendamenti presentati nei giorni scorsi e riferiti agli emendamenti depositati da altri parlamentari di altri gruppi. Rimasti solo quelli che si riferiscono ai pochi emendamenti del relatore Emanuele Fiano. Dopo l'annuncio di Boldrini, il capogruppo della Lega Massimiliano Fedriga ha sottolineato che quella del Carroccio è una scelta "politica". Restano a questo punto sul tavolo gli emendamenti dei Cinquestelle. 

Rissa sfiorata tra deputati Ncd e Lega - Prima dell'approvazione della seduta fiume, rissa sfiorata tra deputati della Lega e di Ncd. Sergio Pizzolante era intervenuto a nome di Ncd per annunciare l'appoggio del suo gruppo alla richiesta del Pd. Pizzolante aveva chiuso invitando ad evitare "speculazioni di bassa lega", aggiungendo: "Dico non a caso 'bassa lega'". A questo punto alcuni deputati del Carroccio si sono lanciati contro di lui, difeso dai commessi. Altri deputati della Lega sono intervenuti mentre la presidente Laura Boldrini invitava alla calma.

Diretta dalla Camera dei deputati




mercoledì 11 febbraio 2015

I nomi dei politici indagati per peculato e truffa Regione Marche

ANCONA - Nell'inchiesta della Procura di Ancona sulle spese della Regione sono coinvolti anche l'attuale governatore Gian Mario Spacca e il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi. Pranzi e cene, spesso con persone estranee alla Regione o non identificate. E ancora spese postali, manifesti, consulenze, servizi di telefonia considerate dalla procura.  E'  questo che la procura di Ancona contesta al presidente della giunta Spacca e al presidente del Consiglio regionale Solazzi (oggi entrambi confluiti in Marche 2020). Sono indagati per peculato, assieme ad altri 59 consiglieri di due legislature e cinque addetti ai gruppi. È invece indagata per truffa l'ex consigliere dell'Idv Paola Giorgi, che avrebbe dichiarato di risiedere fuori Ancona, percependo rimborsi chilometrici non dovuti. Nelle oltre 100 pagine di avviso di chiusura delle indagini, in corso di notifica ai 66 indagati, la procura analizza le spese di tutti i gruppi consiliari, scontrino per scontrino. Un lungo lavoro condotto con il supporto tecnico del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza, che ha passato al setaccio i conti di due legislature regionali, l'ottava e la nona, dal 2008 al 2012. Ne escono indenni l'attuale vice presidente della Giunta Antonio Canzian (che, eletto consigliere regionale del Pd, è approdato quasi subito al governo della Regione), il consigliere regionale del Pd Letizia Bellabarba, subentrata a Petrini nel 2013 e l'assessore esterno Pietro Marcolini.
Secondo gli inquirenti, nel 2008, in quanto presidente del monogruppo l'Unione per le Marche, il governatore Gian Mario Spacca si sarebbe «appropriato indebitamente» di 15.445,23 euro per spese postazioni, di redazione, di stampa e diffusione di manifesti, e spese di ristorazione. Nello specifico: 3.658, 23 euro per spese di spedizione del periodico 'Marche Domani', e 11.787,00 euro per pranzi e cene, con documentazioni di rimborso carenti. Nel 2009, il presidente si sarebbe «appropriato», secondo la procura, di 14.258,35 euro. Una somma che si articola in spese non sufficientemente documentate, o non inerenti alle attività del gruppo, per manifesti, ristoranti, servizi di telefonia e per la stampa di 55 mila copie del «periodico filosofico culturale Koinè», oltre che per l'acquisto di traffico sms sul sito Aruba. Altri 5.273 euro vengono contestati a Spacca per l'anno 2010, per rimborsi legati ad attività di rappresentanza, servizi postali, cancelleria e telefonia, e per spese di ristorazione (1.647 euro) e acquisto di traffico Sms su Aruba (765 euro). Nella nona legislatura Spacca è stato rieletto con la lista 'Gian Mario Spacca presidente', ed è nella veste di responsabile della gestione dei fondi del gruppo, che i magistrati gli chiedono conto di 4.152,84 euro di spese per ristoranti, spese postali e bolli, viaggi e per la partecipazione ad eventi.

Questo l'elenco così come compare nell'avviso di chiusura delle indagini: 

Luca Acacia Scarpetti, Francesco Acquaroli, FabioBadiali, Stefania Benatti, Massimo Binci, Giuliano Brandoni, Ottavio Brini, Raffaele Bucciarelli, Giacomo Bugaro, Gianluca Busilacchi, Valeriano Camela, Giuseppe Canducci, Franco Capponi, Adriano Cardogna, Mirco Carloni, Guido Castelli, Graziella Ciriaci, Francesco Comi, Giancarlo D'Anna, Massimo Di Furia, Antonio D'Isidoro, Sandro Donati, Paolo Eusebi, Andrea Filippini, Elisabetta Foschi, Enzo Giancarli, Sara Giannini, Roberto Giannotti, Paola Giorgi, Dino Latini, Leonardo Lippi,Marco Luchetti, Maura Malaspina, Katia Mammoli, Enzo Marangoni, Luca Marconi, Erminio Marinelli, Francesco Massi Gentiloni Silveri, Almerino Mezzolani, Luigi Minardi, Adriana Mollaroli, Giulio Natali, Rosalba Ortenzi, Fabio Pagnotta, Pietro Enrico Parrucci, Paolo Perazzoli, Paolo Petrini, Giuseppe Pieroni, Moreno Pieroni, Fabio Pistarelli, Cesare Procaccini, Mirco Ricci, Roberto Oscar Ricci, Lidio Rocchi, Franca Romagnoli, Angelo Sciapichetti, Daniele Silvetti, Vittoriano Solazzi, Franco Sordoni, Gian Mario Spacca, Oriano Tiberi, Gino Traversini, Umberto Trenta, Luigi Viventi, Roberto Zaffini, Giovanni Zinni.

Ragazza Ucraina - Video da pelle d'oca Петро Порошенко



Questa giovane ragazza attacca pesantemente i media: "Noi non meritiamo di morire per una guerra voluta dai potenti! La TV ci prende in giro! L'informazione ci mente!" 

martedì 10 febbraio 2015

Partecipa, diffondi e supporta la campagna #firmeRAI

Dal 7 maggio dell'anno 2014 la commissione di Vigilanza Rai di cui sono il presidente ha proposto modifiche per rendere la RAI più equa nel pagamento del canone, più attenta a chi vuole imparare le lingue, più vicina a artisti e registi esordienti, più rispettosa dei bambini. 
Tutte queste proposte sono contenute nel nuovo contratto di servizio, che, però, giace da mesi nei cassetti del Ministero dello Sviluppo Economico e non si sa quando sarà sottoscritto. Vogliamo tutti un servizio televisivo nuovo, di cui andare fieri! Il Ministero e la Rai ne devono tenere conto, per questo vi chiediamo di farglielo sapere. 
Per migliorare la Rai basta una firma.

Adesso abbiamo l’opportunità di ottenere un servizio migliore dalla RAIun canone più equo, più protezione per i bambini, più lingue straniere, più servizi per i disabili, più trasparenza. Tutto questo è possibile grazie al nuovo Contratto di Servizio elaborato e proposto dalla Commissione di vigilanza RAI. Aiutateci a farlo approvare, perché in questo momento RAI e Ministero dello Sviluppo Economico lo tengono bloccato.
CLICCA QUI vai al SITO

lunedì 9 febbraio 2015

Manlio Di Stefano (M5S) Un salto indietro di 20 anni (VIDEO)


Forse non tutti sanno che, con l'elezione di Sergio Mattarella, potremmo assistere per la seconda volta a un Presidente della Repubblica italiano che si reca a testimoniare per il processo sulla trattativa stato-mafia.

Eh sì perché Sergio Mattarella è stato inserito, dagli avvocati di Nicola Mancino, tra i testimoni per chiarire il motivo per il quale la Democrazia Cristiana, sotto il governo Amato nel 1992, sostituì il Ministro dell'Interno Scotti (vicino a Falcone) con il loro assistito.

Di quella D.C. il nostro Mattarella era vice segretario nazionale e, l'allora segretario nazionale Forlani, ha recentemente dichiarato che l'avvicendamento dei due ministri fu deciso dall'ufficio politico di cui Mattarella faceva parte.
Insomma, verrebbe da dire che abbiamo fatto un salto indietro di 20 anni.
Anche di questo ho parlato ieri a Fiano Romano durante il dibattito sulla trattativa Stato-Mafia.
Guardate il video, è un po' lungo ma credo serva a chiarire qualche punto...